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venerdì 1 novembre 2013

Myrmex, l'azienda non «risponde»

Pronti a elaborare un progetto di rilancio. Ma anche a «passare di mano». Sono i temi che l'avv. Gianluca Calvi, amministratore unico del Centro di ricerca Myrmex ha discusso nel corso di un incontro che si è svolto all'Ufficio del Lavoro con le rappresentanze sindacali di Cgil-Cisl-Uil e Cisal.
Ancora una volta niente piano industriale tanto atteso nè il progetto di medicina rigenerativa che entro domani la Myrmex si dice pronta a presentare per concorrere al bando pubblico regionale. Inoltre l'avv. Calvi ha chiarito che la Myrmex non ha ad oggi ricevuto nessun contatto con "presunti acquirenti" che vogliano rilevare il Centro così come dichiarato ufficialmente dal sindaco.
Insomma, per gli 80 lavoratori della Myrmex l'appuntamento di ieri mattina all'Ufficio provinciale del lavoro doveva rappresentare la svolta nella vertenza. Invece, la Cgil e la Filctem Cgil, rappresentati dal segretario della Filctem Cgil Peppe D'Aquila e dalla segretaria confederale Margherita Patti, definiscono "deludente e preoccupante" l'esito del confronto. E dello stesso parere è Giuseppe La Mendola, segretario provinciale della Fialc-Cisal.
«E' emerso con grande chiarezza che la Myrmex ad oggi non ha un chiaro e organico piano industriale che si regga con le proprie forze poichè, il suo realizzarsi è, infatti, condizionato dal fatto che la società riesca ad aggiudicarsi i finanziamenti regionali. Per noi questo non è sufficiente, poichè i lavoratori vogliono certezze e non speranze di futuri scenari industriali. La Myrmex si assuma quindi le sue responsabilità, e d'altro canto, le Istituzioni locali e regionali chiariscano quanto già dichiarato su questi potenziali investitori sul nostro territorio».
«La Cgil e la Filctem non abbandoneranno i lavoratori della Myrmex - sottolineano il segretario generale della Camera del lavoro Angelo Villari, insieme a D'Aquila e alla Patti - laboratorio di eccellenza grazie alla qualità e all'impegno di tecnici e ricercatori con esperienza di lungo corso. L'azienda ha puntato a scaricare le responsabilità della propria inadeguatezza, dimostrata anche stamattina, sui lavoratori costretti per troppo tempo all'inattività. La vertenza Myrmex segna un capitolo sconcertante nella storia del settore dell'industria catanese. Lanciamo l'ennesimo appello alle istituzioni affinché concorrano fattivamente alla risoluzione della vertenza, e affinché si trovino soluzioni adeguate. Bisogna che si verifichino tutte le possibilità in campo, comprese altre ipotesi oramai di dominio pubblico relative ad altri possibili imprenditori interessati. Per la Cgil il centro deve restare luogo di eccellenza e ricerca farmaceutica, e non deve essere trasformato in una officina di produzione in rispetto della storia dell'azienda e della qualità degli operatori».
«La Myrmex provveda immediatamente a presentare il piano industriale per il rilancio del polo di ricerca farmaceutico catanese ad oggi inesistente e rispetti gli accordi fatti a suo tempo quando venne rilevato il ramo d'azienda Wyeth Lederle». Lo dichiarano i parlamentari del Pd Luisa Albanella e Giovanni Burtone, primi firmatari di due distinte interrogazioni parlamentari, cui ieri sono state date risposte in Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati.
«Siamo fortemente preoccupati per come la Myrmex sta trattando la vicenda - sostengono - ad oggi non risulta alcuna azione che possa far intravedere l'avvio di una nuova fase. I sindacati richiedano subito un nuovo tavolo istituzionale per raccogliere positivamente la disponibilità manifestataci dal sottosegretario allo Sviluppo economico.

«Nella risposta all'interrogazione di oggi si evince chiaramente come la società Myrmex, in quanto subentrante alla società Wyeth Lederle - spiegano - ha partecipato alla programmazione comunitaria dei fondi Pon per il 2007-2013 con un progetto su "Identificazione di biomarcatori e sviluppo di metodi diagnostici e terapeutici nel campo dell'oncologia e della biologia vascolare", per il quale sono stati già erogati oltre tre mln di euro dei 14 complessivi stanziati, sui quali risultati o stato di avanzamento - concludono - abbiamo chiesto chiarimenti».

La Sicilia 31/10/2013

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