FILCTEM-CGIL

Benvenuti nel sito ufficiale della FILCTEM-CGIL dedicato al comparto chimico e farmaceutico della provincia di Catania. Questo blog è un prodotto amatoriale, non è una testata giornalistica né un prodotto editoriale; ad esso non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47 né, tantomeno, l’art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62, poiché l'aggiornamento dei testi non ha periodicità regolare. Questo sito è espressione ufficiale della FILCTEM CGIL di Catania ed è curato da un apposito Comitato di Redazione in accordo alle linee politiche della Segreteria Provinciale.

venerdì 31 luglio 2009

Comunicato della FILCEM-CGIL ai lavoratori

La scrivente Organizzazione Sindacale, comunica ai lavoratori dello stabilimento che, in data odierna, la Segreteria Provinciale e la RSU della FILCEM-CGIL, hanno deciso di trattare con l’Azienda separatamente della UGL Chimici in quanto fortemente in contrasto con le posizioni ed i metodi del Segretario Generale di tale organizzazione. In seguito a questa presa di posizione, la FILCEM-CGIL di Catania, sin da oggi ha chiesto formalmente e ottenuto dalla Direzione, un tavolo sindacale separato.
Nell’incontro di oggi la Direzione HR ci ha comunicato che a causa del crollo nelle vendite di Tazocin, intende attuare le seguenti misure:

  • Anticipo della chiusura del PEN-A dal 1 ottobre (per ristrutturazione del reparto) al 1 settembre.
    Passaggio dal 2x7 al 2x5 al PEN-B (produzione, confezionamento, QA, magazzino, QC)
  • Fruizione per tutto il personale PEN di tre settimane di ferie a partire dall’8 agosto.
  • Applicazione dell’Art.6 del CCNL che consente un demansionamento temporaneo delle figure dei capigruppo e preparatori di soluzione (che verrà effettuata a rotazione).
  • Il mancato rinnovo del contratto, a circa 60 lavoratori.
  • Passaggio dal 3x7 a 3x5 per i lavoratori della produzione.
  • Il presidio manterrà l’attuale turnazione (3x7).

A queste dichiarazioni dell’Azienda la Segreteria e la RSU della FILCEM-CGIL hanno proposto, partendo dall’accordo sull’estensione a 72 mesi dei contratti a tempo determinato, di creare un “bacino di utenza” da cui attingere lavoratori in caso di necessità (aumento di volumi di produzione), “fotografando” l’attuale realtà del precariato in azienda a questo momento. La Segreteria Provinciale e la RSU della FILCEM, così come hanno sempre fatto lavoreranno per la tutela dei posti di lavoro di tutti i dipendenti e sosterranno strategie atte a garantire che possano essere confermato il maggior numero possibile di contratti a tempo determinato.

30 luglio 2009
FTO G. Romeo Segretario Prov.le FILCEM-CGIL

giovedì 30 luglio 2009

La solita armata brancaleone

Qualcuno persevera ancora su atteggiamenti irresponsabili e che nulla hanno a che fare con l'interesse dei lavoratori. Lo fa ancora oggi, sebbene le condizioni dovrebbero suggerire a tutti quanti la massima razionalità e responsabilità. Ma non tutti i sindacalisti evidentemente hanno a cuore le sorti del sito, l'interesse dei lavoratori e la tutela dei propri iscritti. E ciò lascia l'amaro in bocca. Ma questa è la situazione, per cui siccome non viviamo nel mondo delle favole ma in una realtà che è quella che è, noi che non vogliamo adeguarci e non vogliamo essere una voce omologata, abbiamo deciso di agire autonomamente, portando avanti le nostre idee che sono e saranno sempre a sostegno dei lavoratori. Crediamo nell'unità sindacale ma non possiamo accettare che i lavoratori e l'intero sito vengano portati al massacro così come è stato fatto e viene fatto da parte di qualcuno. Per questo abbiamo deciso di istituire un tavolo sindacale autonomo al quale vorremmo (ma devono volerlo anche altri) che partecipasse tutta la FULC.
Ma di certo noi andremo per la nostra strada a tutela dei lavoratori, continuando ad essere un'organizzazione che pensa con la propria testa e che sa elaborare strategie e proposte. Continueremo ad essere un'organizzazione che non ama essere subalterna a nessuno. Continueremo ad essere la FILCEM-CGIL forte della propria tradizione, della propria cultura e della capacità e della grande ricchezza umana dei compagni ed amici che vi aderiscono.
Se tutto ciò a qualcuno non piacerà, beh pazienza: noi abbiamo dalla nostra i lavoratori che ci sostengono, i nostri iscritti e tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro stabilimento.

