FILCTEM-CGIL

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lunedì 13 dicembre 2010

Pfizer Catania: tra CIGS, riorganizzazione e prospettive future


Giorno 30/11/2010 presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro, è stato ratificato l'accordo sulla Cassa Integrazione Straordinaria per riorganizzazione (80 unità per 12 mesi), dopo il doppio passaggio con i direttivi aziendali delle quattro OO SS, riunitisi unitariamente e con i lavoratori in assemblea plenaria. Entrambe le assemblee hanno approvata l'ipotesi di accordo, dando mandato a Segreterie ed RSU di stabilimento di procedere alla ratifica dell'accordo, con voto favorevole a stragrande maggioranza.
L’accordo è stato firmato in seguito alla presentazione da parte dell’Azienda, di un piano industriale per lo stabilimento di Catania, in cui la multinazionale farmaceutica prevede grossi investimenti e un importante sviluppo del sito a partire dal 2012, e prendendo atto della situazione di sofferenza che lo stabilimento vive attualmente e che vivrà nel corso di tutto il 2011.
Dopo due anni intensi, difficili e spesso convulsi, da quando nel gennaio del 2009 è stata annunciata l’acquisizione di Wyeth da parte di Pfizer, si è giunti, per il sito di Catania, alla fine del percorso senza le drammatiche misure a discapito dell'occupazione vissute da altri stabilimenti della multinazionale americana italiani ed esteri.
A tal proposito, le scriventi OO SS sottolineano che nell'arco di questi 2 anni Pfizer in Italia ha dismesso 2 stabilimenti produttivi ed un centro di ricerca, ha ridimensionato altri siti e sfoltito la propria rete di Informatori Scientifici. A Catania, invece, si sono trovate soluzioni senza riduzione di posti di lavoro e con future prospettive di sviluppo. Il piano industriale dello stabilimento, infatti, prevede l'aumento della produzione di Tazocin (che verrà prodotto a Catania per l'intero mercato mondiale) ed il trasferimento a Catania della produzione di un nuovo antibiotico: il Tygacil.
La cassa integrazione è sempre un evento spiacevole che incide sul lavoratore. Ma alla fine, dopo una trattativa intensa e difficile, si è riusciti a raggiungere un buon accordo. Per ben due volte le Organizzazioni Sindacali hanno rotto le trattative: una volta sull'istituzione di una commissione sindacale di verifica della cassa, ed una volta sull'integrazione al reddito dei lavoratori interessati alla casa integrazione. In entrambi i casi, si è riusciti ad ottenere quanto richiesto. Niente di ciò che si è ottenuto era scontato, tant'è che spesso il clima è stato pesante ed il confronto si è fatto duro. Il coinvolgimento e l'impegno delle OO SS è stato massimo ed ha coinvolto oltre alla RSU ed alle Segreterie Provinciali di categoria, anche le Segreterie Confederali e quelle Nazionali di categoria.
Alla fine, si è riusciti a dare certezze e garanzie ai lavoratori all'interno di uno strumento che come tutti gli ammortizzatori sociali è, per definizione, un evento spiacevole che causa sacrifici economici (ma non solo economici) non indifferenti x i lavoratori.
Innanzi tutto, si è riusciti ad ottenere la garanzia che il saldo occupazionale oggi sia zero e che nel futuro prossimo, possa essere positivo.
Quindi le 80 unità che saranno coinvolte per 12 mesi di CIGS, non sono e non diventeranno esuberi strutturali. È stato anche concordato che i lavoratori, fatte salve le esigenze tecnico-organizzative (e quindi in condizioni di fungibilità) ruotino in modo equanime e per periodi brevi (periodi di max 4 mesi per le funzioni fungibili). Inoltre proprio per garantire l'assenza di esuberi strutturali, le OO SS hanno puntato fortemente sulla riqualificazione del personale. La riorganizzazione, così come ha dichiarato l'azienda nella lettera con cui ha aperto la procedura di cassa integrazione e così come descritto nel piano industriale, nasce dalla necessità di ridurre il numero di lavoratori indiretti a favore di quelli diretti a causa della mutata mission del sito che in seguito all'acquisizione di Pfizer si è trasformato in stabilimento di produzione dei farmaci fuori brevetto (comunemente definiti con il termine di generici). La riqualificazione dei lavoratori altrimenti in esubero, diventa quindi il cardine della tutela dei livelli occupazionali. Verranno approntati corsi di riqualificazione per il personale attraverso fondi erogati da enti bilaterali (Fondimpresa) e pubblici (Regione Sicilia). Tali corsi saranno affiancati da corsi di formazione ai quali potranno accedere anche i lavoratori che sebbene entreranno in cassa, non dovranno essere riqualificati. I lavoratori che parteciperanno ai corsi di riqualificazione, saranno esclusi, per ovvi motivi, dai meccanismi di rotazione. I lavoratori potranno accedere ai corsi di riqualificazione e formazione sulla base della volontarietà. I corsi di formazione e riqualificazione, saranno finalizzati al reinserimento dei lavoratori nelle funzioni che si renderanno progressivamente disponibili in conseguenza dei nuovi, futuri, volumi produttivi, come da piano industriale (aumento della produzione di Tazocin e trasferimento a Catania della produzione del Tygacil). Infine, qualora la riqualificazione dovesse determinare l'assegnazione al lavoratore di mansioni di categoria inferiore a quella posseduta, verrà mantenuto ad personam lo stesso livello retributivo e lo stesso inquadramento contrattuale.
Inoltre le Organizzazioni, tramite una forte e determinata opposizione, hanno cassato gli inaccettabili criteri proposti dall'azienda all'interno della procedura ed introducendo (a parità di condizioni tecnico organizzative, quindi nel caso di lavoratori fungibili) il criterio dei carichi familiari.
Importante è anche l'ottenimento di una commissione sindacale che verificherà l'andamento della cassa e l'attuazione dell'accordo stipulato dalle parti. Ricordiamo che su questo punto c'è stata la prima rottura del tavolo negoziale in quanto l'azienda si era opposta all'istituzione di tale commissione. L'ottenimento di questo strumento di verifica è stato, quindi, un altro successo della lotta delle Organizzazioni Sindacali.
Un'altra misura prevista nell'accordo di CIGS è il blocco del turn-over dei tempi determinati, ad eccezione delle professionalità non reperibili all'interno dell'azienda. I posti che si renderanno, via via disponibili, saranno ricoperti dai lavoratori che supereranno gli specifici corsi di riqualificazione di cui si è precedentemente discusso. In merito a questo punto, torneremo in seguito, in quanto l'importanza e la delicatezza del problema, merita un approfondimento da più di una prospettiva.
Un'altra misura prevista è il blocco del riconoscimento dello straordinario nelle aree in sofferenza (che verrà riconosciuto al lavoratore sotto forma di accantonamento ore, fatta salva la corresponsione dell'indennità di maggiorazione). Inoltre è stato concordato lo smaltimento delle ferie residue nelle aree in sofferenza.
Un altro elemento negoziale voluto fortemente dalle Organizzazioni Sindacali ed ottenuto nel confronto con l'azienda, è stato quello di valutare una griglia di strumenti atta a minimizzare l'entità della cassa integrazione. Questo si è concretizzato con un incentivazione economica per quei lavoratori che avendo maturato i requisiti pensionistici, volessero, su base volontaria, rassegnare le proprie dimissioni.
Gli ammortizzatori sociali sono uno strumento pensato dal legislatore principalmente a sostegno delle imprese. Da questo nasce, da parte delle Organizzazioni Sindacali, l'esigenza di sostegno al reddito che, inevitabilmente, viene ad essere decurtato. Di conseguenza, l’azione delle Organizzazioni Sindacali è stata finalizzata all’ottenimento di un’integrazione salariale. Su questo punto, le richieste sindacali erano molto distanti da quanto l’azienda era disposta a sottoscrivere (partendo da una posizione aziendale che escludeva del tutto qualsiasi integrazione). E su questo punto, si è avuta la seconda interruzione della negoziazione, proprio quando si era giunti ad una condivisione di tutta l’impalcatura dell’accordo. Anche su questo punto le OO SS sono riuscite ad ottenere, su una cifra di mediazione che non era quella proposta dai Sindacati, ma che era decisamente superiore a quella aziendale; un significativo risultato.
Inoltre, in aggiunta all’integrazione salariale aziendale, le OO SS, sono riuscite ad ottenere (come detto in precedenza) un’ulteriore forma di integrazione, conseguente alla partecipazione volontaria dei lavoratori ai corsi di formazione e riqualificazione.
Altre forme di “sostegno al reddito” previste nell’accordo, sono l’anticipazione di parte del TFR sino a raggiungere, complessivamente, un massimo dell’ 80% dello stipendio. A richiesta del singolo lavoratore sospeso in CIGS, infine, potrà essere erogata un’anticipazione del Premio di Partecipazione 2010.
Riteniamo che avere raggiunto questo accordo sia importante, innanzi tutto perché prevede un saldo occupazionale zero e può creare le basi per un incremento occupazionale futuro. Inoltre sono state fornite ai lavoratori coinvolti, diverse forme di garanzie da un punto di vista economico e normativo, decisamente migliorative rispetto ai criteri di legge vigenti. Riguardo ciò è importante sottolineare come tale accordo rientri all’interno dello spirito dell’importante ed innovativo accordo nazionale sottoscritto da Federchimica, Farmindustria, FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILCEM-UIL in data 18/11/2010 in materia di responsabilità sociale nella contrattazione di secondo livello.
Tale accordo parte dal presupposto che il CCNL di settore valorizza la responsabilità sociale come l’impegno di tutti i soggetti coinvolti all’interno dell’azienda, ad integrare i temi sociali; in particolare si parla di welfare contrattuale in risposta alle esigenze dei lavoratori e dei loro familiari in ambiti di rilevanza sociale. Nelle linee guida definite da questo accordo nazionale, si prevede, tra le altre cose l’applicazione di misure di sostegno al reddito, in casi specifici tra cui in presenza di ammortizzatori sociali quali la CIGS e di formazione finalizzata all’occopupabilità dei lavoratori. Quindi tali criteri sono stati messi in atto all’interno della contrattazione aziendale dello stabilimento Pfizer di Catania e da questo punto di vista possiamo assumere che quello appena siglato sia il primo accordo aziendale del setto chimico-farmaceutico che recepisce le linee guida dell’accordo nazionale del 18/11/2010.
Infine, come anticipato in precedenza, bisogna fare alcune importanti riflessioni sullo sviluppo e occupazione. Il nostro territorio, come è noto, vive una condizione di profonda difficoltà occupazionale, esacerbata dalla crisi economica (che sta determinando sofferenza e morte di tante aziende) e dalla globalizzazione (concorrenza asiatica), ma già presente in forma endemica, dettate da motivazioni storico-politiche-sociali relative al nostro territorio. In quest’ottica, due anni fa CGIL, CISL e UIL di Catania, a livello di Categorie e Confederazioni, siglarono l’accordo dei 72 mesi che derogava i termini di legge sui tempi determinati, a fronte di una continuità lavorativa per i precari ed a prospettive di stabilizzazione. Riteniamo, oggi più che mai, che tale accordo sia stato lungimirante e che oggi possa dare una prospettiva a tanti lavoratori precari che, inevitabilmente, a causa della CIGS e delle attuali condizioni del sito, saranno rimpiazzati da lavoratori a tempo indeterminato già presenti all’interno dello stabilimento (indiretti che in seguito alla riqualificazione si convertiranno in diretti di produzione).
Il Piano Industriale presentato dall’azienda, prevede nel 2012 un incremento significativo dei volumi di produzione, il che potrà portare a future espansioni occupazionali dello stabilimento. In questo contesto l’accordo sui precari, oltre a richiamare all’interno della vita produttiva dell’azienda i TD attualmente esclusi, potrà portare a stabilizzazione di lavoratori.
Per concludere, ritengo che sia doveroso registrare alcune “ombre” presenti nel Piano Industriale della Pfizer di Catania riguardanti in particolare il destino di due pezzi dello stabilimento: l’Animal Health (che fa parte della divisione PGM a pieno titolo) e del centro di ricerche EDSM (che è invece una divisione a se stante). Nel primo caso non ci sono evidenti certezze sul futuro produttivo da qui ad un paio d’anni e nel secondo caso non si conosce ancora il destino del centro ricerca.
Questi sono elementi su cui vigilare e che tutt’oggi sono causa di forti preoccupazioni per i lavoratori interessati e per le OO SS.
Il Piano Industriale presentato dall’azienda sancisce il fatto che Pfizer conferma il ruolo strategico dello stabilimento di Catania; non possiamo che essere lieti di ciò, pur sapendo che, così come è stato detto sempre dalle OO SS che lo stabilimento di Catania è stato ed è strategico grazie alla propria natura composita e differenziata. Se venissero a mancare pezzi dello stesso, la strategicità e la sostenibilità economica (leggi competitività) del sito, ne subirebbero un grave colpo.

domenica 21 novembre 2010

CHIMICI: FIRMATE LE "LINEE GUIDA" SULLA RESPONSABILITÀ SOCIALE

Federchimica, Farmindustria e i segretari generali Alberto Morselli (Filctem-Cgil), Sergio Gigli (Femca-Cisl), Augusto Pascucci (Uilcem-Uil) hanno firmato il 18 novembre, a Milano le “linee guida” nazionali per favorire, anche attraverso un “patto di responsabilità sociale”, comportamenti e scelte socialmente responsabili nelle relazioni industriali e nella contrattazione aziendale.
L'intesa fa seguito al rinnovo contrattuale del settore chimico-farmaceutico del 18 dicembre 2009 che, come si ricorderà, aveva già formalizzato il sostegno della Responsabilità sociale ad ogni livello. “E' un accordo propositivo e innovativo – commenta Alberto Morselli, segretario generale Filctem-Cgil – che allarga gli orizzonti della contrattazione, oltre alla condivisione di scelte responsabili sia delle imprese che dei lavoratori, del resto da sempre il dna di concrete relazioni industriali nel settore”.

mercoledì 17 novembre 2010

Le riflessioni della FILCTEM CGIL di Catania riguardo all'intervista rilasciata dall'AD di Pfizer Italia.

Le dichiarazioni di Ugo Cosentino nella sua prima uscita pubblica in qualità di A.D. e Predidente di Pfizer Italia, inducono a non poche riflessioni e causano altrettante preoccupazioni sul futuro. Cosentino, quando sostiene che in Italia il comparto farnmaceutico e non solo la Pfizer è penalizzato dalla mancanza di programmazione a lungo termine e dall'assenza di una reale partnership con le istituzioni, fa una dichiarazione politica di peso estremamente rilevante, dichiarazione che, a nostro avviso, corrisponde a verità. Questo è il Paese in cui per mesi il Dicastero per le Attività produttive è rimasto vacante, questo è il Paese in cui i tagli all'università ed alla ricerca sono stati e sono sistematici (solo nel caso di quelle pubbliche perchè gli stessi tagli vengono condonati alle università private, così come si può leggere sul sito on line della repubblica di ieri). Questo è il Paese in cui si assiste ad una destrutturazione globale del tessuto industriale dal settore metalmeccanico a quello della farmaceutica, passando per le manifatture. Quindi le dichiarazioni fatta da Cosentino sono vere quanto pesanti. Le responsabilità della politica, anzi dell'assenza della politica, sono tante, troppe... E del resto, nel ruolo di Presidente della filiale italiana della più grande industria farmaceutica mondiale, ci sta una rivendicazione nei confronti delle istituzioni...
Tuttavia, le dichiarazioni di Ugo Cosentino, non possono che mettere in allarme le organizzazioni sindacali e tutti i lavoratori che in Italia, direttamente o indirettamente, prestano il loro lavoro per Pfizer. "La concorrenza e' globale - afferma Cosentino - e ci si confronta con Paesi che incentivano la ricerca, offrono credito di imposta, deduzioni fiscali su prodotti innovativi e queste condizioni in Italia non si sono ancora verificate" Queste affermazioni ci lasciano alquanto preoccupati perchè hanno tanto sapore di delocalizzazione. Quindi se concordiamo con il neo A.D. della Pfizer riguardo le denunce e le analisi che fa nei confronti della politica e delle istituzioni, riteniamo che, anche la Pfizer debba fare la propria parte affinchè l'Italia non perda gli investimenti che questo colosso farmaceutico può fare. Il confronto tra le parti sociali deve essere finalizzato all'ottenimento di un saldo occupazionale positivo e ad uno sviluppo industriale che nel settore farmaceutico è ad alto contenuto tecnologico. Infine, tenendo anche conto del fatto che ad oggi non si hanno informazioni sulle sorti del centro di ricerca di Catania (EDSM), non possiamo che apprezzare il valore e l'importanza che il Presidente di Pfizer Italia riconosce alla ricerca scientifica, vero volano dello sviluppo dell'industria del farmaco

Ex Pfizer, i sindacati: “Poche risposte dalla Haupt Pharma”

Vertice tra i vertici di Haupt Pharma, e le segreterie provinciali di Filctem-Cgil; Femca-Cisl e Uilcem-Uil alla presenza di alcuni componenti della RSU aziendale.
“Diversi quesiti – spiegano i sindacati – sono stati posti all’Azienda tedesca rispetto al prossimo futuro dello stabilimento, anche in funzione della scadenza ormai prossima del mese di febbraio, nel quale terminerà il cosiddetto “patto di stabilità” (e quindi l’impegno a non effettuare licenziamenti) convenuto tra Haupt e Pfizer all’epoca della cessione della fabbrica dalla multinazionale americana all’azienda tedesca.
Era quindi assolutamente necessario interrogare la Direzione di Haupt rispetto allo stato delle cose ed alle previsioni per il prossimo futuro. Le risposte aziendali sono state piuttosto vaghe e poco rassicuranti. In particolare, ci è stato riferito che:
■ad oggi il 95 % dei volumi produttivi sono rappresentati da commesse Pfizer, che quindi continua ad essere praticamente l’unico cliente di Haupt Pharma. La stessa Pfizer ha già chiesto ed ottenuto un abbassamento dei prezzi su alcuni prodotti, così come previsto dagli accordi tra le Aziende; ed è pertanto logico prevedere che nel 2011 e nel 2012, man mano che scadranno i contratti relativi ad altre produzioni, le richieste di diminuzione dei prezzi saranno ancora più pesanti. Per cui, se Haupt Pharma non sarà in grado di abbattere in maniera decisa i propri costi di trasformazione, c’è il rischio concreto che Pfizer (ad oggi unico cliente) si rivolga ad altri produttori, rischiando praticamente il fermo dello stabilimento.
■Abbiamo quindi chiesto alla Direzione Aziendale quali misure stesse mettendo in campo per abbattere i costi, rendendosi in tal modo competitiva sia nei confronti di Pfizer sia in generale sul mercato internazionale dei farmaci. Anche su questo terreno le risposte sono state piuttosto evasive, riferendosi genericamente ad una necessità di rendere più efficiente la fabbrica, attraverso una modifica degli orari e della organizzazione del lavoro.
La sensazione che abbiamo ricavato dal breve incontro – continuano i sindacati - è, nella migliore delle ipotesi, quella di una Azienda che non scopre le carte, riservandosi di mettere in campo azioni quando lo riterrà opportuno. Forti sono le perplessità rispetto a quanto comunicatoci, e più in generale sulle prospettive dello stabilimento che ci sembrano molto incerte e nebulose. Invitiamo pertanto tutti i lavoratori a vigilare attentamente, in quanto non è assolutamente chiaro ciò che avverrà nei prossimi mesi.
Per quanto ci riguarda, Filctem; Femca e Uilcem saranno attente agli sviluppi della situazione per poter intervenire tempestivamente, tenendo conto, democraticamente, del proprio livello di rappresentatività e delle volontà che esprimeranno i lavoratori”.

