FILCTEM-CGIL

Benvenuti nel sito ufficiale della FILCTEM-CGIL dedicato al comparto chimico e farmaceutico della provincia di Catania. Questo blog è un prodotto amatoriale, non è una testata giornalistica né un prodotto editoriale; ad esso non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47 né, tantomeno, l’art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62, poiché l'aggiornamento dei testi non ha periodicità regolare. Questo sito è espressione ufficiale della FILCTEM CGIL di Catania ed è curato da un apposito Comitato di Redazione in accordo alle linee politiche della Segreteria Provinciale.

domenica 21 novembre 2010

CHIMICI: FIRMATE LE "LINEE GUIDA" SULLA RESPONSABILITÀ SOCIALE

Federchimica, Farmindustria e i segretari generali Alberto Morselli (Filctem-Cgil), Sergio Gigli (Femca-Cisl), Augusto Pascucci (Uilcem-Uil) hanno firmato il 18 novembre, a Milano le “linee guida” nazionali per favorire, anche attraverso un “patto di responsabilità sociale”, comportamenti e scelte socialmente responsabili nelle relazioni industriali e nella contrattazione aziendale.
L'intesa fa seguito al rinnovo contrattuale del settore chimico-farmaceutico del 18 dicembre 2009 che, come si ricorderà, aveva già formalizzato il sostegno della Responsabilità sociale ad ogni livello. “E' un accordo propositivo e innovativo – commenta Alberto Morselli, segretario generale Filctem-Cgil – che allarga gli orizzonti della contrattazione, oltre alla condivisione di scelte responsabili sia delle imprese che dei lavoratori, del resto da sempre il dna di concrete relazioni industriali nel settore”.

mercoledì 17 novembre 2010

Le riflessioni della FILCTEM CGIL di Catania riguardo all'intervista rilasciata dall'AD di Pfizer Italia.

Le dichiarazioni di Ugo Cosentino nella sua prima uscita pubblica in qualità di A.D. e Predidente di Pfizer Italia, inducono a non poche riflessioni e causano altrettante preoccupazioni sul futuro. Cosentino, quando sostiene che in Italia il comparto farnmaceutico e non solo la Pfizer è penalizzato dalla mancanza di programmazione a lungo termine e dall'assenza di una reale partnership con le istituzioni, fa una dichiarazione politica di peso estremamente rilevante, dichiarazione che, a nostro avviso, corrisponde a verità. Questo è il Paese in cui per mesi il Dicastero per le Attività produttive è rimasto vacante, questo è il Paese in cui i tagli all'università ed alla ricerca sono stati e sono sistematici (solo nel caso di quelle pubbliche perchè gli stessi tagli vengono condonati alle università private, così come si può leggere sul sito on line della repubblica di ieri). Questo è il Paese in cui si assiste ad una destrutturazione globale del tessuto industriale dal settore metalmeccanico a quello della farmaceutica, passando per le manifatture. Quindi le dichiarazioni fatta da Cosentino sono vere quanto pesanti. Le responsabilità della politica, anzi dell'assenza della politica, sono tante, troppe... E del resto, nel ruolo di Presidente della filiale italiana della più grande industria farmaceutica mondiale, ci sta una rivendicazione nei confronti delle istituzioni...
Tuttavia, le dichiarazioni di Ugo Cosentino, non possono che mettere in allarme le organizzazioni sindacali e tutti i lavoratori che in Italia, direttamente o indirettamente, prestano il loro lavoro per Pfizer. "La concorrenza e' globale - afferma Cosentino - e ci si confronta con Paesi che incentivano la ricerca, offrono credito di imposta, deduzioni fiscali su prodotti innovativi e queste condizioni in Italia non si sono ancora verificate" Queste affermazioni ci lasciano alquanto preoccupati perchè hanno tanto sapore di delocalizzazione. Quindi se concordiamo con il neo A.D. della Pfizer riguardo le denunce e le analisi che fa nei confronti della politica e delle istituzioni, riteniamo che, anche la Pfizer debba fare la propria parte affinchè l'Italia non perda gli investimenti che questo colosso farmaceutico può fare. Il confronto tra le parti sociali deve essere finalizzato all'ottenimento di un saldo occupazionale positivo e ad uno sviluppo industriale che nel settore farmaceutico è ad alto contenuto tecnologico. Infine, tenendo anche conto del fatto che ad oggi non si hanno informazioni sulle sorti del centro di ricerca di Catania (EDSM), non possiamo che apprezzare il valore e l'importanza che il Presidente di Pfizer Italia riconosce alla ricerca scientifica, vero volano dello sviluppo dell'industria del farmaco

