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venerdì 15 maggio 2009

RSU CENTRO NERVIANO, ORA RINEGOZIARE RAPPORTI CON PFIZER


(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ora che Nerviano Medical Sciences (Nms) e' salvo e riorganizza le forze in vista del rilancio, "uno dei primi passi deve essere quello di rinegoziare l'accordo con Pfizer, la casa farmaceutica proprietaria del centro fino al 2004, che ancora oggi vanta un diritto di prelazione sulle ricerche in corso". La Rsu del centro di ricerche oncologiche alle porte di Milano non ha dubbi: per recuperare stabilita' e qualche sicurezza in piu', occorrera' rivedere anche i rapporti con la multinazionale americana.
Nel mirino dei sindacati l'accordo che obbliga Nms a negoziare il valore delle nuove molecole con Pfizer "solo dopo la conclusione della fase II della sperimentazione clinica". Una condizione imposta dalla casa madre ai tempi del divorzio con la struttura italiana, per controbilanciare il fondo di 200 milioni di euro, derivante dall'accordo di acquisizione, lasciato in dote al centro. Questo 'first refusal right' oggi pesa particolarmente sul destino di Nms, riflettono i sindacati: "Significa dover portare tutti i farmaci promettenti in fase II - e nella pipeline del centro ce ne sono molti - con un notevole costo (decine di milioni di euro) e senza alcuna assunzione, da parte di Pfizer, del rischio di insuccesso insito in ogni ricerca farmaceutica e delle ingenti spese di sviluppo dei farmaci in sperimentazione", spiegano a voce unica la Rsu e Cgil, Cisl e Uil, in una nota.
"E' per questo motivo - proseguono - che riteniamo fondamentale un intervento del governo per ridiscutere questo accordo che non esitiamo a definire capestro, e permettere cosi' la sopravvivenza e il rilancio del centro".La ricapitalizzazione formalizzata venerdi' scorso durante l'assemblea degli azionisti e i progetti per rilanciare il centro, illustrati dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, "sono un importante passo avanti - concludono i sindacati, rinnovando la disponibilita' a collaborare al tavolo regionale - Ma ribadiamo la necessita' di dare piu' stabilita' al centro e ricordiamo che, al di la' dei meccanismi finanziari adottati, i soldi appena messi a disposizione per il prosieguo delle attivita' aziendali sono solo 30 milioni di euro".

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