FILCTEM-CGIL

Benvenuti nel sito ufficiale della FILCTEM-CGIL dedicato al comparto chimico e farmaceutico della provincia di Catania. Questo blog è un prodotto amatoriale, non è una testata giornalistica né un prodotto editoriale; ad esso non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47 né, tantomeno, l’art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62, poiché l'aggiornamento dei testi non ha periodicità regolare. Questo sito è espressione ufficiale della FILCTEM CGIL di Catania ed è curato da un apposito Comitato di Redazione in accordo alle linee politiche della Segreteria Provinciale.

lunedì 26 marzo 2012

Camusso, il Paese è con noi, lo dicono le piazze. Il governo cambi rotta

In una intervista al quotidiano 'l'Unità' il Segretario Generale della CGIL parla dell'articolo 18 e delle iniziative di lotta che la Confederazione metterà in campo per difenderlo: "È il momento di valorizzare l’impegno dei lavoratori a difesa di un principio: che venga colpito il licenziamento illegittimo"

 Applausi e ancora applausi per Susanna Camusso, applausi anche dalla platea di Cernobbio, dal Forum di Confcommercio, quando ha ripetuto che è ora di discutere di ripresa, dei modi per avviare una crescita del Paese e ha ricordato che gli strumenti sono il rilancio degli investimenti e una politica fiscale che risparmi il lavoro e che abbassi le aliquote Iva. Applausi incoraggianti, Segretario? Vuol dire che si sta realizzando, magari occasionalmente, qualcosa di simile ad un’alleanza per il lavoro? Da leggere insieme con le prime caute dichiarazioni del nuovo presidente di Confindustria, Squinzi. Insieme con le stesse voci di disaccordo che si sarebbero levate all’interno dello stesso consiglio dei ministri. Sperate che il Parlamento possa tenerne conto? «Parlerei di un sentimento comune che non appartiene solo ai lavoratori. Ne abbiamo le prove, lo dicono anche i sondaggi. In gran parte del Paese si riconosce cioè come sia sbagliato pensare di ridurre le tutele in questa stagione di crisi, come un passo di questo genere inasprisca la condizione di tanti. Ci auguriamo che il Parlamento dia ascolto a queste volontà». Intanto avete confermato sedici ore di sciopero. «Sedici ore di sciopero, mentre si intrecciano tante iniziative di lotta. Pensiamo a scioperi in contemporanea in tutti i territori, mentre si discute in Parlamento. Immaginiamo altre proteste, eserciteremo la fantasia. Promuoveremo una raccolta di firme, chiederemo sostegno a quanti possono. Abbiamo apprezzato, ad esempio, la lettera di un gruppo di giuristi, con chiarezza contro le modifiche all’articolo 18». Proteste ci sono già state, proteste spontanee di lavoratori sono le diverse sigle sindacali. Vuol dire che l’unità del sindacato si va ricomponendo dal basso? «Rispetto al tema dell’unità sindacale la sensibilità dei lavoratori è sempre alta. La reazione, per tante categorie, è stata unitaria. È un insegnamento? Bisogna andare avanti. Certo se si fosse mantenuta, al tavolo della trattativa, una opinione comune, non sarebbe finita così, perché il governo non avrebbe avuto la forza di accelerare i tempi su una proposta non condivisa. Ma non è il momento di recriminare. È il momento invece di valorizzare l’impegno dei lavoratori a difesa di un principio: che venga colpito il licenziamento illegittimo. E qui aggiungo qualcosa, perché mi pare d’assistere a una gran confusione, mentre il problema è chiarissimo: non è questione di distinguere tra licenziamenti per motivi economici, licenziamenti disciplinare, licenziamenti discriminatori, il punto è l’illegittimità del licenziamento, a qualsiasi categoria appartenga. Se il licenziamento è illegittimo, se l’illegittimità è stata accertata, sarà diritto del più debole, cioè del lavoratore, scegliere tra reintegro e indennizzo». Considerando che, tolto di mezzo il reintegro, scatteranno solo licenziamenti per ragioni economiche… Siamo nel paese dei furbi… «Infatti non accetto il ragionamento che in tanti fanno contro di noi, spiegando che non si può fare una legge in ragione del fatto che esistono i furbi, per impedire le loro furbizie. Mi pare che una legge si possa fare anche per colpire le devianze. Non siamo un Paese di assassini,male leggi contro