Ex Pfizer, i sindacati: “Poche risposte dalla Haupt Pharma”

Vertice tra i vertici di Haupt Pharma, e le segreterie provinciali di Filctem-Cgil; Femca-Cisl e Uilcem-Uil alla presenza di alcuni componenti della RSU aziendale.
“Diversi quesiti – spiegano i sindacati – sono stati posti all’Azienda tedesca rispetto al prossimo futuro dello stabilimento, anche in funzione della scadenza ormai prossima del mese di febbraio, nel quale terminerà il cosiddetto “patto di stabilità” (e quindi l’impegno a non effettuare licenziamenti) convenuto tra Haupt e Pfizer all’epoca della cessione della fabbrica dalla multinazionale americana all’azienda tedesca.
Era quindi assolutamente necessario interrogare la Direzione di Haupt rispetto allo stato delle cose ed alle previsioni per il prossimo futuro. Le risposte aziendali sono state piuttosto vaghe e poco rassicuranti. In particolare, ci è stato riferito che:
■ad oggi il 95 % dei volumi produttivi sono rappresentati da commesse Pfizer, che quindi continua ad essere praticamente l’unico cliente di Haupt Pharma. La stessa Pfizer ha già chiesto ed ottenuto un abbassamento dei prezzi su alcuni prodotti, così come previsto dagli accordi tra le Aziende; ed è pertanto logico prevedere che nel 2011 e nel 2012, man mano che scadranno i contratti relativi ad altre produzioni, le richieste di diminuzione dei prezzi saranno ancora più pesanti. Per cui, se Haupt Pharma non sarà in grado di abbattere in maniera decisa i propri costi di trasformazione, c’è il rischio concreto che Pfizer (ad oggi unico cliente) si rivolga ad altri produttori, rischiando praticamente il fermo dello stabilimento.
■Abbiamo quindi chiesto alla Direzione Aziendale quali misure stesse mettendo in campo per abbattere i costi, rendendosi in tal modo competitiva sia nei confronti di Pfizer sia in generale sul mercato internazionale dei farmaci. Anche su questo terreno le risposte sono state piuttosto evasive, riferendosi genericamente ad una necessità di rendere più efficiente la fabbrica, attraverso una modifica degli orari e della organizzazione del lavoro.
La sensazione che abbiamo ricavato dal breve incontro – continuano i sindacati - è, nella migliore delle ipotesi, quella di una Azienda che non scopre le carte, riservandosi di mettere in campo azioni quando lo riterrà opportuno. Forti sono le perplessità rispetto a quanto comunicatoci, e più in generale sulle prospettive dello stabilimento che ci sembrano molto incerte e nebulose. Invitiamo pertanto tutti i lavoratori a vigilare attentamente, in quanto non è assolutamente chiaro ciò che avverrà nei prossimi mesi.
Per quanto ci riguarda, Filctem; Femca e Uilcem saranno attente agli sviluppi della situazione per poter intervenire tempestivamente, tenendo conto, democraticamente, del proprio livello di rappresentatività e delle volontà che esprimeranno i lavoratori”.

Da Latina 24ore.it

Nasce la partnership tra Pfizer Animal Health e Easter Bush Research, per nuovi standard nell'innovazione della salute animale

Pfizer Animal Health ed Easter Bush Research Consortium (EBRC), una delle maggiori reti di ricerca e formazione veterinaria in Europa, hanno annunciato la creazione di una nuova partnership per la ricerca zoologica, finalizzata alla scoperta di migliori metodi di prevenzione e cura delle patologie animali e di promozione del benessere degli animali e dell'agricoltura sostenibile a loro destinata.
Questa collaborazione crea un nuovo standard nella ricerca e nell'innovazione per la salute animale e può contare su fondi per circa 2 milioni di dollari USA suddivisi in 5 anni. Si tratta di un elemento chiave nell'impegno globale e continuo di Pfizer verso il mondo veterinario, che include il supporto alla professione tramite iniziative di formazione ed educazione su base continua, oltre a investimenti in programmi di ricerca

