FILCTEM-CGIL

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mercoledì 2 febbraio 2011

Vogliamo certezze sul sito di Catania - Vogliamo che la ricerca non venga dismessa

“Per Pfizer impegno in ricerca vuol dire rispondere ai bisogni della società, anticipare le risposte e individuare soluzioni terapeutiche efficaci e sicure, con l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei pazienti.
È per questo motivo che Pfizer impiega molte delle sue risorse nel settore della ricerca e dello sviluppo, distinguendosi come l'azienda farmaceutica che più investe in ricerca e sviluppo, con circa 8 miliardi di dollari nel 2008”.
Questo è quanto recita il sito ufficiale di Pfizer Italia. Ma evidentemente questa vocazione alla ricerca è circoscritta solo a UK e USA. Nel resto del mondo essa non ha valore.
Riteniamo che la ricerca debba essere mantenuta in Sicilia, e che il Governo Regionale e quello Nazionale, debbano essere coinvolti per impedire che una risorsa ad alto contenuto biotecnologico, quale il centro di ricerca della Wyeth di Catania, non venga dismesso con un colpo di gomma. Il nostro territorio non può permettersi di ridurre il livello teconologico e di perdere le alte professionalità nel settore della ricerca. La posizione della Filctem CGIL è quella di creare un distretto chimico farmaceutico per legare saldamente al territorio le industrie che oggi vi operano. Questo partendo dal presupposto che la ricerca sia il vero volano dello sviluppo industriale.
Riteniamo inoltre che la cancellazione della ricerca a Catania,da parte di Pfizer, sia un problema oltre che produttivo ed industriale, anche sociale. Questa terra ha bisogno di sviluppo tecnologico, industriale, scientifico. Bisogna garantire una prospettiva di futuro non solo agli 80 lavoratori che lavorano nel centro di ricerca, ma anche un futuro di sviluppo per i giovani ricercatori.
Siamo convinti che la dismissione del centro ricerca, sia un preludio ad uno smantellamento su vasta scala dell’intero stabilimento di Catania.La nostra ipotesi è che se si affermerà questa logica, il prossimo passo sarà la dismissione dell’Animal Health che ad oggi non ha nessuna certezza che vada oltre la fine di quest’anno e che presto possano essere messe in atto esternalizzazioni di parti consistenti dello stabilimento. E per chi conosce lo stabilimento della Pfizer di Catania, sa bene che queste non sono ipotesi campate in aria ma che, purtroppo hanno un serio fondamento.
Possiamo solo opporci a questa logica basata solo su utili e profitti fatti da un manipolo di miliardari d’oltre oceano e noncurante degli effetti che scelte fatte sulla base di fredde considerazioni finanziarie si ripercuotano sui lavoratori e sul tessuto socio-economico del nostro territorio. PRETENDIAMO DI CONOSCERE IL REALE PIANO INDUSTRIALE COMPLESSIVO DELLA PFIZER, RIGUARDO IL SITO DI CATANIA CHE VADA OLTRE LE APPREZZABILI MA PARZIALI PREVISIONI DI SVILUPPO DELLA PRODUZIONE FARMACEUTICA.
La Filctem, insieme a tutta la CGIL ed insieme alle altre organizzazioni sindacali si impegnerà sino in fondo e lotterà con forza e determinazione per garantire che il centro di ricerca venga mantenuto a Catania e che lo stabilimento non venga spezzettato e dismesso step by step.

1 commento:

Umberto Costa ha detto...

Purtroppo, sono convinto che la logica PFIZER sia proprio quella della dismissione graduale delle attività non ritenute strategiche.
Così facendo, ridurrà lo stabilimento catanese ad una mera officina farmaceutica, condannata a competere ferocemente e ad armi impari sul piano dei costi di produzione.
Considerate le peculiarità del territorio e la scarsa attenzione del mondo politico, non penso sarà facile sopravvivere a lungo.
Concordo quindi sul pretendere un Piano Industriale Globale, per aprire una discussione complessiva nelle sedi opportune, con il supporto delle Istituzioni locali, regionali e nazionali.
Umberto Costa