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domenica 1 marzo 2009

La forza delle idee contro le offese puerili

Cari lettrici e cari lettori, cari colleghi e care colleghe
scrivo il presente articolo perché penso che sia giusto, in qualità di rappresentante dei lavoratori, manifestare i motivi della mia indignazione. Parlo di indignazione e non di rabbia perché l’indignazione è altrettanto forte della rabbia ma consente di mantenere la razionalità e la lucidità di cui nessuno dovrebbe mai fare a meno, specie quando si ha un ruolo e specie se questo ruolo impatta su centinaia di persone. E questo è quello che intendo fare: mantenere lucidità pensando al bene collettivo.
Scrivo perché ritengo che sia giusto fare sapere a tutti i lavoratori che ci sono rappresentanti che, invece di portare il loro contributo alla causa dei lavoratori, sono solo in grado di sprecare le loro energie attaccando personalmente altri rappresentanti sindacali (questa volta è toccato al sottoscritto), ed altre sigle (per adesso da parte di "qualcuno" va di moda attaccare la nostra) con modi che di sicuro mostrano l’incapacità del rispetto della diversità di opinione e nessuna correttezza (per non volere dire altro). La dialettica verbale è una cosa utile e importante e che arricchisce. Ma le offese personali servono soltanto a "qualificare" chi le fa. E cercare di impedire di parlare a chi dice qualcosa di diverso denota solo scarsità di cultura democratica e non solo...
Per fortuna, non parlo di tutti e non si tratta di tanti, ma di sparuti elementi.
Ritengo che quando i lavoratoti eleggono un rappresentate sindacale, lo facciano sperando che questo sia in grado di tutelarli e non che questo o questi perdano il loro tempo aggredendo verbalmente ed offendendo colleghi e per di più davanti alla controparte aziendale.
Non sarebbe meglio che costoro pensassero ai problemi da risolvere con la volontà di raggiungere la soluzione necessaria? Si lo sarebbe. Ma purtroppo o per fortuna, non siamo tutti uguali. E per fortuna, la forza delle idee è più forte delle offese puerili e degli attacchi strumentali. Chi offende e chi cerca di togliere la parola all'interlocutore, ne ha paura e non ha il coraggio di confrontarsi con le idee dell'altro.
Un'ultimissima considerazione: sono arrivati commenti ad articoli su questo blog (da parte di qualcuno aderente ad una specifica sigla sindacale) che non pubblichiamo perchè anche in questo caso, al posto del confronto si usano le armi dell'offesa e delle ingiurie.

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