Da Latina 24ore.it

Nasce la partnership tra Pfizer Animal Health e Easter Bush Research, per nuovi standard nell'innovazione della salute animale

Pfizer Animal Health ed Easter Bush Research Consortium (EBRC), una delle maggiori reti di ricerca e formazione veterinaria in Europa, hanno annunciato la creazione di una nuova partnership per la ricerca zoologica, finalizzata alla scoperta di migliori metodi di prevenzione e cura delle patologie animali e di promozione del benessere degli animali e dell'agricoltura sostenibile a loro destinata.
Questa collaborazione crea un nuovo standard nella ricerca e nell'innovazione per la salute animale e può contare su fondi per circa 2 milioni di dollari USA suddivisi in 5 anni. Si tratta di un elemento chiave nell'impegno globale e continuo di Pfizer verso il mondo veterinario, che include il supporto alla professione tramite iniziative di formazione ed educazione su base continua, oltre a investimenti in programmi di ricerca

Pfizer: più investimenti in Italia

Il gigante della biofarmaceutica non esclude di aumentare gli investimenti nel nostro Paese, ma richiede certezze e incentivi

Fondata a Brooklyn nel 1849 dai cugini tedeschi Charles Pfizer e Charles Erhart, Pfizer è oggi la prima compagnia biofarmaceutica al mondo.
La sede principale di Pfizer è a New York. I suoi centri di ricerca sono dislocati in tutto il mondo e i suoi prodotti raggiungono più di 150 paesi. La società nel nostro paese ha sedi ad Aprilia, Ascoli Piceno e Catania, mentre a Milano ha il suo centro mondiale di ricerca oncologica. Il colosso statunitense è quindi già presente in modo non marginale in Italia e potrebbe potenzialmente aumentare i suoi investimenti locali, ma a fronte di certezze e incentivi.
È quanto ha affermato Ugo Cosentino, AD e presidente di Pfizer Italia nel corso di un'intervista rilasciata a Radiocor. Cosentino ha definito l'intenzione dell'aumento degli investimenti in Italia da parte di Pfizer «molto evidente», ma allo stesso tempo ha precisato che sulla scelta che porta a puntare su uno specifico Paese, incidono in modo notevole le condizioni ambientali e gli incentivi.
«Pfizer investe in ricerca a livello mondiale circa 8 miliardi di dollari. - ha dichiarato Cosentino - In Italia abbiamo un investimento in ricerca interessante da 70 milioni di euro». Secondo Cosentino l'Italia è un Paese che offre dunque delle attrattive, anche se mancano però rispetto ad altri Paesi delle efficaci agevolazioni. Inoltre gli investimenti nella ricerca sono ancora troppo bassi: appena l'1% del Pil, a fronte di una media europea del 2% e picchi di eccellenza del 4%.

Paolo Iasevoli
Manager Online
16 Novembre 2010

martedì 16 novembre 2010

Fanno subito discutere le dichiarazioni di Ugo Cosentino, nuovo presidente e A.D. di Pfizer Italia

Il gruppo Pfizer "continua a investire in Italia e a essere molto impegnato nel nostro Paese, dove occupa circa 3.400 addetti, ma le decisioni di investimento vanno sempre commensurate alla possibilita' di fare business nel Paese. E' vero che le misure di contenimento della spesa porteranno a rivalutare la nostra presenza in Italia." Parlando a 'Radiocor' a margine del convegno 'Meridiano Sanita', Ugo Casentino, nuovo presidente e a.d. di Pfizer Italia, ha rilevato che "a Catania investiamo 10 milioni nell'ambito di una riconversione per passare a una produzione mondiale di un farmaco iniettabile sterile per 80 Paesi, dopo i 40 milioni investiti negli ultimi tre anni. In Sicilia siamo il secondo datore di lavoro". In merito alla possibilita' interesse per una parte dell'area Fiat di Termini Imerese, Cosentino ha risposto con una velata polemica che "possiamo concentrarci su quello che abbiamo, a meno che non si voglia introdurre anche nel nostro Paese una di quelle meravigliose strategie di incentivazione degli investimenti come all'estero". Il problema del fare business in Italia - ha proseguito - e' pero' la mancanza di programmazione a lungo termine, la partnership con le istituzioni e gli stakeholders del settore per poter commisurare gli investimenti a esigenze di natura scientifica e di ritorno economico. Pfizer, ha aggiunto Cosentino, "e' la piu' grande azienda farmaceutica mondiale e ha la maggiore presenza nel settore in Italia. Abbiamo tre stabilimenti produttivi, un'importante produzione oncologica ad Ascoli, dove forniamo oltre 300 Paesi, una produzione consumer ad Aprilia e un centro mondiale di coordinamento della ricerca oncologica a Milano con oltre 300 dipendenti". Inoltre, dopo l'integrazione della Wyeth, rilevata da Pfizer nel 2009, in Italia il gruppo "ha assorbito l'84% dell'intera occupazione della Wyeth in Italia, mantenendo tutte le unita' produttive, il che non e' successo all'estero"
Ugo Cosentino e' il nuovo presidente e amministratore delegato di Pfizer Italia. Contemporaneamente, riferisce un comunicato della societa' "Cosentino manterra' nel Paese la guida della business unit specialty care, strategica per la crescita dell'azienda perche' include trattamenti in aree terapeutiche importanti e a forte impatto sociale". Il compito di Cosentino sara' quello di "rafforzare ulteriormente la presenza di Pfizer in Italia dopo la fusione con Wyeth, dando continuita' e sviluppando ulteriormente quelle aree relative a farmaci innovativi che vedono Pfizer eccellere nel mercato nazionale e internazionale". Prima dell'attuale nomina, Cosentino ha ricoperto il ruolo di vice presidente Operational business strategy europe. Nel 2006 Cosentino e' stato vice presidente e managing director europe della veterinaria, gestendo un'organizzazione costituita da 900 dipendenti e con un fatturato pari a 300 milioni di dollari e portando la Wyeth ad essere l'azienda con il tasso di crescita piu' elevato nel periodo di gestione.

lunedì 15 novembre 2010

Visualizza lo spot della manifestazione

Pfizer: 'Pronti a investimenti in Italia, ma si creino condizioni' - INTERVISTA

GIOVEDI' 11 NOVEMBRE 2010
Parla Cosentino,neo presidente e a.d. della filiale italiana (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 nov - Pfizer e' interessata a potenziare gli investimenti in Italia ma occorrono certezze e incentivi. Lo afferma in una intervista a Radiocor il neo amministratore delegato e presidente di Pfizer Italia Ugo Cosentino: "Siamo pronti a investire. In Italia siamo a Catania, ad Ascoli Piceno e Aprilia. A Milano abbiamo il centro mondiale di ricerca oncologica con oltre cento ricercatori. La nostra disponibilita' e' molto evidente ma, a fronte di questo, abbiamo tante azioni di contenimento dei prezzi e di riduzione di prezzi di prodotti anche innovativi che ci lasciano riflettere sulle prospettive a lungo termine e se questo sia davvero il Paese ideale dove fare investimenti" Pfizer investe in ricerca "a livello mondiale circa 8 miliardi di dollari. La localizzazione degli investimenti avviene sulla base delle condizioni ambientali. In Italia - sottolinea Cosentino - abbiamo un investimento interessante in ricerca da 70 milioni di euro" ma sulla scelta a investire in ricerca e presenza industriale in un Paese incidono "anche che le condizioni ambientali e gli incentivi. L'Italia oggi e' un paese che offre alcune attrattive ma, nella mia battaglia a orientare gli investimenti verso questo Paese, le mancate agevolazioni rispetto ad altri Paesi sono evidenti". In Italia, ricorda Cosentino, si investe in ricerca "l'1% del Pil contro una media europea del 2% e picchi di eccellenza del 4%: ci rendiamo conto che le condizioni ambientali non sono necessariamente quelle ideali per investire in maniera ancora piu' interessante. E' evidente che la presenza di Pfizer in Italia, la continuazione del nostro investimento, fara' parte di un dialogo con le istituzioni non solo come Pfizer ma anche come comparto farmaceutico per vedere se esistono davvero le condizioni e lo sforzo del Paese per incentivare l'investimento". Secondo Cosentino, gli investimenti in ricerca vanno stimolati con "una programmazione a lungo termine, un dialogo e una relazione che vada oltre il taglio dei farmaci nel breve termine e incentivi per le aziende che investono in presenza industriale". Per Pfizer, spiega Cosentino, la conferma degli investimenti in Italia e' stata scontata "ma di scontato, quando si parla di investimento, non c'e' mai niente. La concorrenza e' globale e ci si confronta con Paesi che incentivano la ricerca, offrono credito di imposta, deduzioni fiscali su prodotti innovativi e queste condizioni in Italia non si sono ancora verificate. Il mio obiettivo e' di mantenere ed espandere la nostra presenza non a fronte di fatti non esplicitati ma di programmazione e dialogo che dobbiamo raggiungere per poter garantire al mio interno che questo e' un Paese giusto dove localizzare gli investimenti".
Il sole 24 Ore on line

Visualizza altro http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-868534/pfizer-pronti-investimenti/#ixzz15OCVbU7n

Sostieni la Manifestazione Nazionale


Parte la campagna di contribuzione volontaria straordinaria per sostenere la Manifestazione Nazionale promossa dalla CGIL. Chi volesse versare il contributo di € 2,00 può rivolgersi alle RSU FILCTEM-CGIL.

