L'azienda Myrmex si è dichiarata non disponibile a pagare i due mesi di cassa integrazione ai lavoratori, contravvenendo così agli accordi sottoscritti all' Ufficio provinciale del lavoro nelle scorse settimane, e al via libera dell'Inps, che ha autorizzato la prestazione a favore dei dipendenti, così come previsto dalla legge. Ora i lavoratori sono pronti ad avviare una ingiunzione di pagamento ed una diffida.
Lo comunicano il segretario generale della Camera del lavoro Giacomo Rota, il segretario confederale della Cgil Margherita Patti e Giovanni Romeo della segreteria provinciale Filctem Cgil: "La proprietà della Myrmex si è detta disponibile a coprire solo il mese di febbraio, e non quello di marzo ( la cassa integrazione scatta dal 10 febbraio al 31 marzo ndr) per indisponibilità economica, ma i dipendenti non possono attendere.
L'azienda, infatti, deve ancora versare le buste paga di gennaio e dei primi dieci giorni di febbraio, oltre alla misura di indennità dovuta. Per questo i lavoratori credono che sia arrivato il momento dell'ingiunzione di pagamento per i giorni di stipendio dovuti e di una diffida per ottenere il pagamento della cassaintegrazione. Auspichiamo inoltre, che l'interesse del potenziale compratore diventi tangibile in tempi brevi. Su queste posizioni sono in sintonia anche Cisl, Uil e Cisal".
RMDN