FILCTEM-CGIL

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lunedì 16 dicembre 2013

«Pfizer: gestione miope, obiettivi non centrati»

Venerdì, di fronte ai cancelli della multinazionale farmaceutica Pfizer, la RSU di stabilimento con il supporto dei Sindacati territoriali hanno insieme ai lavoratori manifestato il disagio sull'attuale fase aziendale che sta vedendo un 2013 chiudersi non favorevolmente e il 2014 iniziare con uno scenario non positivo per le maestranze. Lo spiegano in una nota congiunta i Segretari provinciali di categoria Filctem-CGIL (Romeo), Uiltec-UIL (Avellino), Femca-Cisl (Coco), UGL-Chimici (Giuffrida) e Fialc-CISAL (La Mendola): "Dopo una cassa integrazione straordinaria e una procedura di mobilità onerosa fatta nei 24 mesi precedenti, uno spin-off dell'area veterinaria con la creazione di Zoetis, la fallimentare cessione del prestigioso Centro di Ricerca alla Myrmex, oggi assistiamo al depauperamento dell'area farmaceutica per opera di un Management incompetente e miope che, pur avendo la casa Madre destinato al sito catanese volumi di lavoro per oltre 40 milioni di flaconi di penicillina e l'esclusiva produzione dell'antibiotico di nuova generazione Tygacil, mal gestisce l'organizzazione del lavoro, la formazione del personale e getta il sito nel più assoluto clima aziendale negativo mancando di fatto i target previsti dal budget. Basti pensare - continuano i sindacalisti - che ancora a fine anno 2013 il premio di produttiva e altri accordi di secondo livello non sono firmati perchè la politica dell'attuale Management si mostra contraria a qualunque forma di contrattazione e intanto i costi di stabilimento, invece di abbassarsi, aumentano sempre di più a scapito della competitività, costi che insistono su voci e capitoli che non riguardano asssolutamente il costo del lavoro ma i privilegi degli stessi Managers, gli sprechi senza senso e più in generale le sbagliate strategie passate su come costruire le varie linee di lavoro sia dei lavoratori diretti che indiretti anche in seguito allo spin off con Zoetis. Tale situazione non può essere scontata dal salario dei lavoratori e quindi sulle spalle delle loro famiglie e pertanto all'inizio dell'anno prossimo dopo le assemblee che indiremo si andrà verso una fase di proteste e di scioperi per rivendicare il diritto a preservare un presidio industriale che rimane uno dei pochissimi e, oramai ridimensionato, ancora vivo sul territorio catanese martoriato dall'assenza di lavoro."
 16/12/2013

venerdì 13 dicembre 2013

Myrmex, prorogata di trenta giorni la scadenza della procedura di cassa integrazione straordinaria

È di ieri pomeriggio la notizia ricevuta dai lavoratori della Myrmex da fonti aziendali, che la scadenza della procedura di cassa integrazione straordinaria per 60 dei 72 dipendenti, è stata prorogata di trenta giorni. Ciò consentirà alle parti in causa di prendere tempo a proposito dell'eventuale vendita del laboratorio stesso e del salvataggio dei posti di lavoro.Le trattative tra la proprietà della Myrmex e l'imprenditore interessato, sarebbero a buon punto. Lo comunicano FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL di Catania che apprezzano la disponibilità dell'azienda. 

RMDN

giovedì 12 dicembre 2013

Myrmex: un investitore internazionale potrebbe rilevare

CATANIA – C’è un potenziale acquirente di calibro internazionale interessato a rilevare il laboratorio Myrmex di Catania non solo per salvarne la permanenza sul territorio, ma addirittura in un’ottica di ampliamento. E le trattative, su cui si è impegnato anche il sindaco Enzo Bianco, sarebbero in fase molto avanzata. L’indiscrezione, rilanciata dai sindacati, che riguarda il Centro di ricerca etneo che Myrmex ha rilevato nel 2011 non è stata confermata. Nel corso di un incontro tenutosi in Prefettura, sul caso Myrmex i rappresentanti di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, hanno ribadito al prefetto di Catania la necessità di unire intenti ed energie con il sindaco di Catania e la Regione Sicilia . Obiettivo: velocizzare la trattativa tra i due imprenditori che, sottolineano i sindacati, «riteniamo foriera di prospettive per il laboratorio». Nel frattempo la scadenza della procedura di cassa integrazione straordinaria per 60 dei 72 dipendenti, è stata prorogata di trenta giorni. Ancora una volta la speranza dei lavoratori viene riposta su un nuovo possibile proprietario. Era andata così anche nel 2011. Allora c’era, sulla carta, un piano. C’erano soci credibili. C’era la benedizione dell’allora presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo. E c’erano anche fondi pubblici: 13,5 milioni cui si doveva aggiungere un confinanziamento di 9 milioni. La delibera che prevedeva il finanziamento è del 5 agosto 2011 e prevedeva che risorse potessero essere erogate solo in presenza di una convenzione siglata con il ministero per lo Sviluppo economico e Invitalia ma non risulta che la Myrmex abbia mai avviato procedure per attrarre nuovi investimenti. Così il piano di rilancio del Centro tossicologia di Catania (l’Edsm, European drug safety and methabolism), centro di ricerca che il gruppo farmaceutico Pfizer che lo aveva acquistato dalla Wyeth Lederle , appariva agli occhi di tutti una strada percorribile. Era il 2011 (settembre) e Pfizer aveva deciso di vendere, di cedere il centro e riorganizzare la propria attività nel sito di Catania. Candidata a rilevare la struttura la Myrmex, azienda di San Giuliano Milanese che aveva (allora) specializzata nella commercializzazione di protesi ortopediche di cui era presidente e consigliere delegato l’avvocato Gian Luca Calvi. Sul tavolo la Myrmex aveva messo una proposta che sembrava la soluzione definitiva per il Centro che avrebbe garantito il lavoro a una settantina di persone. Il piano di rilancio prevedeva il coinvolgimento di Massimo Costa, in passato amministratore delegato di Link Italia e fondatore di Tissuelab (società che si occupa della processazione dell’osso umano) e di AT Grade (di cui Costa era titolare del diritto d’opzione per l’acquisto di una partecipazione rilevante) che è specializzata nella ricerca e processazione di tessuti di derivazione umana che aveva in gestione, in joint venture con Air Liquide, la cell factory dell’Ospedale Niguarda di Milano. Al centro del piano di rilancio c’era proprio AT Grade che avrebbe dovuto sviluppare a Catania la produzione su scala industriale dei prodotti frutto dell’esperienza dei laboratori di AT Grade al Niguarda. Altro obiettivo era quello di avviare nuove ricerche per la creazione di nuovi prodotti anche in collaborazione con i centri universitari che si occupano di ingegneria dei tessuti di derivazione umana, sintetica o misti. Nel giro di due anni, nelle intenzioni del management di Myrmex, produzione e ricerca dovevano andare a regime mentre la Regione siciliana era disponibile a dare, attraverso un accordo di programma, il supporto necessario stato quantificato in 4,5 milioni l’anno per tre anni: in totale 13,5 milioni. Myrmex si è impegnata sin da subito a girare alla Banca del tessuto della regione siciliana una quota del fatturato che sarà generato grazie alla distribuzione dei prodotti fabbricati nel centro di Catania. Ma la ricerca, dicono i lavoratori (tutti laureati o tecnici di laboratorio), non è mai stata avviata. Recentemente, poi, sono emersi anche i dettagli della vendita. Secondo la ricostruzione fatta dal quotidiano online Livesicilia, la cessione sarebbe avvenuta al costo di 1 euro. Pfizer ha ceduto alla Myrmex l’immobile, i rapporti contrattuali afferenti al ramo d’azienda, 76 dipendenti, beni mobili e mobili registrati, la situazione patrimoniale e il trasferimento dei progetti e agevolazioni ministeriali finanziati dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Miur. Sempre secondo la ricostruzione di Livesicilia, il fixed assets, ovvero il patrimonio complessivo notificato nel contratto di cessione definitivo è pari a 37.714.851. «Il corrispettivo – si legge nel rogito notarile – per la cessione del ramo d’azienda è stato convenuto ed accettato tra le parti in complessivi Euro 1. Detta somma è fissa ed invariabile e parte cedente (Wyeth-Pfizer) dichiara di averla ricevuta prima d’ora dalla parte cessionaria (Myrmex)».

mercoledì 20 novembre 2013

Zoetis - Firmata l'ipotesi di accordo per il Premio di Partecipazione 2013

Ieri la RSU di stabilmento supportata dalleSegreterie provinciali e la Direzione della Zoetis di Catannia, hanno siglato l'ipotesi di accordo per il premio di partecipazione 2013. 
L'accordo prevede il riconoscimento del 95% del target. A breve l'ipotesi siglata,  sarà posta al vaglio dell'assemblea dei lavoratori,  per l'approvazione definitiva.
Soddisfazione da parte delle Organizzazioni sindacali che tuttavia hanno puntualizzato che il riconoscimento del 100% sarebbe stato un segnale positivo rivolto ai lavoratori in una fase aziendale importante.
Le OO. SS hanno anche sollecitato l'azienda ad intraprendere in tempi rapidi il percorso negoziale per la stipula di un nuovo accordo normativo triennale che consenta il superamento della logica degli "accordi ponte" e  per l'incremento dell'indennità di trasporto.

