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lunedì 2 novembre 2009

Pfizer Catania: comunicato stampa delle Segreterie Provinciali di Filcem-CGIL, Femca-CISL, Uilcem-UIL e UGL Chimici

Le Segreterie Provinciali di Filcem-CGIL, Femca-CISL, Uilcem-UIL e UGL Chimici di Catania, si dichiarano preoccupate per la situazione del Sito Pfizer di Catania a due settimane dalla finalizzazione del processo di acquisizione della compagnia Wyeth.
Vale la pena ricordare che il sito di Catania (prima Cyanamid, poi Wyeth ed oggi, appunto, Pfizer) quest’anno festeggia il 50° anno di vita. Sono stati 50 anni in cui lo stabilimento è cresciuto e si è evoluto diventando un sito di eccellenza, nel desolato panorama della zona industriale di Catania. All’interno dello stabilimento sono presenti alte professionalità in diversi campi che vanno dalla produzione alla ricerca farmacologica. Il sito si contraddistingue per la produzione di farmaci parenterali (area di nicchia ad alta specializzazione) e nei prossimi mesi è prevista la visita della FDA (Food & Drug Administration cioè il ministero della sanità USA) per le autorizzazioni relative al mercato americano. Inoltre all’interno dello stabilimento di Catania sono presenti impianti per la sintesi di principi attivi all’avanguardia nelle tecnologie di ingegneria farmaceutica (oggi in uso nel settore veterinario ma certificate anche per la produzione ad uso umano). Infine, è presente un Centro di ricerca prestigioso, riconosciuto ed apprezzato a livello internazionale che mantiene rapporti con le Università ed il CNR del nostro territorio locale e nazionale. Quindi lo stabilimento della Pfizer di Catania oltre a garantire lavoro a circa mille famiglie (includendo l’indotto interno) è un sito di eccellenza la cui esistenza è e rimane strategica per lo sviluppo del territorio della nostra provincia e della nostra regione.
La preoccupazione delle Organizzazioni Sindacali e di tutti i lavoratori è determinata dalla fase di incertezza peggiorata dal fatto che Pfizer comunicherà i propri piani strategici ed i propri programmi per i siti produttivi non prima di 3-6 mesi. Questo congiuntamente alle ultime dichiarazioni dell’Azienda, secondo la quale il sito deve andare in contro ad una riorganizzazione nell’ottica di una riduzione di costi, per potere competere nel mercato dei generici, mette in allarme i sindacati che da un lato affermano con determinazione la tutela dei posti di lavoro e dall’altra ribadiscono che è essenziale, per garantire un futuro stabile al sito, il mantenimento della strategicità dello stabilimento, all’interno delle politiche industriali della multinazionale leader di mercato, ma anche riguardo alla valenza che esso ha come punto di eccellenza del territorio di Catania. Tali preoccupazioni vengono ancor più accentuate dalle informazioni che giungono da altri siti europei ex Wyeth, passati a Pfizer (sembrerebbe che in Germania chiuderebbero due stabilimenti ed in Spagna un sito subirebbe una significativa riduzione di personale).
“A tal fine” affermano Romeo (Segretario Filcem-CGIL) e Patti (Segretaria CGIL) “è indispensabile che i sindacati (a livello di categoria e confederale) aprano una grande vertenza di alto livello con i soggetti produttivi ed istituzionali, sul polo farmaceutico catanese come risorsa indispensabile del territorio. Inoltre riteniamo indispensabile per garantirne l’esistenza stessa che il sito venga mantenuto tale nella sua interezza perché solo in questo modo potranno essere mantenute quelle caratteristiche di eccellenza che lo contraddistinguono a livello nazionale ed internazionale”.
Riguardo al processo di riorganizzazione le Organizzazioni Sindacali sostengono di essere disponibili al confronto con la Direzione aziendale per attuare quelle misure che possano garantire sicurezza per il futuro del sito e dei lavoratori. A tal fine chiedono che l’Azienda fornisca un piano dettagliato e completo da porre al vaglio dei sindacati in modo da potere lavorare insieme per garantire la strategicità dello stabilimento tutelando e garantendo al contempo i lavoratori; si dichiarano, però, fortemente contrari a scelte unilaterali da parte della Direzione aziendale.
“Questa realtà industriale catanese” dichiara La Mendola (Segretario UGL Chimici) “deve essere preservata a tutti i costi, quindi è necessario che la Pfizer sia messa nelle condizioni di poter investire sia con nuove produzioni di farmaci sia attraverso nuovo know-how di ricerca che già oggi all'interno del sito è all'avanguardia. Il Sindacato è pronto a fare la sua parte senza alcun pregiudizio ma ci aspettiamo che tutti facciano la propria: a cominciare dall'attuale Management del Sito che ci ha prospettato un piano di riduzione dei costi poco chiaro e che nei prossimi giorni discuteremo all'Ufficio del lavoro per finire alla Politica a cui chiederemo ancora una volta di creare le condizioni ottimali di vantaggio fiscale e di infrastrutture affinché il nostro territorio sia altamente appetibile e competitivo.”
Alfio Avellino (Segretario UILCEM), si ritiene insoddisfatto del piano di riorganizzazione presentato dal Management Aziendale, in quanto sostiene, “che tale riorganizzazione non è stata richiesta dalla Pfizer, ma è frutto di sperequazioni di potere aziendale”. Il Segretario, ribadisce che, “affichè il sito di Catania possa effettivamente essere competitivo agli occhi della compagnia Pfizer, è indispensabile avere un tavolo tecnico per poter redigere un’esatta e trasparente riorganizzazione aziendale.”.
Le Segreterie Provinciali di Filcem-CGIL, Femca-CISL, Uilcem-UIL e UGL Chimici di Catania, si dichiarano soddisfatte per il grande successo sindacale appena conseguito in un momento difficile, delicato ed incerto, come quello attuale, rappresentato dal raggiungimento dell’accordo che garantirà ai lavoratori di percepire il premio di partecipazione 2009.


Catania 02/11/2009

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