FILCTEM-CGIL

Benvenuti nel sito ufficiale della FILCTEM-CGIL dedicato al comparto chimico e farmaceutico della provincia di Catania. Questo blog è un prodotto amatoriale, non è una testata giornalistica né un prodotto editoriale; ad esso non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47 né, tantomeno, l’art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62, poiché l'aggiornamento dei testi non ha periodicità regolare. Questo sito è espressione ufficiale della FILCTEM CGIL di Catania ed è curato da un apposito Comitato di Redazione in accordo alle linee politiche della Segreteria Provinciale.

lunedì 2 marzo 2009

DOCUMENTO CONCLUSIVO DEL COMITATO DIRETTIVO NAZIONALE FILCEM-CGIL

Il Comitato direttivo nazionale della Filcem-Cgil, riunitosi a Roma il 26 febbraio 2009, approva la relazione introduttiva del segretario generale Alberto Morselli unitamente ai contributi venuti dal dibattito e dall'intervento di Susanna Camusso, segretaria confederale Cgil.
La realizzazione della grande manifestazione nazionale Cgil di sabato 4 aprile 2009 e il proseguimento delle assemblee in tutti i posti di lavoro per spiegare le ragioni della contrarietà della Cgil alla firma dell'accordo separato del 22 gennaio scorso, rappresentano gli impegni prioritari della Filcem, che fa appello a tutte le proprie strutture per favorire sia la partecipazione a Roma di migliaia di lavoratrici e lavoratori dei nostri settori e sia per la riuscita delle assemblee che si devono concludere con il voto.
Inoltre il Comitato direttivo nazionale della Filcem-Cgil invita tutte le strutture a favorire un'ampia partecipazione al convegno nazionale sulla situazione della chimica italiana, che si terrà a Siracusa mercoledì 25 marzo 2009 e che sarà concluso dal segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani.
La crisi e la conseguente recessione in atto sta attualmente colpendo la domanda di beni durevoli di investimento, ma non è escluso che nei prossimi mesi possa raggiungere anche settori di più largo consumo.
Preoccupano i dati in forte calo della produzione industriale nell'ultimo trimestre con un -8,3% rispetto a settembre 2008. Per restare nei nostri settori, registriamo il tracollo della gomma (-28,8%), delle produzioni di base della chimica (-20,7%), del vetro (-18,2%), della ceramica (-11,0%). Né si registrano condizioni migliori nell'indice del fatturato (confronto dicembre 2008 con lo stesso mese del 2007): raffinazione di petrolio (-28,3%), estrazione minerali (-26,5%), fabbricazione prodotti chimici e fibre sintetiche (-18,1%).
A ciò si aggiunge la scarsa competitività del sistema produttivo italiano e la specializzazione in settori tradizionali che hanno portato l'industria – in particolare quella chimica – ad entrare in recessione prima degli altri paesi europei.
Il primo riflesso preoccupante di questa situazione senza precedenti è il dato occupazionale – come denunciato da tempo – di oltre 20.000 posti di lavoro a rischio nei nostri settori: stime peraltro insufficienti rispetto alle drammaticità che abbiamo di fronte dal punto di vista produttivo e che rischia, ogni giorno che passa, di scaricarsi sempre di più tra le fasce più deboli della nostra società (lavoratori, precari, disoccupati).
Secondo il Comitato direttivo nazionale della Filcem-Cgil il Governo italiano – diversamente dagli altri partners europei - non è stato ancora capace di dotarsi di un progetto in grado di finanziare e affrontare concretamente un robusto piano del credito per investimenti, per innovazione, per incentivi alla ricerca, per infrastrutture materiali e immateriali; né tanto meno risultano sufficienti le risorse previste dalla recente intesa Governo – Regioni sugli ammortizzatori sociali, molte delle quali vengono stornate da altre finalità di spesa.
Parallelamente il Comitato direttivo nazionale della Filcem-Cgil torna a chiedere con forza al sistema delle imprese – in particolare a quelle che operano nei settori più innovativi, nell'energia e nei servizi a rete di utilità generale – di anticipare e incrementare, in senso anticiclico, il volume degli investimenti nelle infrastrutture di cui il Paese ha urgentemente bisogno, oltreché in nuovi prodotti e servizi che rappresentano la base strutturale per una futura e non effimera ripresa qualitativa, che dovrà anche potersi avvalere di un significativo calo dei costi energetici.
