FILCTEM-CGIL

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giovedì 22 settembre 2011

Comunicato della Segreteria provinciale della Filctem di Catania sulla cessione a Myrmex SpA del Centro Ricerca

La FILCTEM CGIL di Catania, si dichiara soddisfatta per l’esito positivo della trattativa. Il progetto dell’azienda acquirente, infatti è un progetto ambizioso che salvaguardia l’occupazione di 80 ricercatori e che in futuro potrà fungere da volano di sviluppo industriale del territorio catanese e di potenziale crescita occupazionale.
Tutto questo è stato reso possibile anche dall’intervento determinante della Regione Sicilia che oltre a partecipare finanziariamente all’operazione, ha posto tutele e garanzie per i lavoratori nell’arco di un triennio.
L’accordo sindacale tra OO SS e Myrmex, prevede inoltre, l’assorbimento futuro, di sei ricercatori precari che lavorano presso il Centro ricerca da diversi anni.
Negative sono, invece le valutazioni nei confronti della Pfizer che, ancora una volta, ha partecipato al tavolo negoziale con arroganza e scarso senso delle relazioni industriali.
La situazione dello stabilimento produttivo di Pfizer Catania, rimane estremamente delicata e fortemente preoccupante a causa di una procedura di mobilità in atto per 84 lavoratori in esubero.
Su questo la posizione della Filctem CGIL di Catania era e rimane la disponibilità a discutere esclusivamente di soluzioni di volontarietà che prevedano un saldo occupazionale zero.

lunedì 19 settembre 2011

La Pfizer passa dal colosso americano alla Myrmex



La Sicilia 19 settembre

Pfizer cede il centro ricerca di Catania

Lasiciliaweb (19/09/2011): L'acquirente è l'azienda milanese Myrmex, che ha già garantito la salvaguardia dei posti di lavoro dei 70 impiegati
19/09/2011
CATANIA - Pfizer ha ceduto il centro di Tossicologia di Catania all'azienda italiana Myrmex. Lo rende noto la società farmaceutica sottolineando che sono "garantiti il prosieguo delle attività e la salvaguardia dei posti di lavoro". Nel sito lavorano oltre 70 persone.

La struttura ha in corso programmi di ricerca che godono di finanziamenti del ministero dell'Università svolti in collaborazione con importanti enti pubblici, come il Cnr, l'Istituto superiore di sanità e la Regione Siciliana, per circa 20 milioni di euro.

"L'acquisizione del centro di Tossicologia è un impegno che Myrmex sottoscrive e conferma per il futuro del Centro - commenta Gian Luca Calvi, amministratore delegato della società subentrante - perchè rappresenta un modello di partenariato tra pubblico e privato che ha le prerogative necessarie perchè possa continuare ad esistere e svilupparsi per il prossimo futuro".

"Il supporto e la fiducia che la Regione Siciliana ha espresso nei confronti del progetto di Myrmex - aggiunge Calvi - e l'accordo delle parti sindacali creano i presupposti essenziali perchè, attraverso attività di ricerca e sviluppo, si creino nuovi posti lavoro nel futuro".

"Pfizer ha mantenuto l'impegno attivandosi di concerto con tutte le parti coinvolte, in primis la Regione Siciliana - sottolinea Ugo Cosentino, amministratore delegato di Pfizer Italia - e mettendo a disposizione degli acquirenti le risorse finanziarie, la struttura e le competenze necessarie per rendere ancora più attrattivo il centro di Tossicologia".

Pfizer cede centro tossicologia Catania a Myrmex

Giornale di Sicilia (19 settembre) - Pfizer ha ceduto il centro di Tossicologia di Catania all'azienda italiana Myrmex. Lo rende noto la società farmaceutica sottolineando che sono "garantiti il prosieguo delle attività e la salvaguardia dei posti di lavoro". Nel sito lavorano oltre 70 persone.
La struttura ha in corso programmi di ricerca che godono di finanziamenti del ministero dell'Università svolti in collaborazione con importanti enti pubblici, come il Cnr, l'Istituto superiore di sanità e la Regione Siciliana, per circa 20 milioni di euro.
"L'acquisizione del centro di Tossicologia è un impegno che Myrmex sottoscrive e conferma per il futuro del Centro - commenta Gian Luca Calvi, amministratore delegato della società subentrante - perché rappresenta un modello di partenariato tra pubblico e privato che ha le prerogative necessarie perché possa continuare ad esistere e svilupparsi per il prossimo futuro". "Il supporto e la fiducia che la Regione Siciliana ha espresso nei confronti del progetto di Myrmex - aggiunge Calvi - e l'accordo delle parti sindacali creano i presupposti essenziali perché, attraverso attività di ricerca e sviluppo, si creino nuovi posti lavoro nel futuro".
"Pfizer ha mantenuto l'impegno attivandosi di concerto con tutte le parti coinvolte, in primis la Regione Siciliana - sottolinea Ugo Cosentino, amministratore delegato di Pfizer Italia - e mettendo a disposizione degli acquirenti le risorse finanziarie, la struttura e le competenze necessarie per rendere ancora più attrattivo il centro di Tossicologia".

