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sabato 19 settembre 2009

Fusioni e acquisizioni nel mondo dell'industria farmaceutica

MILANO (MF-DJ)--Per Credit Suisse la prossima ondata di M&A nel settore farmaceutico sara' trainata da valutazioni sul potenziale aumento dei ricavi, piuttosto che sulla riduzione dei costi. Il comparto e' stato interessato da un'ondata di grosse fusione e acquisizioni, che si concluderanno entro l'anno, tra le piu' importanti Pfizere/Wyeth, Merck & Co/Schering Plough e Roche/Genentech. Sotto queste transazioni l'esigenza delle societa' farmaceutiche di aumentare il volume dei ricavi per attutire le perdite che seguono alla scadenza dei brevetti, per bilanciare la minore produttivita' della R&D, per reagire alla pressione sui prezzi nel mercato Usa e alla piu' lenta crescita dei Paesi emergenti. Nonostante le maggiori operazioni siano state gia' concluse, secondo gli analisti rimangono opportunita' per ulteriori miglioramenti. Per le societa' non ancora coinvolte nel processo di concentrazione rimane da risolvere il problema sulla scadenza dei brevetti, mentre altre compagnie maggiormente diversificate potrebbero beneficiare dell'aumento dei ricavi e ridurre la dipendenza da determinati fattori. La nuova ondata di fusione, quindi, non interessera' grandi acquisizioni, ma sara' trainata dall'interesse di grosse societa' farmaceutice e biotecnologiche per societa' piu' piccole, alla ricerca di aumento dei ricavi. Tra le potenziali target, Alexion, Amylin, BioMarin, Rigel, Salix e Vertex, tutte societa' caratterizzate da vantaggi strategico competitivo e da un buon posizionamento in vari settori di nicchia. Tra i potenziali acquirenti Abbott Laboratories, Eli Lilly & Co, Bristol Myers Squibb e Forest Laboratories. Gli analisti di Credit Suiss prevedono differenze rilevanti tra la nuova ondata di M&A in Usa e in Europa. Infatti le societa' farmaceutiche americane dovranno affrontare grosse difficolta' dopo la scadenza dei brevetti farmaceutici, per cui sicuramente punteranno ad estendere l'operativita' nelle biotecnologie e in farmaci di nicchia; al contrario le societa' europee, abbastanza diversificate, cercheranno l'accesso diretto a nuovi investimenti, soprattutto in settori emergenti. red/alc anna.coluccia

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