A tal proposito la Filcem-Cgil ha reiteratamente chiesto al ministro dello Sviluppo Economico la convocazione del tavolo generale di confronto per il rilancio dell chimica italiana, a partire dal monitoraggio della situazione
per tutti gli accordi di programma esistenti nei siti. Sono state inoltre avviate le procedure di richiesta al ministero dello Sviluppo Economico per l'apertura di tavoli per i settori della ceramica e della concia, oltre alle richieste di convocazioni urgenti degli Osservatori nazionali per la gomma-plastica, il vetro, la ceramica, la concia, il settore elettrico – previsti dai contratti nazionali di lavoro –, con l'obiettivo di individuare e condividere strumenti di intervento e di gestione, nonché posizioni comuni tra le parti da portare ai tavoli ministeriali.
In questo quadro così difficile e complesso ci dobbiamo cimentare nel 2009 con il rinnovo di quattro contratti nazionali di lavoro (elettrico, energia e petrolio, gas-acqua, chimico-farmaceutico) e del biennio economico per la gomma-plastica Confindustria, che interessano quasi 540.000 lavoratrici e lavoratori, con una aggravante di non poco conto: la firma dell'accordo sulla riforma del modello contrattuale da parte di Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e altre organizzazioni imprenditoriali, senza il consenso della Cgil, e che – tra le altre questioni – delegittima fortemente l'autonomia contrattuale delle categorie, che presuppone la cancellazione della nostra pluriennale esperienza storica.
Purtuttavia è ferma convinzione del Comitato direttivo nazionale della Filcem-Cgil proporre alle Federazioni di Cisl e Uil di categoria una 2 discussione serrata che approdi a piattaforme unitarie, partendo da alcuni riferimenti già contenuti in quella unitaria confederale del maggio 2008, facendo valere le intese già esistenti sul salario (“valore punto” e/o salario di riferimento) e sulla contrattazione di secondo livello.
Per quanto ci riguarda negli imminenti rinnovi contrattuali varrà la forza dell'innovazione:qualità, produttività, valorizzazione delle professionalità, salute e sicurezza, formazione permanente sono i tratti distintivi che devono sempre più caratterizzare la condizione e l'organizzazione del lavoro, gli orari, gli inquadramenti, la retribuzione della prestazione.
Così come una prova di innovazione concreta dovrà essere rappresentata dalle proposte che avanzeremo alle Federazioni di Cisl e Uil sul contratto unico del settore energia (elettrico, energia e petrolio, gas-acqua, gpl) per il confronto con le controparti Confindustria Energia, Assoelettrica, Confservizi-Federutility: a questo proposito il Comitato direttivo nazionale Filcem-Cgil impegna la segreteria nazionale a convocare congiuntamente, entro il mese di marzo, i coordinamenti elettrico, gasacqua, energia e petrolio per maturare le nostre intenzioni in tal senso.
La partecipazione dei lavoratori nelle fasi di costruzione delle piattaforme e il loro voto finale vanno garantiti partendo dall'applicazione e dall'estensione al settore elettrico delle regole condivise con Femca e Uilcem nel febbraio 2008. L'assenza di queste procedure, unitariamente condivise, impegnerà in tutti i casi la Filcem-Cgil a promuovere l'adeguata consultazione dei lavoratori.
Autonomia e innovazione dunque a cui il Comitato direttivo nazionale della Filcem-Cgil non ha mai fatto mistero di tenere in debita considerazione, non fosse altro perché concrete relazioni industriali, unità sindacale, capacità di ascolto delle ragioni degli altri, riconoscimento dalle imprese del contributo dei lavoratori nella crescita della produttività fanno parte da sempre del “dna” della Federazione dei chimici, dell'energia e delle manifatture.
Roma, 26 febbraio 2009
(approvato all'unanimità)

Nessun commento: