L’Etna valley rischia di perdere un altro pezzo pregiato. Si
fa a tinte fosche l’orizzonte per i 76 ricercatori della Myrmex, il centro
europeo di tossicologia ceduta dalla Pfizer, che ieri hanno inscenato
l’ennesima protesta davanti all’ingresso dell’azienda.
“La scadenza del patto di stabilità tra Myrmex e Pfizer
mette in discussione l’avvenire
occupazionale a brevissimo termine di 76
ricercatori; dopo 21 mesi dal conferimento del centro di ricerca non è stata
avviata alcuna attività e dal 16 di settembre non ci saranno più vincoli a
sostegno dell’occupazione” hanno detto, al termine dell’incontro con i vertici
aziendali, Margherita Patti, segretaria Cgil confederale provinciale per il
comparto industriale, Giuseppe D’Aquila, segretario generale della Filctem Cgil
di Catania e Giovanni Romeo, segretario provinciale della Filctem Cgil
responsabile del comparto chimico,
I sindacati, pertanto, chiedono “in modo netto e deciso che
tutti i soggetti che parteciparono a vario titolo al conferimento, si
riuniscano in un tavolo tecnico che possa affrontare e risolvere la questione:
la Regione Sicilia che si fece garante degli aspetti socio-occupazionali, il
sindaco di Catania, le aziende Pfizer e Myrmex e le organizzazioni sindacali”.
Patti, D’Aquila e Romeo sono dell’avviso che il territorio
di Catania “non può subire questo
ulteriore scippo: un potenziale
volano di sviluppo e di occupazione, un centro di eccellenza di sviluppo locale
non può essere perduto come se nulla fosse. Tutti, a vario titolo, hanno le
proprie responsabilità. Noi chiediamo che tali responsabilità vengano assunte,
a cominciare dal fatto che se il conferimento a Myrmex del Centro di Ricerca
dovesse fallire definitivamente, Pfizer dovrà contribuire affinché si trovino
soluzioni per tutti i lavoratori, quali il riassorbimento in forze degli
stessi”.
I ricercatori sono in stato di agitazione dallo scorso mese
di marzo quando si iniziò a paventare il rischio che il progetto di ricerca
poteva essere annullato a causa del mancato intervento da parte della Regione e
del Ministero.
La cessione del centro di Tossicologia dal colosso americano
del biofarmaceutico alla Myrmex, una società specializzata in ortopedia di San
Donato Milanese, risale al settembre del 2011, che si era impegnata a rilevare
l’intera struttura, garantendo i livelli occupazionali, e a portare a
compimento i programmi, garantendo la continuità con gli stessi ricercatori e
le strutture di ricerca.
Il centro di ricerca fondato nel 1976 è dotato di un
laboratorio pubblico-privato con il Cnr, ha in corso vari programmi di sviluppo
finanziati dal Miur (Ministero Università e Ricerca), con importanti enti
pubblici quali il Cnr e l’Istituto superiore di Sanità.
All’epoca della transazione, secondo la Pfizer le
partnership pubblico-privato rappresentavano una “dote” importante per il
centro, comprendendo l’avvio di un programma di ricerca del valore di 20
milioni, di cui circa sei milioni a beneficio del Centro e oltre dieci per
l’Istituto superiore di sanità, del Cnr e di università siciliane. Quattrocentocinquanta
milioni all’anno per un triennio, infine, la dote messa sul piatto dalla
Regione Siciliana per il laboratorio catanese 4,5 milioni.
http://catania.blogsicilia.it/
27 giugno 2013
di Ettore Ursino
Nessun commento:
Posta un commento