Giorno 27 novembre a Roma la manifestazione nazionale della CGIL




venerdì 29 ottobre 2010

CONVOCAZIONE SUPLMO

L'Ufficio Provinciale del Lavoro di Catania, ha convocato Azienda e OO SS in data 08/11/2010. OdG: Ricorso alla CIGS

lunedì 25 ottobre 2010

Pfizer: l'azienda richiede la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria

Pubblichiamo la procedura di CIGS, inviata oggi dalla Direzione aziendale all'Ufficio Provinciale del Lavoro ed alle segreterie delle OO SS di categoria.


La posizione di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILCEM UIL ed UGL chimici è quella di approfondire il merito della procedura, nelle sedi deputate, ricercando soluzioni condivise che tutelino i lavoratori. Tali soluzioni condivise devono contemplare alcuni principi imprescindibili ed inderogabili:
  1. La presentazione da parte dell'azienda di un piano industriale
  2. Saldo occupazionale zero
  3. Individuazione di una griglia di strumenti che possano contribuire alla soluzione condivisa (e che facendo uso anche degli ammortizzatori sociali più idonei, possa tutelare i lavoratori)
  4. Centralità della riqualificazione del personale.

    Le OO SS, inoltre ritengono che la manovra in atto sia conclusiava del processo di riorganizzazione dichiarandosi fermamente contrarie a qualunque riorganizzazione-spezzatino.
    Le OO SS, infine, ritengono necessario ed indispensabile, il coinvolgimento delle Segreterie di categoria a livello nazionale.

sabato 16 ottobre 2010

Contro la mafia per il lavoro - manifestazione unitaria di CGIL, CISL e UIL a Catania


SETTIMANA EUROPERA DELLA SALUTE E SICUREZZA




Discutiamo di Sicurezza

Gela 19.10.2010 Saletta Sindacale Stabilimento Petrolchimico di Gela

PROGRAMMA

Ore 9,30 inizio lavori:

Presidente Carmelo Diliberto
(Segr. Gen. Filctem CGIL Sicilia)

Introduzione/relaz. Alessandro Piva
(Segr. Prov. CGIL di Caltanissetta)

Interventi:
dott. Rosario Amarù (Pres. Piccola Indus. Confindustria CL);

Giovanni Ferro (Segr. Gen. CDLT di Gela);

Aurelio Massimo (Resp. Zonale INCA CGIL Gela);

dott. Giuseppe Leonardi (Pres. Reg. Della Società Italiana
Endoscopia Digestiva)

Dott. Nunzio Lo Cascio (Medicina del lavoro Policlinico di Palermo);
dott. Vincenzo Lombardo (RSPP Terna)

dott. Sebastiano Romano (Medicina del lavoro e Presidente Coop. Salute e Ambiente)


Interventi RLS:

1. Alberto Amodeo (sett. Elettrico Centrale Enel Termini Im);

2. Carmelo Messina (sett. Gas/acqua – Gas natural CT) ;

3. Sebastiano Milazzo (sett. Chimico - SASOL SR);

4. Giuseppe Petralia (sett. Gomma/plast. Green PLast EN)

5. Antonio Piccione (settore Energia – Raffineria Gela);

6. Filippo Scollo (sett. Chimico. Polimeri Europa. RG)



Conclusioni:

Domenico Marcucci (Dipart. Salute e Sicurezza Filctem CGIL Nazionale)

mercoledì 13 ottobre 2010

Pfizer acquisisce King Pharmaceutical per 3,6 miliardi di dollari

Il gruppo farmaceutico Pfizer ha annunciato di aver raggiunto un accordo definitivo per l'acquisizione dei laboratori King Pharmaceutical per un ammontare di 3,6 miliardi di dollari in contanti, pari a 14,25 dollari per azione ed equivalente ad un premio del 40% circa rispetto al prezzo di chiusura di ieri. L'obiettivo dell'operazione è potenziare i ricavi prima di perdere la protezione dei brevetti su alcuni dei suoi principali farmaci. Pfizer stima che l'operazione porterà a un incremento degli utili "adjusted diluted" di 2 centesimi nel 2011 e nel 2012, e di 3-4 centesimi dal 2013 al 2015.
Si tratta della seconda manovra di concentrazione in poche settimane nel settore farmaceutico. Il 4 ottobre scorso, infatti, la big pharma francese Sanofi-Aventis ha lanciato un'Opa ostile da 18,5 miliardi di dollari sulla società americana di biotecnologie Genzyme.
da: il sole 24ore on line

Condanna e divieto di fare il sindacalista


Non ricevevano stipendio da 8 mesi. E l'otto gennaio di 2008 - dopo aver trascorso il Natale più magro della loro vita - si riunirono in assemblea permanente in attesa che l'azienda desse loro qualche rassicurazione. Verso le 14 dello stesso giorno fu promessa loro una mensilità, troppo poco per far fronte agli impegni familiari; ma i dipendenti, sia pure con l'acqua alla gola e con la minaccia incombente di un licenziamento collettivo, accettarono. E sciolsero l'assemblea. Per questi fatti, per un'assemblea durata circa sei ore, cinque dipendenti dell'Acim (azienda di impianti per il trattamento, l'analisi e la depurazione delle acque), insieme al sindacalista Stefano Materia, attuale segretario generale della Fiom-Cgil di Catania (che all'epoca dei fatti era solo componente della segreteria), furono denunciati e mandati a giudizio. Il processo, cominciato in giugno, si è concluso venerdì scorso con una sentenza di condanna a 2 mesi di reclusione - con la sospensione condizionale - inflitta a tutti gli imputati dal giudice monocratico Consuelo Corrao, il quale, per l'occasione, ha rispolverato due vecchie norme del Codice Penale che non venivavo applicate dalla fine degli Anni Settanta, gli articoli 508 «Arbitraria invasione e occupazione di aziende industriali» e il 512 che riguarda la pena accessoria. E applicando quest'ultimo articolo il giudice ha interdetto i sei imputati da qualsiasi carica sindacale per cinque anni; una «punizione» paradossale per un sindacalista di razza cone Materia che ha semplicemente difeso i diritti dei lavoratori in sciopero. Contro la condanna, gli avvocati difensori (Santa Monteforte, Perfrancesco Iannello e Fabio Tita) si riservano di fare ricorso in appello, attendendo ovviamente che prima il giudice depositi le motivazioni in cancelleria, il che dovrebbe avvenire entro 30 giorni. Durante il processo la difesa aveva chiesto l'assoluzione per tutti per non aver commesso il fatto.Per il segretario provinciale Fiom, Materia, che comunque ha fiducia nel decorso della Giustizia, una sentenza come questa colpisce per due volte un gruppo di lavoratori già fortemente penalizzati dalla perdita del posto di lavoro. Diffusa la notizia, è arrivato anche il commento congiunto del segretario regionale Fiom-Cgil e del segretario provinciale Cgil Angelo Villari. «Le segreterie della Camera del Lavoro di Catania e Fiom-Cgil siciliana, - affermano - di fronte alla sentenza del Tribunale nei confronti di un dirigente sindacale e di alcuni lavoratori in sciopero, imputati e condannati per presunti gravi reati contro l'economia pubblica, esprimono il loro stupore per un provvedimento che, utilizzando dopo decenni di disapplicazione una norma del vecchio Codice Rocco, limita così il diritto di sciopero. La Cgil e la Cisl, pur fiduciosi nell'operato della Magistratura, esprimono preoccupazione per la limitazione delle libertà sindacali e per la condanna di lavoratori che difendono pacificamente solo il loro diritto al salario. Ancor più inquientante è l'irrogazione della pena all'interdizione dalle cariche sindacali, che cancella sia le libertà individuali che quelle collettive. Ai lavoratori e al dirigente sindacale condannati Cgil e Fiom esprimono il loro pieno sostegno».
Giovanna Quasimodo
La Sicilia 12/10/2010

SOLIDARIETA' DELLA FILCTEM AL SEGRETARIO DELLA FIOM DI CATANIA, STEFANO MATERIA


Appresa la notizia di condanna inflitta al Segr. Generale della Fiom Cgil di Catania, tutta la Segreteria provinciale e di tutto il gruppo dirigente della Filctem Cgil, esprimo incondizionata solidarietà personale e politica nei confronti del compagno Stefano Materia, Segretario generale della FIOM CGIL, condannato ingiustamente per avere espletato il suo legittimo ruolo di dirigente sindacale a sostegno di una giusta nonché doverosa rivendicazione.
Esprimiamo contestualmente la nostra solidarietà anche ai cinque lavoratori dell’ACIM condannati insieme a Stefano Materia per il solo torto di aver rivendicato il salario spettante in arretrato da mesi.
L’ingiusta e grottesca sentenza rappresenta un ennesimo attacco frontale alle libertà sindacali ed alle rivendicazioni non violente e civili dei lavoratori in lotta.
La FILCTEM CGIL di Catania, pur manifestando fiducia nell’operato della magistratura, certi di una positiva risoluzione della vicenda attraverso gli ulteriori gradi di giudizio, esprime comunque forte preoccupazione per la sentenza in questione inflitta “oltretutto” in un momento storico in cui i diritti sindacali vengono costantemente attaccati in modo gratuito ed ingiustificato da più fronti.

giovedì 7 ottobre 2010

Comunicato RSU sulle proposte di job dell'azienda

La RSU, in merito alla frase posta in calce alle nuove Job Descriptions rilasciate:

"QUANTO SOPRA NON E' UNA DESCRIZIONE ESAUSTIVA DEL RUOLO.
TALE DESCRIZIONE POTRA' VARIARE DI VOLTA IN VOLTA, IN LINEA CON L'EVOLVERSI DELLE NECESSITA' AZIENDALI"


Comunica ai lavoratori la volontà della HR di mantenere almeno la prima parte della frase ("QUANTO SOPRA NON E' UNA DESCRIZIONE ESAUSTIVA DEL RUOLO”), e rimuovere la seconda parte (TALE DESCRIZIONE POTRA' VARIARE DI VOLTA IN VOLTA, IN LINEA CON L'EVOLVERSI DELLE NECESSITA' AZIENDALI").

