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giovedì 12 novembre 2009

Wyeth, quale futuro «Salvare sito e ricerca»


C’era una volta la Wyeth. Ora c’è il sito Pfzer di Catania. Fra speranze e timori. Sono quelle che esprimono le segreterie Provinciali diFilcem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil e Ugl Chimici di Catania, a poche settimane dalla finalizzazione del processo di acquisizione. Una preoccupazione determinata dal fatto che attualmente si vive una fase di incertezza:Pfizer comunicherà i propri piani strategici ed i propri programmi per i siti produttivi non prima di 3-6 mesi. «Questo - spiegano i sindacalisti delle quattro sigle - assieme alle ultime dichiarazioni dell’azienda, secondo la quale il sito deve andare incontro ad una riorganizzazione nell’ottica di una riduzione di costi per potere competere nel mercato dei generici, ci mette in allarme. Per questo affermiamo con determinazione la tutela dei posti di lavoro e ribadiamo che deve essere mantenuta la strategicità dello stabilimento, all’interno delle politiche industriali della multinazionale, ma anche riguardo alla valenza che esso ha per Catania». Cgil, Cisl, Uil e Ugl ricordano inoltre che il sito di Catania quest’anno festeggia il 50° anno di vita. Mezzo secolo in cui lo stabilimento è cresciuto e si è evoluto diventando un sito di eccellenza. Attualmente produce farmaci parenterali (area di nicchia ad alta specializzazione) e nei prossimi mesi è prevista la visita della Fda per le autorizzazioni relative al mercato Usa. Inoltre all’interno dello stabilimento sono presenti impianti per la sintesi di principi attivi all’avanguardia nelle tecnologie di ingegneria farmaceutica (oggi in uso nel settore veterinario ma certificate anche per la produzione ad uso umano) e un Centro di ricerca prestigioso, riconosciuto ed apprezzato a livello internazionale che mantiene rapporti con le Università ed il Cnr. «E’ indispensabile - sottolineano Giovanni Romeo (Segretario Filcem) e Margherita Patti (segretario confederale Cgil) - che i sindacati aprano una grande vertenza di alto livello con i soggetti produttivi ed istituzionali sul polo farmaceutico catanese come risorsa indispensabile del territorio. Inoltre riteniamo indispensabile che il sito venga mantenuto tale nella sua interezza perché solo in questo modo potranno essere mantenute quelle caratteristiche di eccellenza che lo contraddistinguono a livello nazionale ed internazionale ». Alla direzione aziendale i sindacati chiedano che fornisca un piano dettagliato e completo da porre al vaglio dei sindacati in modo da potere lavorare insieme per garantire la strategicità dello stabilimento tutelando e garantendo al contempo i lavoratori. «Questa realtà industriale catanese - dice Giuseppe La Mendola, segretario Ugl Chimici - deve essere preservata a tutti i costi, quindi è necessario che la Pfizer sia messa nelle condizioni di poter investire sia con nuove produzioni di farmaci sia attraverso nuovo know-how di ricerca già oggi è all’avanguardia. Siamo pronti a fare la nostra parte senza alcun pregiudizio ma ci aspettiamo che tutti facciano la propria: a cominciare dall’attuale management del sito per finire alla politica a cui chiederemo ancora una volta di creare le condizioni ottimali di vantaggio fiscale e di infrastrutture affinché il nostro territorio sia altamente appetibile e competitivo». Alfio Avellino (segretario Uilcem-Uil), si ritiene insoddisfatto del piano di riorganizzazione presentato dal management Aziendale che, dice, «non è stata richiesta dalla Pfizer, ma è frutto di sperequazioni di potere aziendale. Affichè il sito di Catania possa effettivamente essere competitivo agli occhi di Pfizer, è indispensabile avere un’esatta e trasparente riorganizzazione aziendale».
La Sicilia 12 novembre
R. Jannello

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