Pfizer: più investimenti in Italia

Il gigante della biofarmaceutica non esclude di aumentare gli investimenti nel nostro Paese, ma richiede certezze e incentivi

Fondata a Brooklyn nel 1849 dai cugini tedeschi Charles Pfizer e Charles Erhart, Pfizer è oggi la prima compagnia biofarmaceutica al mondo.
La sede principale di Pfizer è a New York. I suoi centri di ricerca sono dislocati in tutto il mondo e i suoi prodotti raggiungono più di 150 paesi. La società nel nostro paese ha sedi ad Aprilia, Ascoli Piceno e Catania, mentre a Milano ha il suo centro mondiale di ricerca oncologica. Il colosso statunitense è quindi già presente in modo non marginale in Italia e potrebbe potenzialmente aumentare i suoi investimenti locali, ma a fronte di certezze e incentivi.
È quanto ha affermato Ugo Cosentino, AD e presidente di Pfizer Italia nel corso di un'intervista rilasciata a Radiocor. Cosentino ha definito l'intenzione dell'aumento degli investimenti in Italia da parte di Pfizer «molto evidente», ma allo stesso tempo ha precisato che sulla scelta che porta a puntare su uno specifico Paese, incidono in modo notevole le condizioni ambientali e gli incentivi.
«Pfizer investe in ricerca a livello mondiale circa 8 miliardi di dollari. - ha dichiarato Cosentino - In Italia abbiamo un investimento in ricerca interessante da 70 milioni di euro». Secondo Cosentino l'Italia è un Paese che offre dunque delle attrattive, anche se mancano però rispetto ad altri Paesi delle efficaci agevolazioni. Inoltre gli investimenti nella ricerca sono ancora troppo bassi: appena l'1% del Pil, a fronte di una media europea del 2% e picchi di eccellenza del 4%.

Paolo Iasevoli
Manager Online
16 Novembre 2010

martedì 16 novembre 2010

Fanno subito discutere le dichiarazioni di Ugo Cosentino, nuovo presidente e A.D. di Pfizer Italia

Il gruppo Pfizer "continua a investire in Italia e a essere molto impegnato nel nostro Paese, dove occupa circa 3.400 addetti, ma le decisioni di investimento vanno sempre commensurate alla possibilita' di fare business nel Paese. E' vero che le misure di contenimento della spesa porteranno a rivalutare la nostra presenza in Italia." Parlando a 'Radiocor' a margine del convegno 'Meridiano Sanita', Ugo Casentino, nuovo presidente e a.d. di Pfizer Italia, ha rilevato che "a Catania investiamo 10 milioni nell'ambito di una riconversione per passare a una produzione mondiale di un farmaco iniettabile sterile per 80 Paesi, dopo i 40 milioni investiti negli ultimi tre anni. In Sicilia siamo il secondo datore di lavoro". In merito alla possibilita' interesse per una parte dell'area Fiat di Termini Imerese, Cosentino ha risposto con una velata polemica che "possiamo concentrarci su quello che abbiamo, a meno che non si voglia introdurre anche nel nostro Paese una di quelle meravigliose strategie di incentivazione degli investimenti come all'estero". Il problema del fare business in Italia - ha proseguito - e' pero' la mancanza di programmazione a lungo termine, la partnership con le istituzioni e gli stakeholders del settore per poter commisurare gli investimenti a esigenze di natura scientifica e di ritorno economico. Pfizer, ha aggiunto Cosentino, "e' la piu' grande azienda farmaceutica mondiale e ha la maggiore presenza nel settore in Italia. Abbiamo tre stabilimenti produttivi, un'importante produzione oncologica ad Ascoli, dove forniamo oltre 300 Paesi, una produzione consumer ad Aprilia e un centro mondiale di coordinamento della ricerca oncologica a Milano con oltre 300 dipendenti". Inoltre, dopo l'integrazione della Wyeth, rilevata da Pfizer nel 2009, in Italia il gruppo "ha assorbito l'84% dell'intera occupazione della Wyeth in Italia, mantenendo tutte le unita' produttive, il che non e' successo all'estero"
Ugo Cosentino e' il nuovo presidente e amministratore delegato di Pfizer Italia. Contemporaneamente, riferisce un comunicato della societa' "Cosentino manterra' nel Paese la guida della business unit specialty care, strategica per la crescita dell'azienda perche' include trattamenti in aree terapeutiche importanti e a forte impatto sociale". Il compito di Cosentino sara' quello di "rafforzare ulteriormente la presenza di Pfizer in Italia dopo la fusione con Wyeth, dando continuita' e sviluppando ulteriormente quelle aree relative a farmaci innovativi che vedono Pfizer eccellere nel mercato nazionale e internazionale". Prima dell'attuale nomina, Cosentino ha ricoperto il ruolo di vice presidente Operational business strategy europe. Nel 2006 Cosentino e' stato vice presidente e managing director europe della veterinaria, gestendo un'organizzazione costituita da 900 dipendenti e con un fatturato pari a 300 milioni di dollari e portando la Wyeth ad essere l'azienda con il tasso di crescita piu' elevato nel periodo di gestione.

lunedì 15 novembre 2010

Visualizza lo spot della manifestazione

Pfizer: 'Pronti a investimenti in Italia, ma si creino condizioni' - INTERVISTA

GIOVEDI' 11 NOVEMBRE 2010
Parla Cosentino,neo presidente e a.d. della filiale italiana (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 nov - Pfizer e' interessata a potenziare gli investimenti in Italia ma occorrono certezze e incentivi. Lo afferma in una intervista a Radiocor il neo amministratore delegato e presidente di Pfizer Italia Ugo Cosentino: "Siamo pronti a investire. In Italia siamo a Catania, ad Ascoli Piceno e Aprilia. A Milano abbiamo il centro mondiale di ricerca oncologica con oltre cento ricercatori. La nostra disponibilita' e' molto evidente ma, a fronte di questo, abbiamo tante azioni di contenimento dei prezzi e di riduzione di prezzi di prodotti anche innovativi che ci lasciano riflettere sulle prospettive a lungo termine e se questo sia davvero il Paese ideale dove fare investimenti" Pfizer investe in ricerca "a livello mondiale circa 8 miliardi di dollari. La localizzazione degli investimenti avviene sulla base delle condizioni ambientali. In Italia - sottolinea Cosentino - abbiamo un investimento interessante in ricerca da 70 milioni di euro" ma sulla scelta a investire in ricerca e presenza industriale in un Paese incidono "anche che le condizioni ambientali e gli incentivi. L'Italia oggi e' un paese che offre alcune attrattive ma, nella mia battaglia a orientare gli investimenti verso questo Paese, le mancate agevolazioni rispetto ad altri Paesi sono evidenti". In Italia, ricorda Cosentino, si investe in ricerca "l'1% del Pil contro una media europea del 2% e picchi di eccellenza del 4%: ci rendiamo conto che le condizioni ambientali non sono necessariamente quelle ideali per investire in maniera ancora piu' interessante. E' evidente che la presenza di Pfizer in Italia, la continuazione del nostro investimento, fara' parte di un dialogo con le istituzioni non solo come Pfizer ma anche come comparto farmaceutico per vedere se esistono davvero le condizioni e lo sforzo del Paese per incentivare l'investimento". Secondo Cosentino, gli investimenti in ricerca vanno stimolati con "una programmazione a lungo termine, un dialogo e una relazione che vada oltre il taglio dei farmaci nel breve termine e incentivi per le aziende che investono in presenza industriale". Per Pfizer, spiega Cosentino, la conferma degli investimenti in Italia e' stata scontata "ma di scontato, quando si parla di investimento, non c'e' mai niente. La concorrenza e' globale e ci si confronta con Paesi che incentivano la ricerca, offrono credito di imposta, deduzioni fiscali su prodotti innovativi e queste condizioni in Italia non si sono ancora verificate. Il mio obiettivo e' di mantenere ed espandere la nostra presenza non a fronte di fatti non esplicitati ma di programmazione e dialogo che dobbiamo raggiungere per poter garantire al mio interno che questo e' un Paese giusto dove localizzare gli investimenti".
Il sole 24 Ore on line

Visualizza altro http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-868534/pfizer-pronti-investimenti/#ixzz15OCVbU7n

Sostieni la Manifestazione Nazionale


Parte la campagna di contribuzione volontaria straordinaria per sostenere la Manifestazione Nazionale promossa dalla CGIL. Chi volesse versare il contributo di € 2,00 può rivolgersi alle RSU FILCTEM-CGIL.

Giorno 27 novembre a Roma la manifestazione nazionale della CGIL