La RSU manifesta il proprio dissenso sulla decisione aziendale, poichè la Job nasce proprio per meglio definire le attività che all’interno del CCNL non sono trattate in maniera esaustiva.

La RSU stigmatizzando la volontà dell’Azienda a mantenere tale frase nelle Job, generando nei lavoratori dubbi e preoccupazioni

INVITA TUTTI I LAVORATORI A NON FIRMARE LE JOB IN CUI SONO PRESENTI LE FRASI MENZIONATE.

La RSU

domenica 3 ottobre 2010

DETASSAZIONE: IL RECUPERO SI FARA' COL MOD. 730/2011

Come previsto, l'Agenzia delle entrate ha emenato nella giornata di ieri 2 circolari (47E e 48E) che chiariscono definitivamente come i lavoratori dipendenti recupereranno le somme spettanti relative all'imposta sostitutiva del 10% per gli anni 2008 (2° semestre), 2009 e 2010. I dipendenti potranno recuparare il proprio credito mediante la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2011. Sarà il Datore di lavoro ad indicare nel CUD/2011 le somme erogate negli anni in questione per il conseguimento di elementi di redditività e produttività assoggettabili ad imposta sostitutiva agevolata.
LEGGI LA CIRCOLARE 47E DEL 27-09-2010:

LEGGI LA CIRCOLARE 48E DEL 27-09-2010:

lunedì 27 settembre 2010

Contratti: Federchimica, spinte per escludere Cgil


"Se abbiamo ben interpretato le parole del presidente Squinzi, avremmo la dimostrazione del fatto che, anche nel mondo delle imprese, si è tentato di far prevalere prima il pregiudizio nei confronti della Cgil che non la discussione di merito sindacale, che dovrebbe prevalere su tutto". Così il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, commenta le affermazioni di oggi (27 settembre) del presidente di Federchimica, Giorgio Squinzi, in merito a 'spinte per lasciare fuori la Cgil' dal rinnovo del contratto dei chimici.

Secondo Scudiere, inoltre, "se chi ha utilizzato questo pregiudizio capisse che agendo in quel modo non si va da nessuna parte, forse si può riaprire una nuova pagina in cui il rispetto reciproco può far fruttare nel confronto - aggiunge - soluzioni condivise per affrontare i tanti problemi che abbiamo sul tappeto".

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario generale della Filctem Cgil anche il segretario generale della Filctem Cgil, Alberto Morselli: "Le spinte per lasciar fuori la Cgil dal contratto dei chimici? Ne sospettavo …", ha detto Morselli che ha anche sottolineato che "pur essendo consapevole dei rischi a cui andavamo incontro all'indomani dell'accordo separato, ho sempre proposto una strada che evitasse l'arroccamento. Per fortuna anche nel mondo delle imprese – ha concluso il segretario – esistono i galantuomini".

Il presidente di Federchimica, Giorgio Squinzi, aveva ripercorso la trattativa che l'anno scorso ha portato al rinnovo unitario del contratto dei chimici. In particolare, ha dichiarato: "C'erano delle spinte per lasciare fuori la Cgil, io mi sono imputato e ho detto che il contratto doveva essere firmato da tutti".

venerdì 24 settembre 2010

Siglato accordo sul Premio di Partecipazione 2010



Soddisfatte le OO SS per il raggiungimento dell'accordo che garantisce ai lavoratori questo importantissimo istituto contrattuale. Il premio viene rivalutato in base all'aumento degli indici ISTAT.

venerdì 17 settembre 2010

Crisi: Epifani, paese a rischio pericoloso degrado


In questo quadro la CGIL lancia le iniziative per l’autunno, a fine novembre prevista una grande giornata di mobilitazione a Roma

Il paese versa in una condizione di “pericoloso degrado”, che parte dai conflitti all'interno della maggioranza di governo, per passare alle ultime vicende, come quella del motopeschereccio italiano mitragliato da una vedetta libica, fino ad arrivare all'irrilevanza del nostro paese nel quadro internazionale, come dimostra l'affidamento degli incarichi per gli ambasciatori Ue. E' il quadro molto duro circa lo stato del paese - colpito da una crisi economica ancora molto dura - tracciato dal Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, nel corso della relazione introduttiva al Comitato Direttivo Nazionale, dove ha affrontato tutte le questioni sul tappeto: dalla crisi alla necessità di recuperare un potere contrattuale dal tentativo di isolamento. Inoltre, secondo il leader sindacale, se il paese vive una condizione difficile spetta alla CGIL stare in campo, con le sue proposte e con le sue iniziative di mobilitazione, rafforzando il tratto confederale e con in programma una grande giornata di mobilitazione da tenere a Roma a fine novembre.
“Siamo di fronte ad un rischio di pericoloso degrado paese - ha spiegato Epifani alla platea del Direttivo - che emerge da molti segnali allarmanti. E’ un quadro, rispetto al quale, un sindacato come la CGIL non può rinunciare, per le responsabilità e il ruolo che le compete, a reagire e ad esprimere un’idea alternativa per il paese”. Secondo il numero uno di Corso d'Italia diversi sono i segnali negativi, tra questi “c’è il livello e la modalità di scontro nella maggioranza e nel governo: non è una novità assoluta ma oggi ha toccato punte gravi con il pericoloso coinvolgimento degli stessi assetti istituzionali”. Altro esempio è la 'compravendita' di parlamentari, ovvero il gruppo dei 20 pronti a sostenere il governo per 'responsabilità nazionale': “Anche questo – ha detto Epifani - non è un fatto nuovo ma ora assume caratteristiche gravi; basti considerare la mancata nomina del ministro allo Sviluppo economico, vacante ormai da mesi, perché quella casella è diventata moneta di scambio nella trattativa di maggioranza”. Fatti che per il leader sindacale segnano “una delle pagine più buie della vita paese”.
Ma ancora: “Non ci sono parole, poi, per descrivere quanto avvenuto ai danni del peschereccio italiano colpito dalla motononave donata dal governo italiano e altrettanto incredibile è la giustificazione della vicenda espressa dal ministro degli Interni, che ha pensato di chiudere così la questione”. Così come colpisce la vicenda della scuola 'leghista' di Adro: “Non si può tacere sullo svilimento sostanziale della scuola pubblica, - ha accusato Epifani - non solo con il dramma dei precari e con il taglio delle risorse, ma con una imposizione di simboli di parte che non ha eguali in nessun paese democratico, con uno svilimento della funzione e persino della ‘sacralità repubblicana’ della scuola pubblica”. Infine, riferendosi all'affidamento degli incarichi per gli ambasciatori Ue all’Italia, alla quale sono andate le sedi di Albania e Uganda. “Non a caso è alla Germania, il primo paese manifatturiero dì Europa che fa una robusta politica industriale, che è andata la sede cinese”.
Un quadro duro, da dove emerge un paese su di una pericolosa china e che ha bisogno di un forte impegno della CGIL, alla quale “spetta di rafforzare profilo di iniziative con tratti sempre più fortemente confederali” mentre anche il quadro economico e sociale conferma “gli aspetti di difficoltà malgrado la probabile lieve salita del Pil, cosa del resto naturale dopo il crollo degli ultimi anni. L’Italia comunque sarà il paese che cresce meno in Europa con centinaia di migliaia di lavoratori in cassa integrazione e precari licenziati”. Secondo il numero uno della CGIL saranno necessari “sette anni per tornare alle condizioni pre-crisi” mentre la minore crescita del paese “non dipende dalla relazioni industriali, ma dall’assenza di una politica industriale, dall’inesistenza di investimenti e progetti su infrastrutture, servizi, formazione, ambiente e welfare”. Tutti temi che, per Epifani, “riguardano la crescita e lo sviluppo oltre che la condizione dei cittadini”.
Si rende per questi motivi necessaria “una svolta”, ed è per questo che, a proposito del rischio di caduta del governo su cui tutti si sono cimentati in questi giorni, “siamo stati i soli - ha affermato - a dire che il problema non è voto sì, voto no ma l’inadeguatezza delle politiche del governo a cui si accompagnano gli attacchi ai diritti lavoratori dei settori pubblici e privati”. Attacchi infatti vengono inferti nel pubblico dove “di fatto si va verso il blocco della contrattazione nazionale e di secondo livello, e verso il tentativo di cancellazione della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro”. Il rischio è “che dove scompare il sindacato torni la peggiore politica e le logiche di clientela”. Quanto ai settori privati, ha precisato, “prosegue l’attacco di Fiat e Federmeccanica sulla derogabilità del contratto nazionale. E’ un vera e propria messa in discussione dell’idea di scambio negoziale che si traduce in un attacco alla FIOM e alla CGIL, un’operazione avallata da Confindustria”. Non è però un caso isolato: “Si vanno moltiplicando intanto gli attacchi ai diritti, a cominciare dal diritto di sciopero, da Pomigliano alla Sevel, dalla Ferrari all’Università di Bologna”. Attacchi che non hanno alcuna giustificazione perché “è pretestuoso e falso dire che la CGIL non firma contratti: sono stati sottoscritti decine di accordi anche dalla FIOM e sono stati in generale buoni contratti”.Ma adesso la questione da porre è come riconquistare il potere contrattuale. “Tutta la CGIL - ha detto - sosterrà la giornata di mobilitazione della FIOM (16 ottobre, ndr.) ma tutti insieme dobbiamo costruire una via di uscita da questa situazione. Di fronte ad un attacco di queste proporzioni è necessario stare in campo con più modalità: non sarà solo il conflitto a consentire la riconquista dei tavoli di confronto. Al conflitto bisogna unire una capacità di proposta : la difesa del contratto nazionale è essenziale ma passa per l’innovazione del contratto nazionale stesso”.In questo quadro la CGIL lancia le iniziative per l’autunno. “Nei prossimi giorni - ha annunciato Epifani - presenteremo proposte sugli ammortizzatori sociali, sul tema della democrazia e della rappresentanza sindacale, sul Mezzogiorno e sul sistema previdenziale”. Nello specifico ci saranno due richieste prioriterie: il superamento del tetto di 10.000 unità per il pensionamento dei lavoratori in mobilità posto dalla maovra correttiva e l’estensione della cassa integrazoine in deroga per il 2011 e il 2012. Inoltre, ha fatto sapere il segretario generale, “il 29 settembre aderiremo alla giornata di mobilitazione promossa dal sindacato europeo”. La CGIL, infatti, non è isolata rispetto al sindacato europeo, tutt’altro: “Ovunque sono stati fatti o si preparano scioperi contro le politiche dei governi”. E ancora la CGIL sosterrà con una forte iniziativa in programma il 24 settembre i settori della pubblica amministrazione e della scuola affinchè sia possibile eleggere a novembre le Rsu.Infine, per la fine di novembre, “proporremo una grande giornata di mobilitazione a Roma”. Quanto al rapporto con CISL e UIL e in merito alla manifestazione da queste due promossa sul tema del fisco, Epifani ha detto: “CISL e UIL hanno deciso di andare ad una manifestazione senza la CGIL su un tema, il fisco, rispetto al quale i punti di vista sono sostanzialmente comuni: decisione poco comprensibile, mentre sarebbe necessario chiedere insieme al governo un tavolo di confronto mentre la situazione si fa più pesante per pensionati e lavoratori dipendenti (sui quali è persino cresciuto il peso del prelievo in questo anno difficile) e avanzano ipotesi - ha concluso Epifani - inaccettabili come la possibilità che le regioni taglino aumentino il prelievo addizionale Irpef a fronte di un taglio dell’Irap”.