l’omicidio non mancano. E poi una segnalazione la vorrei fare: il governo ci rassicura che non saranno consentiti gli abusi, che le maglie saranno strette. È un’intenzione degna del massimo rispetto. Ma è un’intenzione che rivela anche il timore che abusi se ne compiano, perché la norma consente evidentemente gli abusi. Siamo al riconoscimento della debolezza e della insostenibilità della legge, alle quali si può rimediare stabilendo che è l’illegittimità che si sanziona, a prescindere dalle motivazioni del licenziamento…» La discussione è aspra, anche perché capita in mezzo ad una crisi pesantissima e dopo una legge di riforma delle pensioni, che Raffaele Bonanni ha definito crudele… Non hanno scelto il momento sbagliato? «Qui sta il punto. Si vuole andare ad una riforma che non produrrà alcune effetto sulla crescita del Paese…». Il ministro non vi ha presentato una bella tabellina indicando le previsioni di espansione del mercato del lavoro, riformato come si deve l’articolo 18? «Nessuna tabella perché nessuno è in grado di fornirla, per la semplice ragione che effetti benefici non ce ne saranno. Siamo da capo, con una riforma del lavoro, ma senza crescita, che si aiuta per altre vie, dal fisco meno pesante sulle buste paga alla riduzione dell’Iva, dagli investimenti alle infrastrutture, dalla lotta alla corruzione all’innovazione e alla formazione. E per quanto riguarda le pensioni, si è prodotta una riforma che ne cancella il valore di welfare sociale, allungando i tempi del lavoro proprio quando viene meno il lavoro, creando una serie ingiustizie, violando diritti in essere, cancellando le fondate e motivate aspettative di migliaia di persone». Lei ha denunciato il rischio che si inasprisca la tensione nel Paese. «Il rischio c’è, se ad esempio nel lavoro invece di creare stabilità si vanno a introdurre ragioni di incertezza e di ansia, se per liberalizzare si sostiene l’idea di tener negozi aperti ventiquattro ore su ventiquattro, in un sistema del commercio che non è in grado di sostenere un simile peso, con la manovra sulle pensioni. Certo che c’è il rischio che la tensione salga, perché si continua nell’idea che si possa dividere il Paese. Noi abbiamo sempre dato molto peso alla convinzione di un accordo e, invece, abbiamo visto che il governo questa convinzione non la coltivava». Spiegazione di alcuni: si fa tutto per lo spread e per l’Europa, quasi su dettatura dell’Europa. Massimo Riva ha scritto che per inseguire l’Europa siamo diventati più tedeschi dei tedeschi. È d’accordo? «La sensazione che si voglia fare la parte dei primi della classe. Poi succede che un intervento come quello sulle pensioni ci allontana addirittura dall’Europa. Se si vuole intervenire sull’articolo 18, si prenda pure a modello un Paese vicino al nostro, un Paese industriale, un paese come la Germania, ma si rispetti il modello che è molto più favorevole al lavoratore e non cancella affatto l’opzione del reintegro». Il “Corriere”, un paio di giorni fa ha brindato alla fine della concertazione. La concertazione è morta? «Sono sempre convinta che la concertazione sia una risorsa per la democrazia e che assolutamente non condizioni o limiti le prerogative del Parlamento. La concertazione si regge sulla mediazione. Bisogna essere convinti del valore della mediazione e cercarla». Che cosa si attende dalla nuova Confindustria? Squinzi, senza dichiarar nulla, è stato chiaro sull’articolo 18, ma anche sull’importanza della contrattazione nazionale. «Dopo una stagione difficile, spero in una ripresa delle relazioni in coerenza con quanto s’è ipotizzato con l’accordo del 28 giugno. Il nuovo presidente di contratti nazionali ne ha firmati molti, riconoscendo che proprio i contratti nazionali sono strumenti di regolazione di una competizione sana, corretta, trasparente ». Come si è trovata a tavola, a Cernobbio, con Monti, con due ministri, Gnudi e Profumo, con Alfano, con Sangalli, presidente di Confcommercio,e poi con Bersani. S’è parlato di riforma del lavoro? «Mi è parso che il Presidente del consiglio non ne avesse alcuna intenzione e quindi il tema è rimasto lontano da quella tavola. S’è parlato soprattutto di calcio. Sangalli è milanista e aspettava la partita».
L'unità 25/03/2012 

