FILCTEM-CGIL

Benvenuti nel sito ufficiale della FILCTEM-CGIL dedicato al comparto chimico e farmaceutico della provincia di Catania. Questo blog è un prodotto amatoriale, non è una testata giornalistica né un prodotto editoriale; ad esso non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47 né, tantomeno, l’art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62, poiché l'aggiornamento dei testi non ha periodicità regolare. Questo sito è espressione ufficiale della FILCTEM CGIL di Catania ed è curato da un apposito Comitato di Redazione in accordo alle linee politiche della Segreteria Provinciale.

mercoledì 27 gennaio 2010

Richiesta incontro urgente con l'Azienda

Abbiamo più di una volta affermato che, a nostro avviso, il sito non vive uno stato di crisi, bensì i contraccolpi di un’acquisizione non ancora ultimata.
A conferma di ciò, l’Azienda riconosce, infatti, le giuste spettanze contrattuali, affermando quindi in modo esplicito il raggiungimento degli obiettivi aziendali, e dimostrando così come da noi precedentemente sostento che non siamo all’interno di una fase di crisi.
Le scriventi OO SS, ritengono dunque che sino a quando Pfizer non presenterà il proprio Piano Industriale, non saranno disponibili a discutere soluzioni inerenti la riduzione dei costi.
Di conseguenza, le Segreterie Provinciali di FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILCEM-UIL, ritengono opportuno portare avanti le necessarie e precedenti rivendicazioni richiedendo alla Direzione HR un incontro urgente alla Direzione HR, avente per oggetto:

□ Il ripristino immediato del servizio di vigilanza esterno (la cui abolizione tra l’altro è stata un arbitrio dell’Azienda in quanto esso veniva “finanziato” con i soldi risparmiati dalla soppressione di due bus aziendali (che erano stati una conquista dei lavoratori) prima e dalla mancata riconferma del contratto di locazione del parcheggio GMC, dopo.
□ La rivalutazione dell’indennità di trasporto (considerato il continuo aumento del carburante che incide pesantemente sul salario reale dei lavoratori).


Le Segreterie Provinciali
FILCTEM-CGIL G. Romeo
FEMCA-CISL R. Campione
UILCEM-UIL A. Avellino

