FILCTEM-CGIL

Benvenuti nel sito ufficiale della FILCTEM-CGIL dedicato al comparto chimico e farmaceutico della provincia di Catania. Questo blog è un prodotto amatoriale, non è una testata giornalistica né un prodotto editoriale; ad esso non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47 né, tantomeno, l’art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62, poiché l'aggiornamento dei testi non ha periodicità regolare. Questo sito è espressione ufficiale della FILCTEM CGIL di Catania ed è curato da un apposito Comitato di Redazione in accordo alle linee politiche della Segreteria Provinciale.

giovedì 13 ottobre 2011

Raggiunta l’intesa sulla mobilità per 84 dipendenti dello stabilimento della Pfizer di Catania

Ieri, presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro, le OO SS, la RSU e l’Azienda, alla presenza di Confindustria, è stata raggiunta l’intesa sull’ipotesi di accordo riguardante la mobilità. Il confronto con la Direzione è stato molto aspro e difficile e spesso il sindacato si è trovato sul punto di rompere a causa delle posizioni rigide assunte dall’azienda. Ciò nonostante, alla fine, è prevalso il buonsenso e lo spirito di responsabilità e dopo l’out out finale di RSU e Segreterie provinciali, l’azienda ha ceduto alle richieste finali delle OO SS.
Lo spirito dell’accordo, voluto dai sindacati, ma in primo luogo dalla CGIL che si è spesa in modo totale per ottenere le massime garanzie e il maggior numero di tutele per i lavoratori, è quello del saldo occupazionale. Ribadiamo che non è stato né scontato né facile, perché l’Azienda su questo punto ha mostrato,dall’inizio alla fine della trattativa, una forte ostilità. Inoltre, è stato bloccato il tentativo aziendale di effettuare i demansionamenti modificando al ribasso il livello dei lavoratori interessati.
In sintesi, le linee principali dell’accordo sono le seguenti:

esodo incentivato di voltari, pensionati e pensionabili (con accompagnamento sino alla finestra pensionistica)
riqualificazione dei lavoratori delle mansioni dichiarate in esubero con possibilità di demansionamento ma mantenendo il proprio livello contrattuale e quindi il proprio salario.
apertura di una CIGS in cui verranno posti quei lavoratori oggi non riqualificabili per potere consentire una riqualificazione da qui ad un anno. La cassa prevede una significativa integrazione da parte dell’azienda. Alla fine del percorso, se ci saranno lavoratori che non sono stati ricollocati, le perti trattanti sono tenute a trovare tutte le possibili soluzioni alternative al licenziamento di questi lavoratori (clausula di salvaguardia).

Venerdì le parti si incontreranno per siglare l’ipotesi di accordo basata sui punti sopra elencati, quindi, lunedì si passerà al vaglio dell’assemblea ed infine, se sarà approvata dai lavoratori, mercoledì prossimo presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro, verrà ratificato l’accordo.

Il raggiungimento dell’accordo ci pone in una condizione di tutele nei confronti dei lavoratori, ma come sempre, vigilare e applicare un accordo è sempre più difficile di raggiungere l’accordo stesso. Ma anche questo fa parte del nostro lavoro.

Nessun commento: