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mercoledì 30 ottobre 2013

PFIZER: I SINDACATI VOGLIONO LA VERITA'

22/10/2013
 COMUNICATO AI LAVORATORI 
Direttivi Unitari OO SS Pfizer Catania 
Cari Colleghi, 
La Rsu e le segreterie vi comunicano che

 in data odierna si sono riuniti congiuntamente i direttivi di Filctem CGIL, Femca CISL, Uiltec UIL, UGL Chimici e Fialc CISAL per discutere in merito alle problematiche gravi e delicate della Pfizer di Catania. Le Segreterie, unitamente ai componenti dei Direttivi, hanno espresso profonda preoccupazione per la situazione dello stabilimento di Catania. L'assemblea dei Direttivi riuniti, ha ribadito che gli accadimenti degli ultimi mesi proiettano cupe ombre sulle prospettive a breve termine mettendo a rischio il destino occupazionale di oltre 500 lavoratori. L'emissione della "warning letter" da parte della FDA, a nostro avviso, ha definitivamente cancellato la patina di eccellenza che veniva ancora ostentata dal sito produttivo: la capacità di produrre prodotti di alta qualità. Purtroppo, i fatti accaduti invece dimostrano che la realtà si discosta profondamente da ciò: i problemi di produzione, le non conformità, le bocciature sempre più frequenti di lotti, il blocco dell'ingresso dei prodotti fatti a Catania all'interno del mercato americano, sono drammatici esempi di quello che è oggi il livello dello stabilimento di Catania. Del resto Pfizer decise di rinunciare all'eccellenza dello stabilimento catanese sin da quando, nell'ormai lontano 2009, acquisì la Wyeth e lo fece dismettendo il Centro di ricerca, riducendo i costi di produzione in modo inadeguato (a discapito della qualità), smembrando lo stabilimento in tre aziende, trasformando, in ultima istanza, uno stabilimento di spicco in un'officina farmaceutica più simile ad una fabbrica terzista che al sito di una prestigiosa multinazionale. Quanto sta accadendo oggi, secondo noi, non è il frutto di imprevedibili casualità avverse, ma è la conseguenza di specifiche strategie intraprese dal management di Catania. Quanto accade oggi, riteniamo, sia il frutto dell'incapacità dell'attuale Management a governare lo stabilimento e portare a compimento la mission produttiva del sito. Da anni le OO SS denunciano tutto ciò affermando che Pfizer non ritiene più strategico - e quindi necessario - lo stabilimento di Catania. Questa mancata strategicità del sito è stata aggravata ulteriormente da chi doveva impegnarsi affinché lo stabilimento potesse non solo mantenere i livelli produttivi e qualitativi di un tempo ma superarli per garantire occupazione e sviluppo. Per noi è evidente che il management che doveva impegnarsi anima e corpo a sostegno dello stabilimento, non ha saputo sfruttare neppure le opportunità di produzione che erano state assegnate dalla casa madre al sito (fallendo, sino ad oggi, sia negli impegni presi con la compagnia riguardanti i volumi di Tazocin, sia nella capacità di produrre un farmaco sotto brevetto e ad alto valore aggiunto quale il Tigacyl). Un management che doveva garantire il futuro occupazionale di centinaia di famiglie e doveva difendere lo sviluppo del territorio catanese, a nostro avviso, ha gestito e gestisce il declino di questo stabilimento, un tempo glorioso, senza riuscire a trovare soluzioni se non quella di infierire svilendo e mortificando il lavoro delle maestranze, non curanti del clima di tensione e di demoralizzazione che serpeggia sempre più tra i lavoratori. E come se ciò non bastasse, vengono preannunciate ulteriori riorganizzazioni (come l'esternalizzazione delle utilities o dei magazzini) che verrebbero ad indebolire ancora di più il sito. Partendo da tutte queste considerazioni, le OO SS manifestano le loro preoccupazioni per le sorti dello stabilimento a breve termine. A tal fine ritengono che l'Azienda debba fornire, nelle sedi opportune, le risposte sulle prospettive del sito in modo trasparente, esaustivo e reale.
LA WYETH-PFIZER E' UN PATRIMONIO DEI LAVORATORI E DEL TERRITORIO DI CATANIA E DELLA LA SICILIA E NON PUO' NE' DEVE ESSERE DISPERSO. LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FARANNO TUTTO QUANTO IN LORO POSSESSO PER EVITARE CHE QUESTO AVVENGA E PER CONTRASTARE IL DECLINO DELLO STABILIMENTO CHE RIMANE TRA LE PRIMISSIME REALTA' INDUSTRIALI DELLA NOSTRA PROVINCIA.

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