domenica 24 gennaio 2010

Pfizer Catania: l’assenza di RSU favorisce solo l’azienda, non i lavoratori

Sono passati un paio di giorni da quando grazie al golpe del “manipolo dei manipolati” ha fatto decadere la RSU. Noi riteniamo, e tantissimi lavoratori condividono la nostra impostazione, che si tratta di un golpe in quanto la maggioranza dell’assemblea dei lavoratori non era a favore. Per questo motivo e per coerenza di comportamento, i dimissionari non dovrebbero più ricandidarsi.
Inoltre, come abbiamo già scritto, questo vuoto nelle relazioni sindacali avviene in un momento molto delicato nella vita del sito in seguito all’acquisizione di Pfizer.
In questi pochi giorni già l’azienda ne ha approfittato per fare e strafare a discapito dei lavoratori, applicando quello che abbiamo definito “modello Ascoli-Piceno”: fare tutto ciò che l’azienda vuole senza che ci sia una RSU che possa contrastarne l’operato. Infatti ha effettuato spostamenti di lavoratori (anche definitivi) senza passare dal sindacato, si è permessa di parcheggiare lavoratori perché ritenuti non più idonei alla mansione perché obsoleti quando invece ha l’obbligo di formare i lavoratori impedendo che diventino tali (ammesso che i lavoratori cui facciamo riferimento lo siano realmente, cosa tutta da dimostrare), ha assunto lavoratori a tempo determinato senza rispettare l’anzianità di servizio a parità di mansione (anche se a parole sostiene che tale parametro sia determinante) e non da risposte sull’abolizione del servizio di vigilanza esterna che, ricordiamo, veniva pagato con i soldi dei lavoratori.
Di questo il “manipolo di manipolati” può essere fiero. L’azienda stava già operando in modo prepotente e senza rispetto dei sindacati e dei lavoratori, ma adesso ha totale libertà di movimento. E poi non è che la RSU decaduta fosse così ininfluente: abbiamo ottenuto, per esempio, un premio di partecipazione consistente (senza incremento rispetto a l’anno scorso, grazie alla UGL ed al resto del “manipolo”; ma anche in questo modo c’è un abisso rispetto a quanto l’azienda ad Ascoli vuole elargire come contentino ai lavoratori: 500 euro di una tantum!). Ma questo è solo un esempio. La FILCEM-CGIL per ben due volte sul tavolo RSU ha bloccato dei trasferimenti di lavoratori, fatti, a nostro avviso, senza criterio. Tutte le OOSS della FULC hanno impedito che l’azienda mettesse mano a trasferimenti definitivi, prima che ne dimostrasse la necessità oggettiva tramite un piano industriale. Sono bazzecole? Noi riteniamo di no.
Sui trasferimenti di lavoratori è importante fare anche una breve precisazione. A ridosso delle festività natalizie, l’azienda aveva deciso il trasferimento di 4 lavoratori dal reparto non-pen al promeris. Ciò con l’avallo dell’intero manipolo e solo la FILCEM-CGIL si mise di traverso bloccando tale operazione. Da cui si evince che:
- La RSU non era poi così incapace come loro, delegittimando se stessi dicono
- Il manipolo che per bocca del loro capo si definiscono i “riformatori”, (mente gli altri sarebbero “reazionari” ; questi sono termini del capo-manipolo ) avallavano una decisione aziendale poco corretta nei metodi e nel merito (trasferimento con deroga di mansione mentre c’erano possibilità alternative da mettere in atto) e la CGIL ha saputo bloccare tale operazione
Grazie cari colleghi, l’azienda è un muro di gomma, voi siete una bomba atomica sganciata sui lavoratori. Avete fatto questo per cambiare qli equilibri politici all’interno della RSU? Non era quello che volevano i lavoratori che vivono di stipendio e non di politica. E vedrete cari colleghi, che le urne ci regaleranno sorprese....
Cordialmente
La FILCEM-CGIL

sabato 23 gennaio 2010

Wyeth-Pfizer, si aspetta il Piano industriale

Si respira aria pesante alla ex Wyeth, ormai assorbita ufficialmente dalla Pfizer, la più grande multinazionale farmaceutica del mondo. L'importante sito industriale, che ha festeggiato alcune settimane fa 50 anni, ha chiuso l'anno con il licenziamento di 250 precari per gli effetti della scadenza del brevetto di un farmaco di punta. I lavoratori avevano contratti a tempo determinato, ma lavoravano in maniera continuativa ormai da moltissimi anni.Ma questo non è l'unico problema per la Pfizer come denunciano in una nota congiunta la Ugl Chimici (Umberto Costa, segretario regionale e Giuseppe La Mendola, segretario provinciale), la Filcem Cgil ( Giovanni Romeo), Femca-Cisl (il segretario provinciale Rosy Campione) e la Uilcem-Uil (Alfio Avellino).«La Pfizer, che nell'ottobre scorso ha concluso l'acquisizione della Wyeth, ha già avviato un processo di riorganizzazione dei siti produttivi, che culminerà a marzo, data in cui si conoscerà il destino dello stabilimento catanese. Riteniamo indispensabile ed urgente l'insediamento di un tavolo istituzionale di confronto con la Società, affinché in maniera corale si lavori per la salvaguardia ed il rilancio del sito e per il mantenimento dei livelli occupazionali raggiunti nel 2009. «Siamo certi che un tavolo di concertazione di alto profilo - continua la nota sindacale - sia in grado di mettere in campo strumenti e proposte, tali da rendere lo stabilimento altamente competitivo e puntare, con una strategia a medio termine, al rilancio dello stesso».Fin qui l'analisi del problema. La Ugl ritiene «preminente il ruolo delle Istituzioni locali e regionali, ai fini di determinare, di concerto con tutte le parti sociali, le condizioni ottimali per incidere positivamente sulle scelte strategiche della Società. Lo stabilimento, in termini di know-how tecnologico e professionale ha tutte le carte in regola per potere competere a livello mondiale, e Catania non può certamente permettersi di privarsi di un tale patrimonio. Per questo - continuano i sindacalisti - invieremo una richiesta al Prefetto, chiedendogli di convocare urgentemente il management Pfizer, unitamente al Comune, Provincia e Regione, per avviare immediatamente il confronto e delineare un percorso, in grado di individuare strategie e strumenti più idonei per la tutela del sito e dei lavoratori».Per Filcem-Femca-Uilcem, tuttavia un tavolo «locale», ancorchè necessario, non può bastare. «Riteniamo sia necessario chiedere anche un tavolo nazionale per comprendere la strategia di Pfizer su tutto il territorio nazionale e conoscere il piano industriale. Per questo chiediamo anche il coinvolgimento del ministero e delle segreterie nazionali sindacali».
Rossella Jannello
La Sicilia 23 gennaio

