FILCTEM-CGIL

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mercoledì 31 agosto 2011

SPOT DELLO SCIOPERO GENERALE DELLA CGIL

6 SETTEMBRE SCIOPERO GENERALE CGIL

La Segreteria Confederale della CGIL, a conclusione della riunione dei segretari generali di categoria e territoriali sulla base del mandato ricevuto dal Direttivo nazionale dell'11 e 12 luglio, ha indetto per martedì 6 settembre uno sciopero generale di 8 ore per ogni turno contro (e per cambiare) la manovra iniqua e sbagliata del governo.
Prende il via in Commissione Bilancio del Senato l'esame della manovra economica che lo scorso 13 agosto ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei Ministri. Un provvedimento da oltre 45 miliardi che andrà a sommarsi ai 47 dell'intervento di luglio, per un impatto complessivo che supererà i 90 miliardi da qui al 2013 e che la CGIL, fin da subito, ha fortemente contrastato poiché ritiene essere nella forma “depressivo, socialmente iniquo, innefficace e antisindacale” e contro il quale ha rafforzato la sua mobilitazione, proclamando per martedì 6 settembre uno sciopero generale di 8 ore per ogni turno.
La protesta inizierà il 24 agosto alle ore 9, davanti alla sede del Senato con un presidio proclamato dalla Confederazione, al quale parteciperà, insieme ai componenti della Segreteria Nazionale, il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso. Prevista in piazza per le ore 11 la conferenza stampa della leader del sindacato di Corso Italia, la quale illustrerà le proposte alternative della CGIL e le ragioni e le modalità dello Sciopero Generale promosso oggi. Come spiegato dalla CGIL, la completa bocciatura della manovra sta nel fatto che con questo provvedimento si “condanna il paese alla recessione e alla disgregazione sociale” per difendere invece “le grandi ricchezze e gli interessi che rappresentano la base di consenso del Governo”.
In particolare per la CGIL la manovra è “depressiva” e “socialmente iniqua”, perchè non viene destinata alcuna risorsa né alla crescita, né all'occupazione, mentre i redditi e i consumi dei cittadini continuano a ridursi. Per la CGIL ad essere colpiti dal provvedimento sono, ancora una volta, i soggetti sociali più deboli: lavoratori, pensionati, famiglie, mentre si continua ad evitare di intervenire sull'evasione fiscale, sulle rendite finanziarie e sulle grandi ricchezze. Il decreto del 13 agosto oltre ad essere “inefficace” perchè, come spiega la CGIL, “non affronta in maniera strutturale le cause del deficit, né pone le basi per ridurre realmente il debito”, possiede “caratteri antisindacali” in quanto “pretende di cancellare per legge uno strumento di regolazione generale dei diritti dei lavoratori come il Contratto Nazionale di lavoro”.
La manovra di ferragosto prevede, infatti, che gli accordi aziendali possano regolare le condizioni di lavoro in deroga al CCNL e alle leggi anche in materia di licenziamento. Per la CGIL questa norma rappresenta un “nuovo gravissimo taglio ai diritti dei lavoratori”. E' proprio sull'articolo 8 del decreto ('misure a sostegno dell'occupazione') che la CGIL si sofferma nella lettera inviata a CISL e UIL, il 22 agosto scorso. Alle due Confederazioni la CGIL apre una serie di questioni: “L’art. 8 della manovra non è un attacco alla autonomia delle parti?”, “Non è forse chiaro che trasformare l’art. 18 in materia contrattabile di non meglio identificate 'rappresentanze sindacali operanti in azienda', mina l’efficacia dell’articolo stesso?”, “Non è forse evidente che una norma che non si basa sulla rappresentanza, e affida poteri su tutte le materie fuori dai contratti, è la proliferazione di qualunque forma di sindacalismo ed un attacco esplicito al sindacato confederale?”.
Altra scelta contenuta nella manovra e fortemente criticata dalla CGIL è quella di spostare o accorpare alla domenica le festività civili e laiche, per la CGIL significa “colpire l'identità e la storia del nostro Paese, indebolirne la memoria”, rappresenta, prosegue “un grave limite per il futuro”, producendo per altro un “irrisorio beneficio economico”. Per questo motivo la CGIL ha deciso di lanciare una petizione popolare a difesa delle feste della Liberazione, del Lavoro e della Repubblica. Raggiunte al momento quasi 16mila firme. E' possibile firmare la petizione sul sito della CGIL (www.cgil.it) o direttamente presso le diverse sedi delle Camere del Lavoro dietro le parole “alziamo insieme la nostra voce perché l’identità ed il futuro dell’Italia sono un bene indisponibile ad ogni manipolazione

giovedì 11 agosto 2011

Myrmex prende il centro Pfizer

http://eventiquattro.ilsole24ore.com/

Nino Amadore
Si avvia verso la conclusione positiva la vicenda che riguarda l'insediamento Pfizer di Catania e in particolare il centro di ricerca tossicologica Edsm (European drug safety and methabolism) già appartenuto alla Wyeth Lederle. Fino a venerdì 31 luglio, sono stati intensi i contatti tra Pfizer Italia di cui è presidente e amministratore delegato Ugo Cosentino e i vertici della Myrmex, società con sede a San Giuliano Milanese con 48 dipendenti e 50 agenti specializzata nella commercializzazione di protesi ortopediche, tra cui il presidente e consigliere di amministrazione Gian Luca Calvi per la definizione dei dettagli dell'operazione che fin qui ha avuto la supervisione dell'assessorato regionale alle Attività produttive di cui è direttore generale Marco Romano. Venerdì scorso i vertici delle due aziende hano firmato il contratto preliminare.
E già questo rappresenta per il presidente della regione Raffaele Lombardo, che sulla vicenda aveva scommesso parte della sua credibilità politica, un buon risultato.
La cessione del centro a Myrmex, hanno precisato ancora tre settimane fa da Pfizer, nulla ha a che vedere con il resto dello stabilimento catanese oggetto di un piano di intervento e riqualificazione industriale cui sono stati destinati investimenti per 40 milioni e ulteriori 27 milioni sono previsti nei prossimi due anni. In un comunicato diffuso l'8 luglio Pfizer ha precisato che lo «sforzo di programmazione e pianificazione che sta sostenendo a Catania è la risposta necessaria a fronte dell'inasprimento della situazione di mercato a livello europeo, dovuta principalmente alla competizione delle aziende di generici e alle politiche di prezzo dei paesi. Situazione critica che è destinata a diventare ancora più difficile anche a fronte delle recenti manovre di contenimento della spesa messe in atto nel nostro Paese e che impone alle aziende la riduzione dei costi di produzione dei farmaci per far fronte alla concorrenza estera ed è l'unica strada per garantire il mantenimento e la sopravvivenza della produzione italiana».
La cessione del centro di ricerca catanese consentirà di certo il rientro al lavoro dei 67 addetti della Pfizer dell'unità di ricerca che sono stati messi in mobilità nei mesi scorsi nell'ambito di quello che, in codice, è stato definito progetto Vespa: Pfizer si è impegnata a cedere anche la quota di agevolazioni pubbliche nel frattempo acquisite. Mentre per altri 84 lavoratori dello stabilimento continueranno le trattative con il sindacato.
Pfizer si è ritrovata con la proposta di Myrmex e su quella ha appuntato l'attenzione anche per accertare che l'azienda avesse i requisiti di affidabilità richiesti dal Miur ai fini del trasferimento dei programmi di ricerca già finanziati. L'offerta di Myrmex è stata formalizzata all'inizio del mese scorso.
Nel consiglio di amministrazione dell'azienda con sede a San Giuliano Milanese, siede Massimo Costa, in passato amministratore delegato di Link Italia e fondatore di Tissuelab (società che si occupa della processazione dell'osso umano) e di AT Grade che è specializzata nella ricerca e processazione di tessuti di derivazione umana e ha in gestione, in joint venture con Air Liquide, la cell factory dell'Ospedale Niguarda di Milano. Costa è anche titolare di un diritto d'opzione per l'acquisto di un a partecipazione rilevante di AT Grade. Ed è proprio sulle grandi potenzialità di AT Grade che punta la Myrmex per il sito di Catania dove intende sviluppare la possibilità di produrre a scala industriale i prodotti che escono dall'esperienza dei laboratori di AT Grade al Niguarda.
Non solo. Altro obiettivo è quello di avviare nuove ricerche per la creazione di nuovi prodotti anche in collaborazione con i centri universitari che si occupano di ingegneria dei tessuti di derivazione umana, sintetica o misti. Nel giro di due anni, nelle intenzioni del management di Myrmex, produzione e ricerca dovrebbero andare a regime. la regione siciliana, dal canto suo, pur di avere garantito il livello occupazionale (come ha più volte sostenuto il presidente Raffaele Lombardo) si è detta disponibile a dare, attraverso un accordo di programma, il supporto necessario che è stato quantificato in 4,5 milioni l'anno per tre anni. Myrmex si è impegnata sin da subito a girare alla Banca del tessuto della regione siciliana una quota del fatturato che sarà generato grazie alla distribuzione dei prodotti fabbricati nel centro di Catania.