Ordine del giorno conclusivo del Comitato Direttivo CGIL nazionale del 21 marzo 2012 (su Articolo 18)

Il Comitato Direttivo nazionale della CGIL valuta grave e inaccettabile, per ragioni di metodo e di merito, il modo con il quale il Governo ha inteso concludere il negoziato sulle modifiche legislative del mercato del lavoro. Mentre il Paese precipita nella recessione, anche per le scelte compiute dallo stesso Governo, si è deciso di guardare ai mercati finanziari e di garantire le scelte sbagliate di politica economica europea non dando alcun valore alla coesione sociale nella prossima fase del Paese, in assenza di politiche di crescita che diano risposte all’occupazione e al Sud. Infatti il Governo non ha mai inteso modificare in alcun modo le proprie proposte sull’art. 18 con l’obiettivo di rendere più facili i licenziamenti ingiustificati. Mentre sono state accolte buona parte delle richieste di Confindustria e delle piccole imprese il Governo si è mosso in continuità con le sue precedenti scelte. Con la modifica del sistema pensionistico, con le liberalizzazioni per quanto riguarda i lavoratori del trasporto pubblico e del commercio, con le iniziative fiscali reintroducendo l’Imu sulla prima casa, aumentando le aliquote Irpef regionali e comunali, aumentando l’Iva e le accise sulla benzina, si è voluto scaricare sul lavoro e sui pensionati l’emergenza finanziaria frutto anche del fallimento del Governo precedente. Il giudizio di merito che si può dare sull’insieme del negoziato è il seguente: - c’è un’evoluzione, che per noi certo non basta, delle forme di precarietà in ingresso, dovuta alle richieste del Sindacato, ed in particolare della CGIL, durante il negoziato; - è sempre grazie al nostro lavoro che è dovuto il miglioramento per durata e quantità dell’ASPI (il nuovo assegno di disoccupazione) rispetto all’attuale IDO anche se non è ancora garantita l’universalità degli ammortizzatori sociali in particolare modo per gli attuali precari e per i lavoratori delle piccole imprese mentre si sono pesantemente indebolite le tutele dei lavoratori più anziani e si restringono quelle oggi operanti nel Mezzogiorno (anche se siamo riusciti a spostare il tutto al 2017) 1- si è demolito l’effetto di deterrenza dell’art. 18 quale diritto ad una tutela per far valere l’insieme dei diritti, aprendo all’unilateralità del potere aziendale nella vita concreta nei luoghi di lavoro. Si apre oggi una grande battaglia e una grande sfida nel Paese e nella comunicazione, nei territori e nei luoghi di lavoro. L’obiettivo di questa battaglia deve essere quello di radicali proposte di modifica ai provvedimenti del Governo da presentare all’insieme del Parlamento. Tali modifiche dovranno innanzitutto riguardare la conferma e il miglioramento dei risultati ottenuti sulla precarietà garantendo prospettive di qualità per il lavoro dei giovani, l’universalità del sistema degli ammortizzatori verso i precari e le piccole imprese e il reinserimento della mobilità per i lavoratori over 50. Sui licenziamenti le modifiche dovranno riguardare la ricostruzione dell’effetto di deterrenza dell’art. 18 a partire dalla riconquista della reintegra come diritto essenziale per la tutela dei lavoratori coinvolti nel licenziamento. Il Comitato Direttivo della Cgil proclama 16 ore di sciopero per tutti i settori, parte delle quali verranno concentrate in un’unica giornata con manifestazioni territoriali in una data a breve decisa dalla Segreteria nazionale sulla base dei calendari parlamentari. Il Comitato Direttivo della CGIL chiama tutta l’Organizzazione a gestire le ore di sciopero per una fase di mobilitazione assolutamente straordinaria attraverso una campagna massiccia di assemblee, anche con ore di sciopero, una raccolta di firme che demistifichi la campagna che i provvedimenti vanno a favore dei giovani e dei precari, iniziative verso le singole imprese perché manifestino dissenso per le scelte del Governo sui licenziamenti, manifestazioni davanti al Ministero del Lavoro dei lavoratori in accordi di mobilità, in esodo o licenziati, oltre a tutti quelli che oggi sono rimasti 2coinvolti o imprigionati dalla modifica delle pensioni in lunghi periodi senza nessuna tutela del reddito, manifestazioni davanti al Ministero della Funzione Pubblica e della Pubblica Istruzione per i contratti pubblici e per la riduzione della precarietà nel pubblico impiego, articolazioni di scioperi aziendali, territoriali e categoriali con l’obiettivo di rendere diffusa ed evidente la mobilitazione nel Paese con un forte coordinamento confederale nazionale. A conclusione di questo percorso il Direttivo nazionale della CGIL si riconvocherà per valutare la fase e le ulteriori iniziative che verranno ritenute necessarie.

venerdì 23 marzo 2012

Bayer smentisce rumors su acquisizioni

Saranno il settore chimico e quello farmaceutico i business trainanti di Bayer nell'immediato periodo. Lo ha dichiarato il Chief Executive Marijn Dekkers parlando ai giornalisti in occasione di un evento a Dusseldorf . "Abbiamo una buona pipeline di prodotti e vogliamo che siano loro a trainare le vendite", ha detto Dekkers, aggiungendo che in questo momento la società non ha bisogno di fare acquisizioni, pur non escludendo l'eventualità di qualche buyout. Ed è proprio il tema acquisti che stuzzica i media. Ultimamente circolavano rumors che vedevano il settore dedicato alla salute degli animali di Pfizer nel mirino della big farmaceutica tedesca. Si tratta di un business importante e con grossi margini di crescita. Attualmente la divisione di Pfizer è la più grande al mondo ed ha un giro d'affari annuale di 4 miliardi di dollari. Quella di Bayer si ferma a 1,2 miliardi di euro. Ed era forse proprio la speranza che Bayer investisse in questo importante ramo che stuzzicava l'appetito degli investitori. Dopo il velato 'no' del top manager, le azioni della società sono andate in rosso e mostrano ora a Francoforte un calo di due punti percentuali.

mercoledì 21 marzo 2012

L'articolo 18 non si tocca

Diciamo no perché la proposta del governo smonta l'articolo 18. Riforma squilibrata


L'obiettivo principale del governo sembra essere proprio quello di introdurre la libertà di licenziamento. La riforma è squilibrata anche per quanto riguarda il superamento del dualismo del mercato del lavoro. Lo ha spiegato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, ieri sera (20 marzo) alla fine dell'incontro a palazzo Chigi con il governo. Oggi alle ore 15, presso la sede della CGIL Nazionale a Roma, conferenza stampa di Susanna Camusso sullo stato del confronto per la riforma del mercato del lavoro - La CGIL si prepara a una mobilitazione dura che cambi le norme del governo.
L'obiettivo principale del governo sembra essere proprio quello di introdurre la libertà di licenziamento. La riforma è squilibrata anche per quanto riguarda il superamento del dualismo del mercato del lavoro. Lo ha spiegato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, ieri sera (20 marzo) alla fine dell'incontro a palazzo Chigi con il governo.
Con la proposta governativa - ha spiegato il Segretario Generale - viene meno l'effetto "deterrente" dell'articolo 18. E' anche molto significativo il fatto che la parte relativa all'articolo 18 non sia mai stata davvero messa in discussione e che il problema della lunghezza dei processi sia stato dirottato verso la riforma della giustizia. Come per le pensioni, ancora una volta i prezzi più alti si chiedono ai lavoratori. Ora la parola passa al direttivo.
Giovedì nuovo appuntamento. Non ci sarà un accordo da sottoscrivere, ma una "verbalizzazione". Poi si andrà in Parlamento.
Oggi, mercoledì 21 marzo, presso la sede della CGIL Nazionale a Roma in Corso d'Italia 25 alle ore 15 il Segretario Generale, Susanna Camusso, terrà una conferenza stampa sullo stato del confronto per la riforma del mercato del lavoro.