sabato 25 luglio 2009

Buon compleanno


Questo blog oggi compie il suo primo anno di vita. L’idea è nata da un impegno del sottoscritto e della FILCEM dello stabilimento ufficializzata nella piattaforma programmatica elettorale per il rinnovo della RSU. Il 25 luglio del 2008 il blog iniziò i suoi lavori più o meno come bollettino della FILCEM-CGIL interna alla Wyeth di Catania. Ma sin da subito decidemmo di fornire un servizio informativo ed uno strumento di rivendicazione che andasse oltre alla cerchia degli iscritti. Prima lentamente e poi sempre più rapidamente il nostro blog è cresciuto e con esso il numero di lettori e proprio ieri abbiamo raggiunto 10.000 visitatori (di cui il 90% nell’arco del 2009).
E’ stato un anno intenso nel quale siamo stati presenti nelle vicende interne allo stabilimento informando e portando a conoscenza dei lavoratori la nostra linea. Certamente non siamo amati da tutti ma di questo siamo contenti: siamo riusciti ad essere la voce scomoda di coloro che sanno portare avanti le proprie idee e che le dicono senza mezzi termini. E noi abbiamo detto come la pensiamo sia quando le nostre posizioni sono state popolari che quando sono state impopolari. A qualcuno ha dato fastidio e da fastidio che non siamo una voce dentro il coro ma espressione di un’organizzazione sindacale che sa pensare con la propria testa avendo sempre in mente l’interesse dei lavoratori. A tanti, invece, il blog è piaciuto e piace e abbiamo riscontrato con orgoglio interesse e simpatia anche fuori dal nostro sito produttivo e fuori dalla Sicilia. Consentiteci di manifestare la nostra soddisfazione per avere informato in tempo reale i lavoratori sull’acquisizione della Wyeth da parte di Pfizer e per avere continuato ad informare ed a dire la nostra sulla Pfizer e su tante altre cose. Consentiteci anche un pizzico di soddisfazione per essere anche ispiratori di qualcun altro (cosa evidente anche dalla grafica oltre che dai contenuti presenti in altri siti internet).
Tuttavia, non vogliamo cullarci sugli allori. Tutt’altro. Avremo un autunno caldo e difficile per via della finalizzazione dell’acquisizione (che a nostro avviso non sarà un processo rapido e veloce) e per via del rinnovo del contratto nazionale, con le nuove regole che noi non abbiamo voluto (ma che altri purtroppo hanno accettato) e che a nostro avviso saranno peggiorative per i lavoratori. Ma noi lotteremo affinché i lavoratori possano essere tutelati anche con il nuovo protocollo di rinnovo del CCNL.Infine vogliamo chiudere con una promessa che è un impegno: la nostra esperienza sul web, a servizio dei lavoratori, crescerà e abbiamo in serbo novità che siamo sicuri che saranno gradite.

martedì 21 luglio 2009

Pfizer: gli azionisti Wyeth hanno approvato l'acquisizione

Ieri gli azionisti della Wyeth hanno votato a stragrande maggioranza, l'acquisizione da parte di Pfizer.
Alcuni osservatori prevedono che Pfizer venderà il settore consumer di Wyeth. Jeffrey Krug, professore associato di 'strategic management' all'universita Virginia Commonwealth sostiene che l'elevato costo dell'acquisizione e la relativa riduzione di liquidità della Pfizer, indurrà il colosso con sede a New York a dismettere alcune delle attività.
Dopo avere incassato l'OK da parte della Commissione Antitrust europea, la fusione delle due compagnie deve ricevere l'approvazione da parte della Federal Trade Commission degli Stati Uniti e dell'Antitrust di altri Paesi.
Riguardo all'approvazione da parte dell'antitrust EU, Pfizer si è impegnata a dismettere un certo numero di business veterinari in molti mercati nazionali tra cui: il programma di vaccinazione felina, vaccini bovini contro le pasteurelle e contro le malattie respiratorie, vaccini suini per la polmonite enzootica, vaccini equini per l'influenza ed il tetano e parecchi prodotti farmaceutici quali sedativi, antibiotici (tetracicline, cefalosporine e penicilline) ed altri farmaci tra cui l'antiparassitario Cydectin (a base di moxidectin).
Pfizer si è anche impegnata per la dismissione del sito di manifacturing irlandese di Sligo (FDAH).
Informazioni tratte da: examiner.com e Richmond Time Dispactch

lunedì 20 luglio 2009

Pfizer: semaforo verde dall'antitrust europeo sull'acquisizione di Wyeth

OK DALL'ANTITRUST EUROPEO SULL'ACQUISIZIONE. LA WYETH DISINVESTIRA' DIVERSI FARMACI VETERINARI. OGGI IL VOTO DEGLI AZIONISTI WYETH.
Venerdì scorso, l'Antitrust EU ha dato via libera all'acquisizione di Wyeth da parte di Pfizer, dopo che questa ha fornito garanzie riguardo al proprio business in campo veterinario. L'approvazione è subordinata all'impegno di Pfizer a cedere diversi tipi di vaccini, farmaci e additivi farmaceutici per mangimi.
L'operazione "ha sollevato questioni di concorrenza nel settore della salute degli animali su una serie di mercati nazionali", ha detto la Commissione. "L'eliminazione di Fort Dodge Animal Health come un concorrente di Pfizer avrebbe ridotto la scelta di prodotti farmaceutici veterinari e/o portato ad un aumento dei prezzi per i clienti in questi mercati".
Pfizer il 30 giugno ha offerto di vendere alcuni prodotti per la salute degli animali per ottenere l'autorizzazione per l'operazione di acquisizione di Wyeth.
Per Pfizer il business dell'Animal Health, lo scorso anno è stato pari al 6% dell'intero fatturato ed è improbabile che venga dismesso più del 10% del fatturato complessivo (pari a circa 4 miliardi annui) che si originerà dall'unificazione dei due marchi. Ciò è quanto sostiene il portavoce della Pfizer, Joan Campion.
L'acquisizione darebbe a Pfizer il vaccino contro la polmonite Prevnar e l'antidepressivo Effexor a compensare parte dei 12 miliardi di perdita nelle vendite che avrà inizio nel 2011 quando il farmaco contro il colesterolo Lipitor dovrà affrontare la concorrenza dei generici.
La fusione fra Wyeth e Pfizer sarà votata nell'assemblea di oggi 22 luglio. Gli azionisti Wyeth riceverebbero 33 USD in contanti più 0,985 azioni Pfizer per ogni azione posseduta.

Informazioni tratte da Business Report e delleconomia

giovedì 16 luglio 2009

Pensioni, il governo accelera. Altolà della Cgil

Due provvedimenti nel decreto anticrisi: uno alza l’età pensionabile delle impiegate pubbliche, l’altro riguarda tutti i lavoratori dal 2015 in poi e porta l’asticella a 65 anni. Incontro a Palazzo Chigi: tutti i sindacati d’accordo, ma la Cgil dice no

Il governo accelera sulle pensioni concentrando in un emendamento al decreto anticrisi due provvedimenti diversi: uno riguardante l’innalzamento dell’età pensionabile delle impiegate pubbliche e un secondo relativo all’innalzamento dell’età pensionabile di uomini e donne dal 2015 in poi. Con il primo provvedimento si dà seguito alla direttiva europea cavalcata dal ministro Brunetta e con il secondo si alza l’asticella dai 65 in su, con un relativo abbassamento dei rendimenti previdenziali. Tradotto: dal 2015 sia le donne, sia gli uomini andranno in pensione più tardi, a 66, 67, 68 anni, con una pensione pubblica molto più bassa. Il messaggio ai giovani di oggi è chiarissimo: lavorerete di più e avrete pensioni più basse di quelle dei vostri genitori.
Il governo ha spiegato le proprie intenzioni in campo previdenziale a Palazzo Chigi. Tutti i sindacati concordano, meno la Cgil. Ecco come ha commentato l’incontro il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. “Un incontro soddisfacente dal quale è emerso il consenso di tutte le parti sociali sui cambiamenti in materia di pensioni adottati dal governo". Il titolare del Lavoro ha parlato di un "consenso di tutte le organizzazioni" tranne che della Cgil, che ha espresso perplessità definite dallo stesso Sacconi "ragionevoli e costruttive". Il ministro ha ribadito che le economie che scaturiranno dalle nuove norme che innalzano l'età pensionistica delle donne che lavorano nel pubblico impiego saranno destinate alle "politiche sociali per le famiglie e alla non autosufficienza", risparmi che in 10 anni saranno pari a 2,5 miliardi.
Nettissimo il giudizio della Cgil. “Altro che perplessità – ci spiega la segretaria confederale della Cgil, Morena Piccinini subito dopo l’incontro a palazzo Chigi – noi siamo nettamente contrari ai due provvedimenti contenuti nell’emendamento. Prima di tutto non si capisce dove sarebbe il carattere di urgenza con cui il governo ha giustificato il proprio intervento su cui chiederà la fiducia. Il messaggio dell'esecutivo è rivolto in primo luogo ai mercati finanziari,si è voluto far sapere che il governo in carica interviene sui rendimenti delle pensioni e quindi con ulteriori tagli alla spesa pubblica”.
Per quanto riguarda l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne, Morena Piccinini ritiene inaccettabile il provvedimento. “Si comincia dalla coda, invece di occuparsi delle condizioni di lavoro delle donne, della effettiva realizzazione della parità e invece di ripristinare la flessibilità in uscita per uomini e donne che era stata introdotta con la riforma Dini”. E per quanto riguarda l’innalzamento dell’età dal 2015, la segretaria confederale della Cgil spiega che inizialmente l’aumento sarà di tre mesi, ma che poi il meccanismo sarà progressivo e legato direttamente all’innalzamento delle aspettative di vita. Si supera abbondantemente quota 65 e il governo Berlusconi manda il messaggio chiaro ai giovani: lavorerete di più e andrete in pensione con pensioni più povere”.
Quanto alle richieste della Cgil relative ai temi dei lavori usuranti e alla revisione dei coefficienti, "il governo – prosegue Piccinini – ha fatto orecchie da mercante e nello stesso tempo ha smentito tutte le rassicurazioni che erano state fatte nei giorni scorsi". Sia il ministro Tremonti, sia Sacconi avevano infatti dichiarato in più occasioni che questo non è il momento adatto per fare riforme e in particolare per intervenire sulle pensioni. “E invece – commenta ancora Piccinini – il governo ha deciso di intervenire con questo doppio provvedimento. Le elezioni sono passate e non gli sono andate poi così male, i mercati finanziari erano in attesa di rassicurazioni e in più c’era la scusa della direttiva europea che non si poteva non sfruttare. Il governo smentisce di nuovo se stesso. Sulle pensioni non si fa niente, avevano detto, e invece con questi provvedimenti si procede spediti verso l’innalzamento dell’età pensionabile per uomini e donne. Noi siamo nettamente contrari”.
Tratto da
Rassegna.it
di Paolo Andruccioli