Non candidatevi più

Ritaglia ed invia ai dimissionari



Cosa pensavate di fare? Nel frattempo l'azienda fa quello che vuole favorita anche dal caos da voi creato.

Il manipolo dei manipolati ha raggiunto il risultato che voleva: lasciare campo libero all'azienda. E scommettiamo che saranno tutti candidati all'interno della stesta lista? Una a caso...

venerdì 22 gennaio 2010

Il caso-tessere Ugl arriva in parlamento. La Polverini snobbata anche dai poliziotti

Dalle pagine dei giornali il caso delle tessere Ugl gonfiate approda nelle aule parlamentari. I senatori del Pd, Tiziano Treu, Giorgio Roilo e Lionello Cosentino, hanno presentato un’interrogazione parlamentare al ministro del lavoro Sacconi, in cui chiedono «quali iniziative il ministro prenderà per assicurare la trasparenza sui numeri degli iscritti ufficialmente dichiarati dall’Ugl».L’iniziativa dei senatori dem però è solo il primo passo, perché la deputata Ileana Argentin ha preannunciato che nei prossimi giorni un atto analogo verrà depositato alla camera.Intanto, si scopre che dopo dipendenti pubblici, pensionati e operai, anche ai poliziotti piace poco il sindacato della Polverini. Sulla base dei dati del Viminale, infatti, viene fuori che l’Ugl Polizia conta solo l’8 per cento, grazie ai suoi 7.800 iscritti, piazzandosi così al quinto posto della classifica dei sindacati più “tesserati”. Pur essendo di destra, il sindacato della nostra si mostra lontano dai cuori degli agenti. Forse proprio per colpa della “compagna” Polverini.
Tratto da Europa del 15 gennaio

giovedì 21 gennaio 2010

Pfizer Catania: dopo la manovra di potere della UGL e di altri 3 franchi tiratori, la RSU decade

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Per calcoli di potere avete deciso di lasciare il sito senza interlocutori sindacali in un momento grave e delicato in cui si giocheranno le sorti del nostro futuro lavorativo. Ma attenti: i lavoratori non sono stupidi, tutt'altro. Sarete ben riconpensati.