Proclamazione stato di agitazione di tutto il personale della Myrmex di Catania

Le Segreterie provinciali di Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL, in riferimento alla riunione tenutasi in data 18/11/2013, presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro di Catania, durante la quale la Myrmex ha dichiarato di volere procedere ad inviare la procedura per una Cassa Integrazione Guadagni straordinaria per 60 dipendenti su 72 , ritenendo che non sussistano le ragioni tecniche per il ricorso a qualunque ammortizzatore sociale si oppongono fermamente a qualunque intervento sul personale. Per tale ragione diffidano l’Azienda a reiterare la suddetta procedura. In conseguenza di ciò, proclamano lo stato di agitazione con decorrenza immediata, di tutto il personale.

Myrmex a Catania, Cig per 60 dei 72 dipendenti.

CATANIA. La Myrmex sta avviando le procedure di cassa integrazione per 60 dei suoi 72 dipendenti del laboratorio di Catania. Lo rendono noto Filctem Cgil e Uilctem Uil dopo un incontro tra azienda e sindacati all'Ufficio provinciale del lavoro. L'azienda, secondo quanto riferito ai sindacati, vuole ancora investire nel territorio e il provvedimento è stato adottato in attesa della conclusione delle trattative con un nuovo soggetto interessato all'acquisizione. «Siamo contrari alla cassa integrazione per 60 lavoratori - affermano i sindacati in una nota congiunta - e alla logica del prendere ancora tempo senza mai rivelare quali sono mosse e prospettive da parte della Myrmex, contrari alla solita logica delle soluzioni di comodo prese a danno dei lavoratori. Crediamo che non sussistano le ragioni tecniche per il ricorso a qualunque ammortizzatore sociale». Cgil e Uil «diffidano la Myrmex ad agire sul personale ed invitiamo le istituzioni locali ad intervenire in questa vertenza» e annunciano che «se non ci saranno segnali positivi nei prossimi giorni, sindacati e lavoratori si vedranno costretti ad un nuovo periodo di lotta». Intanto all'interno dell'azienda, è stato proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale allo scopo di conmtrastare le scelte aziendali.

domenica 3 novembre 2013

Pfizer - Comunicato RSU del 31/10/2013

La scrivente RSU di sito, venuta a conoscenza di fatti gravi accaduti al Rep. NON PEN durante la Town Hall, tenuta dalla Direzione di Stabilimento giorno 28-10-13, in riferimento alla problematica Isovorin 175 mg BELGIO, stigmatizza il comportamento tenuto dagli log.ri Galizia, Barbettani e Mura, che hanno, a seguito di indagini approssimative e incomplete, accusato il personale dell'Area Non Pen di sabotaggio e dolo, evidenziando una totale mancanza di fiducia nei confronti dei lavoratori, infierendo ancora per l'ennesima volta su di loro.
A riprova di tale comportamento, la stessa sera si veniva a conoscenza che l'ipotesi del dolo non era più sostenibile.
Tale comportamento si aggiunge a quanto già mostrato durante l'ultima Town Hall generale tenuta dall'Ing. Galizia, che ha mostrato la parte più astiosa e meno manageriale della sua persona, sprecando occasione per rafforzare la cultura dello straight talk con un atteggiamento aggressivo e intimidatorio verso i lavoratori.
Non ricordiamo che l'attuale AD disito si sia mai presentato negli ultimi anni ai lavoratori facendo loro qualche complimento o congratulandosi per i risultati e le performance ottenute dallo Stabilimento in passato sotto la sua guida; mentre, lo stesso, al contrario, è sempre pronto ad evidenziare la presunta incompetenza dei lavoratori, sorvolando su quella dei managers.
E' di tutta evidenza che il comportamento tenuto da questi managers confligge con il Commitment Pfizer e con la cultura OWN IT, e in generale con una ortodossa Governance aziendale di un'azienda farmaceutica degna di tale nome.

In attesa di confrontarsi con i lavoratori in assemblea per concordare eventuali ulteriori azioni, la RSU estende lo stato di agitazione a tempo indeterminato, già proclamato in data 02-09-13 presso l'area PEN, con effeetto immediato a tutto lo Stabilimento, con blocco dello straordinari /programmato per tutti i turni di lavoro attualmente in atto.

venerdì 1 novembre 2013

Myrmex, l'azienda non «risponde»

Pronti a elaborare un progetto di rilancio. Ma anche a «passare di mano». Sono i temi che l'avv. Gianluca Calvi, amministratore unico del Centro di ricerca Myrmex ha discusso nel corso di un incontro che si è svolto all'Ufficio del Lavoro con le rappresentanze sindacali di Cgil-Cisl-Uil e Cisal.
Ancora una volta niente piano industriale tanto atteso nè il progetto di medicina rigenerativa che entro domani la Myrmex si dice pronta a presentare per concorrere al bando pubblico regionale. Inoltre l'avv. Calvi ha chiarito che la Myrmex non ha ad oggi ricevuto nessun contatto con "presunti acquirenti" che vogliano rilevare il Centro così come dichiarato ufficialmente dal sindaco.
Insomma, per gli 80 lavoratori della Myrmex l'appuntamento di ieri mattina all'Ufficio provinciale del lavoro doveva rappresentare la svolta nella vertenza. Invece, la Cgil e la Filctem Cgil, rappresentati dal segretario della Filctem Cgil Peppe D'Aquila e dalla segretaria confederale Margherita Patti, definiscono "deludente e preoccupante" l'esito del confronto. E dello stesso parere è Giuseppe La Mendola, segretario provinciale della Fialc-Cisal.
«E' emerso con grande chiarezza che la Myrmex ad oggi non ha un chiaro e organico piano industriale che si regga con le proprie forze poichè, il suo realizzarsi è, infatti, condizionato dal fatto che la società riesca ad aggiudicarsi i finanziamenti regionali. Per noi questo non è sufficiente, poichè i lavoratori vogliono certezze e non speranze di futuri scenari industriali. La Myrmex si assuma quindi le sue responsabilità, e d'altro canto, le Istituzioni locali e regionali chiariscano quanto già dichiarato su questi potenziali investitori sul nostro territorio».
«La Cgil e la Filctem non abbandoneranno i lavoratori della Myrmex - sottolineano il segretario generale della Camera del lavoro Angelo Villari, insieme a D'Aquila e alla Patti - laboratorio di eccellenza grazie alla qualità e all'impegno di tecnici e ricercatori con esperienza di lungo corso. L'azienda ha puntato a scaricare le responsabilità della propria inadeguatezza, dimostrata anche stamattina, sui lavoratori costretti per troppo tempo all'inattività. La vertenza Myrmex segna un capitolo sconcertante nella storia del settore dell'industria catanese. Lanciamo l'ennesimo appello alle istituzioni affinché concorrano fattivamente alla risoluzione della vertenza, e affinché si trovino soluzioni adeguate. Bisogna che si verifichino tutte le possibilità in campo, comprese altre ipotesi oramai di dominio pubblico relative ad altri possibili imprenditori interessati. Per la Cgil il centro deve restare luogo di eccellenza e ricerca farmaceutica, e non deve essere trasformato in una officina di produzione in rispetto della storia dell'azienda e della qualità degli operatori».
«La Myrmex provveda immediatamente a presentare il piano industriale per il rilancio del polo di ricerca farmaceutico catanese ad oggi inesistente e rispetti gli accordi fatti a suo tempo quando venne rilevato il ramo d'azienda Wyeth Lederle». Lo dichiarano i parlamentari del Pd Luisa Albanella e Giovanni Burtone, primi firmatari di due distinte interrogazioni parlamentari, cui ieri sono state date risposte in Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati.
«Siamo fortemente preoccupati per come la Myrmex sta trattando la vicenda - sostengono - ad oggi non risulta alcuna azione che possa far intravedere l'avvio di una nuova fase. I sindacati richiedano subito un nuovo tavolo istituzionale per raccogliere positivamente la disponibilità manifestataci dal sottosegretario allo Sviluppo economico.

«Nella risposta all'interrogazione di oggi si evince chiaramente come la società Myrmex, in quanto subentrante alla società Wyeth Lederle - spiegano - ha partecipato alla programmazione comunitaria dei fondi Pon per il 2007-2013 con un progetto su "Identificazione di biomarcatori e sviluppo di metodi diagnostici e terapeutici nel campo dell'oncologia e della biologia vascolare", per il quale sono stati già erogati oltre tre mln di euro dei 14 complessivi stanziati, sui quali risultati o stato di avanzamento - concludono - abbiamo chiesto chiarimenti».