Epifani: sbagliato l'accordo separato, ora azione unitaria

“Aver realizzato l'accordo separato del 22 gennaio 2009 è stato un grave errore”. Il segretario ribadisce il no alla riforma contrattuale. Dopo quell'intesa, spiega, “la scelta del governo di dividere il sindacato ha reso esplicito un disegno teso non solo a dividere, ma anche a isolare la Cgil”. Nello specifico, l'accordo “significa non avere regole contrattuali uguali per tutti, trasferire regole e difficoltà ai tavoli di categoria, ridurre per spazi e obiettivi della contrattazione collettiva”. Non cresce il potere d'acquisto, non si offre una prospettiva per chiedere all'esecutivo una diversa politica fiscale e retributiva. Adesso, però, su alcuni nodi si può riprendere l'azione sindacale unitaria. “Abbiamo il dovere di affrontare con Cisl e Uil un obiettivo fondamentale – sostiene Epifani -: stabilire regole condivise sui criteri di misurazione della rappresentatività, sulle forme della rappresentanza, sui criteri di democrazia e validazione degli accordi”. Se si realizzassero accordi separati in tutte le categorie, questo lascerebbe “un segno di lacerazione pesante, difficile da ricomporre, oltre che problemi per le imprese, che chi le rappresenta spesso sottovaluta”. Nel merito, il leader della Cgil ricorda di aver letto da parte delle altre organizzazioni sindacali un'importante apertura su due punti: i criteri di misurazione reale sulla base di voti e iscritti e il ricorso alle consultazioni dei lavoratori nelle intese aziendali. La Cgil, insomma, è pronta “ad aprire un confronto vero e serio con Cisl e Uil: diamoci tempo fino alla fine di settembre per verificare fino in fondo questa possibilità, e proviamoci davvero anche per non essere additati come quelli che misurano sempre gli altri e non pensano anzitutto di misurare se stessi”.

martedì 14 luglio 2009

sciopero dei blog

14 luglio 2009 sciopero dei blog contro il DDL Alfano e per il diritto alla Rete"Rumoroso silenzio" in Internet e sit in con bavaglioin piazza Navona a Roma (ore 19)
comunicato stampa

Per la prima volta nella storia della Rete i blog entrano in sciopero.Accadrà domani, 14 luglio, con una giornata di rumoroso silenzio dei blog italiani contro il disegno di legge Alfano, i cui effetti sarebbero quelli di imbavagliare l'informazione in Rete.Il cosiddetto obbligo di rettifica, pensato sessant'anni fa per la stampa, se imposto a tutti i blog (anche amatoriali) e con le pesanti sanzioni pecuniarie previste, metterebbe di fatto un silenziatore alle conversazioni on line e alla libera espressione in Internet.Domani 14 luglio dunque, invece dei consueti post, i blog italiani metteranno on line solo il logo della protesta, con un link al manifesto per il Diritto alla Rete: http://dirittoallarete.ning.com. Sul network verrà pubblicato inoltre uno slideshow di tuti i blogger imbavagliati che hanno aderito.L'iniziativa prevede anche un incontro-sit in piazza Navona a Roma, alle ore 19 di martedì 14 luglio, e un simbolico imbavagliamento sia dei blogger presenti sia della statua simbolo della libertà di espressione, quella del Pasquino.Hanno aderito all'iniziativa blogger di ogni area politica (ma anche non politici) ed esponenti di diversi partiti e associazioni.Tra gli altri: Ignazio Marino, Vincenzo Vita, Mario Adinolfi e Francesco Verducci (Pd); Antonio Di Pietro (Idv): Pietro Folena (Partito della Sinistra Europea); Amici di Beppe Grillo di Roma, Calabria e Taranto; Articolo 21; Sinistra e Libertà; Per il Bene Comune; Partito Liberale Italiano (PLI).Hanno aderito a titolo personale anche Giuseppe Civati, Sergio Ferrentino, Massimo Mantellini, Alessandro Robecchi, Claudio Sabelli Fioretti, Ivan Scalfarotto, Luca Sofri, Marco Travaglio e Vittorio Zambardino.Anche alcuni parlamentari della maggioranza (come Antonio Palmieri e Bruno Murgia), seppur non verranno in piazza, hanno espresso la loro contrarietà alla norma imbavaglia-Rete presente nel ddl Alfano.Sarà in piazza Navona anche il professor Derrick de Kerckhove, guru della Rete e docente all’Università di Toronto. Verrà infine annunciata la costituzione della “Consulta permanente per il Diritto alla Rete”: avrà l’obiettivo di aprire un tavolo di confronto tra il mondo della Rete e la politica, che tenga conto della libertà di espressione e di informazione, e soprattutto delle necessità di chi la Rete la vive ogni giorno come utente e cittadino.