lunedì 19 marzo 2012

Presentata la lista della Filctem-CGIL: una lista all'insegna del rinnovamento

In data odierna è stata presentata la lista della Filctem-CGIL.
Agli occhi dei nostri lettori apparirà subito chiara una cosa: l'unico "anziano" è lo stimato ed apprezzato Salvo Niciforo. Per il resto, si tratta di nomi nuovi e comunque di non "professionisti" delle relazioni sindacali inclusi Maurizio Bonforte e Piero Longo, che hanno avuto solo un breve battesimo, ma la cui presenza nella nostra lista, rappresenta un importante valore aggiunto. Così come valore aggiunto è la presenza di Martino Sicilia, Tino Ippolito, Tio Epifanio, Santo Musumeci e Maurizio Platania. A tutti quanti auguriamo in bocca a lupo e.... viva la FILCTEM CGIL.
Scarica la comunicazione ufficiale di presentazione della lista FILCTEM-CGIL
Scarica il volantino dei nostri candidati da affiggere nelle bacheche di reparto


martedì 13 marzo 2012

ELEZIONI FONCHIM E FASCHIM: VINCE LA FILCTEM-CGIL OTTIENE OLTRE IL 50% DEI CONSENSI E 16 DELEGATI SU 31 NEL FONDO PREVIDENZIALE

Si sono recentemente svolte le elezioni per i rappresentanti dei lavoratori in seno alle assemblee di “Fonchim” e “Faschim”, rispettivamente i fondi di previdenza complementare e di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti del settore chimico-farmaceutico, dell'industria del vetro, delle lampade e dei coibenti. L'alto tasso di adesione ai Fondi testimonia quanto questi istituti, frutto della contrattazione collettiva, siano considerati strumenti importanti e riconosciuti dai lavoratori.

I dati elaborati dalla Commissione nazionale – resi noti il 13 marzo - sono eloquenti: vincono i sindacati confederali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil che, insieme, raggiungono l' 82,52% dei voti validi, mentre l'Ugl Chimici subisce una forte flessione (consegue l'11,39% e tre delegati, ma aveva nelle precedenti elezioni del 2009 il 17,05%). Stabile il risultato dei sindacati autonomi (6,08% e due delegati).

Forte il successo della Filctem-Cgil che ottiene il 50,41% e il 50,43% dei consensi, rispettivamente a “Fonchim” e “Faschim”, e 16 delegati nel fondo previdenziale (ne aveva 9 nelle precedenti consultazioni); la Femca-Cisl ottiene il 21,36% con 7 delegati, la Uilcem-Uil (10,75% dei suffragi e 3 delegati).

“ Un ottimo risultato, un fatto storico in un test molto significativo perchè per la prima volta ha messo in luce la rappresentanza di ciascuna sigla sindacale - commenta soddisfatto Alberto Morselli, segretario generale Filctem-Cgil – ; infatti aderiscono a “Fonchim” oltre 152.000 lavoratori i quali hanno conferito alla nostra organizzazione la metà dei consensi; uno stimolo in più – aggiunge il leader sindacale – a realizzare gli obiettivi del consolidamento dei fondi, soprattutto verso i giovani che ne trarrebbero dall'adesione un beneficio futuro, vista anche la manovra pesante del Governo Monti sulle pensioni”.

Lo sviluppo ulteriore dei Fondi, veri e propri fiori all'occhiello del “welfare” contrattuale della categoria, sarà al centro della discussione – fanno sapere alla Filctem-Cgil - proprio nell'imminente rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore chimico-farmaceutico che – è noto – scade proprio nel 2012.

SCHEDA - Aderiscono a “Fonchim”, il fondo di previdenza complementare dei lavoratori del settore chimico – farmaceutico, 152.465 lavoratori (oltre l'80% degli addetti del settore, distribuiti in 2.365 imprese); mentre a “Faschim”, il fondo integrativo sanitario, sono 130.677 gli aderenti. In entrambi i casi i dati si riferiscono al 31 dicembre 2011. (C.Ca.)

Roma, 13 marzo 2012

Piattaforma politica della Filctem CGIL per le elezioni RSU della Pfizer di Catania

In data 12/03/2012, l’assemblea degli iscritti ed il Direttivo della Filctem-CGIL, si sono riuniti con i seguenti punti all’ordine del giorno:
- Avvio campagna elettorale e presentazione della lista della Filctem-CGIL
- Situazione vertenziale aziendale
- Varie ed eventuali
La riunione, alla quale erano presenti la Segretaria confederale Margherita Patti, il Segretario di comparto Giovanni Romeo, la RSU (Salvo Niciforo, Giovanni Marino e Pietro Longo) ed il Direttivo di stabilimento, è stata particolarmente partecipata.
L’assemblea dei presenti ha condiviso l’opportunità di redigere, per mezzo del seguente verbale, la posizione dell’organizzazione all’interno dello stabilimento. Tutte le posizioni sono state unanimemente condivise. In particolare si è delineata la strategia politico-sindacale dell’organizzazione riguardante i seguenti punti:

- Accordo dei 72 mesi: la posizione della FILCTEM CGIL in merito a tale accordo è semplice, chiara e coerente con lo spirito originario dell’accordo stesso. L’accordo dei 72 mesi è stato firmato per garantire la stabilizzazione dei lavoratori precari. Adesso siamo giunti al punto in cui moltissimi TD stanno per raggiungere i 72 mesi di servizio. La Filctem sostiene che se l’azienda ritiene necessari questi lavoratori (così come sappiamo tutti che sono) deve stabilizzarli.
- Malesseri accusati dai lavoratori dei laboratori non-pen e palazzina uffici: in merito alla questione è stato puntualizzato che la sicurezza e la salute dei lavoratori non è un argomento negoziabile. Nessuna condizione può essere al di sopra della salute dei lavoratori. Su queste problematiche, la posizione della CGIL (Segreteria, RLS ed RSU) è stata rigida e determinante per la risoluzione del problema. Infatti, sebbene all’inizio siano state sbeffeggiate le lavoratrici che per prime hanno avuto problemi, sebbene sino alla fine l’azienda abbia parlato di una fantomatica “sindrome dell’edificio malato”, grazie alle pressioni della RSL e delle Segreterie tutte, l’Azienda ha fatto, infine, ricorso alla consulenza di qualificati esperti universitari ed ha bonificato le linee di areazione avvalendosi di una ditta specializzata. Da quando esiste quella palazzina una bonifica degli areatori non era mai stata fatta!
- Spin-off dell’Animal Health: le notizie secondo le quali lo spin-off dell’Animal Helath verrà ufficializzato imminentemente, sono sempre più insistenti e coinvolgono prestigiosi quotidiani economici internazionali quali il Wall Street Journal. Sembra che grossi nomi possano essere interessati a questo assett ma, come Organizzazione Sindacale, siamo interessati,ai risvolti che questa operazione di finanza internazionale potrà avere sullo stabilimento di Catania. Da quando è stata annunciata l’acquisizione di Wyeth da parte di Pfizer, cioè dall’ormai lontano gennaio del 2009, le nostre preoccupazioni inerenti le ripercussioni sul nostro stabilimento sono state sempre chiare e purtroppo si sono avverate tutte: presto avremo uno stabilimento in cui coesisteranno tre diverse aziende, quindi uno stabilimento molto più debole e precario rispetto al passato. Inoltre sulla divisione veterinaria permangono tante e forti preoccupazioni (così come rimangono verso il progetto Myrmex che ancora non ha imboccato una strada produttiva). Riteniamo che dovremo vigilare affinché non vengano portate a termine operazioni di basso profilo a discapito dei lavoratori (siano essi Pfizer, Myrmex o Animal Health). La chiusura di un pezzo di stabilimento porterà inevitabilmente allo smantellamento del sito. A questo ci opporremo con tutte le nostre forze!
- Accordo sulle pause: l’arroganza e lo spregio dei lavoratori mostrato dai massimi vertici aziendali si traduce in politiche coercitive, inutilmente punitive. Il lavoratore viene visto non come una risorsa indispensabile per il profitto della compagnia ma come problema da contenere e da tenere costantemente sotto controllo. Un esempio – ma è solo l’esempio più eclatante – riguarda il divieto di fumo totale all’interno dello stabilimento (contrariamente a quanto i massimi vertici aziendali hanno tenuto a dire sia ad Ascoli che ad Aprilia sono attualmente operative le zone adibite al fumo) e più in generale la tematica della regolamentazione delle pause che a differenza, per esempio, dello stabilimento di Aprilia, rimangono arbitrio del responsabile di reparto.
L’assemblea degli iscritti ed il direttivo della FILCTEM CGIL ribadiscono che è di fondamentale importanza fare da argine contro le politiche sempre più aggressive e restrittive operate dall’azienda. La FILCTEM CGIL ha sempre fatto della tutela dei lavoratori e della difesa dei diritti di questi ultimi, la propria bandiera e questo continuerà a fare.
La FILCTEM CGIL non si uniformerà né si piegherà per interesse di bottega o per sterili e meschini interessi personali. La posizione della nostra O. S., viene mantenuta con coerenza, onestà, impegno, professionalità e serietà.
Per questo chiediamo il voto a tutti i lavoratori, perché è necessario che ci sia una RSU qualificata, forte e non condizionata da interessi personali. La nuova RSU deve essere in grado di fronteggiare l’azienda e di tutelare i lavoratori garantendone i diritti e difendendone l’occupazione.
PER QUESTO TI CHIEDIAMO DI VOTARE E DI FARE VOTARE PER LA NOSTRA LISTA E PER I NOSTRI CANDIDATI...AFFINCHE' SI POSSA AVERE UN DOMANI DI LAVORO E DI DIRITTI....