La Sicilia 31/10/2013

giovedì 31 ottobre 2013

Vertenza Myrmex incontro all'ufficio provinciale del lavoro: "Esito deludente e preoccupante. Ancora nessun Piano industriale"

Per gli 80 lavoratori della Myrmex l’appuntamento di stamattina all’Ufficio provinciale del lavoro doveva rappresentare la svolta nella vertenza. Invece, la Cgil e la Filctem Cgil di Catania, rappresentati nel corso dell'incontro dal segretario della Filctem Cgil Peppe D'Aquila e dalla segretaria confederale Margherita Patti, definiscono “deludente e preoccupante” l’esito del confronto con l’amministratore dell’azienda, l’avvocato Gianluca Calvi, che ancora una volta non ha presentato a lavoratori e sindacati il piano industriale tanto atteso ed il progetto che a suo stesso parere consentirebbe all'azienda di concorrere al bando pubblico regionale per un progetto di medicina rigenerativa (anche se, a parere dei sindacati, questo occuperebbe solo una piccola parte dei lavoratori). Calvi ha tentato di rassicurare i sindacati spiegando che il Piano esiste già ma che non può essere definito ancora completo, ma la scadenza del bando regionale è fissata per domani, 31 ottobre. La Cgil e la Filctem Cgil "non abbandoneranno i lavoratori della Myrmex, -sottolineano il segretario generale della Camera del lavoro Angelo Villari, insieme a D'Aquila e alla Patti- laboratorio di eccellenza grazie alla qualità e all’impegno di tecnici e ricercatori con esperienza di lungo corso. L'azienda ha puntato a scaricare le responsabilità della propria inadeguatezza, dimostrata anche stamattina, sui lavoratori costretti per troppo tempo all' inattività e, comunque, rispondenti ai comandi dell'azienda stessa. La vertenza Myrmex segna un capitolo sconcertante nella storia del settore dell’industria catanese. Lanciamo l’ennesimo appello alle istituzioni affinché concorrano fattivamente alla risoluzione della vertenza,e affinché si trovino soluzioni adeguate. Bisogna che si verifichino tutte le possibilità in campo, comprese altre ipotesi oramai di dominio pubblico relative ad altri possibili imprenditori interessati; ciò affinché si garantiscano occupazione e sviluppo a Catania. La Cgil, inoltre, così come detto in occasioni ufficiali ma anche informali, conferma la sua posizione con la quale intende che il centro resti luogo di eccellenza e ricerca farmaceutica, e non si trasformi in una officina di produzione; ciò non rispecchierebbe appieno la storia dell'azienda e la qualità professionale degli operatori. Il sindacato, inoltre, respinge ogni atteggiamento strumentale della Myrmex riservandosi di mettere in campo nuove operazioni di lotta". Il Centro di Ricerca, fondato nel 1976 e specializzato nella sperimentazione preclinica di nuove molecole farmacologicamente attive, ha da sempre studiato la sicurezza ed il metabolismo di nuovi potenziali farmaci, in accordo alle normative imposte dalle agenzie regolatorie internazionali. Il nucleo attivo della Myrmex ha, dunque, una storia lunga e prestigiosa. Accanto alla normale attività nel campo della ricerca preclinica, il Centro è stato inoltre coinvolto in importanti attività in campo clinico. Il Laboratorio di Chimica Clinica è stato impegnato nell’esecuzione (assumendone la completa responsabilità per la gestione come Laboratorio centralizzato) degli esami chimico-clinici/ematologici dei pazienti afferenti a diversi studi clinici condotti da Wyeth Italia. Inoltre, a seguito dello sviluppo e convalida della metodica di analisi da parte del Laboratorio di chimica analitica, dal 2001 il Centro è stato ufficialmente dichiarato “centro di training e formazione” di Wyeth per l’Europa, il Medio-Oriente e l’Africa per l’addestramento sulla metodica analitica in HPLC-UV per il dosaggio della Rapamicina (Sirolimus), farmaco antirigetto, nel sangue intero di soggetti trapiantati. Questo ha comportato una intensa collaborazione scientifica con i laboratori di importanti Università ed Ospedali italiani ed esteri, al fine di fornire loro il necessario supporto per la messa a punto della corretta metodica analitica dell’importante farmaco. La conduzione di uno studio di tossicità prevede innanzitutto la stesura del programma di studio, in cui vengono chiaramente indicati i nomi delle persone responsabili dello svolgimento dello stesso, lo scopo e gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere, tutte le informazioni sulla sostanza da testare ed il disegno sperimentale, con la descrizione cronologica delle procedure di studio, l’indicazione del tipo/frequenza delle misurazioni/osservazioni da effettuare e qualunque altra informazione sia ritenuta utile al raggiungimento degli obiettivi dichiarati. Gli studi devono essere condotti secondo i principi di buona pratica di Laboratorio(GLP) per essere in accordo alle leggi che devono essere seguite da tutti Centri di sperimentazione che devono sottoporre alle autorità regolatorie, procedure di approvazione di nuovi farmaci. L'obiettivo è l’ottenimento di uno studio integro in cui sia possibile risalire a tutte le fasi, e generare dati qualitativamente ineccepibili. Questo comporta il riconoscimento della validità degli studi in tutti i paesi membri e un impegno preciso nel muovere gli ostacoli al commercio internazionale dei prodotti. "Tutti aspetti questi, che non possono essere cancellati con un colpo di spugna - concludono Cgil e Filctem - per l'assenza di un progetto serio di imprenditori e management, chiunque essi siano" RMDN

Fumata nera per la Myrmex: Manca il piano industriale


Nessuna svolta, ma solo l’ennesimo buco nell'acqua.L’incontro tanto atteso di oggi, infatti, all'ufficio provinciale del lavoro si è risolto con un sostanziale nulla di fatto, e gli appelli lanciati dai sindacati non hanno trovato terreno fertile, purtroppo. “Un incontro deludente e preoccupante” dichiarano a proposito il segretario della Filctem Cgil Peppe D'Aquila e la segretaria confederale Margherita Patti.

"Il Socio Unico della Mymex, Gian Luca Calvi, dunque, avrebbe dato nuovamente solo risposte evasive e deludenti “ Ancora una volta – continuano - non ha presentato a lavoratori e sindacati il piano industriale tanto atteso ed il progetto che a suo stesso parere consentirebbe all'azienda di concorrere al bando pubblico regionale per un progetto di medicina rigenerativa”. Risposte che non farebbero altro che infondere perplessità, secondo i sindacati, giacché, la scadenza di tale bando è fissata proprio per domani, e comunque anche nella remota ipotesi Calvi riesca ad aggiudicarselo, questo occuperebbe solo una piccola parte dei lavoratori.

Ma non è tutto, perché a lasciare ancora più affranti sindacati e dipendenti avrebbe contribuito l’atteggiamento poco rassicurante della società nei confronti del Centro e dei suoi dipendenti. Per tali ragioni, respingono con fermezza ogni eventuale tentativo di strumentalizzazione della Myrmex, riservandosi di mettere in campo nuove operazioni di lotta. “L'azienda - aggiungono - ha puntato a scaricare le responsabilità della propria inadeguatezza, dimostrata anche stamattina, sui lavoratori costretti per troppo tempo all'inattività e, comunque, rispondenti ai comandi dell'azienda stessa. La vertenza Myrmex – incalzano – segna un capitolo sconcertante nella storia del settore dell’industria catanese. Lanciamo l’ennesimo appello alle istituzioni affinché concorrano fattivamente alla risoluzione della vertenza, e affinché si trovino soluzioni adeguate. Bisogna che si verifichino – dicono ancora - tutte le possibilità in campo, comprese altre ipotesi oramai di dominio pubblico relative ad altri possibili imprenditori”.

Intanto, oggi l’onorevole Burtone, nel corso di un’interpellanza parlamentare, ha parlato ancora una volta della vertenza Myrmex, sottolineando, l’urgenza di convocare al più presto un tavolo tecnico a cui prendano parte tutti gli attori coinvolti, dunque: Wyeth-Pfizer, Myrmex, Regione Sicilia e Governo. “ Se il Ministero non dovesse convocarci – spiega ancora Patti a LiveSiciliaCatania – presto saremo nuovamente all'ufficio del lavoro. Oggi è stata una giornata davvero difficile. Non ci aspettavamo questa vicenda potesse assumere contorni così pesanti. Siamo esausti - conclude”.

Caso Myrmex, Albanella e Burtone (Pd): “l’azienda presenti il piano industriale”


“L’azienda Myrmex provveda immediatamente a presentare il piano industriale per il rilancio del polo di ricerca farmaceutico catanese ad oggi inesistente e rispetti gli accordi fatti  a suo tempo quando venne rilevato il ramo d’azienda Wyeth Lederle”.  Lo dichiarano in una nota congiunta i parlamentari nazionali del partito democratico Luisa Albanella e Giovanni Burtone, primi firmatari di due distinte interrogazioni parlamentari, cui oggi sono state date risposte in Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati.
“Ci sentiamo fortemente preoccupati per come la Myrmex sta trattando la vicenda – sostengono i parlamentari democratici–ad oggi non risulta alcuna azione che possa intravedere l’avvio di una nuova fase”. “I sindacati richiedano subito un nuovo tavolo istituzionale per raccogliere positivamente la disponibilità manifestataci dal sottosegretario allo Sviluppo Economico di affrontare la vicenda”. “Nella risposta all’interrogazione di oggi si evince chiaramente come la società Myrmex, in quanto subentrante per cessione di ramo d’azione alla società Wyeth Lederle – spiegano i deputati nazionali del PD – ha partecipato alla programmazione comunitaria dei fondi PON per il 2007-2013 con un progetto sul tema della “Identificazione di biomarcatori e sviluppo di metodi diagnostici e terapeutici nel campo dell’oncologia e della biologia vascolare”, progetto per il quale sono stati già erogati una parte dei finanziamenti, oltre tre milioni di euro dei 14 milioni complessivi  stanziati , sui quali risultati  o stato di avanzamento– concludono –abbiamo chiesto chiarimenti”.

