FILCTEM-CGIL

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mercoledì 3 febbraio 2010

L'aereo dal pilota automatico impazzito

Le problematiche del lavoro sono sempre più scottanti, in un sistema produttivo che si trasforma sempre più in sistema finanziario, nel quale la produzione e quindi la redistribuzione di reddito, viene ad essere soppiantata dalla rendita finanziaria, la quale per sua natura, non redistribuisce reddito. In più la crisi economica e finanziaria ha peggiorato enormemente le cose.
Ed in tale contesto nazionale ed internazionale, le regioni meno ricche della parte più ricca del pianeta, sono quelle che pagano il prezzo più alto.
Senza andare tanto lontani, la nostra Sicilia è l’espressione più acuta di tale degenerazione produttiva e sociale. Il sistema industriale isolano si sta sciogliendo come neve al sole: dalla Fiat alla Keller, passando per le svariate piccole e medie aziende che sono sempre più in sofferenza o che chiudono i battenti. Questo accade ovunque, su tutto il nostro territorio nazionale. E’ di qualche giorno fa la notizia di un operaio che si è ucciso incendiandosi, per avere perso il proprio lavoro. Questo accade nel ricco nord ed a maggior ragione nel sud e nella nostra Regione. Questo accade nella nostra Provincia, nella quale chi perde il lavoro, e sono in tanti (ed il numero aumenta continuamente) non lo trova più. Questo accade in una provincia sempre meno industrializzata e produttiva.
In questo contesto drammatico assistiamo, all’interno della Wyeth agli effetti dell’acquisizione da parte di Pfizer. Assistiamo impotenti all’auto-scioglimento di fatto del gruppo dirigente del sito, sempre più propenso agli atti di prepotenza verso i lavoratori e sempre più smarrito nell’immobilismo. Si ha sempre più forte la percezione che chi dovrebbe stare nella stanza dei bottoni non sappia più quali tasti premere e che lo faccia a caso, nel migliore dei casi improvvisando. A volte sembra che coloro che dovrebbero premere i tasti, in realtà stiano seduti aspettando qualcosa o qualcuno, che come Godot, sembra che non debba arrivare. A volte sembra che la stanza dei bottoni sia stata fagocitata dal vuoto.
La nostra Azienda sembra un aereo in cui sia stato inserito un pilota automatico impazzito. Nessuno sa o vuole disattivarlo. E chi dovrebbe assumersi la responsabilità del controllo, invece di rassicurarci con atti concreti, lo fa solo a parole, invitandoci alla serenità, quando i segnali negativi sono sotto gli occhi di tutti ed il clima di smobilitazione generale parte dai vertici più alti. Inoltre, ogni tanto, in un angolino, sembra di vedere qualche sub pilota o figure più o meno importanti del personale di bordo che litigano con il coltello tra i denti per accaparrarsi quel po’ di paracadute che sono stivati a bordo…
Per non parlare del fatto che, coloro che attendiamo come i salvatori, potrebbero decretare in modo eclatante o strisciante, l’avvento dell’apocalisse.
Tutto questo rende il clima che viviamo sempre più pesante e difficile e certe posizioni dell’azienda non fanno altro che peggiorare il clima. Sembra come se l’Azienda volesse dare manforte a tutti coloro che non hanno a cuore le sorti dello stabilimento…
Il 2010 è iniziato nel peggiore dei modi: senza che venissero avvisati i lavoratori ed i loro rappresentanti sindacali, l’Azienda ha pensato bene di abolire il servizio di vigilanza esterno. E’ stato un segno di arroganza e di disprezzo dei rappresentanti dei lavoratori senza pari. E’ stato un segno di totale disinteresse verso i lavoratori: il furto di un’automobile equivale alla perdita di un anno di stipendio di un operaio. Questo non possiamo accettarlo e non lo accetteremo.
Se poi pensiamo che il servizio di vigilanza esterno veniva pagato con i soldi che in passato venivano utilizzati per il parcheggio e prima ancora per i bus aziendali, ci rendiamo conto di quanto sia grave il gesto in se. Si tratta della decurtazione di una parte dello stipendio indiretto dei lavoratori. No. Questo non possiamo proprio accettarlo!
E questo primo mese dell’anno ha avuto un seguito ancor più negativo: prima un manipolo di manipolati presta il fianco alla UGL dimettendosi dalla RSU e lasciando i lavoratori senza tutela-, ovviamente sono passati tutti alla UGL (qualcuno aveva dubbi?). Poi arrivano puntuali i problemi di Zucchetti. Da quando il servizio Paghe è stato terziarizzato a questa società, i problemi sono stati tanti e tali da esasperare sempre di più i lavoratori che vivono del loro stipendio. Sappiamo che i lavoratori, così come dicono tutte le statistiche, raggiungono a stento la terza settimana. Errori sulla busta paga sono ferite mortali per chi vive di lavoro ogni giorno, risparmiando su tutto per far fronte al caro vita. Ed il prossimo mese? Cosa avverrà se non verrà corrisposto il premio di partecipazione? Dobbiamo continuare a subire gli errori di Zucchetti per tutto il 2010? Crediamo che sia chiederci un po’ troppo.
Ed a proposito di caro vita… l’aumento del prezzo della benzina è giunto a livelli insostenibili. Noi responsabilmente abbiamo firmato un premio di partecipazione senza il parallelo incremento dell’indennità di trasporto. Sapevamo che l’Azienda, in seguito all’acquisizione, non poteva impegnarsi in aumenti di costi che andassero oltre il 31/12/09. Bene, adesso che quel limite temporale è stato superato, chiediamo un aumento dell’indennità di trasporto. La riduzione dei costi non può essere fatta sempre e solo sul salario dei lavoratori. Non chiediamo la luna. Non chiediamo neppure (per il momento) l’equiparazione all’indennità di trasporto che hanno ad Aprilia (che è molto più “consistente” della nostra): chiediamo solo che l’Azienda venga in contro ai lavoratori che, in seguito ai continui rincari del prezzo dei carburanti, vede eroso sempre più il proprio stipendio.
Infine l’Azienda ha deciso in modo unilaterale di non ritenere efficace l’accordo in deroga per i contratti a tempo determinato, avvalendosi di una norma contrattuale per niente pertinente al merito dell’’accordo stesso. Si tratta, secondo noi, del tentativo di scaricare la responsabilità sulle organizzazioni sindacali; questo ci sembra strumentale ed irresponsabile. Noi continuiamo a ritenere valido l’accordo,validità che non ha bisogno di ulteriori firme oltre quelle già presenti.
Per tutti questi motivi e soprattutto per chiedere con forza e determinazione un Piano Industriale che ci dia chiarimenti sulle sorti del nostro stabilimento, le Segreterie Provinciali di categoria di CGIL, CISL e UIL ed i membri FULC della RSU, domani mattina incontreranno l’Azienda presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro.

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