venerdì 10 luglio 2009

Chimica, la fuga dei gruppi dal Lazio addio a un patrimomio di competenze

MONTEROTONDO e Pomezia. Norde sud di Roma. Tra loro, una cinquantina di chilometri e la storia della chimica nel Lazio. Due poli di ricerca di altissimo livello, vanto regionale e nazionale insieme, che entro fine anno non esisteranno più. A meno di soluzioni per ora lontane, il centro Eni di Monterotondo e l' Istituto di biologia molecolare di Pomezia sbarreranno i cancelli. Inghiottendo ingegni e brevetti, spegnendo due motori, simbolo e traino per l' economia regionale. La chimica nel Lazio, 18 mila addetti e 300 aziende per lo più farmaceutiche sparse tra Latina, il distretto di Pomezia e Frosinone, è in crisi. Travolta dalla terribile congiuntura, come altri settori. Ma anche da un cambio di pelle che le multinazionali chiamano "ristrutturazione". Le cause? Brevetti scaduti dei farmaci e generici che avanzano, la competizione sui costi vinta al ribasso da India, Egitto e Cina, il profitto che le penicilline non garantiscono più. Meglio il biotech e gli antitumorali con la ricerca base in Usa, la produzione in Romania e la distribuzione in Italia. «Ormai siamo solo mercato, il quinto del mondo per consumo», avverte Dario D' Arcangelis, segretario della Filcem Cgil di Latina, dove il farmaceutico pesa più del 40% del Pil totale, 13 mila lavoratori, una decina di multinazionali e un grande indotto. «L' isola felice è finita», dice. «C' è un' emorragia di posti di lavoro». Tra questi gli informatori scientifici, tanti a Latina, 5-6 mila nel Lazio, 30-35 mila in Italia. È la crisi nella crisi: le multinazionali si specializzano, lasciano i farmaci di uso quotidiano, viene meno il rapporto con il medico di famiglia. La regione Lazio ospita da decenni le più grandi firme del farmaco, molte arrivate grazie ai fondi della Cassa per il Mezzogiorno: Merck Serono, Sigma Tau, Menarini, Pfizer, Wyeth, Abbott, Bristol-Myers Squibb. I prodotti chimici sono al primo posto nelle esportazioni: 5,1 miliardi di euro nel 2008, l' 11% in più rispetto all' anno prima. Nel 2009 andrà peggio. Crollo del 20% nella produzione e già 2.760 lavoratori tra mobilità e cig. «Senza scelte strategiche, possiamo dire addio all' industria chimica nel Lazio», si allarma Tina Balì, segretario regionale della Filcem-Cgil, che insieme a Cisl e Uil ha guidato lo sciopero nazionale dello scorso 24 giugno. Nonostante le protestee la lettera inviata all' amministratore delegato dell' Eni, Paolo Scaroni, da Marrazzo e Zingaretti, il colosso energetico italiano ha deciso: chiuderà il centro di ricerca di Monterotondo, dopo 40 anni di presenza. Ai 58 ricercatori la scelta: Novara, Milano o anche Roma ma a fare altro, niente più ricerca. «In questa storia perde l' Eni, vanificando lavoro e commesse, e perde il territorio», dice Edoardo D' Angeli, ricercatore Eni da 29 anni, memoria storica del complesso di Monterotondo che presto ospiterà i laboratori di neuroscienze del Cnr. «Negli anni ' 90 eravamo 340, mèta ambita dei laureati romani», racconta. All' epoca l' Eni aveva anche la farmaceutica, poi ceduta al gruppo Menarini. Celebri i brevetti per l' ormone della crescita e il latte ad alta digeribilità. «Poi ci siamo concentrati sull' ambiente per migliorare l' impatto delle raffinerie». E qui i risultati non sono mancati. Le alghe che assorbono la Co2, da cui trarre biodiesel, che stanno per essere testate a Gela. Un disperdente biodegradabile per il petrolio sversato in mare o in terra che ha contribuito a bonificare l' area su cui ora sorge la nuova fiera di Rho. Argille speciali, gli zeoliti, per proteggere le falde acquifere, in grado di fermare gli inquinanti dei petrolchimici ma anche di altre tipologie di aziende, permettendo all' acqua di filtrare. Tutti brevetti targati Monterotondo. All' altro capo di Roma intanto, i laboratori dell' Irbm di Pomezia sono già chiusi dal primo luglio, i ricercatori a casa con lo stipendio fino a settembre, poi scatterà la cassa integrazione. Senza un accordo per cedere stabilimento e brevetti, la proprietà della Merck chiuderà Pomezia entro l' anno: 300 addetti con l' indotto, molti giovani e donne sotto i 40, almeno 50 ricercatori stranieri, alcuni già volati all' estero. E risultati eccellenti: vaccino per l' epatice C, molecola per la cura dell' Hiv, studi avanzati su leucemie e malattie cardiovascolari. «I curriculum vanno a ruba, io sono stato preso in Olanda, ma ci hanno chiesto di non andare via, perché siamo il patrimonio dell' azienda», riferisce un ricercatore di 34 anni. Un filo di speranza è appeso al tavolo convocato per metà mese. Un gruppo di imprenditori guidati dalla Uir (l' Unione degli industriali romani) ha preparato con Deloitte un piano industriale per rilevare l' Irbm e incontrerà sindacati, regione e manager della Merck. Per salvare il centro e un simbolo. -
VALENTINA CONTE
La Repubblica - Roma
7 luglio

mercoledì 8 luglio 2009

Il Venezuela cancella i brevetti

Il Venezuela ha annunciato dei piani per invalidare i brevetti su una serie di farmaci e permettere alle aziende locali di produrre versioni generiche meno care. L'annuncio è stato dato durante un discorso alla televisione dal ministro del Commercio Eduardo Saman, che ha spiegato come le necessità dei pazienti con Hiv/Aids o cancro abbiano la precedenza rispetto agli interessi delle aziende farmaceutiche. Saman non ha specificato quali medicinali verranno privati della protezione commerciale ma ha annunciato una revisione delle leggi nazionali sui brevetti, sempre nel rispetto dei trattati internazionali firmati dal Venezuela. Anche il presidente Hugo Chavez ha parlato dell'argomento in un recente discorso radiofonico, sottolineando che i brevetti non possono trasformarsi in restrizioni o in trappole. "Un'invenzione o una scoperta scientifica - ha detto Chavez - dovrebbero essere a disposizione del mondo, soprattutto nel settore della medicina, e non un ostacolo per produrre farmaci". Il ministro Saman, che è anche presidente dell'Institute for the Defense of People in the Access to Goods and Services (Indepabis), ha dunque reso noto che il suo ufficio sta progettando una nuova legislazione sulla proprietà industriale, che sarà presentata a breve all'Assemblea nazionale venezuelana.

