21 giugno 2011 - Continuano a protestare gli 80 lavoratori del Centro di Ricerca della Pfizer di Catania. Ieri, durante un’ispezione del Ministero della Sanità, hanno indossato cartelli che recitavano frasi come “Aria di presunto lutto: è stata condannata a morte la ricerca”, oppure “Ricercatore, specie in estinzione”, per chiedere che la loro vertenza diventi l’argomento di un tavolo ministeriale alle Attività Produttive e che della loro vicenda si interessi tutta la deputazione catanese e si arrivi a coinvolgere l’Azienda avendo un diretto contatto con i dirigenti italiani che, spiegano i sindacati, “fin’ora hanno rifiutato il confronto con le parti sociali e il sindacato”.
Lunedì scorso avevano protestato davanti la sede del Comune, venerdì si erano ritrovati davanti quella della Provincia, in queste ore stanno decidendo le prossime fasi della protesta.
Il loro obiettivo adesso è quello di essere ricevuti dal presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo perché, dicono, in attesa di incontro tra le segreterie provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Ulcem Uil, Ugl Chimici Catania, gli Rsu e i cassintegrati: “La vertenza del Centro ricerca è solo la punta di un iceberg, presto i problemi riguarderanno tutto lo stabilimento”.
Nei prossimi giorni continueranno dunque quelle che i lavoratori definiscono “forme di lotta necessarie per coinvolgere le istituzioni e trovare il confronto”. Per questo il prossimo appuntamento, annunciano, sarà sotto del governo regionale a Catania, a Palazzo Esa, per chiedere a gran voce che il presidente Lombardo intervenga prima possibile.
Blog sicilia
Lunedì scorso avevano protestato davanti la sede del Comune, venerdì si erano ritrovati davanti quella della Provincia, in queste ore stanno decidendo le prossime fasi della protesta.
Il loro obiettivo adesso è quello di essere ricevuti dal presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo perché, dicono, in attesa di incontro tra le segreterie provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Ulcem Uil, Ugl Chimici Catania, gli Rsu e i cassintegrati: “La vertenza del Centro ricerca è solo la punta di un iceberg, presto i problemi riguarderanno tutto lo stabilimento”.
Nei prossimi giorni continueranno dunque quelle che i lavoratori definiscono “forme di lotta necessarie per coinvolgere le istituzioni e trovare il confronto”. Per questo il prossimo appuntamento, annunciano, sarà sotto del governo regionale a Catania, a Palazzo Esa, per chiedere a gran voce che il presidente Lombardo intervenga prima possibile.
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