mercoledì 30 ottobre 2013

PFIZER: I SINDACATI VOGLIONO LA VERITA'

22/10/2013
 COMUNICATO AI LAVORATORI 
Direttivi Unitari OO SS Pfizer Catania 
Cari Colleghi, 
La Rsu e le segreterie vi comunicano che

 in data odierna si sono riuniti congiuntamente i direttivi di Filctem CGIL, Femca CISL, Uiltec UIL, UGL Chimici e Fialc CISAL per discutere in merito alle problematiche gravi e delicate della Pfizer di Catania. Le Segreterie, unitamente ai componenti dei Direttivi, hanno espresso profonda preoccupazione per la situazione dello stabilimento di Catania. L'assemblea dei Direttivi riuniti, ha ribadito che gli accadimenti degli ultimi mesi proiettano cupe ombre sulle prospettive a breve termine mettendo a rischio il destino occupazionale di oltre 500 lavoratori. L'emissione della "warning letter" da parte della FDA, a nostro avviso, ha definitivamente cancellato la patina di eccellenza che veniva ancora ostentata dal sito produttivo: la capacità di produrre prodotti di alta qualità. Purtroppo, i fatti accaduti invece dimostrano che la realtà si discosta profondamente da ciò: i problemi di produzione, le non conformità, le bocciature sempre più frequenti di lotti, il blocco dell'ingresso dei prodotti fatti a Catania all'interno del mercato americano, sono drammatici esempi di quello che è oggi il livello dello stabilimento di Catania. Del resto Pfizer decise di rinunciare all'eccellenza dello stabilimento catanese sin da quando, nell'ormai lontano 2009, acquisì la Wyeth e lo fece dismettendo il Centro di ricerca, riducendo i costi di produzione in modo inadeguato (a discapito della qualità), smembrando lo stabilimento in tre aziende, trasformando, in ultima istanza, uno stabilimento di spicco in un'officina farmaceutica più simile ad una fabbrica terzista che al sito di una prestigiosa multinazionale. Quanto sta accadendo oggi, secondo noi, non è il frutto di imprevedibili casualità avverse, ma è la conseguenza di specifiche strategie intraprese dal management di Catania. Quanto accade oggi, riteniamo, sia il frutto dell'incapacità dell'attuale Management a governare lo stabilimento e portare a compimento la mission produttiva del sito. Da anni le OO SS denunciano tutto ciò affermando che Pfizer non ritiene più strategico - e quindi necessario - lo stabilimento di Catania. Questa mancata strategicità del sito è stata aggravata ulteriormente da chi doveva impegnarsi affinché lo stabilimento potesse non solo mantenere i livelli produttivi e qualitativi di un tempo ma superarli per garantire occupazione e sviluppo. Per noi è evidente che il management che doveva impegnarsi anima e corpo a sostegno dello stabilimento, non ha saputo sfruttare neppure le opportunità di produzione che erano state assegnate dalla casa madre al sito (fallendo, sino ad oggi, sia negli impegni presi con la compagnia riguardanti i volumi di Tazocin, sia nella capacità di produrre un farmaco sotto brevetto e ad alto valore aggiunto quale il Tigacyl). Un management che doveva garantire il futuro occupazionale di centinaia di famiglie e doveva difendere lo sviluppo del territorio catanese, a nostro avviso, ha gestito e gestisce il declino di questo stabilimento, un tempo glorioso, senza riuscire a trovare soluzioni se non quella di infierire svilendo e mortificando il lavoro delle maestranze, non curanti del clima di tensione e di demoralizzazione che serpeggia sempre più tra i lavoratori. E come se ciò non bastasse, vengono preannunciate ulteriori riorganizzazioni (come l'esternalizzazione delle utilities o dei magazzini) che verrebbero ad indebolire ancora di più il sito. Partendo da tutte queste considerazioni, le OO SS manifestano le loro preoccupazioni per le sorti dello stabilimento a breve termine. A tal fine ritengono che l'Azienda debba fornire, nelle sedi opportune, le risposte sulle prospettive del sito in modo trasparente, esaustivo e reale.
LA WYETH-PFIZER E' UN PATRIMONIO DEI LAVORATORI E DEL TERRITORIO DI CATANIA E DELLA LA SICILIA E NON PUO' NE' DEVE ESSERE DISPERSO. LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FARANNO TUTTO QUANTO IN LORO POSSESSO PER EVITARE CHE QUESTO AVVENGA E PER CONTRASTARE IL DECLINO DELLO STABILIMENTO CHE RIMANE TRA LE PRIMISSIME REALTA' INDUSTRIALI DELLA NOSTRA PROVINCIA.

martedì 29 ottobre 2013

Myrmex, Calvi ha acquisito il Centro di Ricerca a un euro

CATANIA – La vertenza Myrmex: una vicenda intricata e dai contorni opachi. LiveSiciliaCatania da mesi segue le proteste dei dipendenti del Centro di Ricerca Tossicologica ( European Drug Safety and Methabolism) di Catania. L’ultimo estenuante sit in risale al 12 settembre scorso, che vide come ultima tappa il Palazzo degli Elefanti. A seguito di quell’ennesima intensa giornata i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Filctem, Femca e Uilctem ricevettero rassicurazioni telefoniche dall’assessore regionale alle Attività Produttive Linda Vancheri, a proposito di un imminente incontro con il Governatore Crocetta. Un incontro però tutt’oggi mai avvenuto. Senza dimenticare, poi, che lo scorso 9 agosto i sindacati si erano già recati a Palermo e avevano ricevuto dal medesimo assessore le medesime rassicurazioni.

Al momento, la vicenda sembrerebbe essere sprofondata in una situazione di stallo e avvolta da un assordante silenzio istituzionale. Tuttavia, i sindacati sono al momento in attesa di conoscere una data in cui all’Ufficio Provinciale del Lavoro incontreranno per un faccia a faccia il Socio Unico della Myrmex, Gian Luca Calvi, ritenuto inadempiente nel corso di questi due anni, per non essersi mai assunto le responsabilità di quanto sottoscritto, in relazione per esempio al business plan mai posto in essere, e costringendo all’immobilità forzata, 76 ricercatori.

A tutto questo, infatti, si aggiunge la costernazione dei dipendenti, che da due anni a questa parte non hanno mai lavorato un solo giorno e vivono come in un sorta di limbo. “ Non ci ricordiamo più – spiegavano nuovamente a LiveSiciliaCatania in occasione dell’ultima protesta - neanche come si tenga in mano una provetta. Siamo stati pagati per non fare nulla. Durante questi due anni, non abbiamo mai lavorato un solo giorno ad un progetto. Siamo stanchi e avviliti. Questa attesa è peggio di un’agonia. Speriamo che l’esposto già presentato alla Repubblica faccia il suo corso”.

Ma partiamo dall’inizio. L’attività del Centro di ricerca di proprietà Wyeth Lederle fino al 2011, era riservata squisitamente alla sede della stessa compagnia farmaceutica e, pertanto, non direttamente finalizzata ad un mercato. A seguito della fusione con il Gruppo Pfizer i vertici di quest’ultima, per motivi non perfettamente chiari, palesarono la volontà d’interrompere tutte le attività connesse al Centro di Ricerca a Catania, procedendo con un processo di riorganizzazione e razionalizzazione dei vari siti, tra cui quello di Catania. In questo frangente ecco spuntare il nome di Gian Luca Calvi, avvocato pavese, nonché amministratore unico della Myrmex Spa, società dedita alla commercializzazione di protesi ortopediche con sede a Milano. L’imprenditore interessato ad espandere la propria presenza nelle regioni meridionali, decise di avanzare una proposta d’acquisto del ramo d’azienda.

La cessione avvenuta nel settembre del 2011 al costo di 1 euro, comprendeva: l’immobile, i rapporti contrattuali afferenti al ramo d’azienda, 76 dipendenti, beni mobili e mobili registrati, la situazione patrimoniale e il trasferimento dei progetti e agevolazioni ministeriali finanziati dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Miur. Il fixed assets, ovvero il patrimonio complessivo notificato nel contratto di cessione definitivo è pari a 37.714.851. A tanto ammonta, infatti, il valore d’acquisto del Centro di Ricerca rilevato da Calvi con un corrispettivo di 1 euro. “ Il corrispettivo – si legge nel rogito notarile – per la cessione del ramo d’azienda è stato convenuto ed accettato tra le parti in complessivi Euro 1. Detta somma – continua l’atto notarile – è fissa ed invariabile e parte cedente (Wyeth-Pfizer) dichiara di averla ricevuta prima d’ora dalla parte cessionaria (Myrmex)”.

Coinvolto nell’operazione finanziaria l’advisor Deloitte, che ha stimato il valore esiguo economico di 1 euro del Centro a seguito di un attento confronto “con analoghe operazioni avvenute negli ultimi anni” congiuntamente a una stretta comparazione dei pro e dei contro derivanti “dai costi di chiusura e dei costi di trasferimento” del Centro di ricerca. Dai risultati emerse che la Myrmex era “in linea con le proposte riconosciute dal mercato unitamente alla convenienza economica del ‘trasferimento’ rispetto ad una ‘chiusura”. In parole povere, considerando il conseguente “impatto sociale” – e che molto probabilmente non avrebbe giovato all’immagine complessiva del colosso farmaceutico – alla Wyeth Lederle, conveniva cedere il Centro anche al costo esiguo di 1 euro, anziché chiudere. Il manager Calvi, dal canto suo, senza alcun esborso economico, chiuse un affare a dir poco vantaggioso.

L’acquisto del ramo d’azienda è avvenuto anche sulla base di un “patto di stabilità”, già avviato nella stipula preliminare del contratto, poi perfezionato nella fase definitiva e sottoscritto da tutte le parti. Tale clausola, imposta da Wyeth-Pfizer, peraltro già scaduta il 16 settembre scorso, era volta a mantenere inalterato il livello occupazionale del Centro. “ La Myrmex – si legge ancora nel rogito notarile – s’impegna a non dichiarare lo stato di crisi aziendale e non avvierà alcuna procedura di licenziamento nei 24 mesi successivi alla data di efficacia del ramo d’azienda”. Una volta scaduta la clausola, però, è decaduto di fatto ogni vincolo da parte della Myrmex nei confronti della Wyeth-Pfizer. Ragion per cui i dipendenti in agitazione per le loro sorti, a margine anche del mancato ricorso ai finanziamenti regionali, sono da mesi sul piede di guerra insieme ai sindacati.

Ma non è tutto. La cessione di ramo d’azienda tra Wyeth Lederle e Myrmex è stata fortemente “coccolata” dalla Regione Sicilia, la quale intervenne con un provvedimento ad hoc, deliberando un finanziamento pubblico che puntava a garantire la crescita del Centro a Catania. La delibera datata 5 agosto 2011, prevedeva un’allocazione di risorse economiche pari a 13.5 milioni di euro distribuite nell’arco di tre anni, erogabili solo a fronte di una convenzione siglata con il M.I.S.E. o INVITALIA. Tuttavia, nei fatti non risulta che la Myrmex abbia mai avviato procedure per attrarre nuovi investimenti, ma la delibera a riguardo è chiara e precisa: “ L’accordo di programma – si legge – è garantita dall’impegno a cedere a 1 euro, in caso d’inadempienza, alla Regione Siciliana l’oggetto delle cessione”, ( cioè il Centro). A questo punto, dunque, la Regione dovrebbe rivalersi sul Centro, e nel caso, come più volte invocato dai sindacati, verificare la possibilità di nuovi possibili acquirenti.

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IL FATTO QUOTIDIANO 20/10/2013

mercoledì 2 ottobre 2013

Bianco: "A fianco dei lavoratori della Myrmex"

Cgil, Cisl e Uil denunciano il "silenzio assordante" da parte delle istituzioni rispetto al caso della Myrmez. L'appello alla Regione: "Verificare la possibilità di un concreto interesse da parte di nuovi imprenditori"
Il silenzio più assordante avvolge ancora la vertenza Myrmex, dopo che lo scorso 16 settembre sono decaduti i termini dell'accordo di stabilità occupazionale siglato tra Myrmex e Pfizer; scadenza che ha reso i lavoratori privi di qualsiasi garanzia occupazionale. Le segretererie provinciali confederali di CGIL, CISL e UIL e di categoria FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL di Catania, sottolineano che dal 17 settembre del 2011, data in cui è stato firmato il verbale di conferimento di ramo di azienda del Centro Ricerche di Tossicologia e Tossicogenomica dalla suddetta Wyeth-Lederle alla Myrmex ad oggi, non è mai partita alcuna attività produttiva.
L'imprenditore che ha acquisito il centro di ricerca ex Pfizer non si è assunto le responsabilità di quanto sottoscritto e non è stato in grado, nel corso di questi due anni, di presentare un piano industriale reale, serio e credibile e ha, in questo modo, dissipato un immenso patrimonio intellettuale costringendo all'immobilità forzata, 76 ricercatori altamente specializzati e privando il territorio catanese di uno dei più importanti centri di eccellenza in tossicologia, presente in Sicilia ed in Italia meridionale e riconosciuto a livello internazionale.
Ancora una volta i sindacati lanciano un accorato e forte appello alle istituzioni (Regione Sicilia e Comune di Catania in primo luogo), affinchè si trovi un'immediata soluzione alla vertenza Myrmex e chiedono di voler esperire tutte le possibili vie risolutive, comprese quelle di verificare la concreta possibilità che nuovi soggetti imprenditoriali siano interessati a soluzioni che consentano al centro di ricerca di esprimere le proprie potenzialità professionali e di sviluppo sul territorio.
La risposta del sindaco Bianco non si è fatta attendere: "Per quanto riguarda la situazione della Myrmex - ha detto Bianco - con 76 ricercatori altamente specializzati costretti all'inattività è gravissima e la proprietà deve dirci se ha davvero intenzione di lavorare per un progetto industriale serio e concreto, cosa che finora non è stata fatta. Intanto ritengo giusto perseguire ogni possibile strada, come sto già facendo personalmente, coinvolgendo soggetti privati e istituzionali e partner anche internazionali". Il sindaco di Catania ha sottolineato poi come sia "indispensabile coinvolgere nella vertenza anche l'assessore alle attività produttiva Linda Vancheri e il presidente della Regione Rosario Crocetta".

venerdì 27 settembre 2013

E' scomparsa la compagna Enza Costa

Giorno 26 settembre la compagna Enza Costa componente della Segreteria della Filctem CGIL di Catania e componente del Direttivo nazionale, ci ha lasciati, dopo una lunga malattia.
Donna e madre eccezionale, lavoratrice irreprensibile, compagna di grande valore ed amica inestimabile, la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile in chi la conobbe. Alla figlia Giorgia e ai familiari sentite condoglianze.

lunedì 9 settembre 2013

Vertenza Myrmex, oggi assemblea concitata dei lavoratori. "Si avvicina la scadenza del 16 settembre. Istituzioni assenti"

Tornano a far parla di sé i lavoratori della Myrmex che proprio oggi si sono confrontati nel corso di una concitata assemblea. L'incontro, secondo i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, e dei relativi sindacati di categoria Filctem, Femca e Uilctem , "è stato molto teso e ha messo per l'ennesima volta nero su bianco l'esigenza che il laboratorio Myrmex continui a vivere con le garanzie dovute al territorio e ai lavoratori specializzati". Nonostante le rassicurazioni della Regione e del Comune di Catania, la vertenza Myrmex si avvicina pericolosamente alla scadenza del prossimo 16 settembre, oltre la quale non esisterà più alcuna garanzia per la salvaguardia degli ottanta dipendenti. ""Di appelli, manifestazioni e ragionamenti, abbiamo riempito pagine e pagine di giornali. Dobbiamo prendere atto dell'assenza delle istituzioni, ma è oramai scontato che sindacati e lavoratori nelle prossime ore non assisteranno passivamente alla distruzione di un patrimonio prezioso per il territorio ed alla dispersione di competenze eccellenti". 
 RMDN

venerdì 9 agosto 2013

Myrmex, domani incontro a Palermo con Vancheri

E' stato il segretario generale della Camera del lavoro di Catania, Angelo Villari, ad annunciare ieri ai lavoratori della Myrmex che domani saranno ricevuti a Palermo in assessorato regionale Attività produttive. L'incontro - atteso da tempo e caldeggiato dai sindacati - si carica inevitabilmente di aspettativa; i lavoratori chiedono alla Regione interventi risolutivi. Ieri, intanto, i dipendenti hanno scioperato e protestato ancora una volta davanti la Pfizer. Per i prossimi giorni i lavoratori non escludono forme di protesta eclatanti se non daranno date loro risposte certe sul destino del laboratorio.
"Spero che dall"incontro ottenuto con l'assessore regionale Vancheri - commenta la parlamentare regionale Concetta Raia che lo scorso 25 luglio, aveva chiesto un incontro formale con l'assessore alle attivita produttivi - i lavoratori della Myrmex possano trovare la soluzione migliore per far riparire l'attività del centro di ricerca Tossicologico e Tossicogenomico di Catania, ferma da 22 mesi, e la conseguente conservazione del posto di lavoro dei 76 dipendenti che vi operano». Raia ricorda di avere chiesto l'incontro - di comune intesa con la Vancheri - anche con l'assessore alla Sanità Lucia Borsellino «perchè la Myrmex è un centro di ricerca di eccellenza nel territorio e vorremmo - sottolinea - che l'assessorato dedicasse più attenzione per un territorio che rischia la desertificazione, disperdendo ancora una volta risorse e professionalità e lasciando dietro solo drammi personali e familiari».
La vertenza Myrmex si è aperta lo scorso marzo, quando i 73 lavoratori del Centro di Ricerca Tossicologico e Tossicogenomico ceduto due anni fa alla Pfizer, e "salvato" grazie ad un complesso lavoro di mediazione con le istituzioni, hanno protestato per la prima volta davanti la sede per la situazione di difficoltà dovuta ai mancati finanziamenti regionali e ministeriali previsti dell'accordo.
La Sicilia

07/08/2013

martedì 30 luglio 2013

Myrmex: il sindaco di Catania Enzo Bianco incontra i sindacati

In data 29/07/2013, il Sindaco di Catania Enzo Bianco, ha incontrato le Segreterie provinciali di Filctem Cgil (Giuseppe D’Aquila, Giovanni Romeo, Giovanni Cantone), Femca Cisl (Maurizio Caffo) e Uiltec Uil (Alfio Avellino) e delle Segreterie provinciali confederali di Cgil, Cisl e Uil rappresentate dal Segr. Gen. Della Cgil di Catania Angelo Villari e dalla Segretaria del Comparto Industria CGIL Margherita Patti, sulla delicatissima ed urgente vertenza Myrmex.

Nel corso dell’incontro, i rappresentanti sindacali hanno illustrato le problematiche inerenti il conferimento del Centro di ricerca di tossicologia dalla Pfizer a Myrmex che tra l’altro è argomento di un esposto fatto dalle tesse OO. SS. alla Procura della Repubblica.

Il Sindaco Enzo Bianco, ha ascoltato con interesse quanto illustrato dai dirigenti sindacali èd ha espresso l’intenzione di promuovere in tempi rapidi tavoli istituzionali con il governo centrale e quello regionale, e che coinvolgano Pfizer Italia, come parte in causa a tutti gli effetti.

Le OO SS si dichiarano soddisfatte per l’impegno e l’interesse che ancora una volta il Sindaco Bianco ha dimostrato di avere verso le problematiche del lavoro e del patrimonio del nostro territorio ed auspicano che possa essere trovata una soluzione che impedisca che il prossimo 16 settembre, 76 famiglie possano perdere la propria fonte di reddito e che il territorio catanese venga depauperato, ancora una volta, di uno degli ultimi centri di eccellenza rimanenti.

mercoledì 3 luglio 2013

Faccia a faccia tra sindacati e Pfizer

CATANIA - La vertenza Myrmex si è spostata quest’oggi nella sede di Confindustria Catania, con un “faccia a faccia” tra i sindacati (Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil) e i rappresentanti della Pfizer, ovvero la compagnia farmaceutica leader a livello mondiale, che due anni fa ha ceduto, appunto, il Centro di Ricerca. In concomitanza con l’incontro di oggi, inoltre, circa ottanta lavoratori del Centro, hanno protestato all’esterno della sede, contro l’imminente scadenza della “clausola di stabilità” che comporterebbe da un lato la decurtazione del livello occupazionale attuale e dall’altro il rischio di compromettere la qualità dell’ambizioso progetto di ricerca scientifica ad opera del Centro.

Un incontro, quello di oggi, rivelatosi proficuo, “ Siamo riusciti finalmente ad iniziare un dialogo – ha spiegato a LiveSiciliaCatania, Giuseppe D’Aquila segretario generale Filctem Cgil. Era ora che tutti gli attori coinvolti si sedessero ad un tavolo per discutere del caso, con lo scopo di salvaguardare il futuro di uno dei centri leader nella ricerca scientifica d’eccellenza, insieme a quello dei lavoratori e delle loro famiglie. La Myrmex – prosegue - sembrerebbe intenzionata a venir meno agli accordi presi inizialmente, relativamente il mantenimento del livello occupazionale. Non possiamo accettare un simile trattamento, occorre fare chiarezza. Per questo ci rivolgiamo alla Pfizer perché mantenga gli impegni presi inizialmente, in occasione della cessione. In questo frangente, dovrebbe essere più che mai garante del futuro dei lavoratori”.

Quest’oggi siamo riusciti ad ottenere, inoltre, un incontro con Confindustria Sicilia – continua D’Aquila – che si svolgerà la prossima settimana a Palermo, alla presenza degli assessori regionali, rispettivamente al Bilancio e alle Attività Produttive, Luca Bianchi e Lidia Vancheri. Speriamo, in quella sede di ottenere delle risposte e delle soluzioni concrete. Chiediamo – conclude – di mantenere la mission aziendale, basata sulla ricerca scientifica avanzata, di cui si fregia il Centro Myrmex, insieme alla salvaguardia del futuro lavorativo dei suoi dipendenti”.

"Riteniamo indispensabile - ha dichiarato Saro Pappalardo, Segretario Territoriale Cisl Catania - che si faccia un vero fronte comune a salvaguardia dell'occupazione ed all'incontro di oggi abbiamo registrato la disponibilità sia di Confindustria Catania, sia dei rappresentanti della stessa Pfitzer, di farsi carico, insieme al Sindacato, di inviare una richiesta di incontro a firma congiunta alla Regione Siciliana e di scrivere un documento, anch'esso congiunto, a sostegno dei lavoratori coinvolti per chiedere che la Regione Siciliana dia seguito agli impegni assunti nei confronti di Myrmex e metta in sicurezza l'occupazione e le prospettive di tutti i 73 lavoratori coinvolti. Ancora una volta - aggiunge -  questa vicenda mette in risalto lo straordinario momento di crisi che necessita di un impegno straordinario da parte di tutti gli attori che hanno responsabilità per trovare le soluzioni più adatte a tutela del territorio e dell'occupazione. I documenti prodotti questa mattina in Confindustria e firmati sia dalle organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori che da Confindustria in rappresentanza di Pfitzer sono l'esempio che azioni comuni a tutela dei lavoratori sono fattibili e necessarie per garantire l'occupazione e lo sviluppo del territorio. Chiediamo - conclude Pappalardo - adesso alla Regione Siciliana di rispettare gli impegni assunti con i lavoratori e con Myrmex".

Martedì 02 Luglio 2013 - 16:25

lunedì 1 luglio 2013

Caso Myrmex, domani faccia a faccia con la Pfizer in Confindustria

Domani martedì 2 luglio, a partire dalle ore 9, gli 80 lavoratori della Myrmex, protesteranno dinnanzi la sede di Confindustria di Viale Vittorio Veneto 109, in concomitanza con il primo “faccia a faccia” tra i sindacati, i rappresentanti della Pfizer e i vertici provinciali di Confindustria.
A rischio c’è il destino dei lavoratori e del laboratorio stesso, il cui piano industriale che ne avrebbe potuto segnare la crescita, ma lo stesso non sembra essere adeguato neppure al mantenimento delle attività. Eppure esiste una scadenza che spaventa, quella del prossimo 16 settembre, quando scadrà la clausola di “stabilità occupazionale” imposta dall’accordo. Se entro quella data non sarà trovata la soluzione in termini  sostanziali (il Piano non realizzato, e ad oggi comunque stravolto, prevedeva precisi obiettivi di ricerca tossicologica e rigenerativa, la costruzione di un impianto di sterilizzazione, nonché la possibilità di accedere a fondi speciali regionali di imminente pubblicazione) non esisterà alcuna garanzia per il futuro della Myrmex.
I danni? Una ottantina di famiglie sul lastrico e la cancellazione di un soggetto di eccellenza nella ricerca a Catania. Di chi la responsabilità? Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Catania chiedono spiegazioni proprio alla Pfizer, l’azienda che nel 2011 aprì la mobilità per ben 151 addetti ma che ha già beneficiato di fondi milionari del MIUR. I sindacati temono dunque che la cessione stessa del ramo d’azienda a fronte di tutto ciò, possa risultare inefficace.
Blog Sicilia

venerdì 28 giugno 2013

Vertenza Myrmex: “Ancora pochi mesi per salvare i 76 ricercatori”

L’Etna valley rischia di perdere un altro pezzo pregiato. Si fa a tinte fosche l’orizzonte per i 76 ricercatori della Myrmex, il centro europeo di tossicologia ceduta dalla Pfizer, che ieri hanno inscenato l’ennesima protesta davanti all’ingresso dell’azienda.
“La scadenza del patto di stabilità tra Myrmex e Pfizer mette in discussione  l’avvenire occupazionale a brevissimo termine  di 76 ricercatori; dopo 21 mesi dal conferimento del centro di ricerca non è stata avviata alcuna attività e dal 16 di settembre non ci saranno più vincoli a sostegno dell’occupazione” hanno detto, al termine dell’incontro con i vertici aziendali, Margherita Patti, segretaria Cgil confederale provinciale per il comparto industriale, Giuseppe D’Aquila, segretario generale della Filctem Cgil di Catania e Giovanni Romeo, segretario provinciale della Filctem Cgil responsabile del comparto chimico,
I sindacati, pertanto, chiedono “in modo netto e deciso che tutti i soggetti che parteciparono a vario titolo al conferimento, si riuniscano in un tavolo tecnico che possa affrontare e risolvere la questione: la Regione Sicilia che si fece garante degli aspetti socio-occupazionali, il sindaco di Catania, le aziende Pfizer e Myrmex e le organizzazioni sindacali”.
Patti, D’Aquila e Romeo sono dell’avviso che il territorio di Catania “non può subire questo  ulteriore scippo:  un potenziale volano di sviluppo e di occupazione, un centro di eccellenza di sviluppo locale non può essere perduto come se nulla fosse. Tutti, a vario titolo, hanno le proprie responsabilità. Noi chiediamo che tali responsabilità vengano assunte, a cominciare dal fatto che se il conferimento a Myrmex del Centro di Ricerca dovesse fallire definitivamente, Pfizer dovrà contribuire affinché si trovino soluzioni per tutti i lavoratori, quali il riassorbimento in forze degli stessi”.
I ricercatori sono in stato di agitazione dallo scorso mese di marzo quando si iniziò a paventare il rischio che il progetto di ricerca poteva essere annullato a causa del mancato intervento da parte della Regione e del Ministero.
La cessione del centro di Tossicologia dal colosso americano del biofarmaceutico alla Myrmex, una società specializzata in ortopedia di San Donato Milanese, risale al settembre del 2011, che si era impegnata a rilevare l’intera struttura, garantendo i livelli occupazionali, e a portare a compimento i programmi, garantendo la continuità con gli stessi ricercatori e le strutture di ricerca.
Il centro di ricerca fondato nel 1976 è dotato di un laboratorio pubblico-privato con il Cnr, ha in corso vari programmi di sviluppo finanziati dal Miur (Ministero Università e Ricerca), con importanti enti pubblici quali il Cnr e l’Istituto superiore di Sanità.
All’epoca della transazione, secondo la Pfizer le partnership pubblico-privato rappresentavano una “dote” importante per il centro, comprendendo l’avvio di un programma di ricerca del valore di 20 milioni, di cui circa sei milioni a beneficio del Centro e oltre dieci per l’Istituto superiore di sanità, del Cnr e di università siciliane. Quattrocentocinquanta milioni all’anno per un triennio, infine, la dote messa sul piatto dalla Regione Siciliana per il laboratorio catanese 4,5 milioni.
http://catania.blogsicilia.it/
 27 giugno 2013
di Ettore Ursino