Pfizer cede il centro di Catania

Il sole 24 ore (19 settembre) - Via al deal tra Pfizer e Myrmex. Il colosso americano del biofarmaceutico ha ceduto alla società milanese il centro di tossicologia di Catania.

Il centro di ricerca è dotato di un laboratorio pubblico-privato con il Cnr, ha in corso vari programmi di sviluppo che godono di finanziamenti del ministero dell'Istruzione università e ricerca, con importanti enti pubblici quali il Cnr e l'Istituto superiore di Sanità.
Il valore della transazione non è facile da calcolare, ma, secondo la Pfizer, le partnership pubblico-privato in corso rappresentano una "dote" importante per il centro: comprende l'avvio di un programma di ricerca del valore di 20 milioni, di cui circa sei milioni a beneficio del centro e oltre dieci per l'Istituto superiore di sanità, del Cnr e di università siciliane. L'accesso a questi fondi sarebbe stato possibile grazie all'impegno profuso dalla Pfizer per trovare un partner industriale privato qualificato, come la Myrmex, in grado di rilevare il centro e garantire i livelli occupazionali. La Regione Sicilia ha inoltre assegnato al laboratorio catanese 4,5 milioni l'anno per un triennio.

La Myrmex rileva l'intera struttura del centro di tossicologia, i 76 dipendenti e si impegna contrattualmente a portare a compimento i programmi, garantendo la continuità con gli stessi ricercatori e le strutture di ricerca. Myrmex, controllata da Gian Luca Calvi, è una società specializzata in ortopedia con sede a San Giuliano Milanese.
Per Ugo Cosentino, amministratore delegato della Pfizer Italia, «Pfizer ha ceduto il centro di tossicologia perché troppo distante da altri più grandi del gruppo. Ma ha posto a disposizione degli acquirenti le risorse finanziarie, la struttura e le competenze necessarie per renderlo ancora più appetibile».

Il centro era entrato nell'orbita Pfizer dopo il merger con Wyeth. La sua cessione non è quindi l'inizio del disimpegno del gigante Usa dall'Italia. «Nonostante – aggiunge Cosentino – in Italia il clima generale non sia favorevole né agli investitori esteri né alla ricerca. Pfizer negli ultimi anni ha stanziato 35 milioni di dollari nella produzione a Catania e oggi esporta in cento paesi. Sono inoltre pronti altri 25 milioni di dollari ma prima di investirli dovremmo ricevere segnali precisi dall'Italia».
Cosentino si riferisce alla politica del taglio dei prezzi praticata dal governo sulla spesa farmaceutica e che, negli ultimi anni, avrebbe cancellato 200 milioni di fatturato a Pfizer. Nonostante la "tosatura" Pfizer Italia ha stabilimenti produttivi oltre che a Catania anche ad Aprilia ed Ascoli, con 3.400 addetti.

Quest'anno dovrebbe realizzare un giro d'affari di 1,7 miliardi. «L'azienda – conclude Cosentino – vorrebbe rimanere in Italia ma devono esserci le condizioni».

martedì 13 settembre 2011

Pfizer Italia annuncia nuove misure lacrime e sangue



Ci risiamo. Un altro infausto annuncio di imminenti provvedimenti di lacrime e sangue. In una e-mail diffusa a tutto il personale, il Country leader di Pfizer Italia, Ugo Cosentino ha comunicato che “Pfizer si è impegnata a livello mondiale in un processo di riduzione dei costi e di revisione della propria struttura, a cui tutti i Paesi sono chiamati a contribuire”. Tagli, tagli ed ancora tagli. E prosegue: “E’ su questi criteri che si sta completando l’Operating Plan 2012-2014 che ha già recepito un saving di 1 miliardo di dollari all’anno all’interno delle BU”. Poi per rendere ancora più chiaro il concetto, chiude con la seguente affermazione: “Ancora una volta il management italiano si vede chiamato a compiere una scelta dolorosa, ma ci impegneremo al massimo, lavorando insieme nell’ottica di One Pfizer, per contenere e mitigare, laddove possibile, l’impatto sui colleghi coinvolti da questi cambiamenti”.
Ancora una scelta dolorosa per il management. Ma la vera scelta dolorosa è fatta sempre sulla pelle dei lavoratori. La reazione minima che possiamo avere è l’indignazione nei confronti di una logica che guarda solo ai profitti degli azionisti e non tiene minimamente conto del dramma che vivono i lavoratori…
Qui a Catania si sta continuando a trattare su 84 esuberi, mentre altri 80 stanno per passare alla nuova società Myrmex. E’ inutile ribadire che la nostra posizione oggi ancora più di ieri è quella del saldo occupazionale zero. Daremo il nostro avallo solo ad una mobilità volontaria ed incentivata. Ed intanto i tempi della trattativa scorrono, mentre qualcuno da per scontato una soluzione che auspichiamo ma sulla quale non abbiamo ancora nessuna certezza su quella che è la reale volontà finale dell’azienda.

