L’azienda ha deciso che i lavoratori a tempo determinato non debbano esprimere la propria voce, nella scelta dei candidati che concorrono alle elezioni per il rinnovo della RSU.
I lavoratori precari, oltre ad essere lavoratori di serie B in quanto del tutto ricattabili per cui privi di diritti concreti, vengono trattati dall’azienda come privi di cittadinanza e quindi senza diritto di voto.
E quello che è più grave è che per togliere il diritto democratico all’espressione del voto a questi lavoratori, l’Azienda fa appello al CCNL ed al regolamento interconfederale.
Ma in realtà, leggendo tale regolamento, gli unici lavoratori di un’azienda a non avere diritto di esprimere i propri rappresentanti sindacali sono quelli che non hanno superato il periodo di prova.
La Filctem CGIL non accetta e non può accettare che ai nostri colleghi a tempo determinato venga tolto il diritto di espressione e nessuna organizzazione sindacale e nessun sindacalista può accettare queste posizioni.
Per questo motivo, nella riunione di oggi tra Commissione elettorale e Segreterie provinciali, si è deciso di fare ricorso all’ente istituzionale di competenza, cioè l’Ufficio Provinciale del Lavoro, per chiederne l’intervento.
Per questo motivo attualmente la data delle elezioni è ancora da definire.
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