venerdì 10 settembre 2010

Intervista ad Alberto Morselli - "Siamo pronti al modello tedesco nella chimica"

La proposta «Abbiamo suggerito lo schema con il consiglio di sorveglianza ma le aziende hanno detto no»
Morselli (Fiictem): il caso Fiat? Ha ragione Durante, anche la Fiom faccia proposte, non dica solo no.
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ROMA Il mondo delle relazioni industriali non finisce coni metalmeccanici. Il modello tedesco? «Noi lo abbiamo proposto per primi, ma ci siamo scontrati col no delle imprese». Alberto Morselli, segretario generale della Filctem-Cgil (chimici e tessili), tradizionale laboratorio di innovazione nella Cgil e nei rapporti con le aziende, non ci sta a vedere gli altri che incalzano la Cgil sul terreno della modernizzazione e sfida la Conflndustria: «La presidente Emma Marcegaglia dice che dobbiamo fare come i tedeschi? Mi fa piacere, ma le ricordo che quando abbiamo proposto un contratto tra produttori e un modello di governance duale, con la presenza dei rappresentanti dei lavoratori nel consiglio di sorveglianza, le aziende si sono opposte. Adesso si parla tanto di modello tedesco. Bene, noi siamo sempre pronti a riaprire la discussione».
Scusi Morselli, ma qui la situazione è ben pi complicata: c'è uno scontro tra imprese e Fiom-Cgil che condiziona tutto.
«Certo, la situazione è grave. Ma bisogna evitare che si venga risucchiati da questa logica distruttiva. Penso che ogni categoria che ha rinnovato i contratti e continua ad avere relazioni normali deve al pi presto far rivivere, anche attraverso accordi innovativi, buone relazioni industriali, per dimostrare che un'altra strada c'è».
Perché in tutte le categorie anche la Cgil ha rinnovato presto e bene i contratti tranne che nei metalmeccanici?
«Mi limito a osservare che Federmeccanica ha sbagliato a insistere sulla linea di non coinvolgere la Fiom. Noi, per esempio, pur avendo presentato piattaforme sindacali separate ci siamo trovati di fronte ad associazioni datoriali che hanno lavorato per una conclusione unitaria. Ma osservo anche che la ricomposizione sindacale nella nostra categoria è stata facilitata dal fatto che noi abbiamo condiviso, per esempio, la durata triennale del contratto (mentre la Fiom no, ndr)».
il contratto dei chimici prevede la possibilità di deroghe?
«Guardi quando c'è la possibilità di creare lavoro, di cogliere opportunità di commesse e investimenti, la Cgil ha sempre trattato. 11 contratto dei chimici prevede fin dal 2006 la possibilità di deroghe con intese sui luoghi di lavoro. La differenza con quelle che la Fiat vuole per Pomigliano è che le nostre sono transitorie perché l'obiettivo è comunque di rientrare nel contratto nazionale».
Come si pu ricucire se nella Fiom le posizioni dialoganti come quelle di Fausto Durante restano in minoranza?
«La Federmeccanica dovrebbe avere il coraggio di riaprire il dialogo con tutti mentre dalla Cgil dovrebbe arrivare lo stimolo affinché la Fiom riconosca che Durante ha ragione quando dice che alla protesta va affiancata la proposta».
Intervista rilasciata da Alberto Morselli a Enrico Marro
Corriere della Sera 10 settembre

giovedì 9 settembre 2010

Garantiamo ai nostri figli un futuro fatto di lavoro

Cari Compagni, Care Compagne,
Da un po' di anni ad oggi il nostro Paese è stato investito da una crisi paurosa,continue le nostre lotte a far capire al Governo che cosi' non si poteva più andare avanti,ma parlare contro il muro non è mai servito a niente..! Nonostante tutto contunuiamo la nostra lotta contro questo Governo che non vuole nemmeno sentirci, ma Noi ci siamo e non molliamo, no cari Compagni/e non dobbiamo mollare non è da noi, la nostra Storia ci insegna che sono propio questi momenti difficili che ci rendono più forti, ma non dobbiamo Mollare, in questo preciso momento ci serve l'aiuto di tutti Voi la forza che viene da ogni singolo; la forza di tutti Noi serve ad affrontare questo Governo che pensa solo - e dico solo - ai propi interessi indebolendo la fascia Operaia..! Io non ci sto...! Voglio garantire a mio figlio ai nosrti figli, un futuro fatto si di lavoro.....ma soprattutto DIGNITOSO..!
Sono sicuro che ognuno di noi portera', nel suo piccolo, un grande contributo al nostro sindacato, il sindacato dei Lavoratori, il sindacato che propio oggi ha bisogno di tutti noi della nostra presenza........della nostra FORZA.....!

domenica 11 luglio 2010

Pfizer Catania: la FULC chiede la presentazione del Piano Industriale

COMUNICATO A TUTTI I LAVORATORI

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, in riferimento alla nuova struttura organizzativa del sito presentata di recente dall’Azienda, dopo approfondite valutazioni fatte in merito, ritengono di esprimere con forza e determinazione il proprio dissenso su quella che risulta essere in modo evidente una ristrutturazione vera e propria, senza il supporto di un piano industriale. Infatti, quella che era stata annunciata come una mera sommatoria di due divisioni non più separate (l’EX FARMACEUTICO e l’EX FORT DODGE) si è dimostrata una vera e propria riorganizzazione.

In merito a quanto detto, le scriventi OO SS esprimono una ferma e decisa contrarietà alla messa in atto di tale piano di riorganizzazione e ritengono che esso non debba essere esecutivo sino alla presentazione del piano industriale. Le Segreterie Provinciali e la RSU di FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL E UILCEM-UIL, infatti, si sono sempre dichiarate contrarie al trasferimento definitivo o al cambiamento di profilo dei lavoratori, al di fuori del piano industriale, per cui in coerenza con quanto affermato da sempre non accettano tale piano predisposto dall’azienda.

Le Segreterie Provinciali e la RSU di FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL E UILCEM-UIL, inoltre ribadendo la richiesta di una sospensione della variazione della struttura organizzativa dello stabilimento che deve essere la risultante di un piano industriale, chiedono un incontro urgente all’Azienda per avere chiarimenti riguardanti i criteri e le ragioni che hanno indotto l’ideazione di tale piano.

Infine le scriventi OO SS ribadiscono che l’unica strada percorribile sia quella di un piano condiviso che possa potenziare la competitività del sito di Catania nel rispetto e nella tutela di tutti i lavoratori e che venga espletato mantenendo un saldo occupazionale zero.



Le Segreterie Provinciali e la RSU di FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILCEM-UIL

mercoledì 23 giugno 2010

Il giudice del lavoro dichiara legittimo l'accordo "salva precari"

Le scriventi OO SS, in riferimento a quanto dichiarato la UGL Chimici nel comunicato del 18/06/2010, intendono fare chiarezza sul fatto che il documento giudiziario in oggetto mette in evidenza in modo chiaro ed incontrovertibile la legittimità dell’accordo “salva precari”, così come ripetutamente affermato in passato dalle stesse.
Questo viene sancito da un’affermazione del Giudice del Lavoro che testualmente recita: “detto accordo (l’accordo sui 72 mesi) è da ritenere perfettamente valido ed efficace essendo stato siglato proprio dalle parti sociali indicate dalla legge, ossia con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale quali sono CGIL, CISL e UIL”. Quest’affermazione fatta da un Giudice del Lavoro toglie di mezzo qualsiasi interpretazione strumentale o comunque non veritiera sull’accordo in questione, escludendo violazioni di qualsiasi tipo incluse quelle contrattuali. Ed è proprio il Giudice del Lavoro che fornisce un’interpretazione legale dell’Art. 3 del CCNL, a specificare in maniera chiara e inequivocabile che non è stata effettuata alcuna violazione.
Le scriventi OO SS ritengono quindi che il documento giudiziario in questione chiuda ogni discussione sulla legittimità dell’accordo.
Nel merito dell’accordo, inoltre, le scriventi OO SS intendono sottolineare come, lo stesso ha consentito a tanti lavoratori di continuare a prestare la propria attività in stabilimento anche dopo il limite dei 36 messi fissati dalla legge, ed ha portato anche alla stabilizzazione di lavoratori, mentre la via giudiziaria sino a questo momento non ha prodotto risultati utili per i lavoratori.
In merito a ciò, le scriventi OO SS ribadiscono la solidarietà al lavoratore in questione, per il respingimento della procedura di urgenza, così come dichiarato nel precedente comunicato.
Le Segreterie Provinciali
FILCTEM-CGIL
FEMCA-CISL
UILCEM-UIL

martedì 22 giugno 2010

VENERDI' 25 GIUGNO SCIOPERO GENERALE DI 8 ORE


Dopo la grande manifestazione del 12 giugno scorso, che ha visto la partecipazioni di oltre 100mila persone, la CGIL prosegue la mobilitazione in difesa dell'occupazione, della crescita e dello sviluppo. Con la manovra correttiva, accusa la CGIL, il Governo ha scelto di colpire solo i lavoratori e le lavoratrici, i precari, le pesionate ed i pensionati. Per un intervento a sostegno dei giovani, tra i più colpiti dalla crisi; contro i tagli a Regioni e Comuni che porteranno alla diminuzione dei servizi e ad aumentare le tasse locali e le spese per le famiglia; contro una manovra che colpisce il lavoro pubblico e privato con le norme sulla previdenza e contro il collegato lavoro che mina i diritti fondamentali, in particolare dei nuovi lavoratori, la CGIL invita tutti allo sciopero generale e a partecipare ai numerosi cortei, regionali e provinciali, previsti.

