Continua la protesta dei lavoratori del Centro di Ricerca della Pfizer di Catania, che pur espletando il loro dovere nel corso di un’ispezione del Ministero della Sanità, in data odierna, hanno espresso il loro dissenso ed il loro disappunto verso il muro di silenzio che avvolge la vertenza che li riguarda, esponendo cartelli in cui ognuno ha espresso i propri sentimenti in un’azione di protesta civile e silenziosa.
“Aria di presunto lutto: è stata condannata a morte la ricerca” o “Ricercatore: specie in estinzione”, recitano due dei tanti cartelli esposti oggi dai lavoratori.
La protesta odierna segue il sit in inscenato dagli 80 ricercatori venerdì scorso, di fronte il Centro Direzionale della Provincia Regionale di Catania, in via Nuovaluce, in seguito al quale, sono stati ricevuti dall’Assessore alle attività produttive Gagliano ed al responsabile della Task Force lavoro della presidenza della Provincia, Leotta. In quella sede i lavoratori e le OO SS avevano incassato un impegno della Provincia a farsi da tramite per l’ottenimento de tavolo ministeriale, tante volte chiesto e mai ottenuto.
Ed il Tavolo Ministeriale, continua ad essere, per le OO SS di Categoria e Confederali di CGIL, CISL, UIL e UGL, l’unico sbocco concreto di questa vertenza. Solo un tavolo di tale autorevolezza, può, infatti ottenere l’interlocuzione della Corporate, che sino ad oggi, tramite i massimi rappresentanti di Pfizer Italia, continua a rifiutare il confronto con le parte sociali ed in particolare con le Organizzazioni Sindacali.
Intanto, le Segreterie Provinciali di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILCEM UIL e UGL chimici, ribadiscono che il problema già di per se gravissimo riguardante gli 80 ricercatori del Centro di Ricerca, è la punta di un iceberg che riguarda l’intero stabilimento e che coinvolgerà nell’immediato futuro vaste fette della produzione e dei servizi, determinando la perdita di strategicità del sito di Catania.
Le OO SS dichiarano, infine, che la protesta civile dei ricercatori della Pfizer, continuerà nei giorni a seguire, con l’intento di coinvolgere tutte le Istituzioni locali a partire dalla Presidenza della Regione Sicilia.
“Aria di presunto lutto: è stata condannata a morte la ricerca” o “Ricercatore: specie in estinzione”, recitano due dei tanti cartelli esposti oggi dai lavoratori.
La protesta odierna segue il sit in inscenato dagli 80 ricercatori venerdì scorso, di fronte il Centro Direzionale della Provincia Regionale di Catania, in via Nuovaluce, in seguito al quale, sono stati ricevuti dall’Assessore alle attività produttive Gagliano ed al responsabile della Task Force lavoro della presidenza della Provincia, Leotta. In quella sede i lavoratori e le OO SS avevano incassato un impegno della Provincia a farsi da tramite per l’ottenimento de tavolo ministeriale, tante volte chiesto e mai ottenuto.
Ed il Tavolo Ministeriale, continua ad essere, per le OO SS di Categoria e Confederali di CGIL, CISL, UIL e UGL, l’unico sbocco concreto di questa vertenza. Solo un tavolo di tale autorevolezza, può, infatti ottenere l’interlocuzione della Corporate, che sino ad oggi, tramite i massimi rappresentanti di Pfizer Italia, continua a rifiutare il confronto con le parte sociali ed in particolare con le Organizzazioni Sindacali.
Intanto, le Segreterie Provinciali di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILCEM UIL e UGL chimici, ribadiscono che il problema già di per se gravissimo riguardante gli 80 ricercatori del Centro di Ricerca, è la punta di un iceberg che riguarda l’intero stabilimento e che coinvolgerà nell’immediato futuro vaste fette della produzione e dei servizi, determinando la perdita di strategicità del sito di Catania.
Le OO SS dichiarano, infine, che la protesta civile dei ricercatori della Pfizer, continuerà nei giorni a seguire, con l’intento di coinvolgere tutte le Istituzioni locali a partire dalla Presidenza della Regione Sicilia.
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