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venerdì 13 luglio 2012

PRONTA LA PIATTAFORMA UNITARIA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO CHIMICO-FARMACEUTICO 2013-2015

Comunicato stampa

 CHIMICO-FARMACEUTICO: PRONTA LA PIATTAFORMA UNITARIA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO 2013-2015

 Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil: “Al centro delle proposte, lotta alla precarietà, difesa del salario reale, e coinvolgimento partecipativo dei lavoratori alle scelte dell'impresa”


L'Assemblea nazionale dei quadri  e delegati  Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem- Uil – riunita a Roma l'11 luglio – ha varato  la piattaforma  per il rinnovo  del contratto  nazionale  di lavoro 2013-2015  per gli oltre 190.000 addetti  dell'industria chimico-farmaceutica, in scadenza  il 31 dicembre  2012, che sarà immediatamente presentata alle associazioni imprenditoriali di Confindustria (Federchimica e Farmindustria) per iniziare  rapidamente le trattative.

“I settori chimico e farmaceutico  - ricordano i sindacati nella premessa della piattaforma – sono fondamentali  per il Paese  e per tutta l'industria  manifatturiera, ma stentano ancora ad avere  una adeguata  considerazione,  in particolare  dalle istituzioni. Eppure – aggiungono -  ricerca e innovazione, biotecnologie e nanotecnologie, scienze della vita, sostenibilità ambientale, risparmio ed efficienza energetica sono il quadro di riferimento essenziale di una politica industriale  degna di questo nome, in assenza della quale sarà impossibile rispondere  alle pressanti esigenze  di  competitività e vincere le sfide  mondiali  c
on altri  sistemi industriali”.
E la sfida i  sindacati vogliono  portarla  fino in fondo, promuovendo un modello  più avanzato di relazioni  industriali basato sulla responsabilità  sociale  e sulla partecipazione  dei lavoratori  alle scelte  dell'impresa, proponendo  la costituzione  di un sistema  duale di “governance” dell'azienda  che preveda  l'istituzione  dei Consigli  di sorveglianza con compiti di indirizzo  e controllo  all'interno dei quali sia  prevista  anche la  rappresentanza  dei lavoratori.

Di seguito, in estrema sintesi, alcuni dei punti  più salienti  della piattaforma:

RELAZIONI INDUSTRIALI - i sindacati  chiedono  che l'Osservatorio  nazionale  diventi  un luogo vero  nel quale discutere e condividere iniziative di politica industriale da sostenere congiuntamente  con Federchimica  e Farmindustria  nei confronti  delle istituzioni,  nazionali e locali.

“WELFARE” CONTRATTUALE – oltre a richiedere, a carico delle imprese, un consistente  incremento  del contributo  a “Fonchim” ( (il fondo pensione  integrativo del settore, n.d.r), i sindacati puntano  tutto  sull'estensione dell'iscrizione  sia al fondo pensione  che a quello integrativo  sanitario (“Faschim”) ai giovani  che entrano  per la prima volta  nel mercato del lavoro, indipendentemente  dalla tipologia  di assunzione, incentivandone così la loro adesione. 
Un altro capitolo  significativo  riguarda  gli interventi  di sostegno  al reddito  per integrazioni  in caso  di malattia grave , cassa integrazione, assenza facoltativa, sovraindebitamento, da definire con le associazioni  imprenditoriali.
MERCATO DEL LAVORO – una lotta serrata  alla precarietà, riducendo periodi  e percentuali per l'utilizzo  dei contratti  di lavoro flessibile, favorendo e incentivando  la loro trasformazione  a tempo indeterminato.
I sindacati propongono alle controparti  la regolamentazione  dell'apprendistato come contratto principale  di ingresso in azienda, potenziando  la formazione  continua  e il ruolo  dell'Obc, l'organismo  bilaterale  per la formazione chimica.

AMBIENTE, SALUTE, SICUREZZA, APPALTI – si richiede  di inserire una specifica  formazione su “salute, sicurezza, ambiente”, uno degli assi strategici  della prevenzione: 4 ore per tutti i lavoratori  oltre a quella più specifica  relativa alla classe di rischio (il settore chimico  si colloca  in quello di alto rischio  pari a 12 ore , n.d.r.); 8 ore  per  preposti, aggiuntive alla quantità previste  per i lavoratori (totale 24 ore); per  i dirigenti  si chiede di raddoppiare  le ore e portarle a 16.
Il campo degli appalti  necessità  di un sistema  di ulteriori  iniziative  e controlli  sulle metodologie  di lavoro e sulle  procedure  per la sicurezza, “iniziando – chiedono i sindacati - dalla revisione dei processi in funzione del rientro nella struttura aziendale di donne lavoratrici, dai  capitolati  d'appalto  fino  alla  rescissione  di contratti nei  casi  di  ripetuti infortuni, incidenti e gravi inadempienze”.

SALARIO – per la tutela  del  potere di acquisto  dei salari  reali  dei lavoratori, si richiede  alle controparti una “forbice” di aumenti salariali per il triennio 2013 – 2015  tra il 7 e il 9% (da  precisare  entro  il prossimo  ottobre) , oltre  a rivendicare  il  differenziale  di inflazione  pregressa.

Roma, 11 luglio 2012

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