Continua la telenovela finanziaria tra Roche e Genentech. Il gigante svizzero è arrivato ad offrire 95 dollari per azione, pari a 46,7 miliardi di dollari. La somma è relativa all’acquisizione del 44% di Genentech, controllata già per il restante 56% dall’industria farmaceutica di Basilea. Nonostante la ritrosia della società americana, il matrimonio stavolta sembra davvero vicino. L’attuale proposta sembra infatti essere un compromesso ragionevole: da una parte Roche ha aumentato l’offerta del 6% rispetto a quella del luglio scorso (di 89 dollari per azione); dall’altra Genentech rinuncerebbe alle manifestate pretese di 112 dollari per azione (prezzo ritenuto “irrealistico” dal Presidente di Roche Franz Humer).La travagliata acquisizione aveva preso il via nel luglio 2008, quando Roche aveva avanzato la prima offerta da 89 dollari per azione. Al rifiuto di Genentech, gli svizzeri avevano risposto con un’opa ostile che si rivolgeva direttamente gli azionisti e abbassava a 86,50 dollari la precedente proposta. Seguendo il consiglio di una commissione speciale di Genentech, gli azionisti della società americana, anche in quel caso, si sono negati a Roche, per poi temporeggiare quando, la scorsa settimana, l’offerta aveva toccato i 93 dollari. Si arriva così ai 95 dollari per azione con cui Roche dovrebbe riuscire a far capitolare la società biotecnologica americana. Se Genentech dovesse accettare l’assalto di Roche, il mondo della farmaceutica vedrebbe concludersi la terza grande fusione nel giro di poche settimane. A gennaio, infatti, Pfizer ha acquisito Wyeth con 68 miliardi di dollari; e lunedì scorso è stato siglato il l’accordo da 44,1 miliardi tra Merck e Schering-Plough.
Data: 11-03-2009
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