Le Segreterie Provinciali di Filctem CGIL (Giuseppe D'Aquila, Giovanni Romeo, Margherita Patti), Femca CISL (Rosi Campione), Uilcem UIL (Alfio Avellino) e UGL Chimici (Giuseppe La Mendola, Salvo Lo Bianco), apprendono con indignazione, ma senza sorpresa, quanto comunicato dall'Azienda in sede ufficiale e tramite mezzo stampa, circa l'apertura della procedura di mobilità per 151 lavoratori. La posizione dei sindacati sulla procedura di mobilità è quella di unll rigetto immediato. Ciò viene motivato da diversi fattori:1. l'azienda non ha presentato ad oggi nessun piano industriale che possa giustificare tale dichiarazione di esuberi ed anzi i proclami aziendali a mezzo stampa o nelle sedi ufficiali hanno sempre enfatizzato (e continuano a farla anche in questo momento) cifre astronomiche di investimenti. Tuttavia l'azienda omette di sottolineare che una parte significativa di questi investimenti determiranno ulteriori esuberi strutturali.Le perplessità delle OO SS sulla strategicità del sito ne escono ancora più rafforzate del solito.2. Pochi giorni fa l'Azienda ha chiuso in anticipo una CIGS per 80 lavoratori che aveva lo scopo di riqualificare il personale per evitare la presenza di esuberi strutturali. L' Azienda ha utilizzato in modo discutibile tale strumento e non ha avuto la volontà di eliminare così gli esuberi.3. È assolutamente privo di etica ed amorale stabilizzare una decina di TD il giorno prima della dichiarazione di un esubero del personale pari al 20% del totale non avendolo fatto in precedenza e quando ne sussistevano le condizioni. Ovviamente le OO SS sono sempre favorevoli alle stabilizzazioni. Tuttavia, fatta in questi termini ed in questo momento, la stabilizzazione è un offesa verso i lavoratori messi in esubero.4. Non è ancora definita la soluzione di cessione del Centro di Ricerca.L'azienda sostiene che bisogna necessariamente fare i conti con una riduzione dell'organico. Su questo la posizione delle OO SS è che il saldo occupazionale debba essere zero così come da impegno sottoscritto dall'azienda nell'accordo della CIGS appena chiusa anticipatamente. Se l'obiettivo dell'azienda vuole essere quello di fare macelleria sociale, le OO SS non saranno mai complici e contrasteranno con tutti gli strumenti a loro disposizione tali disegni. Le scriventi OO SS inoltre sostengono che i proclami fattidall'Azienda ai lavoratori ed a mezzo stampa, sono inacettabili e mortificanti per tutti i lavoratori.Infine, Filctem CGIL, Femca CISL, Uilcem UIL ed UGL Chimici, alle dichiarazioni di Confindustria apparse sabato sulla stampa locale, ("Confindustria Catania confida nello sperimentato senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali") ritengono che bisogna ribaltare il ragionamento e ricordano a Confindustria Catania che l'Associazione imprenditoriale siciliana è firmataria di un accordo quadro (stilato con Sindacati e Regione Sicilia), in cui le parti si impegnano, vista la peculiarità del nostro territorio e la crisi produttiva drammaticamente presente in esso, di fare ricorso a tutte le soluzioni che possano essere alternative ad i licenziamenti. Quindi siamo noi, che nello spirito dell'accordo del 30 luglio 2009, confidiamo nel senso di responsabilità di Confindustria, affinché contribuisca alla difesa dell'occupazione.Intanto da oggi - dichiarano le OO SS - saranno messe in atto partiranno tutte le azioni del caso: da una richiesta di incontro urgente con la Direzione, così come previsto dalle norme di legge e contrattuali, all' assemblea di tutti i lavoratori, alla proclamazione dello stato di agitazione di tutto lo stabilimento, a sostegno dei lavoratori e dell'occupazione.
FILCTEM-CGIL
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lunedì 4 luglio 2011
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