FILCTEM-CGIL

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martedì 1 febbraio 2011

La Filctem CGIL ritiene inaccettabile la dismissione della ricerca da parte di Pfizer a Catania

Pochi giorni fa abbiamo celebrato il nostro Comitato Direttivo Provinciale in cui abbiamo messo in luce i gravi problemi del tessuto produttivo industriale della provincia di Catania. In occasione dell’iniziativa, è stato prodotto un dossier, presentato anche alla stampa, in cui tra le tante problematiche si affrontava il problema della farmaceutica catanese. Per quanto riguarda la Pfizer di Catania in particolare, il dossier recita testualmente: “pensiamo che, la strategicità e la competitività dello stabilimento della Pfizer di Catania si è mantenuta negli anni e si può continuare a mantenere, solo grazie alla natura composita e differenziata di questa fabbrica. In questa sono presenti ad oggi una divisione per farmaci iniettivi (antibiotici e non) ad uso umano, una per la produzione di principi attivi veterinari ed un centro di ricerca di eccellenza a livello europeo. È su questo punto che, a nostro avviso, il Piano Industriale della Pfizer di Catania presenta alcune “ombre”: infatti non riscontriamo certezze sul futuro di due divisioni su tre (Veterinaria e centro di ricerca): la FILCTEM di Catania ritiene che se venisse a mancare l'integrità del sito verrebbe a cadere la competitività dello stesso, mettendone seriamente in discussione le prospettive di esistenza.”
E’ di oggi l’informazione che Pfizer decide di vendere o addirittura di chiudere il centro di ricerca. E del resto ha già chiuso tutti quasi tutti i centri di ricerca acquisiti sul territorio nazionale. Le “ombre” di cui noi parlavamo si sono drammaticamente concretizzate. Ugo Cosentino, Presidente e AD di Pfizer Italia, una volta insediatosi in tale carica, rilasciò un’intervista in cui dichiarò, tra le altre cose, che per Pfizer la ricerca è un cardine importante anche a livello italiano. Ma i fatti smentiscono enormemente tali dichiarazioni.
La nostra posizione non può che essere assolutamente contraria alla cessione di qualsiasi ramo di azienda. Riteniamo che la ricerca sia un valore aggiunto. Senza la ricerca, lo stabilimento di Catania verrebbe a perdere un pilastro importante che in prospettiva mette in forse l’intera esistenza dello stabilimento. Riteniamo che la dismissione della ricerca ridurrebbe il sito ad una semplice officina farmaceutica che in qualsiasi momento potrebbe essere delocalizzata ovunque. Inoltre, si intravede un disegno di smantellamento graduale dello stabilimento: oggi la ricerca, domani l’Animal Healt, poi le esternalizzazioni di servizi di vario tipo… è la morte dello stabilimento.
La Pfizer è la seconda realtà industriale della provincia di Catania. Questo territorio non può permettersi la dismissione di questa realtà produttiva. Tutti devono fare la propria parte: la politica, le istituzioni, le parti sociali…
Noi di sicuro ci opporremo con tutti i mezzi allo smantellamento graduale del sito, coinvolgendo le istituzioni ai loro massimi livelli. L’integrità dello stabilimento della Pfizer di Catania non si tocca!!!

1 commento:

Umberto Costa ha detto...

Sono d'accordo. Bisogna fare il possibile e l'impossibile affinchè il Centro di Ricerca resti un caposaldo dello stabilimento di Catania.
Umberto Costa