Mercato farmaceutico e ricerca: dati del'AIFA

Secondo un'indagine dell'Agenzia Italiana del Farmaco, dal 2000 al 2008 la maggior parte degli studi clinici si è concentrata in Lombardia, in Emilia Romagna e nel Lazio. Al primo posto c'è la Lombardia con il 58,2% degli studi clinici realizzati in tutto lo stivale. Al secondo l'Emilia Romagna (39,6%), e al terzo il Lazio (37,6%). Seguono Toscana (33,4%) e Veneto (26,2%). Insieme determinano quasi il 90% dell'occupazione totale del settore: circa 97mila addetti su un totale di oltre 130mila (compreso l'indotto). Le prime cinque province per studi clinici sono Milano (44,7%), Roma (37,2%), Genova (21,7%), Bologna (21,6%) e Torino (21,5%). Un trend positivo, seppure non omogeneo sul territorio nazionale, che nel 2008 ha portato il settore Ricerca e Sviluppo a incassare 1 miliardo e 200 milioni di euro di investimenti da parte delle imprese del farmaco (l'1,7% in più rispetto al 2007).Il totale nazionale dei consumi di farmaci, invece, arriva, nello stesso anno, quasi a 1800 miliardi di confezioni per un valore di circa 1300 miliardi di euro, il 2,8% in più rispetto al 2007. La classifica delle regioni che mostrano il maggior consumo di farmaci è quasi identica alla precedente: Lombardia (oltre 274 milioni di confezioni), Lazio (183 milioni) Campania (circa 166 milioni) e Veneto (quasi 135 milioni). La situazione cambia, con alcune new entry, se si considera il consumo annuale pro-capite: Emilia Romagna, con 36,6 confezioni a testa, Lazio (33), Toscana (32,7), Umbria (31,3), Sicilia

venerdì 3 luglio 2009

Vertice a Palazzo San Filippo sulla “Pfizer”

Il presidente Celani e il sindaco Castelli hanno incontrato i rappresentanti dell’azienda.
Dopo la riunione di ieri con i rappresentanti sindacali della “Pfizer”, si è tenuto oggi pomeriggio a Palazzo San Filippo, un nuovo vertice tra Istituzioni e dirigenza dell’azienda. Il presidente della Provincia Piero Celani e il sindaco di Ascoli Guido Castelli hanno infatti incontrato il direttore dello stabilimento della multinazionale Giuseppe Allocca e il direttore di "Assindustria" di Ascoli Piceno Luciano Vizioli per affrontare la delicata situazione dei lavoratori del sito farmaceutico piceno. Il presidente Celani e il sindaco Castelli hanno rappresentato le esigenze delle parti sociali e la forte preoccupazione dei lavoratori invitando l’azienda a ritirare le annunciate procedure di mobilità. Pur ribadendo la necessità del processo di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale, in segno di disponibilità verso le Istituzioni intervenute al tavolo del confronto per allargare i margini di mediazione, l’azienda posticiperà l’avvio della procedura di mobilità da lunedì a mercoledì prossimo facendola così slittare, di fatto, di una settimana. Ciò consentirà alle parti interessate di avere più tempo a disposizione per tentare di raggiungere un accordo, tenendo conto anche dell’assemblea dei lavoratori dell’azienda in programma lunedì 6 luglio. Da parte propria la dirigenza della “Pfizer” ha assicurato non solo la conservazione del sito produttivo sul territorio piceno, ma anche nuovi investimenti nel prossimo anno per potenziare la struttura in vista del lancio di nuovi prodotti e del possibile sviluppo in positivo della crisi mondiale.“Abbiamo chiesto ai vertici dell’azienda che le procedure di mobilità vengano ritirate – ha dichiarato il presidente della Provincia Celani – in ogni caso opereremo in tutte le direzioni affinché si giunga ad un accordo con l’impiego di tutti gli strumenti e le soluzioni possibili. In questa prospettiva, insieme al sindaco Castelli, incontreremo di nuovo le rappresentanze dei lavoratori prima dell’assemblea di lunedì”.Pubblicato il 2/7/2009 alle ore 19:52

