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mercoledì 28 gennaio 2009

Crisi: Allarme Filcem Cgil 20mila posti a rischio nella chimica. In arrivo uno «Tsunami» occupazionale

© CGIL.it - Pubblicata il 27/01/2009

ROMA - Un autentico ‘tsunami’ si sta abbattendo non solo sul settore auto ma anche sulla chimica. L’allarme lo lancia la Filcem-Cgil, che vede la situazione lavorativa del settore, dopo la lunga fermata degli impianti per le feste natalizie, destinata a peggiorare drasticamente. Almeno 15.000 sarebbero gli addetti a rischio (pari al 12% della forza lavoro totale), ai quali vanno aggiunti gli oltre 5.000 già in cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, più un altro migliaio in mobilità. Evidente, poi, la caduta delle assunzioni dei lavoratori interinali (circa 1.000 è la stima del sindacato), e la proroga o l’imminente utilizzo della cig in deroga per migliaia di addetti delle aziende in appalto (concentrate prevalentemente nella manutenzione e logistica).


Farmaceutica - Ma non c'è solo la chimica in ginocchio: in difficoltà sono anche tutti gli altri comparti del settore e l’elenco delle crisi aziendali si allunga ogni giorno di più.Nella farmaceutica, ad esempio, in profonda fase di riorganizzazione, siamo addirittura all’allarme ‘rosso’: sono circa 5000 le unità a rischio annunciate per il 2009 coinvolgendo quasi tutti i più importanti gruppi che operano in Italia (Astrazeneca, Wyeth, Bracco, ecc.). La Pfizer è il caso più recente: il 12 gennaio l’azienda ha avviato le procedure di mobilità per 556 lavoratori (informatori scientifici del farmaco), oltre alla cessione dello stabilimento di Latina e a quella annunciata del sito Pisticci (Matera).

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