L'accordo di Palazzo Chigi sulla riforma del modello contrattuale colpisce fortemente il lavoro pubblico e rappresenta una diminuzione programmata della retribuzione e del potere contrattuale dei lavoratori.
Il fatto è talmente evidente che stamane in tutta Italia i lavoratori danno vita ad estemporanee e spontanee proteste, che proseguiranno per tutta la giornata. Dall'ospedale Spallanzani di Roma, a Palazzo delle Aquile a Palermo, dall'Inps di Milano al San Paolo ed al Cardarelli di Napoli, passando per la Regione Lombardia, il Comune di Bologna, le Asl di Pavia e Como, i lavoratori vivono un disagio palpabile, in alcuni casi incontenibile.
Di fatto, questo accordo estingue il Contratto Nazionale Collettivo di Lavoro. Le dinamiche retributive saranno vincolate alla finanziaria, ed eventuali miglioramenti, frutto della contrattazione integrativa, saranno detratti dalla quota di recupero tra inflazione programmata ed inflazione reale, e di fatto conguagliate. Inoltre, mentre per i lavoratori privati il recupero del differenziale tra inflazione programmata ed inflazione reale avverrà a fine triennio, per i pubblici dipendenti questo avverrà nel corso del triennio successivo.
L'accordo prevede inoltre la limitazione del diritto di sciopero, che ricordiamo essere una libertà delle persone costituzionalmente garantita, ed il sostanziale mutamento del modello di rappresentanza e del ruolo stesso dei sindacati.
Ai lavoratori che in queste ore manifestano la proprio rabbia ed il proprio comprensibile malessere, chiediamo di garantire comunque i diritti dei cittadini ed assicuriamo loro che la Fp-Cgil saprà dar voce e rappresentanza adeguata alle loro proteste ed alle loro proposte.
L'appuntamento è per tutti i lavoratori pubblici, insieme con quelli del settore metalmeccanico per 13 febbraio 2009 a Roma, in piazza San Giovanni, per quella che sarà la più grande manifestazione del lavoro pubblico mai fatta in questo paese.
Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale
Il fatto è talmente evidente che stamane in tutta Italia i lavoratori danno vita ad estemporanee e spontanee proteste, che proseguiranno per tutta la giornata. Dall'ospedale Spallanzani di Roma, a Palazzo delle Aquile a Palermo, dall'Inps di Milano al San Paolo ed al Cardarelli di Napoli, passando per la Regione Lombardia, il Comune di Bologna, le Asl di Pavia e Como, i lavoratori vivono un disagio palpabile, in alcuni casi incontenibile.
Di fatto, questo accordo estingue il Contratto Nazionale Collettivo di Lavoro. Le dinamiche retributive saranno vincolate alla finanziaria, ed eventuali miglioramenti, frutto della contrattazione integrativa, saranno detratti dalla quota di recupero tra inflazione programmata ed inflazione reale, e di fatto conguagliate. Inoltre, mentre per i lavoratori privati il recupero del differenziale tra inflazione programmata ed inflazione reale avverrà a fine triennio, per i pubblici dipendenti questo avverrà nel corso del triennio successivo.
L'accordo prevede inoltre la limitazione del diritto di sciopero, che ricordiamo essere una libertà delle persone costituzionalmente garantita, ed il sostanziale mutamento del modello di rappresentanza e del ruolo stesso dei sindacati.
Ai lavoratori che in queste ore manifestano la proprio rabbia ed il proprio comprensibile malessere, chiediamo di garantire comunque i diritti dei cittadini ed assicuriamo loro che la Fp-Cgil saprà dar voce e rappresentanza adeguata alle loro proteste ed alle loro proposte.
L'appuntamento è per tutti i lavoratori pubblici, insieme con quelli del settore metalmeccanico per 13 febbraio 2009 a Roma, in piazza San Giovanni, per quella che sarà la più grande manifestazione del lavoro pubblico mai fatta in questo paese.
Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale
Aprile on line
23 gennaio 2009, 14:37
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