lunedì 18 gennaio 2010

Pfizer Catania: i lavoratori vogliono certezze sul futuro

Ad un anno dall’acquisizione e a più di tre mesi dal day one, ancora non si hanno informazioni sul futuro del sito e di tutti i lavoratori che vi sono impiegati. E’ stato un anno duro, intenso, difficile. E le certezze tardano ad arrivare. Nel frattempo, l’Azienda ci comunica che il farmaceutico vive un grave stato di crisi, stato di crisi che, però, non viene dichiarato formalmente in nessun modo, sebbene le Organizzazioni Sindacali abbiano chiesto ripetutamente un piano industriale che lo dimostri nero su bianco. Verba volant come dicevano i nostri saggi antenati. Ed allora quale deve essere il ruolo di un’organizzazione sindacale? Certo, a nostro avviso, non può essere quello di diffidare l’azienda da fare assunzioni a tempo determinato o indeterminato, così come ha fatto di recente parte della RSU, in uno dei suoi più grossi scivoloni.Ma a queste considerazioni ci arriveremo dopo. Dal day one ad oggi, Pfizer ha dismesso siti qua e la per l’Europa e, per quanto ci riguarda, ci ha “inondati” con una serie interminabile di “visite”. Alla fine sono arriviate puntuali le congratulazioni per come si lavora all’interno dello stabilimento, per le tecnologie ecc…, ma ancora attendiamo quelle risposte che tutti quanti si attendono: che intenzioni ha Pfizer riguardo il Tazocin? Che ne sarà del non-pen? Cosa ne sarà dell’Animal Health dopo i 2 anni di produzione sembra siano certi? La nuova compagnia ha interesse verso il Centro Ricerca? In altre parole: abbiamo un futuro? E che futuro? Pfizer vorrà puntare su Catania come sito strategico?Per tutti questi motivi noi della Filctem-CGIL riteniamo che è giunto il momento di alzare il profilo della nostra strategia sindacale e di volare più in alto. Riteniamo che sia di fondamentale importanza che il livello della discussione sindacale si sposti dal livello locale (aziendale) a quello nazionale. E’ importante creare un coordinamento tra tutte le RSU del gruppo Pfizer Italia. E’ necessario che le Segreterie Territoriali interessate (Catania, Roma, Latina, Ascoli ecc…) e quelle Nazionali, chiedano ed ottengano un tavolo con i vertici di Pfizer Italia, per discutere del Piano Industriale dell’intero gruppo. E’ necessario che a livello locale, si porti avanti una strategia di alto profilo che coinvolga le Segreterie Confederali e che metta la vertenza Pfizer all’attenzione delle Istituzioni, in quanto centro di eccellenza industriale e polo di ricerca scientifica in un territorio sempre più deindustrializzato e povero di opportunità.Riteniamo che tutto questo sia determinante, perché i lavoratori hanno diritto a conoscere il proprio futuro, perché in management locale stenta ad avere una strategia chiara e non ci fornisce alcuna certezza. Riteniamo che tutto ciò sia determinante e necessario per dare un taglio a quello stato di incertezza, di ansia, di preoccupazione che serpeggia sempre di più tra i lavoratori. Riteniamo che tutto questo sia molto più importante e più corretto che criticare l’azienda perché continua a fare assunzioni. Noi riteniamo che questa critica sia al di fuori di qualunque logica sindacale. Ma allora, non bisogna essere critici con la Direzione? Si. DOBBIAMO ESSERLO! Ma per altri motivi. Dobbiamo esserlo perché chi governa l’Azienda a Catania, non sembra muoversi in modo coerente, spesso dimostra improvvisazione, non è in grado di governare e non riesce a dare certezze ai lavoratori. Dobbiamo essere critici, perché spesso non è corretta verso le OOSS ed i lavoratori (l’ultimo caso è quello del mancato rinnovo del contratto alla vigilanza esterna senza nemmeno passare attraverso uno straccio di comunicazione sindacale).Ma questo non ci autorizza a sostituirci all’azienda chiedendo i piani di cost reduction del sito o volendo sostituirsi all’azienda in prerogative che sono squisitamente aziendali e che non sono sindacali quali stabilire l’organizzazione del lavoro, decretare che l’azienda per ridurre i costi non deve assumere o peggio (purtroppo è successo anche questo!!!!) chiedere la cassa integrazione per i reparti che non lavorano al massimo delle loro potenzialità. Tutto questo è inaudito. Tutto questo non ha niente a che fare con il sindacato. Tutto questo porta alla guerra tra poveri, mette uno contro l’altro i lavoratori e lo fa in un momento in cui, più che mai questi devono essere coesi. E tutto questo distoglie dai veri problemi che i lavoratori hanno e da quelli che potranno avere nell’immediato.Un