domenica 11 marzo 2012

Assemblea degli iscritti della Filctem-CGIL della Pfizer di Catania


DOMANI Lunedì 12 alle ore 15.10, presso la MENSA AZIENDALE, si terrà l'assemblea degli iscritti alla FILCTEM CGIL.
Gli argomenti all'ordine del giorno saranno:
1- presentazione della lista CGIL alle elezioni RSU in azienda
2- situazione aziendale
3- vertenze in atto
E' inutile specificare che vista la delicatezza del momento che viviamo, è necessaria la presenza di ognuno di noi. L'azienda, nell'arco di quest'anno, continuerà a subire grossi contraccolpi come lo spin-off dell'animal health, che porteranno all'ulteriore smembramento dello stabilimento. Purtroppo quanto abbiamo detto dall'ormai lontano gennaio 2009, quando venne annunciata l'acquisizione delle Wyeth da parte di Pfizer, si è verificato passo dopo passo e presto avremo tre diverse aziende che conviveranno all'interno di uno stesso stabilimento, in una sitazione di oggettiva debolezza e di incertezza verso il futuro a breve termine.
In tutto questo, il management dello stabilimento, anzicchè gestire nel migliore dei modi le transizioni dettate da scelte fatte negli USA, agiscono con arroganza e con scarso senso di opportunità: le politiche repressive e autoritarie prendono sempre più campo. Viene fatto divieto di fumare, con trattamento diseguale tra lavoratori e lavoratori; non c'è un accordo che normi le pause; non vengono applicate normative nazionali che prevedono 3 giorni di permessi retribuiti annui, senza che il lavoratore debba produrre alcuna giustificazione; non viene applicata la normativa nazionale che consente un passivo di ferie (ricordiamo che l'azienda ha disdetto unilateralmente l'accordo sul passivo di 5 giorni di ferie); vengono negati gli spazi per le riunioni dei direttivi sindacali all'interno dello stabilimento; vengono calpestati i diritti; i lavoratori vengono considerati alla stessa stregua di numeri o peggio, di limoni da spremere e poi cestinare...
Molto spesso, per non dire sempre, le condizioni e la qualità della vita all'interno dello stabilimento sono peggiorate enormemente, sino al punto di non credere di essere parte della più grande azienda mondiale del settore farmaceutico...
E cosa dire del diritto alla salute? La gestione dei malori e diei diturbi di salute avuti al non pen e nella palazzina uffici riteniamo che sia a dir poco inopportuna e dettata nel migliore dei casi da pura improvvisazione...
PER TUTTI QUESTI MOTIVI RITENIAMO CHE SIA NECESSARIO AVERE UNA RSU QUALIFICATA, FORTE, NON CONDIZIONATA DA PICCOLI QUANTO MIOPI INTERESSI PERSONALI O DI BOTTEGA. PER TUTTI QUESTI MOTIVI, RITENIAMO CHE LA NUOVA RSU DEBBA ESSERE IN GRADO DI FARE FRONTE ALL'AZIENDA E DI TUTELARE I LAVORATORI GARANTENDO LORO DIRITTI E CHE FACCIA DA ARGINE ALLE POLITICHE AGGRESSIVE DELL'AZIENDA.
PER QUESTO TI CHIEDIAMO DI VOTARE E DI FARE VOTARE PER LA NOSTRA LISTA E PER I NOSTRI CANDIDATI...AFFINCHE' SI POSSA AVERE UN DOMANI DI LAVORO E DI DIRITTI....

sabato 10 marzo 2012

Bayer e Novartis interessate a Pfizer Animal health

Bayer, la più grande casa farmaceutica tedesca, sta valutando un'offerta per l’acquisizione del ramo veterinario della Pfizer .

L’offerta per l'unità veterinaria di Pfizer sarebbe il secondo tentativo importante di Bayer in tre anni: nel 2009 ha offerto 7 miliardi di euro ($ 9,2 miliardi) per l'unità di Intervet Schering-Plough.

Novartis ha recentemente contattato Pfizer per l’acquisto dell’unità animal health, scrive il Wall Street Journal, citando fonti anonime vicine alla vicenda. L'offerta preliminare di $ 16 miliardi sarebbe stata respinta, e non è chiaro se Novartis farà una nuova offerta.

La decisione di Pfizer di vendere o scorporare l'unità farà scendere il prezzo, ha dichiarato Les Funtleyder, uno stratega farmaceutico e gestore di portafoglio di Miller Tabak a New York, dove aiuta a sovrintendere beni per 500 milioni di dollari. L’acquisiszione della divisione veterinaria di Pfizer avrebbe senso sia per Bayer che per Novartis, ha detto Les Funtleyder.

Pfizer ha preso in considerazione una vendita totale o parziale, o uno spin-off del gruppo, già lo scorso mese di luglio. La società che ha sede a New York prevede di prendere una decisione quest'anno (tra questo ed il prossimo mese). E’ probabile che Pfizer perseguirà uno spin-off, in qunanto in termini fiscale sarebbe più efficiente di una vendita.

Visto che Bayer ha fatto un'offerta prima dello spin-off, Pfizer le potrebbe chiedere di coprire le passività fiscali, che potrebbero costare fino a 5 miliardi dollari. D'altra parte fare un'offerta solo dopo lo spin-off potrebbe rendere l’unità veterinaria di Pfizer più costosa, nel caso in cui si dovesse comportare meglio del previsto o se altri offerenti manifestassero interesse per acquistarla.

Christian Hartel, portavoce di Bayer, e Beth Calitri, portavoce di Novartis, hanno rifiutato di commentare tali speculazioni di mercato. Joan Campion, portavoce della Pfizer, ha detto che la società non ha ancora deciso se effettuare uno spin-off o una vendita dell’animal health. "La nostra decisione sulle opzioni strategiche sarà guidata dalla creazione di un business di valore per offrire il miglior servizio al netto delle imposte ai nostri azionisti," ha scritto in una e-mail la portavoce di Pfizer.

