••• C'è apprensione sul destino dello stabilimento Pfizer alla zona industriale. Ad alimentare la preoccupazione è stata la conferma, da parte dei vertici della multinazionale del farmaco, della volontà di cedere il centro di tossicologia a terzi.
Per il centro di tossicologia, che attualmente impiega una ottantina di dipendenti, secondo quanto
affermano dalla Pfizer, «sono in corso trattative per trasferirei! sito a terze partiqualificate».
Rassicurazioni, quelle dell'azienda, che non lasciano tranquilli i sindacati che ieri hanno lanciato un appello all'associazione degli imprenditori e alle istituzioni regionali e locali: «perchè si apra un
confronto a tutto campo per garantire chela Pfizer continui la sua missione mantenendo il sito nella sua piena unità pergarantirne prospettive produttive e occupazione».
I sindacati, che nei mesi scorsi avevano siglato con la Pfizer un accordo che prevedeva il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 80 lavoratori, in vista di una riorganizzazione e di una successiva espansione dello stabilimento etneo, si dicono pronti a rimettere in discussione quell'accordo.
«L'azienda ci ha comunicato che il centro di tossicologia sarà dismesso, e se non si trovasse l'acquirente definitivamente chiuso — affermano i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente Angelo Villari, Alfio Giulio, Angelo Mattone e Carmelo Mazzeo —il laboratorio, che vive all'interno del sito da sempre, è stato considerato storicamente come un fiore all'occhiello per lo stabilimento di Catania».
«Pare evidente — continuano i sindacalisti — che assistiamo ad una vera azione di smantellamento dello stabilimento. Solo il mantenere intatto e unico!'intero stabilimento, permetterà al sito catanese di essere competitivo nei costi e nelle strategie»,
«Per questa ragione — concludono i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl — ci batteremo affinché non si consumino cessioni di rami da' azienda che impoverirebbero la stabilità del sito portandone alla sua inevitabile chiusura». ("MClA")
Per il centro di tossicologia, che attualmente impiega una ottantina di dipendenti, secondo quanto
affermano dalla Pfizer, «sono in corso trattative per trasferirei! sito a terze partiqualificate».
Rassicurazioni, quelle dell'azienda, che non lasciano tranquilli i sindacati che ieri hanno lanciato un appello all'associazione degli imprenditori e alle istituzioni regionali e locali: «perchè si apra un
confronto a tutto campo per garantire chela Pfizer continui la sua missione mantenendo il sito nella sua piena unità pergarantirne prospettive produttive e occupazione».
I sindacati, che nei mesi scorsi avevano siglato con la Pfizer un accordo che prevedeva il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 80 lavoratori, in vista di una riorganizzazione e di una successiva espansione dello stabilimento etneo, si dicono pronti a rimettere in discussione quell'accordo.
«L'azienda ci ha comunicato che il centro di tossicologia sarà dismesso, e se non si trovasse l'acquirente definitivamente chiuso — affermano i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente Angelo Villari, Alfio Giulio, Angelo Mattone e Carmelo Mazzeo —il laboratorio, che vive all'interno del sito da sempre, è stato considerato storicamente come un fiore all'occhiello per lo stabilimento di Catania».
«Pare evidente — continuano i sindacalisti — che assistiamo ad una vera azione di smantellamento dello stabilimento. Solo il mantenere intatto e unico!'intero stabilimento, permetterà al sito catanese di essere competitivo nei costi e nelle strategie»,
«Per questa ragione — concludono i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl — ci batteremo affinché non si consumino cessioni di rami da' azienda che impoverirebbero la stabilità del sito portandone alla sua inevitabile chiusura». ("MClA")
Giornale di Sicilia 03/02/11
Nessun commento:
Posta un commento