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mercoledì 8 luglio 2009

Mercato farmaceutico e ricerca: dati del'AIFA

Secondo un'indagine dell'Agenzia Italiana del Farmaco, dal 2000 al 2008 la maggior parte degli studi clinici si è concentrata in Lombardia, in Emilia Romagna e nel Lazio. Al primo posto c'è la Lombardia con il 58,2% degli studi clinici realizzati in tutto lo stivale. Al secondo l'Emilia Romagna (39,6%), e al terzo il Lazio (37,6%). Seguono Toscana (33,4%) e Veneto (26,2%). Insieme determinano quasi il 90% dell'occupazione totale del settore: circa 97mila addetti su un totale di oltre 130mila (compreso l'indotto). Le prime cinque province per studi clinici sono Milano (44,7%), Roma (37,2%), Genova (21,7%), Bologna (21,6%) e Torino (21,5%). Un trend positivo, seppure non omogeneo sul territorio nazionale, che nel 2008 ha portato il settore Ricerca e Sviluppo a incassare 1 miliardo e 200 milioni di euro di investimenti da parte delle imprese del farmaco (l'1,7% in più rispetto al 2007).Il totale nazionale dei consumi di farmaci, invece, arriva, nello stesso anno, quasi a 1800 miliardi di confezioni per un valore di circa 1300 miliardi di euro, il 2,8% in più rispetto al 2007. La classifica delle regioni che mostrano il maggior consumo di farmaci è quasi identica alla precedente: Lombardia (oltre 274 milioni di confezioni), Lazio (183 milioni) Campania (circa 166 milioni) e Veneto (quasi 135 milioni). La situazione cambia, con alcune new entry, se si considera il consumo annuale pro-capite: Emilia Romagna, con 36,6 confezioni a testa, Lazio (33), Toscana (32,7), Umbria (31,3), Sicilia

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