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giovedì 19 gennaio 2012

Anche su Ascoli avviata una procedura di mobilità

In data odierna, l’AD di Pfizer Italia, Ugo Cosentino, ha annunciato che è stata avviata una procedura di mobilità ad Ascoli Piceno. Praticamente tutti i siti sul territorio nazionale sono stati toccati da riduzione del personale: Roma, Ascoli, Catania, Aprilia, ISF… ed ogni volta la decisione presa dalla compagnia risulta “difficile, dolorosa ma necessaria”. Talmente difficile da preparare comunicati in copia multipla in cui aggiungere solo data, stabilimento interessato e numero di esuberi. Anche perché la storia non è finita: il meccanismo che nell’arco di 15 anni rende responsabile Pfizer Italia della cancellazione di diverse migliaia di posti di lavoro, in modo graduale ma costante, purtroppo, tornerà ad incrociare Catania in relazione allo Spin-off dell’Animal Health (e riteniamo che non finirà li). Niente di nuovo, noi lo sosteniamo da anni…
Cosentino ha avuto giusto il tempo di minacciare su Panorama delocalizzazioni qualora dovessero continuare le attuali politiche governative sulla spesa farmaceutica, che subito ha attuato i provvedimenti su Ascoli.
Ed a proposito di quell’intervista su Panorama, rimaniamo sorpresi e sconcertati nel leggere che secondo Cosentino Pfizer Italia investe milioni in ricerca, che sarebbe al centro delle strategia della Compagnia in Italia, e, per di più, apprendiamo che anche lo stabilimento di Catania avrebbe dei laboratori di ricerca funzionanti. Noi sapevamo che erano stati ceduti alla Myrmex, insieme a tutti i lavoratori….ma forse ci sbagliamo… chissà cosa ne pensa in merito l’Avv. Calvi…
E nel frattempo, Pfizer Italia viene condannata dall’Antitrust a pagare più di 10 milioni di euro per abuso di posizione dominante.
Un inizio d’anno che non lascia prevedere miglioramenti, rispetto al clima vissuto negli ultimi 2 anni.

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