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lunedì 1 luglio 2013

Caso Myrmex, domani faccia a faccia con la Pfizer in Confindustria

Domani martedì 2 luglio, a partire dalle ore 9, gli 80 lavoratori della Myrmex, protesteranno dinnanzi la sede di Confindustria di Viale Vittorio Veneto 109, in concomitanza con il primo “faccia a faccia” tra i sindacati, i rappresentanti della Pfizer e i vertici provinciali di Confindustria.
A rischio c’è il destino dei lavoratori e del laboratorio stesso, il cui piano industriale che ne avrebbe potuto segnare la crescita, ma lo stesso non sembra essere adeguato neppure al mantenimento delle attività. Eppure esiste una scadenza che spaventa, quella del prossimo 16 settembre, quando scadrà la clausola di “stabilità occupazionale” imposta dall’accordo. Se entro quella data non sarà trovata la soluzione in termini  sostanziali (il Piano non realizzato, e ad oggi comunque stravolto, prevedeva precisi obiettivi di ricerca tossicologica e rigenerativa, la costruzione di un impianto di sterilizzazione, nonché la possibilità di accedere a fondi speciali regionali di imminente pubblicazione) non esisterà alcuna garanzia per il futuro della Myrmex.
I danni? Una ottantina di famiglie sul lastrico e la cancellazione di un soggetto di eccellenza nella ricerca a Catania. Di chi la responsabilità? Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Catania chiedono spiegazioni proprio alla Pfizer, l’azienda che nel 2011 aprì la mobilità per ben 151 addetti ma che ha già beneficiato di fondi milionari del MIUR. I sindacati temono dunque che la cessione stessa del ramo d’azienda a fronte di tutto ciò, possa risultare inefficace.
Blog Sicilia

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