Gli attacchi al sindacato proseguono. Dopo il pubblico impiego con la polemica dei fannulloni, dopo la manovra riuscita di spaccare le organizzazioni sindacali, con la riforma dei contratti nazionali, c'è un nuovo attacco. Questa voltà è Federmeccanica a fare da testa d'ariete che per bocca del presidente Pierluigi Ceccardi nella relazione all'assemblea generale della categoria ha dichiarato che è necessario rivedere le leggi "che consentono abusi nell'utilizzo dei permessi per leLa democrazia ha un costo, ma non si capisce perchè debbano pagarlo le imprese attività sindacali. Deve essere impedito che ci sia una proliferazione clientelare, soprattuto nel sud, di dirigenti sindacali a cui siamo costretti a concedere la dote di giornate libere a prescindere" .
Caro Ceccardi, la democrazia ha un costo, è vero ed è giusto che sia così. Ma questo costo è pagato prevalentemente dei lavoratori e dai cittadini. Il presidente di Federmeccanica dimentica come le imprese italiane gravano sulla collettività, in un Paese dal capitalismo assistito e dove Confindustria un giorno si e l'altro pure strombazza chiedendo al governo la riforma delle pensioni con un ulteriore peggioramento nel conseguimento dei requisiti.
Ma questo, per chi aveva dubbi, è il risultato di avere consegnato il Paese al governo di Berlusconi-
Nessun commento:
Posta un commento