lunedì 8 agosto 2011

Aggiornamento trattative: incontro del 5 agosto 2011

Si informano i lavoratori che, nel corso dell'incontro del 5/8/2011 (presenti le Segreterie provinciali, la RSU, la Direzione aziendale e Confindustria), si è proseguita la trattativa sulla mobilità.
Le OO SS hanno ribadito il principio della volontarietà ed hanno dichiarato che le vertenze relative al Centro ricerca ed allo stabilimento, sono imprescindibili l'una dall'altra e che quindi devono essere trovate soluzioni per tutti i 151 lavoratoti messi in esubero dall'azienda.
L'esame congiunto previsto dalla legge 223/91 è stato aggiornato al 29/08/2011, dopo avere siglato l'accordo per derogare di 30 giorni i termini di legge per la trattativa finalizzata a trovare soluzioni alternative ai licenziamenti.
Infine, è stata fissata la data per l'avvio dell'esame congiunto sul conferimento di ramo di azienda come da art 47 della legge 428/90 e articolo 2112 del codice civile. Tale confronto inizierà in data 01/09/2011.

giovedì 4 agosto 2011

Pfizer, approvato odg dell' On. Concetta Raia



Dalla Pfizer alla 3Sun, tra luci e ombre

NOTA DELLA FILCTEM CGIL CATANIA: per quanto riguarda la nostra Organizzazione, non è stata manifestata alcuna soddisfazione, in quanto al momento ci sono molti dubbi e nessuna certezza: quale sarà la solidità dell'azienda che ha acquisito il centro? Che piano industriale ha la Myrmex? E quindi: quali sono le prospettive occupazionali e quelle relative allo sviluppo del territorio? Al momento sono tutte domande isolute.

LAVORO: RAIA (PD) "REGIONE INTERVENGA PER SALVARE STABILIMENTI PFIZER"

PALERMO "Il governo regionale metta in campo ogni iniziativa utile per salvare lo stabilimento Wyeth-Pfizer di Catania, garantire i livelli occupazionali e tutelare le professionalitá presenti nel territorio". Lo prevede un ordine del giorno proposto dal deputato regionale del Pd Concetta Raia, sottoscritto da numerosi parlamentari regionali e approvato oggi dall'Ars. "Lo stabilimento Pfizer di Catania - dice Raia - é un centro d'eccellenza industriale e scientifico che deve essere difeso, non possiamo permettere che venga ridotto a mera officina farmaceutica di confezionamento. Servono certezze sul futuro dello stabilimento e azioni immediate per impedire il graduale smantellamento denunciato dalle organizzazioni sindacali". "L'impatto sociale derivante dalla chiusura o dal forte ridimensionamento dello stabilimento e del centro di ricerca sarebbe devastante per l'intero comprensorio etneo: basti pensare che la Wyeth-Pfizer di Catania é la seconda realtá industriale della provincia catanese, e tra dipendenti e indotto dá lavoro a circa 2000 persone". "Il governo regionale - conclude Concetta Raia - puó avere un ruolo attivo per l'individuazione di una soluzione, ma serve un atteggiamento univoco e chiaro da parte dell'azienda. Solo cosí sará possibile avviare un lavoro sinergico per predisporre, in accordo con le organizzazioni sindacali, tutte le misurenecessarie a tutelare il futuro dei lavoratori e del sito catanese".

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