La Segretaria Confederale Vera Lamonica chiuderà la manifestazione regionale a Palermo.
Scarica il volantino

DA CATANIA SONO PREDISPOSTI DEI BUS CHE PARTIRANNO DA PIAZZA BORSELLINO (EX- ALCALA') ALLE ORE 06.30

Incontro RSU-Azienda del 17 giugno 2010

Convocazione dell'azienda per problematiche relative alla PPU Pen che a seguito lavori di ripristino della copertura di linoleum che ricopre il pavimento di alcune aree del Pen B, nei giorni di sabato e domenica, alcune attività non potranno essere effettuate e quindi i lavoratori saranno impiegati al confezionamento.
Su questa problimatica la RSU richiede la presenza al tavolo del Direttore della PPU Pen.
Su richiesta della RSU l'azienda comunica che, allacciandosi all'atteggiamento responsabile e di buon senso della RSU, saranno concessi scambi di turno tra i lavoratori che effettuano la medesima mansione.
La RSU chiede che ai lavoratori che non ad oggi non siano in possesso dei giorni di ferie necessari per il fermo impianto sia concessa la possibilità di recuperare i giorni necessari.
La RSU richiede che sia affrontato il problema parcheggio che ad oggi costringe i lavoratori del turno 14/22 a snervanti attese davanti al cancello per poter parcheggiare l'auto e non entrare in azienda in ritardo. La RSU propone di sfalsare gli orari nel seguente modo 5.50/13.50 e 14/22 per poter dare la possibilità ai montanti di trovare il parcheggio già libero. Proposta alternativa e quella "modello ST" che prevede 60 minuti mensili, provenienti da monte ore del lavoratore da usare a singoli minuti per un max di 5 per volta per ritardi eccedenti la normale tolleranza, in questo modo la si riduce il prelievo della 1/2 ora di permesso per ritardi anche di un solo minuto eccedenti la flessibilità.
L'azienda convocherà per dare risposta.

Incontro Wyeth-Sindacati presso l'UPLMO del 16 giugno 2010

Richiesto intervento UPLMO per decisione della azienda di estendere alle categorie E2, E1 e D le attività di "trasportista".
Le suddette attività sono indicate nel profilo E3.
Le OOSS dichiarano che le attività di trasportista,sono sempre state eseguite da figure di categoria E3, solo da qualche anno questa attività è stata "delegata" a lavoratori a tempo determinato. Venendo a mancare i volumi i contratti a TD sono cessati o comunque diminuiti e quindi l'azienda ha affidato queste attività a tutti i lavoratori indistintamente che sono in possesso dell'idoneità.
Le OOSS con un atteggiamento responsabile e di buon senso chiedono che siano esentati da tale attività i lavoratori che pur in possesso di idoneità sono fisicamente meno "prestanti" o in età avanzata e che temporaneamente, nella vacanza di una riorganizzazione, sia riconosciuto una indennità ai lavoratori che offrono la disponibilità ad eseguire l' attività.
L' azienda accoglie da subito che siano esentati i lavoratori più anziani e fisicamente meno "prestanti", per il resto darà comunicazioni tramite UPLMO .

domenica 23 maggio 2010

Pfizer Catania: «Siamo contenti per la scelta di Pfizer ma aspettiamo il piano industriale»


Ancora in primo piano il caso della Pfizer, la multinazionale del farmaco, dopo l'annuncio che la ristrutturazione avviata a livello mondiale che comporterà anche chiusure e «tagli» in numerosi stabilimenti, non riguarderà Catania dove saranno salvaguardati i livelli occupazionali e i progetti di sviluppo.
In una lunga nota le segreterie provinciale di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil, congiuntamente alle confederazioni esprimono la loro soddisfazione per la scelta fatta da Pfizer che pur avendo stabilito, a livello planetario, la dismissione di otto stabilimenti ed il forte ridimensionamento di altri sei siti, mantiene però inalterato il sito di Catania, recentemente acquisito.
«Non si può non essere contenti del fatto che il sito di Catania sia stato mantenuto - scrivono Giuseppe D'Aquila, Margherita Patti e Giovanni Romeo per la segreteria della Filctem e della Cgil, Rosi Campione per la Femca-Cisl e Alfio Avellino per la Uilcem-Uil -a fronte della chiusura di stabilimenti come quelli di Pearl River, di Newbridge o Carolina, quest'ultimo in competizione diretta con il sito di Catania nella produzione del Tazocin, il farmaco di punta dello stabilimento.
«L'orientamento di mantenere il laboratorio di ricerca - continua la nota sindacale - non può che rendere contenti e soddisfatti chi lavora nello stabilimento e le organizzazioni sindacali, anche come riconoscimento di quanto noi affermato, visto che già da tempo abbiamo messo in evidenza l'eccellenza del sito, evidenziando l'importanza ed il ruolo che lo stabilimento ricopre nel territorio catanese».
Tuttavia ci sono pure delle «ombre». «E' doveroso mettere in evidenza - scrivono ancora i sindacalisti - che ancora si attende la decisione finale sul mantenimento o meno della divisione veterinaria (Animal Health) che a Catania fornisce lavoro a circa 170 dipendenti. Riteniamo che il passo successivo al mantenimento del sito, ufficializzato nei giorni scorsi, sia quello della presentazione di un piano industriale da parte dell'azienda, piano in cui siano rese evidenti le strategie della compagnia in relazione allo stabilimento di Catania ed in cui venga palesato il piano di riorganizzazione.
«Pur contenti per la decisione della compagnia - riassumono -, riteniamo che la riorganizzazione nel breve periodo desta una serie di preoccupazioni che solo la presentazione del piano industriale potrà chiarire».
da La Sicilia del 23 maggio 2009


Leggi anche l'articolo sul Giornale di Sicilia del 23 maggio

venerdì 21 maggio 2010

La Pfizer: nell'ex Wyeth non ci sarà alcun taglio


L'ex Wyeth è salva. O almeno così assicura la Pfizer corporate, che ha rilevato il sito catanese. In una nota del colosso farmaceutico Pfizer conferma una riduzione del 18% della propria forza lavoro, in seguito alla chiusura di nove dei suoi 78 impianti in Nord America ed Europa. Ma i tagli, complessivamente 6.000, non riguarderanno l'Italia dove il colosso farmaceutico ha 1.658 dipendenti fra Ascoli, Aprilia e, appunto Catania.
La notizia è stata data ufficialmente, in risposta a un suo specifico quesito all'on. Giuseppe Palumbo, presidente della commissione Affari sociali alla Camera dei deputati. «Per gli stabilimenti di Ascoli Piceno, Aprilia e Catania - scrive Marina Panfilo, relation director Pfizer Italia - è stata adottata le decisione di mantenerli nel network produttivo di Pfizer, confermando il nostro impegno in Italia relativamente all'occupazione e agli investimenti nei siti produttivi».
Secondo quanto si è appreso, la decisione di non intervenire nel Belpaese è stata presa grazie alla mediazione dell'esecutivo e in particolare del ministro della Salute Ferruccio Fazio.
Dopo la decisione i sindacati attendono ora che la Pfizer renda noto nei particolari il piano industriale per il sito catanese, che ha fra l'altro un competitivo centro di ricerca. Un particolare che potrebbe fare la differenza, in un momento di grandi mutamenti per il settore farmaceutico e di grande concorrenza da parte dei produttori di farmaci generici. «Dobbiamo continuare ad adeguarci a un mercato che cambia rapidamente ed estremamente competitivo - ha spiegato il presidente della global manifacturing di Pfizer, Nat Ricciardi - e questo significa riallineare la nostra rete e ridurre la nostra capacità produttiva, in modo da poterci meglio posizionare per la prossima fase di crescita del settore biofarmaceutico e diversificare le nostre attività».
R. J.
La Sicilia
20/05/2010

mercoledì 19 maggio 2010

Pfizer taglia 6mila dipendenti

Oggi i siti internet di giornali ed agenzie di stampa, segnalano a tamburo battente che la Pfizer, entro il 2015, ridurrà del 18% i propri addetti, dismettendo 8 siti e ridimensionandone 6.
La chicca della giornata l'abbiamo trovata sul sito di TGCOM (gruppo Mediaset): il lettore viene informato che "la decisione di non intervenire nel Belpaese e' stata presa grazie alla mediazione dell'esecutivo". Che fare se non ringraziare commossi il presidente del consiglio ed il ministro della salute? Siamo profondamente grati al governo e per sempre in obbligo con il signor presidente del consiglio....
MA MI FACCIA IL PIACERE.....diceva quell'artista geniale che era Antonio De Curtis.... che bello e trasparente esempio di informazione di regime... Il grande Silvio salvatore dei lavoratori della Pfizer Italia, il presidente operaio dismette la tuta blu dell'operaio metalmeccanico (forse per dissapori con Cremaschi e Rinaldini) per indossare quella bianca dei lavoratori dell'industria farmaceutica.
Mediazione dell'esecutivo? E chi l'ha vista? Vuoi vedere che il buon Silvio, coadiuvato dal vispo Ferruccio Fazio ha invitato Nat Ricciardi a villa certosa insieme a Putin e Tony Blair?
Vuoi vedere che qualche noto imprenditore con l'hobby della politica (o politico con l'hobby dell'imprenditoria) ha pagato a qulche grosso papaverone della corporate (ovviamente ad insaputa dello stesso) un lussuoso appartamento a Manattan con vista sul colosseo?
Quella frase messa come inciso (metodo insidioso e subdolo di comunicare falsità) è un'offesa ai lavoratori che nel gruppo Pfizer Italia hanno già perso il lavoro, a quelli che lo rischiano ed a tutti noi che siamo stati in ansia e rimaniamo fortemente preoccupati per le conseguenze occupazionali che la riorganizzazione di Pfizer in Italia determinerà.