domenica 11 settembre 2011

Pfizer Animal health & Jilin Guoyuan announciano una joint venture in Cina per la produzione di vaccini animali.

AsianScientist (9 settembre 2011) - Pfizer Animal Health, una business unit di Pfizer Inc. e Jilin Guoyuan Animal Health Company, Ltd., ha annunciato il Giovedi un accordo per sviluppare congiuntamente, la produzione e distribuzione di vaccini per la salute degli animali in Cina.
La nuova joint venture, Jilin Guoyuan Pfizer Animal Health Co., Ltd., offrirà una gamma completa di vaccini su misura per aiutare i produttori di bestiame Cinesi e soddisfare la crescente domanda per un abbondante approvvigionamento sicuro e e sano di animali di allevamento quali di maiale, manzo, e pollame.
Il mercato dei vaccini animali in Cina ha un valore di US $ 800 milioni all'anno. Pfizer Animal Health Guoyuan si focalizzerà inizialmente sullo sviluppo di vaccini per suini. I vaccini per i suini hanno un elevato potenziale di crescita in la Cina che è la nazione leader mondiale nella produzione di maiale, con una popolazione annuale di oltre 600 milioni di suini.
La joint venture rappresenta una piattaforma strategica per la crescita in un mercato, quale quello cinese che vale 3,4 miliardi e che rappresenta il secondo più grande in tutto il mondo con una previsione di tasso di crescita composto annuo di circa il 10 per cento.
"La joint venture Pfizer Guoyuan afferma il nostro impegno per investire e ampliare la nostra capacità di ricerca e sviluppo in Cina", ha detto Juan Ramón Alaix, presidente di Pfizer Animal Health.
"Consideriamo la Cina come un centro globale per l'innovazione. Guoyuan, con il suo programma di forte sviluppo dei vaccini e delle conoscenze scientifiche e capacità produttiva e di sviluppo, rende l'azienda il partner ottimale per Pfizer Animal Health ".
I termini dell'accordo non sono stati divulgati. La joint venture è soggetta all'approvazione da parte delle autorità del governo in Cina.

giovedì 8 settembre 2011

Bayer guarda a Pfizer Animal Health

(Reuters) - La tedesca Bayer (BAYGn.DE) sta valutando se fare un'offerta per l'unità Animal Health di Pfizer (PFE.N.
"Se è in vendita, daremo un'occhiata” ha detto" l'amministratore delegato di Bayer Marijn Dekkers in un’intervista al settimanale economico tedesco WirtschaftsWoche.

La salute degli animali è un mercato redditizio in quanto le persone nelle economie sviluppate spendono molto per i loro animali domestici. Inoltre, in confronto ai farmaci umano, il business non è strettamente regolamentato.

Pfizer Animal Health sviluppa prodotti per il bestiame e gli animali domestici, e opera in oltre 60 paesi. E ha realizzato un fatturato di circa 3,6 miliardi dollari l'anno scorso, lo rende uno dei più grandi al mondo nel settore. Gli analisti valutano il valore del business da 10 a 16 miliardi miliardi di dollari.

Dekkers detto che il gruppo è anche alla ricerca di possibili obiettivi nell’ agroalimentare e nelle tecnologie alimentari geneticamente modificati.

"Stiamo pensando più in termini di piccole acquisizioni", ha detto alla rivista in un'intervista che sarà pubblicata lunedi.

Il CEO di Bayer ha dichiarato che si potrebbe pensare anche ad una mega-fusione tra la sua divisione farmaceutica e un rivale come opzione teorica che era più attraente di un’acquisizione
"I prezzi attuali per le transazioni grandi rendono molto difficile recuperare gli investimenti, quindi una fusione tra uguali è molto più elegante," ha detto.

