FILCTEM-CGIL

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lunedì 10 ottobre 2011

L'accordo è un bene per tutti ma dipende dall'azienda

SALDO OCCUPAZIONALE ZERO E DEMANSIONAMENTI SENZA RIDUZIONE DEI LIVELLI, SONO I PALETTI NON NEGOZIABILI OGGI E IN FUTURO.

Domani pomeriggio RSU e OO SS si incontreranno con l’azienda per discutere sulla procedura di mobilità. Mercoledì è programmato un incontro all’Ufficio Provinciale del Lavoro. Il precedente incontro, svoltosi in questa sede istituzionale, grazie alla posizione ferma della Filctem CGIL, è stato rinviato. Infatti si era in attesa di avere delle risposte da parte dell’azienda, la discussione in quella sede sarebbe stata solo sterile o peggio antiproducente.
Domani RSU e OO SS riceveranno le risposte dell’azienda all’ultima proposta di mediazione sindacale che mantiene due paletti non negoziabili: il saldo occupazionale zero e gli eventuali demansionamenti senza riduzione del livello e della posizione organizzativa. Ribadiamo che senza questi due paletti non vi saranno accordi con l’azienda. Ovviamente, in presenza di mancato accordo, l’azienda potrà procedere unilateralmente. Ma è altrettanto vero che senza un accordo, lo stabilimento diverrebbe una polveriera con una miccia accesa. Non accetteremo passivamente che vengano licenziati dei lavoratori, in presenza di assunzioni, di investimenti, di piani di sviluppo del sito…
Gli incontri di domani e di mercoledì saranno quindi cruciali. A questo punto, la possibilità di chiudere l’accordo o meno è solo in mano all’azienda e l’azienda dovrà assumersi tutte le responsabilità di un mancato accordo. IL SINDACATO HA FATTO DI TUTTO PER GIUNGERE AD UN ACCORDO NELL’INTERESSE DEI LAVORATORI TUTTI E DELLO STABILIMENTO. E lo ha fatto con grande senso di responsabilità perché un mancato accordo avrebbe un impatto negativo su tutti. Ma ci sono cose sulle quali non si può mediare.
Come se ciò non bastasse, mentre cerchiamo di trovare le soluzioni che possano evitare i licenziamenti coatti dei lavoratori (che, non ci stancheremo mai di ribadirlo, se ci saranno, verranno fatti, per quanto ci riguarda, unilateralmente dall’azienda), con un occhio guardiamo a quanto accade intorno ed alle prossime “misure dolorose e inevitabili” che potrebbe presto annunciare il Country Leader a carico dell’Animal Health di Catania. Ma la procedura aperta nei confronti di 29 esuberi ad Aprilia (contestata anche li dalle OO SS) mette in evidenza un altro problema: l’esternalizzazione di tutto ciò che è esternalizzabile (magazzini, servizi generali, servizi finanziari ecc…).
Infine, c’è l’annosa questione degli investimenti. Non possiamo permetterci di dimenticare quanto ha affermato il direttore di stabilimento in una delle sue riunioni con il personale: parte consistente di questi investimenti saranno utilizzati per abolire il processo di liofilizzazione cosa che avrà in impatto occupazionale drammatico.
Ed allora, consapevoli del fatto che purtroppo le e-mail che comunicano scelte dolorose purtroppo non sono finite, l’operato del sindacato deve essere ancora più accorto e determinato: un errore oggi lo pagherebbero non solo i lavoratori attualmente interessati alla procedura, ma lo pagheremmo tutti e per sempre. E QUESTO NON POSSIAMO PERMETTERCELO.

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