esempio tipico di tutto ciò è stata l’assemblea dei lavoratori che si è tenuta oggi, assemblea che, per colpa di un manipolo di ….. (scusateci ma non riusciamo a trovare nessun aggettivo che calzi) ha fatto fare una magra figura agli organizzatori. Costoro – che poi tranne uno erano tutti di una sola sigla sindacale (indovinate quale?) - avevano deciso che tutta la RSU dovesse dimettersi di fronte all’assemblea dei lavoratori. Avevano pensato che tutti quanti gli RSU si dimettessero all’unisono. Avevano parlato di inizio di un cambiamento, di una nuova era… ma non c’è stato quel “cambiamento” che non era diretto all’interesse dei lavoratori, ma come qualcuno ha detto candidamente (parlo di qualcuno dei relatori) “finalizzato a modificare gli equilibri sindacali all’interno dello stabilimento” che tradotto significa: ottenere vantaggi di bandiera, di sigla, sulla pelle dei lavoratori (vantaggi elettorali per intenderci tutti da verificare comunque anche perché la maggioranza dell’assemblea non ha certo dato il proprio assenso a tali posizioni che anzi sono rimaste assolutamente minoritarie).Molti lavoratori hanno giustamente criticato il fatto che invece di parlare dei problemi veri si sia parlato di questioni che non interessano nessuno se non chi li propone e li porta avanti. E come dare loro torto? Ed infatti chi si aspettava una levata di scudi contro la RSU ed un osanna verso il solo ed unico salvatore della patria è rimasto fortemente deluso. Riportiamo fedelmente quanto scrive il segretario provinciale di un’organizzazione sindacale di categoria su un noto social network in merito all’assemblea odierna: “La maggioranza non si è voluta dimettere e i lavoratori non hanno chiesto le dimissioni a furor di popolo anche di fronte ai dati oggettivi da me elencati”. Quindi i lavoratori non hanno ritenuto né validi né tanto meno oggettive quelle argomentazioni. Il dirigente sindacale, continua poi nel modo seguente: “E' di tutta evidenza che il sistema attuale sindacale alla fine sta bene alla maggioranza.”. Come a dire: se non vi rendete conto che ho ragione io siete tutti in torto (per non dire altro). Bell’esempio di democrazia… Certo queste affermazioni che denotano il fallimento di una linea perpetuata da taluni ben poco si intonano con le frasi scritte sullo stesso social network, dallo stesso dirigente sindacale, il giorno prima (citiamo sempre testualmente: “DOMANI SARA' IL GIORNO PIU' IMPORTANTE DI TUTTA LA STORIA DEL NOSTRO STABILIMENTO! DOMANI RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA DIGNITÀ E I NOSTRI DIRITTI! Il cambiamento deve iniziare...”. Per dirla con Francesco De Gregori: la storia da torti e da ragioni che in altri termini potremmo tradurre con: “cari colleghi avete venduto la pelle dell’orso senza averlo catturato prima!!!”. E non entro nel merito del fatto che i diritti dei lavoratori e la dignità di certi sindacalisti (coloro che hanno organizzato il teatrino odierno o coloro che, come ha fatto un altro dirigente sindacale ha implorato gli RSU di mettere almeno una firma su un foglio di dimissioni) oggi è stata parimenti calpestata.Ma per fortuna non siamo tutti indistintamente sindacalisti. Per fortuna non tutti abbiamo le stesse posizioni. La posizione della FILCTEM-CGIL, posizione discussa e condivisa da tutta la RSU facente capo alla nostra organizzazione è stata illustrata dal nostro Segretario di categoria, che ha parlato in nome e per conto di tutta l’organizzazione a livello provinciale e per conto di tutta la RSU della propria sigla. La posizione della nostra organizzazione, partendo dalla necessità del tavolo nazionale con Pfizer, ritiene inutile e dannosa la dimissione della RSU in questo momento delicato in cui bisogna governare gli eventi per non subirli. Consentiteci di concludere con una sola precisazione riguardo all’accordo sui precari sul quale non diremo niente, così come niente abbiamo detto in assemblea in quanto la nostra posizione su questo accordo è chiara e risaputa. Non vogliamo neppure discutere sui cambiamenti di posizione di taluni fatti con grande maestria demagogica oggi a proposito dei precari (a fine assemblea), ma vogliamo solo sottolineare che, a differenza di quanto detto oggi dal segretario della UGL chimici, i firmatari di tale accordo non lo hanno fatto a titolo puramente personale. All’interno della FILCEM, ma anche all’interno di tutte le OOSS firmatarie, c’è stato un dibattito aperto, un confronto democratico e coloro che hanno firmato l’accordo lo hanno fatto per convinzione.