FILCTEM-CGIL

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domenica 3 maggio 2009

I ‘B’ non siamo un docile strumento nelle mani di coloro che ci vogliono utilizzare


Dopo avere letta l’ultima mail inviata a tutti i B dello stabilimento che, per inciso, non mi è mai stata spedita, così come del resto le altre, ritengo che sia giusto intervenire e mettere in chiaro alcune cose sulla così detta ‘vertenza dei B’ del nostro stabilimento.
Innanzi tutto, per definizione vertenza è una controversia che genera discussione tra due o più parti. Le parti sono reciprocamente legittimate e quando giungono ad una soluzione condivisa (se vi giungono) firmano un accordo. Adesso poniamo che l’Azienda avesse dato la disponibilità ad una trattativa; chi avrebbe avuto mandato per discutere con l’azienda? E con quale titolo ed a nome di chi? Già la firma di tutti i documenti inviati a nome dei B è un abuso ed una prevaricazione: non tutti i B (e non solo il sottoscritto) condividono il percorso sino ad ora fatto, quindi i documenti dovrebbero essere firmati ‘alcuni lavoratori B’ e non ‘i lavoratori B’. Tanti colleghi non hanno mai partecipato alle riunioni degli ‘autoconvocati’. Altri hanno presenziato per curiosità, per documentarsi ed altri ancora perché pensavano che fosse una normale assemblea sindacale.
E qui giungo al dunque della questione: come ho scritto nella mail girata a tutti i colleghi interessati, una trattativa di lavoratori fatta direttamente e senza la mediazione dei sindacati non ha nessun valore giuridico. E’ come se un gruppo di cittadini decidessero di fare le leggi al posto dei parlamentari. Tuttavia, in una delle ultime mails abbiamo potuto leggere quanto segue: ‘si chiede a codesta azienda che applichi l’art. 8 punto E n. 1-2 del CCNL o, in alternativa, un commisurato adeguamento economico stabilito in base agli obiettivi raggiunti ’. Cari colleghi possiamo gradire o meno le leggi del nostro Stato, ma non possiamo ignorarle. Quanto ho citato tra virgolette è ambito delle trattative sindacali e a meno che i B non fondino un sindacato autonomo corporativo (cosa di cui nessuno sente il bisogno) il percorso fatto, lo ribadisco, non ha alcun valore giuridico.
E’ questo è il primo vizio di forma. Ma non è il solo. L’altro è stato quello di prendere contatti direttamente con Federchimica (il ‘sindacato’ delle aziende). Anche in questo caso bisogna avere chiaro un concetto: esistono delle regole, dei referenti, delle controparti ecc… nello specifico i lavoratori sono rappresentati dai sindacati e le aziende dalle loro organizzazioni di categoria (Federchimica e Farmindustria per le aziende chimicho-farmaceutiche). A loro volta le organizzazioni sindacali e datoriali sono organizzate in modo gerarchico (strutture provinciali, regionali, nazionali). Ritengo che Federchimica abbia fatto bene a sostenere che non tratta con i lavoratori ma con le aziende: se c’è qualcuno a cui non è chiaro, Federchimica è l’organismo che tutela gli interessi padronali. Figuriamoci se trattano con i lavoratori. E’ come se un imputato chiede aiuto all’accusa.
Infine c’è un terzo vizio di forma: i lavoratori che si rivolgono direttamente alle Segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali. I referenti dei lavoratori possono essere RSU e Segreterie provinciali. Anche questa è una regola.
Ma il problema di come è stata condotta la ‘vertenza dei B’ non si limita ai vizi di forma. All’interno del gruppo degli ‘autoconvocati’ ci sono molti sindacalisti (dirigenti territoriali per esempio) che per motivi che reputo incomprensibili (fingo di reputarli tali) hanno agito percorrendo strade diverse. Poi, improvvisamente, viene fuori la segreteria nazionale della UGL. E’ un caso? Direi di no. Ritengo che tutta questa vicenda è stata condotta da alcuni burattinai con malafede ed in modo strumentale.
Prima si fa un percorso al di fuori dei normali ed istituzionali canali sindacali. Poi, improvvisamente si parla di una sigla sindacale. E’ davvero un modo scorretto di operare. ‘Solo la UGL ci ha comunicato….’ viene riportato nell’ultima mail. Garantisco una cosa: nessuno ha contattato la Segreteria Nazionale della FILCEM-CGIL.
Infine vorrei andare nel merito di quelle che sono state le risposte di Federchimica e del segretario nazionale della UGL chimici.
Federchimica e il sig. segretario hanno detto due cose ovvie e banali: dovete discutere con i sindacati e il tutto viene demandato alla contrattazione di secondo livello. Ebbene, chi sono le parti demandate alla contrattazione di secondo livello? L’azienda e la RSU. Guarda un po’ che grande scoperta! Ringraziamo il sig. segretario nazionale per averci delucidato in merito. E’ quello che il sottoscritto ha detto più volte ad alcuni dirigenti sindacali che in quanto B avevano deciso di bypassare le organizzazioni sindacali.Certo tutta questa solfa lascia molto da pensare. Cosa faranno adesso coloro che hanno mosso le fila? Proporranno ai lavoratori interessati di rivolgersi al sindacato? Faranno ricorso al Parlamento o al TAR? Chiederanno udienza a Sua Santità? Porranno il problema all’associazione degli amici del panda? Vedremo. Intanto tanti colleghi sono stati strumentalizzati loro malgrado. Lascio giudicare chi avrà avuto la pazienza di leggere questo lungo articolo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

penso che hai ragione tu e pertanto si rivolgeranno a Sua Santita' perche dopo tutta questa sceneggiata non hanno la faccia di rivolgersi alla RSU.