Bayer vuole rafforzare la sua divisione veterinaria ha affermato l’ Amministratore Delegato Marijn Dekkers lo scorso 28 febbraio quando l'azienda ha registrato un incremento degli utili nel quarto trimestre. "Pfizer Animal Health è un grande business", ha detto Dekkers. "Non voglio commentare il nostro interesse."

E’ improbabile che Pfizer tenga colloqui su una cessione del ramo con qualsiasi offerente prima della decisione sullo spin-off, perché tali negoziati metterebbero a repentaglio i benefici fiscali della scissione. Essi potrebbero anche ritardare un accordo successivo di almeno un anno ai sensi del diritto statunitense, secondo Robert Willens, un analista di New York.

"Non c'è quasi nessuna possibilità che due società in questa situazione intavolino trattative prima dello spin-off", ha detto Willens. "In assenza di un accordo o negoziati sostanziali, prima dello spin-off, l'acquisizione può avvenire senza compromettere il “tax-free” dell’operazione.

Bayer: offre oltre 8 mld euro per divisione veterinaria Pfizer

Il gruppo Bayer ha presentato un'offerta preliminare per rilevare la divisione veterinaria dell'americana Pfizer. Il deal però non è stato annunciato dalle società interessate, ma viene anticipato dal quotidiano tedesco Financial Times Deutschland, che cita fonti finanziarie e industriali. . Non sono chiari neanche i termini finanziari dell'accordo, perché la stessa Pfizer sarebbe indecisa sul valore da attribuire a questo ramo. Secondo il giornale, la proposta di acquisto ammonterebbe a oltre 8 miliardi di euro. No comment da parte del gruppo tedesco. Secondo 'The Wall Street Journal' Novartis avrebbe gia' offerto in passato per la divisione circa 26 miliardi di dollari a Pfizer, che avrebbe respinto la proposta valutandola troppo bassa. Pfizer, comunque, dovrebbe fare un annuncio sul futuro del suo business veterinario questo mese o il prossimo. Intanto, le azioni Bayer non evidenziano una gran performance alla borsa di Francoforte, dove cedono circa mezzo punto percentuale.

martedì 6 marzo 2012

COMUNICATO STAMPA DELLA FILCTEM CGIL DI LATINA

COMUNICATO STAMPA

FILCTEM CGIL PRIMO SINDACATO NELLE ELEZIONI DELLA R.S.U. DELLO STABILIMENTO WYETH DEL GRUPPO PFIZER DI APRILIA

La Filctem-Cgil, con 157 voti su 349 votanti è l’organizzazione sindacale più rappresentativa con una percentuale del 45 %.
Ugualmente importante è il risultato conseguito per l’elezione degli RLSSA, frutto del costante e continuo impegno su temi riguardanti l’ambiente e sicurezza dei lavoratori.
La gratitudine va a quanti ci hanno espresso il loro favore, riconoscendo, nella bontà della nostra azione, onestà e capacità nel rappresentare i lavoratori tutti
Il merito di questo risultato va a tutto il gruppo dirigente (delegati e comitato degli iscritti) della Filctem Cgil della Wyeth che ha saputo cogliere e interpretare la reale voglia di partecipazione dei lavoratori alla vita sindacale e aziendale.
“La portata dei risultati, al di là del pur rilevante aspetto numerico,” commenta D’Arcangelis Dario, Segr. Gen. della Filctem-Cgil di Latina, “esplicita la valenza politica per mezzo della quale i lavoratori della Wyeth hanno inteso inviare un chiaro ed inequivocabile messaggio alla Direzione aziendale e a chi ha cercato di screditare i delegati della Filctem Cgil e la nostra azione di rappresentanza”.
“Peccheremmo di superficialità se considerassimo tale risultato avulso rispetto alle numerose e recenti riorganizzazioni di cui gli stessi lavoratori del sito Wyeth di Aprilia sono stati oggetto”.
“Dinamiche, queste, pericolose e completamente sprovviste di sensibilità sociale nelle quali è bene riscoprire valori quali solidarietà e senso d’appartenenza che da sempre sono nel Dna della Cgil e della Filctem.”
“Confondere, più per limiti oggettivi che per scelta strategica,” continua D’Arcangelis, ”gli interessi collettivi con pratiche riconducibili alle più becere propagande, per qualcuno si è rivelato un colossale boomerang.”
“I lavoratori con il loro voto, hanno spazzato via un sistema fatto di pratiche autoreferenziali e corporative, che negli anni, hanno caratterizzato le relazioni sindacali e hanno voluto riconsegnare autorevolezza al movimento sindacale dove i lavoratori ne sono soggetti attivi".

