FILCTEM-CGIL

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sabato 28 marzo 2009

CONVEGNO NAZIONALE FILCEM A SIRACUSA. EPIFANI: "BASTA CON I RINVII , SUBITO IL TAVOLO NAZIONALE PER LA CHIMICA" - 26 marzo 2009

Oltre 550 delegati e dirigenti periferici della Filcem-Cgil provenienti prevalentemente dai poli chimici e petrolchimici di tutte le regioni italiane hanno dato vita il 25 marzo scorso a Siracusa ad una straordinaria manifestazione con al centro una richiesta chiara, netta:
basta con i rinvii e i tentennamenti, subito un tavolo di confronto nazionale al ministero dello Sviluppo Economico per salvare e rilanciare l'industria chimica nel nostro paese.Il grido di allarme è arrivato subito dal segretario generale della Filcem di Siracusa, Paolo Zappulla, che ha introdotto i lavori del convegno "Più energia alla chimica per salvare l'industria del paese" e che, senza mezzi termini, ha chiesto di sapere dal Governo, prima che dall'Eni, se ci può essere un futuro per la chimica nel territorio aretuseo. "Se è ancora valido - ha proseguito Zappulla - l'accordo di programma sottoscritto nel 2005 e se sono ancora validi gli obiettivi e i progetti in esso contenuti".Insomma, la Filcem non vuole alcuna "rottamazione", ma "un piano industriale di rilancio del settore - ha esordito Salvatore Corveddu, segretario nazionale, nella sua relazione introduttiva - affinché il paese torni seriamente a ragionare sul futuro della chimica, in assenza del quale sarà inevitabile la dispersione di un importante patrimonio di conoscenze tecnico-scientifiche e un ulteriore deterioramento della bilancia commerciale dei prodotti chimici, con conseguenze imprevedibili sull'occupazione e sul resto dell'economia industriale".Un settore che - secondo Corveddu - ha bisogno di una "cura da cavallo". "Governo e Confindustria - incalza il segretario - continuano a sostenere, solo a parole, che la chimica è strategica. Ma il ministro Scajola - ricorda Corveddu - promise fin dal luglio 2008 che entro settembre sarebbe stato convocato il tavolo negoziale al ministero dello Sviluppo Economico. Chi l'ha visto?" Ma la Filcem-Cgil non si arrende - ha detto Corveddu proponendo un "pacchetto" di sei proposte per il rilancio del settore e per uscire dalla crisi - "perché se si salvaguarda l'impresa che investe e innova, che rispetta le regole, che scommette sulla conoscenza, la formazione, l'ambiente, allora usciremo dalla crisi a testa alta".Numerosi gli interventi che si sono succeduti, dai delegati dei poli chimici e petrolchimici che hanno rappresentato la loro situazione, a personalità istituzionali e politiche della Sicilia: impossibile dare conto di tutti, ma la redazione del sito si è impegnata a produrre gli atti del convegno.In particolare l'intervento del presidente della Confindustria siciliana, Ivan Lo Bello, al quale i delegati hanno voluto riservare un caloroso applauso, testimoniando ancora una volta la solidarietà della Cgil e della Filcem per le sue battaglie coraggiose. "E' tempo che si apra il tavolo nazionale per la chimica, più volte promesso dal ministro Scajola, ma mai convocato". Lo ha ribadito con forza Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, concludendo i lavori del convegno che - ha aggiunto - a suo modo è già una assemblea di mobilitazione perché la crisi della chimica si fa sempre più pesante. "Purtroppo nel Governo - ha proseguito il leader Cgil - manca ancora un'idea di politica industriale, e mi riferisco in particolare agli investimenti per le bonifiche come occasione, non solo per il risanamento del territorio, ma per il rilancio produttivo ecocompatibile delle stesse aree". "Come mai - si è chiesto Epifani - il Governo ha fatto sparire i 3 miliardi di euro già stanziati per le bonifiche dei siti di interesse nazionale, spostando queste risorse in un "fondo strategico" gestito dalla Presidenza del Consiglio, ma di cui non si conoscono le finalità?". Infine Epifani ha annunciato che quest'anno il 1° maggio sarà celebrato proprio a Siracusa.




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