FILCTEM-CGIL

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mercoledì 30 novembre 2011

Farmaci: sos Farmindustria, 8mila posti di lavoro a rischio

ANSA) - ROMA, 29 NOV - E' "allarme" occupazionale nel nostro Paese per il settore farmaceutico, con importanti aziende che starebbero "seriamente" pensando di delocalizzare nei prossimi mesi e di dirigere i propri investimenti altrove. A lanciarlo e' il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, a margine del Meeting "Bioeconomy Rome", secondo il quale senza inversioni di tendenza i posti di lavoro a rischio nei prossimi anni potrebbero essere circa 8mila. "Purtroppo ho dei segnali abbastanza spiacevoli soprattutto per il prossimo futuro, mi riferisco ai prossimi 6 mesi, perche' ci sono aziende anche importanti che stanno pensando seriamente di delocalizzare", rivela il presidente di Farmindustria, sottolineando che "stiamo vivendo una crisi profonda" e che "negli ultimi anni abbiamo avuto molte manovre economiche contro, che abbiamo sopportato ma che sono costate investimenti e una perdita di circa 8mila posti di lavoro". Ed e' proprio una eventuale nuova ricaduta in termini occupazionali a preoccupare Scaccabarozzi: "i segnali, se guardiamo al passato, sono preoccupanti. Negli ultimi anni - ribadisce - si sono persi circa 8mila posti di lavoro. Ora e' difficile fare stime precise sul futuro, anche perche' non conosco i piani aziendali, ma il rischio e' che nei prossimi anni si possano perdere altrettanti posti di lavoro". (ANSA).

giovedì 24 novembre 2011

Informazioni su Animal Health

Pfizer Inc (PFE.N) dovrebbe effettuare lo spin off del proprio business Animal Helath e Nutrition, piuttosto che operare attraverso una vendita.
Pfizer nel mese di luglio ha annunciato che stava esplorando diverse opzioni, tra cui lo spin-off o la vendita, delle due aree di business, affermando che il processo potrebbe richiedere 12 a 24 mesi, ma le fonti sostengono che sia più probabile un periodo di due anni piuttosto che uno.
Il valore combinato delle due attività, secondo l'analista del Credit Suisse Catherine Arnold, potrebbe raggiungere circa 25 -32 miliardi di dollari. In una vendita, Pfizer dovrebbe pagare le tasse sui guadagni in conto capitale e l'aumento del valore delle attività.
Le fonti, inoltre sostengono, che Pfizer abbia dissuaso i potenziali acquirenti del business veterinario, in quanto è improbabile che verrà effettuata una vendita.
"Stanno dicendo agli offerenti di fare marcia indietro, perché sarà una transazione di borsa e non una vendita di Animal Health che sarebbe gravata da troppe imposte e da problematiche antitrust", ha detto una fonte, che non vuole essere nominata, perché non autorizzata a parlare ai media.
Una vendita del business Animal Health, dotrebbe affrontare un’esame dell’ antitrust perché ogni offerente interessato avrebbe probabilmente prodotti in sovrapposizione.
Sanofi e Merck & Co, all'inizio di quest'anno sono stati costretti ad abbandonare un programma di joint venture riguardate i compartti Animal Health a causa di problemi antitrust.
Nel frattempo, i potenziali pretendenti per il business della nutrizione infantile dovranno attendere più tempo in quanto le analisi di Pfizer sul business stanno prendendo più tempo del previsto.
Pfizer ha già detto che le variabili in gioco nella decisione per le unità di business in dismissione sono molteplici e includono conseguenze fiscali, ostacoli normativi, i potenziali acquirenti e le condizioni di mercato. Pfizer ha detto che non si aspetta di fare alcuna dichiarazione in merito fino al prossimo anno.
Un banchiere, che non vuole essere nominato, ha dichiarato: "La mia sensazione è che faranno uno spin off del settore Animal Health e venderanno quello della nutrizione infantile"
Infine, fonti informate dei fatti hanno dichiarato che il business della nutrizione infantile, in cui Pfizer è entrata attraverso l’acquisto di Wyeth nel 2009, operazione costata, 68 miliardi dollari, attrae l'interesse di Danone, Nestle e, potenzialmente, HJ Heinz Co..

Testo tratto da Reuters
23 novembre 2011

mercoledì 16 novembre 2011

ELLEZIONI IN MYRMEX: TRIONFO DELLA LISTA CGIL CHE OTTIENE IL 72% DEI VOTI



In data odierna si sono tenute le prime elezioni per la RSU in Myrmex S.p.A., dopo il conferimento del ramo di azienda che ha visto la cessione del centro di ricerca della Pfizer, alla società milanese dell’Avv. Calvi.
Il risultato è stato nettamente a favore della lista della CGIL che con il 72% dei voti validi ha conquistato due dei tre seggi in lizza (Margherita Patti e Giovanni Cantone); alla UGL chimici, con il 24% dei voti, viene attribuito un seggio (Sebastiano Canarelli), mentre alla UILCEM UIL con il 4% non scattano seggi.
“Continua il trend positivo delle liste della FILCTEM CGIL: dopo il successo in SIFI MEDTECH, oggi si riscontra l’ottimo risultato in Myrmex a dimostrazione del fatto che la poti litica territoriale della CGIL nel nostro comparto è ampliamente apprezzata e condivisa dai lavoratori” affermano il Segretario generale Giuseppe D’Aquila ed il segretario del comparto chimico-farmaceutico Giovanni Romeo “E’ un risultato molto importante che sta a significare che i lavoratori della Myrmex hanno dato fiducia nell’impostazione della FILCEM nella partita delicatissima del trasferimento di proprietà del centro ricerca e danno fiducia alla nostra organizzazione nella partita altrettanto delicata che è da venire. Infine merita di essere sottolineato il fatto che nelle aziende più rappresentative del comparto chimico-farmaceutico della nostra provincia, la FILCTEM CGIL è maggioritaria in termini numero di RSU complessivi” concludono i due dirigenti sindacali.

domenica 13 novembre 2011

A Catania la Direzione aziendale è inadempiente nei confronti della procedura nazionale di Pfizer P01 sulla regolamentazione delle ferie

Di recente, la Direzione del Personale dello stabilimento di Catania, ha comunicato alla RSU che l'accordo che consentiva ai dipendenti privi di ferie di fare ricorso ad un anticipo delle ferie dell'anno successivo sino ad un massimo di 5 giorni, non era più valido. La motivazione di questa revoca unilaterale dell'accordo è stata quella che il sistema (portale HR) non consente il cumulo di passività di ferie e che per di più la procedura di Pfizer non permetteva di andare in passivo con le ferie.

In realtà, la procedura di Pfizer Italia che regola la materia ferie per tutto il territorio nazionale, al punto 3.2 recita come segue:

"Nel caso in cui il lavoratore non abbia ferie residue, può utilizzare comunque un numero di ferie maggiore rispetto alla spettanza annua, ma la differenza tra ferie godute e ferie maturate, al termine di ogni anno, non potrà essere superiore a 8 giorni".

Come mai allora queste prese di posizione aziendali? Non è accettabile che l'Azienda disattenda le proprie procedure in questo modo, impattando sulle ferie e sulla retribuzione dei lavoratori.

La CGIL ha chiesto chiarimenti all'Azienda che dovrà garantire il rispetto della procedura.

E se queste richieste sono causa di nervosismi scomposti in chi dovrebbe mantenere i nervi saldi, pazienza: ciascuno è responsabile delle proprie azioni...

lunedì 7 novembre 2011

Myrmex: presentate le candidature della Filctem CGIL

Venerdì, in accordo al Regolamento Interconfederale per il rinnovo della RSU e della RLS, la commissione elettorale, ha validato e rese pubbliche le liste che concorreranno alle elezioni RSU.


Per quanto riguarda la CGIL i candidati saranno:

Margherita PATTI
Giovanni CANTONE
Francesco GIUSINO.

In questi giorni la commissione elettorale proclamerà la data delle elezioni.

giovedì 3 novembre 2011

Pfizer: utili quadruplicati nel 3° trimestre

Yahoo finanze - Tra i titoli del Dow Jones si guarderà quest’oggi in particolare a Pfizer (BSE: PFIZERSL.BO - notizie) che ha diffuso i risultati del terzo trimestre, archiviato con utili e fatturato in crescita oltre le previsioni della comunità finanziaria. Il gruppo farmaceutico ha chiuso gli ultimi tre mesi con un utile netto pari a 3,74 miliardi di dollari, quadruplicato rispetto a quello dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato per azione, che include la plsuvalenza derivante dalla vendita di Capsugel, è stato pari a 0,48 dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato sale a 0,62 dollari, al di sopra delle attese degli analisti che puntavano ad un dato pari a 0,55 dollari. In crescita anche i ricavi, in rialzo del 7,5% a 17,19 miliardi di dollari, anche in questo caso al di sopra delle aspettative del mercato che si era preparato ad un giro d’affari meno corposo di 16,42 miliardi. A spingere in avanti i conti del gruppo nel terzo trimestre hanno contribuito da una parte la robusta performance delle attività internazionali e dall’altra la riduzione dei costi di ristrutturazione. Pfizer ha inoltre rivisto al rialzo le previsioni per l’intero 2011, e ora si attende un utile per azione adjusted compreso tra 2,24 e 2,29 dollari, rispetto alla precedente forchetta di 2,16-2,26 dollari e ai 2,25 messi in conto dal mercato. I ricavi dovrebbero attestarsi tra 66,2 e 67,2 miliardi, mentre in precedenza la società aveva stimato un dato compreso tra 65,2 e 67,2 miliardi, contro i 66,5 miliardi attesi dagli analisti.

mercoledì 2 novembre 2011

Ian Read conferma che entro il 2012 saranno resi noti i destini di Animal Health e Nutrition

In una consueta email a tutti i dipendenti, oggi il CEO di Pfizer Ian Read ha annunciato che ancora non sono state prese decisioni riguardanti le due aree di bisiness. Conferma, tuttavia, che nell'arco del 2012, saranno fatte comunicazioni su AH e Nutrition. Il Presidente di Pfizer afferma quanto segue: "Nel mese di luglio, abbiamo annunciato la nostra decisione di esplorare strategie alternative per Animal Health e Nutrizione. Anche se non abbiamo ancora stabilito quali alternative porteremo avanti, stiamo facendo buoni progressi nel lavoro iniziale che dobbiamo fare qualunque sia l'esito. Nel 2012, sarnno annunciate le alternative che stiamo perseguendo per ciascuna delle due unità operativa. Sulla tempistica Read afferma che la dismissione, sotto qualunque forma venga fatta, avverrà tra luglio 2012 e luglio del 2013. L'operazione, secondo quando afferma Read, sarebbe necessaria per una forte ricapitalizzazione societaria.