Latina, 05/03/2012

APRILIA, ELEZIONI SINDACALI ALLA WYETH: LA FILCTEM – CGIL OTTIENE IL 45% DEI CONSENSI


La Filctem-Cgil, con 157 voti su 349 votanti è l’organizzazione sindacale più rappresentativa, con una percentuale del 45 %, all’interno dello stabilimento Wyeth del gruppo Pfizer di Aprilia . “Ugualmente importante – affermano da Filctem Cgil – è il risultato conseguito per l’elezione degli RLSSA, frutto del costante e continuo impegno su temi riguardanti l’ambiente e sicurezza dei lavoratori”.
“La gratitudine – proseguono da Filctem Cgil – va a quanti ci hanno espresso il loro favore, riconoscendo, nella bontà della nostra azione, onestà e capacità nel rappresentare i lavoratori tutti. Il merito di questo risultato va a tutto il gruppo dirigente (delegati e comitato degli iscritti) della Filctem Cgil della Wyeth che ha saputo cogliere e interpretare la reale voglia di partecipazione dei lavoratori alla vita sindacale e aziendale”.
“La portata dei risultati, al di là del pur rilevante aspetto numerico – commenta Dario D’Arcangelis, segretario generale della Filctem-Cgil di Latina – esplicita la valenza politica per mezzo della quale i lavoratori della Wyeth hanno inteso inviare un chiaro e inequivocabile messaggio alla Direzione aziendale e a chi ha cercato di screditare i delegati della Filctem Cgil e la nostra azione di rappresentanza”.
“Peccheremmo di superficialità se considerassimo tale risultato avulso rispetto alle numerose e recenti riorganizzazioni di cui gli stessi lavoratori del sito Wyeth di Aprilia sono stati oggetto. Dinamiche, queste, pericolose e completamente sprovviste di sensibilità sociale nelle quali è bene riscoprire valori quali solidarietà e senso d’appartenenza che da sempre sono nel Dna della Cgil e della Filctem. Confondere, più per limiti oggettivi che per scelta strategica – continua D’Arcangelis – gli interessi collettivi con pratiche riconducibili alle più becere propagande, per qualcuno si è rivelato un colossale boomerang”.
“I lavoratori – conclude – con il loro voto hanno spazzato via un sistema fatto di pratiche autoreferenziali e corporative, che negli anni, hanno caratterizzato le relazioni sindacali e hanno voluto riconsegnare autorevolezza al movimento sindacale dove i lavoratori ne sono soggetti attivi”.

Elezioni alla Wyeth di Aprilia: trionfo della FILCTEM CGIL

Wyeth Aprilia: la CGIL è il sindacato più rappresentativo

lunedì 5 marzo 2012

Pfizer Catania: AVVIATA LA PROCEDURA PER LE ELEZIONI RSU

LE SEGRETERIE PROVINCIALI TENUTO CONTO CHE LA RSU IN CARICA E' DECADUTA, IN ACCORDO AL REGOLAMENTO INTERCONFEDERALE, IN DATA ODIERNA PROCLAMANO LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DELLA RSU E DELLA RLSSA.

sabato 3 marzo 2012

Pfizer, primi passi per la vendita di Animal Health

Pharma Star - Secondo quanto riporta il Financial Times, Pfizer starebbe valutando la vendita del 19,9% della divisione aziendale dedicata alla salute degli animali (“Animal Health”). Da questa operazione finanziaria, la multinazionale farmaceutica americana intenderebbe incassare circa 3 miliardi di dollari. L'azienda non ha commentato la notizia.
Il gigante farmaceutico sta cercando di valorizzare al massimo il possibile spin off di questa divisione che complessivamente, secondo gli analisti del Credit Suisse avrebbe un valore compreso tra $14.7 mld e $18.4 mld.
La divisione Animal Health di Pfizer è la più grande al mondo in questo particolare settore della salute, dedicato alla cura degli animali da allevamento e da compagnia. Lo scorso anno ha generato ricavi per 4,184 miliardi di dollari, +17% sull’anno precedente. Detiene quindi circa il 20% del mercato mondiale dei farmaci veterinari che si stima abbia un fatturato di 20 miliardi di dollari.
Oltre allo spin off parziale, Pfizer starebbe valutando anche altre opzioni finanziarie tra le quali anche la vendita in toto, anche quest’ultima sembra meno probabile visti gli svantaggi fiscali cui andrebbe incontro. Nel giro di qualche mese l’azienda dovrebbe annunciare la decisione finale
Come supporto strategico in questa complessa operazione finanziaria, Pfizer ha incaricato la banca d’affari Morgan Stanley e la società di consulenza Centerview Partners.
In attesa che l’azienda prenda una decisione finale sul futuro di questa divisione, Pfizer Animal Health non sta ferma e ha recentemente comunicato di aver siglato un’alleanza con Hippolia, fondazione equina leader in Europa. La collaborazione sarà supportata da un investimento congiunto di 5 milioni di dollari statunitensi tra Hippolia e Pfizer per i primi tre anni e rappresenta il più grande consorzio di ricerca equina in Europa.

L'obiettivo è condividere risorse e competenze per accelerare i progressi nella medicina equina con innovazioni nella diagnosi, nel trattamento e nella prevenzione di malattie che colpiscono la salute, il benessere e le prestazioni dei cavalli.

venerdì 2 marzo 2012

Pfizer Aprilia: vittoria della Filctem-CGIL alle elezioni RSU

Filctem CGIL Aprilia - La lista della FILCTEM CGIL ha ottenuto un ottimo risultato attestandosi ampiamente al primo posto con 157 preferenze (45,24%); distanziate di molto le altre liste: UILCEM UIL 94 preferenze (27,09%), FEMCA CISL 77 preferenze (22,19%) e UGL chimici 18 preferenze (5,19%).
In termini "pratici" la FILCTEM CGIL ha ottenuto 4 delegati (3 eletti + 1 designato), la UILCEM 3 delegati (2 eletti + 1 designato), la FEMCA 2 delegati (1 eletto + 1 designato); "sparisce" dalla rappresentanza la UGL che non ottiene alcun delegato.