Bayer si prepara pe reagire all’impatto dovuto alla perdita dei brevetti sul suo Yaz (pillola anticoncezionale), che anticipa Dekkers porterà ad una diminuzione del fatturato globale delle pillole a partire da quest'anno.

Entro il 2013, si punta a una robusta crescita organica nel mercato farmaceutico della Bayer.

lunedì 5 settembre 2011

Colpo di spugna sull'articolo 18

http://www.rassegna.it/
Senato. Via libera a un emendamento che consente di licenziare grazie alle deroghe degli accordi aziendali. Cgil: si cancella la Costituzione. Per Sacconi norma molto utile. Apprezzamento da Confindustria. Bonanni: "Inopportuna, ma troppo allarmismo"



Sarà possibile licenziare aggirando l'articolo 18, grazie agli accordi aziendali in deroga ai contratti nazionali e alla legge. E' quanto prevede un emendamento all'articolo 8 della manovra approvato dalla Commissione bilancio del Senato. In sostanza anche nelle aziende con più di 15 dipendenti si potrà licenziare se un accordo aziendale coi sindacati lo consente.

Una modifica che fa insorgere la Cgil. Per il leader del sincacato di Corso d'Italia Susanna Camusso "si cancella la Costituzione" nel tentativo di "distruggere l'autonomia del sindacato". “Il governo - prosegue Camusso - sconfitto sulle pensioni vuole ora distruggere l'autonomia e l'autorevolezza del sindacato e, così come per le pensioni, i segreteri di Cisl e Uil non si accorgono di quello che sta succedendo e parlano d'altro”.

Per il numero uno di Corso d'Italia “le modifiche vuolte dalla maggioranza di governo all'articolo 8 indicano la volontà di annullare il contratto collettivo nazionale di lavoro e di cancellare lo Statuto dei lavoratori, e non solo l'articolo 18, in violazione dell'articolo 39 della Costituzione e di tutti i principi di ugugaglianza sul lavoro che la Costituzione stessa richiama. Infine - aggiunge - negano il principio di rappresentatività che non può che essere dato dall'iscrizione al sindacato e dal voto dei lavoratori che viene invece escluso dalle modalità previste dall'articolo 8”.

Inoltre, prosegue Camusso, “nessuno ci racconti che quell'articolo è coerente con l'ipotesi di accordo del 28 giugno con Confindustria che aveva come cardini il ruolo del contratto collettivo nazionale di lavoro e la misura della rappresentatività connessa al voto dei lavoratori: tanto che in assenza del voto dei rappresenati sindacali si rendeva per la prima volta obbligatorio, in un accordo con le controparti, il voto dei lavoratori”.
Il segretario generale della Cgil afferma inoltre: “Vogliamo ancora una volta sottolineare il comportamento autoritario del governo che interviene sull'autonomia contrattuale delle parti con una scelta senza precedenti nella sotria della nostra Repubblica. Tutto ciò, oltre a confermare le ragioni dello sciopero proclamato dalla Cgil per martedì 6 settembre, dice anche che la scelta esplicita di questo governo è quella di impedire che le parti sociali abbiano un ruolo positivo nel contribuire al superamento della crisi e per favorire la crescita. E' utile - conclude Camusso - che Confindustria, Cisl e Uil traggano le conseguenze di tutto ciò”.

Rispedisce al mittente le accuse il ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, convinto che "non ha senso parlare di libertà di licenziare" e che, invece, la norma contiene "utilissimi elementi per la più certa interpretazione delle rilevanti novità previste dalla manovra relativamente alla capacita dei contratti aziendali e territoriali".

Giudizio positivo sull'articolo 8 da parte di Confindustria: "Apprezziamo che nell'art.8 della manovra sia stato introdotto il principio della validità erga omnes dei contratti aziendali stipulati a maggioranza con le rappresentanze sindacali. Riteniamo che questo articolo non sia in contrasto con l'accordo interconfederale del 28 giugno che, in ogni caso, rimane per noi riferimento assolutamente essenziale delle relazioni industriali", scrive l'associazione degli industriali in una nota.

Per il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, invece la novità introdotta con l'articolo 8 in materia di licenziamenti è "inopportuna". Tuttavia per Bonanni su questo tema "si fa troppo allarmismo". E la ragione è che nessun sindacato firmerebbe mai un accordo per licenziare lavoratori. "E' evidente - spiega - quale sindacato dà il proprio assenso a un piano di licenziamenti?". Il numero uno della Cisl aggiunge che "noi non l'abbiamo chiesta e, francamente, mi sembra anche abbastanza inopportuno che sia entrata in questa materia, facendo balenare anche alla lontana la possibilità di licenziamenti indiscriminati".