martedì 14 maggio 2013

SFI: le OO SS sono fortemente preoccupate

Ieri Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL, si sono incontrate per discutere dello stato in cui verte SIFI SpA. Tutti hanno concordato sul fatto che vige uno stato di forte preoccupazione che è insostenibile e che richiede un immediato chiarimento. Sulla base di ciò è stato diramato il seguente comunicato sindacale e, conseguentemente, è stataufficializzata una richiesta di incontro urgente all'Azienda.
COMUNICATO SINDACALE
Le scriventi OO SS si sono incontrate in data odierna per discutere della delicatissima situazione aziendale di SIFI SpA.
Il clima che si respira in azienda risulta sempre più asfittico ed insostenibile e – come purtroppo è già accaduto – sfugge sempre più di mano degenerando anche in fatti di cronaca nera.
La situazione aziendale che si vive attualmente è quella in cui i lavoratori si aspettano da un momento all’altro una condanna che pesa sulla testa di tutti e che improvvisamente esploderà come una bomba ad orologeria.
Nei fatti, dopo una cassa integrazione prima ordinaria e poi straordinaria che i lavoratori hanno accettato e le OO SS sottoscritto sulla base di un grandissimo senso di responsabilità, dopo che è stata persa da parte dell’azienda, l’opportunità di effettuare una seria riorganizzazione che fosse socialmente sostenibile, il clima che si respira dentro SIFI è sempre più pesante.
Le OO SS sono state sempre disponibili al dialogo ed al confronto con la Direzione con l’obiettivo di garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e su questa base hanno chiesto sacrifici ai lavoratori.
Adesso l’Azienda ricambia questi sacrifici con un clima di tensione e con una strisciante minaccia di cancellazione di posti di lavoro.
QUESTO NON E’ ACCETTABILE. NON E’ ACCETTABILE CHE I LAVORATORI SIANO SOTTOPOSTI AD UNA COSTANTE CONDIZIONE DI TENSIONE PER LA PAURA DI PERDERE IL POSTO DI LAVORO, NON E’ ACCETTABILE CHE SI RIPAGHI IL SENSO DI RESPONSABILITA’ DEI LAVORATORI CON L’ABUSO E LE ANGHERIE…
Se l’Azienda ritiene che debba riorganizzarsi che lo dica con serietà e trasparenza, sapendo che MAI LE OO SS ACCETTERANNO SOLUZIONI CHE VADANO A DISCAPITO DEI LAVORATORI
Sulla base delle gravi situazioni accadute (da quelle di carattere sindacale e industriale a quelli di cronaca nera) le OO SS chiedono un incontro urgentissimo con l’Azienda.
Le Segreterie provinciali

giovedì 11 aprile 2013

I Servizi INCA e CAAF

scarica la carta dei servizi degli iscritti CGIL


I Servizi INCA  e CAAF
sono stati trasferiti e sono operativi in
PIAZZA DANTE 12, CATANIA
L'Ufficio Vertenze è operativo dal 5 novembre 2012
in Via Manzoni 89, CATANIA 

lunedì 8 aprile 2013

Zoetis: la CGIL secondo sindacato

Venerdì 5, si sono concluse le operazioni di voto in Zoetis. La Cgil e la Uil sono le sole sigle sindacali ad avere rappresentanza all’interno della prima RSU del sito di Catania della Zoetis, nata di recente da uno spin-off di Pfizer.

La Cgil, si è affermata come seconda organizzazione dopo la Uil, ottenendo un seggio nella RSU; alla Uil sono scattati 3 seggi, mentre Cisl, Ugl e Cisal non riescono ad ottenere alcun seggio. Il candidato eletto RSU è stato Maurizio Bonforte che ha ottenuto 12 voti. Gli altri candidati hanno ottenuto il seguente numero di voti: Piero Longo 10 voti, Ciccio Rizza e Rocco Salamone 6 voti a testa e Santo Musumeci 4 voti.

Riguardo i rappresentanti per la sicurezza (RLSSA) sono scattati uno alla Cgil ed uno alla Uil.

lunedì 25 marzo 2013

Zoetis - fissata la data delle elezioni


La commissione elettorale, riunitasi venerdì 22/03, ha fissato la data delle elezioni per l’elezione della prima RSU/RLSSA in Zoetis. Le urne saranno aperte giorno 3 e 4 aprile dalle ore 6 alle ore 16 e venerdì 5 aprile dalle 6 alle 14.30. Subito dopo saranno effettuate le operazioni di spoglio.

Elezioni RSU PFIZER: buona affermazione della CGIL


Concluse le elezioni RSU in Pfizer venerdì 22/03/2013.  La Commissione elettorale ha assegnato i seguenti seggi:
Filctem CGIL 2  -  Femca CISL 0  -  Uilcem UIL 3  -  UGL chimici 2   -  CISAL 4
La nostra sigla ha preso nel complesso 57 voti, che sommati ai 49 voti acquisiti in Myrmex lo scorso anno fanno 106 cioè 6 voti in più rispetto ai 100 presi nel 2010 quando lo stabilimento era ancora costituito da una singola azienda (ed ancora mancano i voti espressi in Zoetis).
Quindi si tratta di un risultato di tutto rispetto in quanto i 2 seggi  su 11 acquisiti dalla CGIL equivalgono ai 3 seggi su 16 ottenuti nel 2010.
Un'altra cosa politicamente importante da sottolineare è che nessuna delle OO SS ha ottenuto la maggioranza assoluta, per cui sarà importante il confronto e la mediazione su eventuali posizioni divergenti.
Gli eletti della Filctem CGIL sono Salvo Niciforo (nella quota del 67%) e Tino Epifanio (nella quota del 33% nomina segreteria). Un augurio ai due compagni e grazie a tutti i candidati ed a tutti gli elettori. 

giovedì 21 marzo 2013

mercoledì 20 marzo 2013

Pfizer: aperto il seggio per il rinnovo della RSU

Urne aperte in Pfizer. Si voterà anche domani e venerdì. Vota CGIL. Non cedere ai banali populismi sterili quanto inutili.
S

sabato 9 marzo 2013

Myrmex - «Mancano i finanziamenti» A rischio l'accordo di programma


La vertenza Myrmex è ufficialmente aperta da stamattina. I 73 lavoratori del Centro di Ricerca Tossicologico e Tossicogenomico ceduto due anni fa dalla Pfizer, "salvato" grazie ad un complesso lavoro di mediazione con le istituzioni, hanno protestato stamattina davanti la sede, con tanto di camice bianco.

Proprio ieri l'azienda ha comunicato ai sindacati "che continua a perdurare la situazione di difficoltà dovuta ai mancati finanziamenti regionali e ministeriali (Miur) previsti dell'accordo di conferimento di ramo di azienda del settembre del 2011. Tale situazione di inadempienza determina una difficoltà tale - sottolineano in una nota le segreterie di Filctem Cgil e Uiltec Uil di Catania - che mette a rischio la realizzazione dell'intero progetto che potrebbe quindi saltare definitivamente".
Una brutta notizia che arriva improvvisa, subito elaborata dai lavoratori insieme ai rappresentanti sindacali e trasformata in stato di agitazione, e stamattina anche in un primo episodio di protesta negli uffici della zona industriale.
"Di giorno in giorno la vertenza diventerà sempre più aspra se non trova la soluzione di un tavolo istituzionale che metta insieme tutte le parti firmatarie - continuano le segreterie di Filctem Cgil rappresentate dal segretario generale Giuseppe D'Aquila e dal segretario confederale Margherita Patti e dal segretario Uilctem Uil Alfio Avellino - Ciò al fine di fare chiarezza e trovare una soluzione completa, definitiva e risolutiva per il futuro destino occupazionale di tutti i lavoratori. Sono già partite le prime interlocuzioni con la Prefettura di Catania, che sono destinate a continuare nei prossimi giorni ed è probabile che i sindacati proveranno a confrontarsi anche con il Ministero per lo sviluppo economico, oltre che con il Miur". Due anni fa la Wyeth Lederle S. p. A. di Catania (gruppo Pfizer) comunicò ufficialmente ai sindacati il conferimento del Centro di Ricerca Tossicologico e Tossicogenomico alla Myrmex S. p. A. ai sensi dell'ex art. 47 legge 1990 e successive. Nell'agosto del 2011 la Regione Sicilia delberò un "Accordo di programma" per il "Sostegno al progetto di sviluppo per la salvaguardia dell'occupazione del Centro di Ricerca della Pfizer Italia Spa, facendosi così garante dei risvolti occupazionali del conferimento.
Nel settembre dello stesso anno venne firmato il verbale di accordo tra Wyeth Lederle S. p. A., Myrmex S. p. A., RSU della Wyeth Lederle di Catania, segreterie provinciali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil e Confindustria Catania, per il conferimento di ramo di azienda del Centro Ricerche di Tossicologia e Tossicogenomica dalla Wyeth-Lederle alla Myrmex.
Ma il Piano industriale presentato da Myrmex alle organizzazioni sindacali al momento del conferimento, ad oggi, "non trova le condizioni di concretizzazione in quanto non è mai partita alcuna attività produttiva".

La Sicilia
08/03/2013

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Myrmex: sit in di fronte i cancelli Pfizer - Servizio su 6 rete

venerdì 8 marzo 2013

La protesta dei lavoratori della Myrmex

Ieri 06/03/2013 l’RSU di stabilimento e le Segreterie provinciali hanno incontrato l’azienda. Durante tale riunione l’Azienda ha dichiarato che continua a perdurare la situazione di difficoltà dovuta ai mancati finanziamenti regionali e ministeriali previsti dell’accordo di conferimento di ramo di azienda del 16/09/2011 Tale situazione di inadempienza determina la difficoltà di concretizzare la realizzazione del progetto in quanto l’imprenditore non riesce più a reggere tale situazione. L’assemblea dei lavoratori, intravedendo dei seri rischi per il futuro occupazionale, all’unanimità ha dato mandato alle OO SS di proclamare con decorrenza immediata lo STATO DI AGITAZIONE. Oggi i lavoratori espleteranno la loro protesta all’interno dello stabilimento. Tutto ebbe inizio il 29/07/2011, quando la Pfizer presentò alle OO. SS., la procedura di conferimento del Centro di Ricerca Tossicologico e Tossicogenomico alla Myrmex S.p.A. ai sensi dell’ex art. 47 legge 20/12/1990 e successive modifiche. In seguito a ciò, poco dopo, (cioè il 05 agosto successivo), la Regione Sicila deliberò un “Accordo di Programma con la quale, si è fatta garante dei risvolti occupazionali del conferimento. In data 17/09/2011 è stato firmato il verbale di accordo tra: Wyeth Lederle S.p.A., Myrmex S.p.A., RSU della Wyeth Lederle di Catania, Segreterie provinciali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil e Confindustria Catania, per il conferimento di ramo di azienda del Centro Ricerche di Tossicologia e Tossicogenomica dalla suddetta Wyeth-Lederle alla Myrmex; il conferimento in questione ha determinato il passaggio alle dipendenze di Myrmex di 73 lavoratori. Allora venne presentato un piano industriale che ad oggi non trova ancora le condizioni di concretizzazione in quanto non è mai partita alcuna attività produttiva. Tale situazine diventa sempre più difficile ed insostenibile ed i lavoratori hanno perso la pazienza, ragion per cui hanno deciso di intraprendere le azioni di lotta.



Aperta vertenza Myrmex - Sit in al centro di ricerca

CATANIA - La vertenza Myrmex è ufficialmente aperta da stamattina. I 73 lavoratori del Centro di Ricerca Tossicologico e Tossicogenomico ceduto due anni fa alla Pfizer, “salvato” grazie ad un complesso lavoro di mediazione con le istituzioni, hanno protestato stamattina davanti la sede, con tanto di camice bianco.

Proprio ieri l’azienda ha comunicato ai sindacati “che continua a perdurare la situazione di difficoltà dovuta ai mancati finanziamenti regionali e ministeriali (Miur) previsti dell’accordo di conferimento di ramo di azienda del settembre del 2011. Tale situazione di inadempienza determina una difficoltà tale- sottolineano in una nota le segreterie di Filctem Cgil e Uiltec Uil di Catania- che mette a rischio la realizzazione dell’intero progetto che potrebbe quindi saltare definitivamente”.

Una brutta notizia che arriva improvvisa, subito elaborata dai lavoratori insieme ai rappresentanti sindacali e trasformata in stato di agitazione, e stamattina anche in un primo episodio di protesta negli uffici della zona industriale.

“Di giorno in giorno la vertenza diventerà sempre più aspra se non trova la soluzione di un tavolo istituzionale che metta insieme tutte le parti firmatarie – continuano le segreterie di Filctem Cgil rappresentate dal segretario generale Giuseppe D'Aquila e dal segretario confederale Margherita Patti e dal segretario Uilctem Uil Alfio Avellino - Ciò al fine di fare chiarezza e trovare una soluzione completa, definitiva e risolutiva per il futuro destino occupazionale di tutti i lavoratori. Sono già partite le prime interlocuzioni con la Prefettura di Catania, che sono destinate a continuare nei prossimi giorni ed è probabile che i sindacati proveranno a confrontarsi anche con il Ministero per lo sviluppo economico, oltre che con il Miur"

Due anni fa la Wyeth Lederle S.p.A. di Catania (gruppo Pfizer) comunicò ufficialmente ai sindacati il conferimento del Centro di Ricerca Tossicologico e Tossicogenomico alla Myrmex S.p.A. ai sensi dell’ex art. 47 legge 1990 e successive. Nell’agosto del 2011 la Regione Sicilia delberò un “Accordo di programma” per il “Sostegno al progetto di sviluppo per la salvaguardia dell’occupazione del Centro di Ricerca della Pfizer Italia Spa, facendosi così garante dei risvolti occupazionali del conferimento.

Nel settembre dello stesso anno venne firmato il verbale di accordo tra Wyeth Lederle S.p.A., Myrmex S.p.A., RSU della Wyeth Lederle di Catania, segreterie provinciali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil e Confindustria Catania, per il conferimento di ramo di azienda del Centro Ricerche di Tossicologia e Tossicogenomica dalla Wyeth-Lederle alla Myrmex.

Ma il Piano industriale presentato da Myrmex alle organizzazioni sindacali al momento del conferimento, ad oggi, “non trova le condizioni di concretizzazione in quanto non è mai partita alcuna attività produttiva”.

Live Sicilia Catania

Protesta dei lavoratori Myrmex, a rischio l’ex centro di ricerca Pfizer

mercoledì 6 marzo 2013

Mirmex: proclamato lo stato di agitazione


Le Segreterie provinciali,  in data odierna si sono incontrate con Myrmex  per discutere della situazione aziendale.

Durante tale riunione l’Azienda ha dichiarato  che in riferimento ai mancati  finanziamenti regionali e ministeriali previsti dell’accordo di conferimento di ramo di azienda del 16/09/2011, il perdurare della situazione di inadempienza determina la difficoltà  di concretizzare la realizzazione del progetto.

L’assemblea dei lavoratori, intravedendo dei seri rischi per il futuro occupazionale, all’unanimità da mandato alle OO SS di proclamare con decorrenza immediata lo STATO DI AGITAZIONE. 

martedì 5 marzo 2013

Pfizer - Situazione di stallo in commissione elettorale. Filctem-CGIL: i precari hanno diritto al voto..

Pfizer - La commissione elettorale alla prima riunione si ritrova nella stessa situazione di stallo in cui si era trovata lo scorso anno: da una parte le OO SS (con la CGIL in testa) che appellandosi all'accordo interconfederale che regola le elezioni per il rinnovo RSU ritengono che i precari abbiano diritto di voto e che siano determinanti nell'assegnazione del numero di RSU spettanti (che come è noto dipende dal numero dei dipendenti in forza all'azienda). Dall'altro l'azienda che sostiene il contrario.
La nostra organizzazione - tramite il segretario Giovanni Romeo - ha fatto una proposta di mediazione condivisa da tutte le organizzazioni sindacali è stata quella di andare al voto facendo votare i tempi determinati (che in queste elezioni non modificherebbero il numero di RSU totali) e riportando nel verbale della commissione elettorale che ci si rimette al giudizio dell'Ufficio Provinciale del Lavoro ed al supporto delle Segreterie nazionali e delle associazioni imprenditoriali, nell'arco del triennio di mandato della RSU.
Questa è una mediazione importante, ragionata e che consentirebbe di fare esprimere gli elettori  cioè TUTTI i lavoratori, siano essi a tempo indeterminato che temporanei. Adesso la palla è in mano all'azienda. E si assumerà le responsabilità della situazione, se non consentirà a tutti i lavoratori che ne hanno diritto, di esprimere il sacrosanto diritto di voto.