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mercoledì 10 dicembre 2008

Crisi del farmaceutico (da nota stampa della FilcemNazionale)


Allarme “rosso” nel settore farmaceutico, in profonda fase di riorganizzazione: sono oltre 1.300 le unità a rischio tra fine 2008 e i primi mesi del 2009, dopo che il settore negli ultimi tre anni ha perso quasi 5000 posti di lavoro, in particolare tra gli informatori scientifici del farmaco (Isf), da “Astrazeneca” alla “Bayer”, dalla “Wyeth” alla “Bracco”, alla “Pfizer”, ecc. “Dato che rende ancora più preoccupante lo scenario futuro – commenta Morselli - è quello relativo ai tagli occupazionali di circa 320 addetti nella ricerca da parte di “Merck” e “Glaxo S.K.” che, insieme all’innovazione, dovrebbe essere invece la frontiera del futuro”. Cassa integrazione per 550 lavoratori tra “Marvecs” e “XPharma”, prospettive nere alla “Bayer” per la chiusura dello stabilimento di Rosia (Siena) e alla “Pfizer” dove è già annunciata sia la cessione degli stabilimenti di Latina (500 dipendenti) e di Pisticci, a Matera (50 lavoratori), e sia ulteriori esuberi tra gli “Isf” (300 unità) e allo stabilimento di Ascoli (60 unità).

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