martedì 18 maggio 2010

COMUNICATO PER GLI ISCRITTI

SI COMUNICA CHE PER GLI ISCRITTI, LA FILCTEM-CGIL HA PREDISPOSTO LA CONSULENZA GRATUITA PER LA PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI PRESSO IL CAF DELLA CGIL DI CATANIA.
CHI FOSSE INTERESSATO PUO' CONTATTARE:
- GIOVANNI ROMEO 3386334632 (O INTERNO 3259)
- UMBERTO CANNATA 3477291730

Pfizer CT: il sito rimarrà

Oggi si è sciolto un nodo che fino ad oggi ci stringeva la gola togliendoci il respiro: è finalmente giunta la comunicazione ufficiale del responso del PNS su scala planetaria e per Catania è stata ufficializzata la notizia che il sito viene mantenuto e senza ridimensionamenti. In un modo plateale che ha visto la comunicazione alla stessa ora (14.45 ora italiana) in tutti gli stabilimenti del pianeta, abbiamo appreso che anche Ascoli (ma del resto non era in discussione) ed il sito produttivo di Aprilia (in cui però è avvenuta una pesantissima "ristrutturazione" della sede amministrativa) rimarranno nel circuito del PGM. Un applauso liberatorio di tutti i lavoratori presenti ha accompagnato le parole soffocate dalla commozione dell'Ing. Galizia che comunicava la decisione su Catania. Adesso si attende il responso sull'Animal Health entro giugno-luglio. Ma la notizia di oggi, ovviamente, è stata determinante perchè senza il farmaceutico non sarebbe rimasta nessun'altra area dello stabilimento.
Ovviamente, i problemi ci sono e ciò che ci aspetta non sarà indolore e dovremo affronatare molte difficoltà; tuttavia oggi si è gettata un'importantissima base e si è iniziato a parlare di nuovo di futuro, perchè sino ad oggi questa parola faceva paura. Un futuro lo stabilimento sembra averlo. L'impegno delle OO SS saarà quello di affrontare la riorganizzazione del sito lottando per la tutela dei posti di lavoro. Da domani verranno fatte le valutazioni, i comunicati ufficiali, da domani riprenderà l'impegno sindacale di sempre. Ma oggi consentiteci di esprimere la nostra soddisfazione per l'esito del PNS riguardo Catania e gli altri siti di Pfizer Italia.
Consentiteci infine di essere, al contempo, profondamente dispiaciuti per il 6000 lavoratori che perderanno il posto (8 stabilimenti saranno chiusi ed altri saranno ridimensionati) da oggi ai prossimi 5 anni.

martedì 11 maggio 2010

Cgil, Epifani si conferma leader


RIMINI - Guglielmo Epifani resta segretario generale della Cgil. Al termine del XVI congresso della più grande confederazione sindacale italiana, il nuovo comitato direttivo gli conferisce 120 voti favorevoli su 148 votanti, 17 i contrari, 8 gli astenuti, 3 le schede bianche. Epifani resterà in carica fino al 20 settembre, quando scadrà dopo otto anni il suo secondo mandato. Il successore più probabile è il segretario confederale Susanna Camusso. Prima della conferma, Epifani incassa anche l'approvazione della mozione di maggioranza, di cui è primo firmatario. Il documento I diritti e il lavoro oltre la crisi passa con 738 sì (l'82%) e 162 no su 902 votanti. Due gli astenuti.






Per documentarti sul congresso della CGIL clicca sul qui

mercoledì 5 maggio 2010

Chiude la Sede amministrativa di Aprilia: Wyeth presenta una mobilità per 74 lavoratori

Purtroppo inziano le danze….
Dopo la procedura di mobilità per gli ISF ex Wyeth è stata presentata, con data 30 aprile, una procedura di mobilità per il personale della Sede di Aprilia. Si tratta di 74 dipendenti amministrativi, logistici e commerciali. Altri 64 lavoratori sono stati selezionati per lavorare presso la BU Speciality Care di Pfizer (job posting).
Adesso si aprirà il confronto con le OO SS preso la locale CONFINDUSTRIA. Informeremo i lettori sugli eventi.
Nel frattempo a Catania, apparentemente non si muove foglia. Si attende ancora che vengano stabilite definitivamente le sorti del sito, cosa che difficilmente avverrà prima delle ferie estive.
Ribadiamo la nostra richiesta di avere nel breve tempo possibile un piano industriale che definisca la reale condizioni del nostro stabilimento.
Non è possibile che i lavoratori continuino a vivere l’attuale situazione di incertezza. BISOGNA FARE CHIAREZZA. IN BALLO C’E’ IL FUTURO DI 850 LAVORATORI.

mercoledì 21 aprile 2010

Accordo sui TD: arriva la prima stabilizzazione



L’ACCORDO DEI 72 MESI SALVA I PRECARI
OLTRE AD AVERE SALVATO IL POSTO DI LAVORO A TANTI PRECARI OGGI CONSENTE LA PRIMA STABILIZZAZIONE


Le Segreterie Provinciali di FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILCEM-UIL, firmatarie dell’accordo sui 72 mesi, esprimono tutta la loro soddisfazione per la stabilizzazione del primo lavoratore in base ai principi sanciti nello stesso accordo.
Le scriventi OO SS, hanno sempre creduto e difeso un accordo che ha garantito a tanti lavoratori di rimanere all’interno dello stabilimento anche dopo i 36 mesi previsti dalla legge in assenza di prospettive oggettive di stabilizzazione. Questa era già una vittoria.
Ma una vittoria ancora più grande è stata conseguita con la stabilizzazione del primo lavoratore che ha superato il 72 mesi di anzianità, stabilizzazione che è stata resa possibile grazie all’applicazione dell’accordo in questione.
Questo a dimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno, che l’accordo sottoscritto da FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILCEM-UIL non determina una maggiore precarizzazione del lavoro ma invece difende i lavoratori e garantisce la trasformazione dei loro contratti da temporanei a tempo indeterminato ogni qual volta ce ne siano le condizioni oggettive.
L’accordo infatti prevede:
1. Possibilità di rimanere volontariamente in servizio a quei lavoratori che superati i 36 mesi non sarebbero stati stabilizzati dall’azienda.
2. Creazione di un bacino di lavoratori dal quale l’azienda è obbligata ad attingere ogni qual volta deve effettuare assunzioni.
3. Stabilizzazione dei contratti di lavoro ogni qual volta se ne presentino le condizioni.
Le Segreterie Provinciali di FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILCEM-UIL che hanno sempre creduto in questo accordo ed hanno sempre lottato per l’applicazione dello stesso ritengono che questa prima stabilizzazione costituisca una vittoria in primo luogo dei lavoratori, ma anche dell’accordo definito “salva precari” e delle scriventi OO SS che lo hanno sottoscritto. LA NOSTRA PERSEVERANZA NEL SOSTENERE TALE ACCORDO A TUTELA DEI LAVORATORI PRECARI DELLO STABILIMENTO ANCHE IN MOMENTI DIFFICILI E’ STATA PREMIATA E LA NOSTRA GIUSTA LOTTA HA PORTATO ALLA PRIMA VITTORIA.


Le Segreterie provinciali

FILCTEM-CGIL G. Romeo
FEMCA-CISL R. Campione
UILCEM-UIL A. Avellino



domenica 28 marzo 2010

Comunicato sulla CIGO e lo sciopero del 23/02/2010

COMUNICATO AI LAVORATORI


Le Segreterie Provinciali di FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILCEM-UIL, ritengono deprecabile e condannabile il ricorso unilaterale alla Cassa Integrazione fatto dall’azienda, in conseguenza della giornata di sciopero del 23/02/2010.
Riteniamo inaccettabile che si arrechi un danno economico ai lavoratori presenti all’interno dello stabilimento e al contempo difendiamo fortemente il diritto di sciopero che, verrebbe neutralizzato dal ricorso da parte dell’Azienda alla CIGO. Lo sciopero è un diritto dei lavoratori e non può essere messo in discussione in nessun modo incluso il ricorso alla Cassa Integrazione usato come spauracchio per dissuaderne l’adesione.
Per questo motivo in data odierna, viene richiesto alla Direzione un incontro urgente per ribadire con forza quanto già affermato nel precedente comunicato datato 25/02/2010 in cui veniva dichiarata la nostra totale contrarietà a qualunque soluzione diversa dalla normale retribuzione della giornata lavorata.

sabato 20 marzo 2010

La FILCTEM conquista 3 seggi nella nuova RSU



La FILCTEM CGIL ringrazia i propri elettori ed augurano buon lavoro ai compagni della nuova RSU: Salvo Niciforo, Margherita Patti e Giovanni Cantone. Un grazie anche a tutti i compagni che hanno sostenuto la lista candidandosi.