FILCTEM-CGIL

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giovedì 6 ottobre 2011

Gli indignati di Aprilia e di Catania



Ieri, mentre a Catania le parti si incontravano presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro, così come richiesto dalla legge e per chiedere un rinvio, l’AD Ugo Casentino, faceva pervenire l’ennesima mail a tutto il personale, in cui venivano annunciati ulteriori “sacrifici” nei confronti dei colleghi di Aprilia.
Su ciò vale la pena fare subito una considerazione: da quando Pfizer ha acquistato Wyeth, non facciamo altro che parlare di esuberi, dismissioni di centri di ricerca, cessione di stabilimenti produttivi, sfoltimento di personale… e purtroppo sappiamo bene che non è finita qui. Non è finita qui a Catania, né ad Aprilia, né ad Ascoli…
Come abbiamo detto da due anni a questa parte, Pfizer adotta la politica del carciofo, eliminando le foglie una alla volta. Alla fine cosa rimarra?
La procedura aperta a Catania e quella di Aprilia, devono servirci da monito affinché nessuno si senta al sicuro nei confronti delle politiche ultraliberiste di questa multinazionale. Da tempo a Catania si parla della terziarizzazione dei magazzini. Cosa succede ad Aprilia? Mettono mano alla terziarizzazione dei magazzini… Una foglia la tolgo dal carciofo Etneo ed una da quello Pontino…
E altre foglie potrebbero essere ben presto strappate. Una a caso: già si vocifera (fuori dallo stabilimento siciliano) di soluzioni negative riguardanti i lavoratori di Catania impiegati nelle produzioni veterinarie. Niente di nuovo, purtroppo… le nostre analisi ci portavano a questi risultati già da tempo. E purtroppo non cisiamo sbagliati neppure su di un punto.
Se l’azienda già sa di eventuali ripercussioni negative sul campo occupazionale a Catania, in seguito alla dismissione (spin off, vendita o qualunque cosa essa sia) su scala planetaria dell’Animal Health, ha il dovere morale di informare subito le OO SS ed i lavoratori di quanto potrebbe accadere a breve. Riteniamo che in tal caso si dovrebbe iniziare ad affrontare il ragionamento di come riconvertire gli impianti, coinvolgendo la politica e le istituzioni così come abbiamo fatto con Cesame e Myrmex (fatte salve le peculiarità delle due diverse situazioni nei confronti di Animal Health). Anche in questo caso bisognerà trovare soluzioni che tutelino l’occupazione e che garantiscano nuove prospettive di sviluppo del nostro territorio.
Per tutti questi motivi, e non solo per questi, la FILCTEM CGIL, nella vertenza sugli 84 esuberi dichiarati dall’azienda, continua a sostenere il mantenimento del saldo occupazionale: nessun lavoratore dovrà essere espulso in modo coatto dal ciclo produttivo. Noi in qualità di portatori di interessi nei confronti dei lavoratori ribadiamo che la nostra posizione è questa e che continueremo a discutere di tutte le ipotesi possibili fatti salvi due paletti: la volontarietà e l’applicazione di eventuali demansionamenti senza riduzione del livello contrattuale acquisito. Senza questi elementi non firmeremo alcun accordo. Poi l’Azienda si dovrà assumere la responsabilità del mancato accordo e di tutte le conseguenze sociali e sindacali che ciò implicherà.
Ma su questo attendiamo una risposta aziendale alla piattaforma negoziale sindacale.
Consentiteci, infine, di fare una considerazione: finalmente, ieri, oltre alle solite dichiarazioni di “rammarico” e di dispiacere per una scelta “necessaria” (ovviamente i licenziamenti), si sono “sentite” le voci di lavoratrici e lavoratori che con dignità, hanno chiesto all’azienda: “ma davvero il mio stipendio può salvare le sorti dello stabilimento?”. Noi che abbiamo l’obbligo di fare sintesi di ampio respiro, traduciamo quelle richieste nel modo seguente: ma possiamo continuare ad essere sempre e solo i lavoratori a fare sacrifici? Ed a cosa servono i milioni di euro di investimenti se anziché favorire l’occupazione la riducono?
E poi per cosa fare sacrifici? Per un futuro occupazionale per nulla garantito? Scusate, ma abbiamo il diritto ed il dovere di essere indignati.

1 commento:

angelo ha detto...

una grande realta'come questa azienda non puo'morire,sarebbe una grave perdita per il nostro territorio.speriamo bene!!!!!!!