giovedì 2 luglio 2009

Comunicato sindacale

A TUTTO IL PERSONALE DI SITO LA RSU DI STABILIMENTO RIUNITASI IN DATA 29-06-2009 ALLE ORE 14:00 CON LA DIREZIONE AZIENDALE PER DISCUTERE SUL RINNOVO DEL PREMIO DI PARTECIPAZIONE 2009 E PRESO ATTO DELL'ENNESIMA CHIUSURA DA PARTE AZIENDALE CIRCA IL CONGELAMENTO AL 100% DEI PARAMETRI DEL PDP 2009 (PREMIO CHE SIA PER LA PARTE NORMATIVA CHE PER QUELLA ECONOMICA E' GIA SCADUTO DA DIVERSI ANNI) SENZA IL QUALE LE MAESTRANZE POTREBBERO SUBIRE UN DECURTAMENTO CONSISTENTE O ADDIRITTURA LA NON EROGAZIONE DELLO STESSO PREMIO E DI UNA SCONCERTANTE ED IRRESPONSABILE POLITICA AZIENDALE CHE DI FATTO UMILIA LE RELAZIONI SINDACALI DI STABILIMENTO DISTRUGGENDO AL CONTEMPO UNA QUALSIASI COLLABORAZIONE CON LE RAPPRESENTANZE SINDACALI HA FATTO FORMALE RICHIESTA IN DATA 29-06-2009 ALLE ORE 16:30 ALLA DIREZIONE HUMAN RESOURCE DI AUTORIZZAZIONE DI UN'ASSEMBLEA SINDACALE RETRIBUITA PER TUTTO IL PERSONALE DI SITO PER GIORNO 02-07-2009 ALLE ORE 08:30, FASCIA ORARIO CON LA MAGGIORE PRESENZA DEL PERSONALE ALL'INTERNO DEL SITO, PER POTER COMUNICARE LA SUDDETTA POSIZIONE DI IMPASSE DENUNCIA IL COMPORTAMENTO ANTISINDACALE AZIENDALE PERPRETATO SCIENTIFICAMENTE A DANNO DELLA AUTONOMIA SINDACALE DELLA RSU CON I SEGUENTI COMPORTAMENTI: 1)INVIO (SENZA ALCUN SENSO SE NON QUELLO DI IGNORARE LA POSIZIONE DELLA RSU) IN DATA 01-07-2009 DI UNA MAIL UFFFICIALE ALLA RSU PER UNA CONVOCAZIONE IN DATA 07-07-2009 CON ODG ”RINNOVO PREMIO DI PARTECIPAZIONE 2009” CHE DI FATTO SNOBBA PER L'ENNESIMA VOLTA LA POSIZIONE DELLA RSU IN MERITO ALLA RICHIESTA DI CONGELAMENTO DEI PARAMETRI AL 100% DEL PDP 2)LA CONCESSIONE DI UN'ASSEMBLEA SINDACALE RETRIBUITA PER IL 03-07-2009 ALLE ORE 15:00 NON COMUNICANDO I MOTIVI OSTATIVI CHE NON HANNO PERMESSO L'ACCOGLIMENTO DELLA RICHIESTA DELLA RSU DI ASSEMBLEA IN DATA 29-06-2009 3) L'INVIO IN DATA 01-07-2009 A TUTTO IL PERSONALE DI SITO ATTRAVERSO IL SISTEMA ELETTRONICO DI POSTA ELETTRONICA DELLA AUTORIZZAZIONE DI ASSEMBLEA SINDACALE DI STABILIMENTO IN DATA 03-07-2009 PER LE ORE 15:00 ASSERENDO CHE LA STESSA RSU ABBIA FATTO TALE RICHIESTA DICHIARANDO DI FATTO UN FALSO E GETTANDO IN CONFUSIONE IL PERSONALE 4)OSTEGGIANDO PRETESTUOSAMENTE L'AGIBILITA' SINDACALE DEI COMPONENTI LA RSU PER TALI MOTIVI LA RSU NON CONSENTIRA' LA CELEBRAZIONE DI NESSUNA ASSEMBLEA IN DATA 03-07-2009 ALLE ORE 15:00 IN QUANTO VEDE VIOLATA LA PROPRIA AUTONOMIA DECISIONALE DI INDIZIONE DELLE ASSEMBLEE CONFERITAGLI DAL CCNL CHIMICO FARMACEUTICO E DALLA L. 300/70 CHE DI FATTO COLPISCE LA PROPRIA STRATEGIA SINDACALE IN MERITO ALLE FASCIE ORARIE DEL PERSONALE DA COINVOLGERE PER LE PROPRIE ASSEMBLEE SINDACALI E CHIEDE AL CONTEMPO ALLE SEGRETERIE PROVINCIALI DI APPARTENENZA DI CAUTELARE NELLE SEDI OPPORTUNE LA PROPRIA DIGNITA' E LA LIBERTA DEI LAVORATORI A RIUNIRSI QUANDO CREDONO PIU' OPPORTUNO PER IL CONSEGUIMENTO DELLE PROPRIE LEGITTIME RIVENDICAZIONI.
La RSU di Stabilimento
Catania, 02-07-2009

Rotte le relazioni sindacali con la Direzione Wyeth

In data odierna, Filcem, Femca, Uilcem ed UGL chimici, insieme alla RSU di stabilimento, hanno sancilto la loro indisponibilità al confronto con la Direzione di Wyeth sino a quando non verranno ripristinate le corrette relazioni sindacali.
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La mia opinione sull'accordo separato

Secondo quello che ho appreso riguardo l’accordo separato tra C.I.S.L. ,U.I.L., Confindustria e il Governo, è saltata fuori una realta’ indignosa per i lavoratori ma tutta a favore dell’aziende.
E’ impossibile pensare che si sia raggiunto un accordo con il Governo e i Sindacati, visto che il principale compito degli Stessi è e deve essere la tutela dei lavoratori.
Almeno 6 sono i punti che non tutelano i lavoratori:

¨ Non si recupera mai l’inflazione reale;
¨ Riduce il ruolo dei CCNL. La parte economica viene delegata a soggetti terzi e ministeri;
¨ Non si allarga la possibilità di contrattazione per il secondo livello;
¨ La derogabilità dai CCNL diventa un principio generale;
¨ La bilateralità si allarga a compiti impropri;
¨ Il diritto di sciopero viene fortemente limitato.

Premesso questo, penso che molti dei lavoratori non conoscono questa realta’, penso che sia opportuno divulgare queste notizie a tutti,per far si che ognuno dei lavoratori sia al corrente del danno che questo accordo separato comporti.
Fiero e orgoglioso che la C.G.I.L. non abbia firmato questo accordo, si è dimostrata come sempre L’ UNICO Sindacato per la tutela di tutti i lavoratori ...
Giovanni Cantone

Sicilia, baby pensionato in Regione il super-manager si ritira a 47 anni


PALERMO - In pensione a 47 anni, lasciando nel pieno della carriera una delle poltrone più ambite della Regione siciliana. Pier Carmelo Russo, segretario generale dell' amministrazione dell' Isola, è pronto a mettersi in congedo, anche se al riguardo abbozza una blanda smentita. Il suo onorario ammonta a 170 mila euro annui che diventano 194 mila con la premialità. Da pensionato percepirebbe circa il 75 per cento dello stipendio. Baby pensionato diverrà grazie a una legge che vale solo in Sicilia ed esclusivamente per i dipendenti regionali. Basta avere un anziano genitore in cattive condizioni di salute. Chi non ne dispone può sempre procurarselo. È il caso di un' impiegata che per andare in pensione dopo appena 20 anni di lavoro si è fatta adottare da una malconcia novantenne. La legge, d' altra parte, glielo consentiva. L' amministrazione dell' Isola, quando a guidarla era ancora Salvatore Cuffaro, ha deciso di garantire a qualsiasi dipendente che abbia un genitore, un coniuge o un figlio affetto da una malattia «di particolare gravità» la possibilità di congedarsi definitivamente dal lavoro non appena raggiunti i 25 anni contributivi per gli uomini e i 20 per le donne con prole. In tutti gli altri enti pubblici, ammettono dalla stessa Regione, i dipendenti non godono dei medesimi privilegi ma possono contare al massimo su qualche giorno di permesso in più. Robetta, insomma. E adesso si prepara a sfruttare questo scivolo il capo della segreteria generale Pier Carmelo Russo. Lo ha piazzato lì, nel febbraio scorso, il governatore Raffaele Lombardo spodestando da quell' ambitissima poltrona un fedelissimo di Cuffaro come Salvatore Taormina, spedito in altri uffici. Ma ora è lo stesso Lombardo a far trapelare il suo risentimento sul possibile precoce pensionamento di Russo. E il diretto interessato prova a smentire le voci sul suo congedo. «Allo stato non è previsto», dichiara Russo, ma poi aggiunge: «È vero, ho presentato la domanda per miei problemi familiari ma non l' ho fatto adesso». E conclude: «Cofferati è andato in pensione per accudire un figlio, io lo faccio per un genitore. Dov' è lo scandalo?». D' altra parte, in molti alla Regione non s' aspettavano che questo congedo potesse suscitare clamore. In appena sei anni, sempre per accudire un parente malato, l' amministrazione siciliana ha autorizzato circa mille baby pensioni. Tutto è cominciato nel dicembre del 2003 quando l' Assemblea regionale approvò la legge che equipara il sistema pensionistico dell' amministrazione dell' Isola alla normativa di tutti gli altri enti pubblici del Paese. Nessuna eccezione, nessuno specifico siciliano - fu promesso da chi approvò il testo - tranne un cavillo, un articolo che ai più sarà sembrato irrilevante e che invece ha salvato un privilegio già contenuto nella riforma della pubblica amministrazione varata nel 2000. Messa alle strette dai controlli statali che negli ultimi anni si sono fatti sempre più pressanti, alla Regione non è rimasto che questo escamotage per continuare a produrre baby pensioni. «È ormai l' unica via di fuga - afferma Alfredo Liotta, fino a poco tempo fa capo del personale regionale - e in molti hanno pensato di approfittarne. Soprattutto le donne». Fra queste l' impiegata che ha trovato una novantenne disposta ad adottarla. L' ufficio del personale, per scrupolo, espose il caso all' ufficio legale che diede ragione all' aspirante baby pensionata: «Adottivi o naturali, sempre figli sono», sentenziarono gli avvocati della Regione. -
MASSIMO LORELLO Repubblica — 30 giugno 2009 pagina 19

mercoledì 1 luglio 2009

Comunicato RSU sullo sciopero generale del 24 giugno

Le organizzazioni Filcem CGIL, Femca CISL, Uilcem UIL e UGL Chimici, esprimono tutta la loro soddisfazione per la splendida riuscita dello sciopero proclamato nella giornata del 24/6/09.
Le suddette Organizzazioni Sindacali, ringraziano in modo particolare tutti i lavoratori che con la loro adesione hanno contribuito al successo dello sciopero sostenendo le rivendicazioni dei Sindacati Nazionali di Categoria e nello specifico della nostra Azienda, le richieste avanzate dalla RSU. La notevole adesione allo sciopero è stato, infatti, anche un chiaro messaggio a supporto della RSU dello stabilimento e di insofferenza nei confronti della Direzione sorda alle legittime rivendicazioni sindacali.
Si è assistito ad una chiara presa di coscienza dei dipendenti di tutte le aree dello stabilimento la cui adesione ha consentito un blocco delle produzioni nella giornata dello sciopero.
Lo stato di preoccupazione per le sorti dell’acquisizione e le problematiche locali, hanno trovato complementazione nelle rivendicazioni delle Segreterie Nazionali organizzatrici dello sciopero del comparto chimico e farmaceutico.
Le scriventi OO SS si ripropongono di attivarsi in modo tale che il proprio operato e le proprie ragioni possano essere manifestate con chiarezza ancora maggiore, in modo tale che l’adesione eccellente che si è avuta in questa circostanza possa essere ancora maggiore in futuro.